Andalusia, che magia

Quest'estate io (mi presento, Annalisa) ed il mio ragazzo, Alessandro abbiamo deciso di andare in vacanza, per il terzo anno consecutivo, in Spagna, paese che amiamo alla follia, ed avendo tredici giorni a disposizione e decidendo di comune accordo di rinunciare al mare per un viaggio culturale, abbiamo scelto l'Andalusia. Dopo esserci armati di...
Scritto da: Annalisa Benetti
andalusia, che magia
Partenza il: 31/08/2005
Ritorno il: 12/09/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Quest’estate io (mi presento, Annalisa) ed il mio ragazzo, Alessandro abbiamo deciso di andare in vacanza, per il terzo anno consecutivo, in Spagna, paese che amiamo alla follia, ed avendo tredici giorni a disposizione e decidendo di comune accordo di rinunciare al mare per un viaggio culturale, abbiamo scelto l’Andalusia. Dopo esserci armati di valigie, documenti, macchina fotografica, soldi, dell’auto dei miei, una Station-Wagon Diesel (il risparmio prima di tutto), e soprattutto delle guide della Lonely Planet e dell’elenco degli alberghi delle catene Ibis ed Etap, siamo partiti all’avventura, senza alcuna prenotazione, soltanto con la mappa dell’itinerario deciso da noi con l’aiuto dei miei, che in Andalusia c’erano stati l’anno prima. Prima di cominciare vi faccio sapere che in totale, compreso viaggio A/R (autostrade e diesel) e tutto il resto, anche le più piccole soste nei bar per un caffè, abbiamo speso 875 Euro a testa.

Quindi, eccoci alla partenza dalla Spezia, alla volta di Barcellona, nostra prima tappa obbligata (dovevo tornarci almeno un giorno, ad ogni costo!): alle 07.20 di Mercoledì 31 Agosto 2005 siamo saliti in auto e, dopo una tappa all’Autogrill di Bordighera, una in Francia in un’area attrezzata nei pressi di Nimes per mangiarci i panini portati da casa (ulteriore risparmio!) e l’ultima alla Junquera, subito oltre il confine iberico, alle 17.30, dopo 999 Km. (ad una media di 120 Km orari) e con 75 Euro di Diesel, siamo arrivati finalmente nella meravigliosa Barcellona! Dopo esserci goduti la Rambla, il Barrio Gotico ed alcuni negozietti della zona, dopo una veloce cena al Kentucky Fried Chicken, o KFC, alle 23.00 a dormire all’Hotel IBIS di Cornella (67 Euro in due, una camera con bagno, pulita e spaziosa) a circa 15 minuti in auto dalla città.

Giovedì 01 Settembre: dopo un’abbondante colazione a buffet in hotel (solo 6 Euro a testa), alle 08.30 è cominciato il nostro vero e proprio viaggio verso posti mai visti, prima tappa: Valencia, dove siamo arrivati alle 11.30, e dove abbiamo preso una stanza all’Hotel IBIS accanto al Palacio del Congreso (57 Euro in due). Nonostante il cielo coperto la temperatura era di 30°, ma in Spagna l’afa praticamente non esiste, si stava da Dio! Dopo due PanPizza presi in hotel per pranzo, ci siamo diretti al Parque Oceanografico, che fa parte del comprensorio della modernissima Ciudad de las Artes y las Ciencies: il biglietto d’ingresso per l’Oceanografic più la proiezione “El Misterio del Nilo” nell’Hemisferic è costata 23,20 Euro a testa, ma ne è valsa veramente la pena! L’Acquario è il più grande d’Europa ed è bellissimo, molto più bello di quello di Genova, e la proiezione (in più lingue tranne che l’italiano, ma in castillano si capisce bene) è stata particolare ed interessante. Inoltre tutto il comprensorio della Ciudad è caratteristico, tutto ideato da Calatrava, è modernissimo ma molto particolare, col Giardino Botanico sopraelevato da cui vedere la panoramica della costruzione all’ombra delle palme. Dopo un giro in auto sul Lungomare (troppo degradato, specialmente nella zona tra l’Ospedale ed i capannoni dove stanno allestendo l’America’s Cup), siamo andati nel Centro Storico, piccolo rispetto al resto della città, ma carino e tranquillo, e siamo andati a cena a “Il Generalife”, nella via laterale alla piazza della Cattedrale, C/Caballeros, dove abbiamo cenato con vino del posto ed un’abbondante Paella de Marisco (34,50 Euro in due): cibo molto buono, camerieri simpatici e gentili, tavoli sistemati nella via pedonale, molto buono come ristorante. Dopo aver fatto altri due passi ed aver pagato il parcheggio (unica pecca nell’andare in giro con la tua auto, esistono solo parcheggi a pagamento!), siamo tornati in albergo verso mezzanotte.

