Turisti per Caso on the road

La storia di un viaggio all’Ascari Race Resort, nella cornice della Spagna del sud, tra paesaggi magnifici e tramonti infuocati
Turisti Per Caso.it, 27 Mar 2014
turisti per caso on the road

Una terra incantevole, un circuito tra i più belli del mondo, giornalisti da tutta Europa: la storia di un viaggio all’Ascari Race Resort per testare i nuovi pneumatici Falken Sincera SN832 Ecorun e Azenis FK453, che promettono di diventare il punto di riferimento nei rispettivi segmenti. Il tutto nella cornice della Spagna del sud, tra paesaggi magnifici e tramonti infuocati.

Il viaggio

Stai varcando la soglia di una stazione alla periferia di Milano alle 4:20 del mattino, mentre il guardiano notturno ti fissa tra lo stanco ed il sorpreso, per incontrarti con il tuo compagno di viaggio, e ti chiedi perché sei sveglio a quell’ora. Decolliamo da Malpensa due ore dopo, non prima di esserci geotaggati all’aeroporto, e cerchiamo di dormire sull’aereo: un viaggio lungo tre ore che ci porta fino a Malaga, il cui scalo è affollatissimo di turisti tedeschi. Dopo aver pranzato in aeroporto partiamo con il bus privato in direzione di Ronda, una cittadina a circa un’ora di automobile, e trascorriamo il tempo di viaggio a fissare l’incantevole paesaggio caratterizzato da colori incredibili dati da una terra rossa su cui crescono agrumeti, uliveti e ricca di allevamenti di cavalli. La sorpresa è costituita dall’elevatissimo numero di generatori eolici che caratterizzano tutto lo skyline di questa parte della Spagna. Arriviamo al Parador Hotel nel primo pomeriggio, l’aria è fresca ma il sole estremamente caldo: ci stimola ad uscire il prima possibile per andare a visitare questa splendida cittadina.

La location

Ci incamminiamo attraverso la piazza su cui si trova l’hotel e dopo pochi passi sgraniamo gli occhi: la città andalusa di Ronda è famosa per essere costruita sulla formazione rocciosa che domina una gola (tajo) larga 60-80 metri e profonda oltre 150: il Parador è costruito esattamente a pochi metri dallo strapiombo!

Ronda è una delle più antiche cittadine della Spagna, e ha una struttura tipicamente moresca: gli edifici, spesso separati da vicoli tortuosi e stretti, presentano le tinte e le soluzioni architettoniche caratteristiche del sud dello stato. Il Puente Nuevo, costruito alla fine del XVIII° secolo, costituisce uno degli scorci caratteristici, dominando la Sierra e la gola sottostanti con l’imponenza dei propri enormi pilastri, tra le cui fondamenta scorre il fiume Guadalevìn. La cittadina, di incantevole bellezza per gli amanti dei paesaggi mediterranei, presenta anche un altro importante monumento: la più antica Plaza de Toros di tutta la Spagna. I giardini nelle piazze, estremamente belli e curati, contrastano con i colori chiari delle costruzioni, fornendo un paesaggio unico e veramente bellissimo: il consiglio è quello di abbandonare qualunque mappa e di perdersi nei vicoli.

Ogni tanto vedrete la Sierra affacciarsi tra le case e combinando la vista con i colori dei tramonti spagnoli otterrete un quadro