Venerdì 02 Settembre: dopo la sveglia, colazione in hotel (sempre 6 Euro a buffet come in tutta la catena IBIS) ed alle 09.30, dopo aver comprato i panini per il pranzo al supermercato Caprabo, siamo partiti alla volta di Granada, prima tappa in Andalusia! Dopo due tappe veloci (una in Autogrill ed una all’area attrezzata per il pranzo) alle 15.30 circa siamo arrivati a Granada: abbiamo preso una stanza all’Hotel ETAP (35 Euro in due a notte, la camera è più piccola di quella dell’IBIS, ma il bagno è in camera ed è molto pulita), a due minuti in auto dal centro città e dall’Alhambra. Dopo un’ora di riposo, con 36° di temperatura ma nessun problema di caldo, siamo andati in centro città: veramente bello, con mille stradine e tantissimi negozi, e con il mercato arabo proprio nella piazza del centro storico, la Bib-Rambla, dove abbiamo cenato ai tavoli esterni del Ristorante “El Centro de Granada”, uno dei tanti della piazza: abbiamo speso 25 Euro a testa, ma abbiamo mangiato bene, tanto e soprattutto piatti tipici andalusi come la sopa de picadillo o le berengenas con miel. Poi altri due passi e in albergo.

Sabato 03 Settembre: dopo la sveglia e la colazione a buffet (3 Euro a testa), alle 09.30 circa via verso l’Alhambra: abbiamo fatto soltanto 15 minuti di fila per il biglietto, solo 10 Euro a testa, più 3 Euro per l’audioguida(in ogni lingua), ed all’interno siamo stati liberi di girare da soli, con una mappa del posto per poterci districare fra le mille cose da vedere. La visita è durata 3 h. E 30 min. Circa ed è stata veramente bellissima: l’Alhambra è spettacolare, a partire dai giardini e dal Palazzo del Generalife fino ad arrivare alla fortezza vera e propria, l’Alcazar, dalle cui torri vedi tutta la vallata della città di Granata ed il quartiere arabo dell’Alcayzin. Usciti dall’Alhambra, non riuscendo a trovare parcheggio nella zona del quartiere arabo (l’abbiamo visto soltanto passando in auto, per errore, nei vicoletti strettissimi, la cosa migliore è prendere un autobus, ma di notte sembra non sia molto salutare trovarsi in zona, almeno così dicono), abbiamo pranzato all’Hostal “Penelope” (15 Euro due grandi panini, due birre e d un piatto di tapas in un vicolo veramente grazioso, C/Navas) e siamo andati tutto il giorno in giro per il centro e per i giardini della città, i paseos. Dopo un rientro veloce in hotel per una doccia, cena alla Taberna “Las Copas” (Ale ha mangiato le palle di montone, a suo dire buone, in tutto abbiamo speso Euro 40 in due) e per dolce una fantastica crepe alla Creperia “Morgana” (la via si chiama Escudo del Carmen, se andate a Granada non potete non mangiare lì, fanno anche cena con crepes salate ad ottimi prezzi!), due passi sui paseos e rientro in hotel.

Domenica 04 Settembre: alle ore 09.00, dopo la colazione, siamo partiti alla volta di Ronda, dove siamo arrivati alle 11.30, rimanendo senza fiato: è stupenda, tutta costruita sul crinale di una profondissima gola, con ai piedi tutta la vallata ed un panorama da film, veramente spettacolare. La città è tutto un intrico di viuzze e vicoletti bianchi, nello stile dei tipici barrios andalusi, e la sua arena è la più antica e più grande di Spagna (anche se in quanto a posti la più capiente è quella di Siviglia), ed è veramente caratteristica, con le scale con le piastrelle di maiolica raffiguaranti scene di rodeo, e tutta colorata di rosso e giallo, nei colori della Spagna. A Ronda abbiamo visitato tutte le più belle case con i loro patio, come la casa di Don Bosco, ed il museo delle torture, non un granchè ma molto simpatico, ed abbiamo pranzato a “Las Bridas”, all’angolo tra C/ Los Remedios e C/Nueva, in un bellissimo patio andaluso, molto fresco, con piatti tipici andalusi, come il rabo de toro, la code praticamente, mangiata dal mio ragazzo: che stomaco! Comunque abbiamo mangiato tanto e bene, spendendo 40 Euro in tutto. Il nostro unico errore? A Ronda è sicuramente più bello e più caratteristico venire nel pomeriggio, godersi i colori del tramonto e dormire in un hostal del centro, dopo una passeggiata notturna, per chè è una delle città più romantiche che esistano. Nel pomeriggio siamo ripartiti alla volta di Jerez de la Frontera, dove siamo arrivati dopo circa un’ora e mezza di viaggio e dove abbiamo preso una stanza all’Hotel IBIS, a due passi dal centro e dalla Bodega del Tio Pepe (due notti 110 Euro). Per cena decidiamo di andare a Cadice, che dista solo venti minuti in auto da Jerez, dove abbiamo fatto una bella passeggiata sul Paseo Maritimo sul lungo oceano, e quindi due passi sulla sabbia dell’Atlantico, e dove abbiamo cenato al “Canas y Tapas” (lasciate perdere, si mangia male, poco e caro). Rientro in albergo verso l’una di notte.

Lunedì 05 Settembre: al mattino dopo colazione siamo usciti dall’hotel verso le 10.00 per andare a visitare l’Alcazar di Jerez: il posto non è il massimo, ma è molto caratteristica ed interessante la mezz’ora di racconto sulla città nella camera oscura, con vista panoramica in diretta in movimento a 360°! Dopo l’Alcazar siamo andati a visitare la Bodega del Tio Pepe: giro in trenino ed a piedi, con guida nella lingua che vuoi, percorso obbligato ma interessante e particolare, con assaggio finale di vino y tapas, molto bella, da non perdere. Al tardo pomeriggio, dopo una tappa a Santa Maria al “Romerijo” per mangiare ostriche fresche, siamo tornati a Cadice lungo il Paseo Maritimo, dove abbiamo cenato all”Arte Serrano”: 27 Euro in due, abbiamo mangiato bene e con vista sull’oceano. E quando ricapita? Poi siamo rientrati in albergo.

Martedì 06 Settembre: alle 11.00 partenza dall’hotel e tappa a visitare il Giardino Zoologico di Jerez, uno dei più grandi della Spagna: ci sono tantissimi animali, alcuni strani, altri rari, ed è veramente grande e bello e molto interessante (e per chi vuole saperlo l’ingresso è di soli 5 Euro). Finita la visita siamo partiti per Siviglia, dove siamo arrivati alle 14.00, di nuovo stanza all’hotel IBIS (due notti 120 Euro) e poi in centro: visita guidata dell’Arena in Plaza de Toros (4 Euro a testa, ma secondo me quella di Ronda era più bella) e passeggiata nel Barrio di Santa Cruz, il cuore di Siviglia. Cena all’Hosteria “De Laurel”, ne la Plaza de los Venerables: abbiamo speso 55 Euro ma abbiamo mangiato benissimo, in una caratteristica piazza del Barrio di Santa Cruz, con un servizio impeccabile (vi consiglio il pollo alla sivigliana, favoloso). Dopo la cena due passi nel Barrio (la Cattedrale di notte è spettacolare), abbiamo comprato i biglietti per lo spettacolo di flamenco della sera successiva, (se si aspetta l’ultimo momento non si trova posto) alla “Casa de la Memoria”, in un patio andaluso con ballerini professionisti (12 Euro a testa, il meno costoso ma sicuramente il più caratteristico di quelli per turisti dei ristoranti e dei teatri!), dopodichè rientro in hotel.

Mercoledì 07 Settembre: alle 11.00 del mattino usciamo per visitare l’Alcazar di Siviglia (5 Euro a testa), di fianco alla Cattedrale: bello, la visita dura circa 2 h, ma dopo aver visitato l’Alhambra di Granada siamo rimasti un pò delusi da questo. Dall’Alcazar passiamo direttamente alla Cattedrale (7 Euro a testa) e ci saliamo tutti e 33 i piani inclinati (non è stato troppo faticoso) della Torre della Giralda, da dove ci siamo gustati la vista panoramica della città di Siviglia. Dopo un toast ed un’insalta veloce per pranzo, una tappa in albergo per una doccia, siamo tornati in città, abbiamo lasciato l’auto nei parcheggi sotteranei dell’Avenida Roma (i più comodi per andare in centro) ed il mio ragazzo mi ha portato a fare un giro con la carrozza: a Siviglia sono più numerose che i taxi, tipiche della città, e ti fanno fare un giro bellissimo, passando lungo il Guadalquivir, nei giardini de la Reyna, da Plaza d’Espana e per il centro (il tutto a solo 15 Euro a testa, quanto il bus turistico, ma sicuramente meno affolato e più romantico). Dopo un panino veloce in un bar del Barrio (di notte è veramente romantico e i giardini dell’Alcazar sono aperti fino alle 22.00, bellissimi illuminati), siamo andati allo spettacolo di flamenco: in prima fila, in questo stupendo patio, tutto dal vivo, senza microfoni o amplificatori, un chitarrista, un cantante ed una ballerina, il tutto è durato un’ora circa, ma è stato veramente caratteristico ed il tempo è volato, molto bello e coreografico. Dopo lo spettacolo, due passi in Plaza de l’Ayuntamento e rientro in hotel.

Giovedì 08 Settembre: dopo la sveglia, prima tappa per il centro città, per poter fare colazione nella famosa Chocolateria “La Virgen de los Reyes”, sotto l’omonimo albergo, con cioccolata calda e churros, lunghe frittele coperte di zucchero, ed un giro per regali nella zona dello shopping, dopodichè, verso le 14.00, siamo partiti per Cordoba. Panino al volo per pranzo lungo la strada ed alle 16.00 eccoci arrivati alla nostra nuova metà, dove troviamo una camera (piccola con bagno a soli 74 Euro due notti) all’Hostal “ARCOS”, con parcheggio gratuito a dieci passi dal centro e dalla Mezquita! L’albergo è bello, un vero patio andaluso con tutte le camere posizionate intorno al cortiletto interno. Dopo un giro in centro, ed un tè particolarissimo nella Teteria de los Banos Arabes, abbiamo cenato a “El Patio Andaluso”, nel centro di Cordoba, e, dopo una sangria ghiacciata in un bar, a dormire.

Venerdì 09 Settembre: appena svegli siamo andati a visitare la Mezquita (9 Euro a testa l’ingresso, carina ma secondo me non vale la pena di spenderci tutti questi soldi, siamo rimasti entrambi delusi), la moschea più grande della Spagna, dopodichè siamo passati a visitare l’Alcazar de los Reyes: siamo stati fortunati perchè era il giorno di ingresso gratis, comunque costerebbe solo 5 Euro ed è molto carino, con i giardini e la vista panoramica sul quartiere (vabbèh, è più piccolo di quello di Siviglia e Granada). Al pomeriggio ci siamo riposati, poi abbiamo fatto un giro nella zona moderna di Cordoba, dove abbiamo mangiato un bocadillo mentre compravamo gli ultimi souvenirs per gli amici, e dopo una cena al Burger King (avevamo bisogno di qualcosa di conosciuto dopo dieci giorni!) siamo rientrati in albergo per la nostra ultima notte in Andalusia.

Sabato 10 Settembre: dopo la colazione, alle 09.00 del mattino, siamo partiti per il viaggio di ritorno, senza avere in metne la prima tappa da fare, visto che non potevamo fare in un unico viaggio i 2974 Km che ci eravamo già fatti all’andata! Dopo aver fatto tappa a pranzo in un autogrill, decidiamo di fermarci soltanto alle 21.15, quando oramai eravamo a Barcellona, quindi siamo usciti a Castelldefels (15 minuti dalla città), dove abbiamo preso una camera all’hotel IBIS ed abbiamo cenato (tutto compreso 90 Euro in due) e siamo andati a letto distrutti dai mille e passa km fatti in un solo giorno! Domenica 11 Settembre: sveglia alle 11.40 e decidiamo, prima di partire, di farci un giro per la splendida Barcellona (dove abbiamo già passato due estati) e magari fermarci a dormire un’altra notte lì, ma abbiamo scoperto che l’11 Settembre è la festa dell’Indipendencia Catalana, quindi era tutto chiuso tranne i bar, quindi abbiamo deciso di comprarci quattro Dunkin Donuts (si, proprio le ciambelle dei mitici Simpson, le trovate sulla Rambla, e in Spagna ho fatto anche rifornimento di Oreo, visto che solo da noi questi fantastici biscotti non li vendono!), e ripartire alla volta dell’Italia. Dopo 700 km ed una sosta, siamo giunti all’altezza di Cannes stanchissimi, quindi, guide alla mano, dopo aver scoperto l’esistenza di un’hotel ETAP in centro (60 Euro a notte), abbiamo deciso di cenare al McDonald’s e dormire a Cannes. Crollati, subito.

Lunedì 12 Settembre: alle 08.00 siamo partiti per fare rientro alla Spezia ed alle 12.20, dopo 5090 km dalla mattina della partenza, arriviamo sotto casa del mio ragazzo, stanchi ma felici e con un’avventura in più sulle spalle e nei nostri ricordi.

Alessandro ed io ci permettiamo a questo punto di darvi alcuni consigli se volete fare un viaggio come il nostro ( e se volete seguirli, ovviamente): – se potete, partite con un’auto vostra e con l’allarme, almeno se trovate posto per strada, non avrete bisogno di pagare i parcheggi, che sono abbastanza cari; – munitevi di una lista o di una guida di Hotel IBIS o ETAP, che si trovano in tutta la Francia e la Spagna ed una stanza non costa più di 70 Euro a notte e sono dotate di bagno, tv e aria condizionata, fumatori e non fumatori; – per mangiare noi abbiamo seguito le dritte trovate nei viaggi di Turisti per Caso e nelle guide della Lonely Planet, secondo noi le migliori se viaggi da solo senza agenzia; – in Spagna, ma soprattutto in Andalusia, se andate in estate attenzione all’aria condizionata: fuori ci sono sempre tra i 30°-35° (ma non c’è mai il caldo afoso), ma all’interno degli alberghi, dei negozi e dei ristoranti, la temperatura scende molto al di sotto, non per niente abbiamo preso entrambi una leggera congestione, ed in vacanza non la auguro a nessuno; – per quanto riguarda la lingua, mentre in Catalogna quasi tutti parlano anche l’italiano, in Andalusia è difficile trovare qualcuno che lo conosca, quindi portatevi un piccolo vocabolario od un frasario se non conoscete neanche una parola di spagnolo, in alcuni posti potrebbe esservi utile; – infine, se volete visitare l’Andalusia ed avete la possibilità di farlo da soli come noi, evitate le gite organizzate, costano di più (dai 1200 Euro in su) e siete legati agli orari ed alle partenze decise da altri per voi, mentre noi siamo partiti da ogni posto quando ne avevamo voglia, eravamo io e lui da soli e ci siamo goduti ogni luogo, ogni attimo ed ogni momento, anche quelli di riposo, senza persone conosciute cinque minuti prima che magari ti tallonano per tutta la vacanza! BUONA VACANZA A TUTTI. Andate a visitare la Spagna: è veramente MAGICA!!!



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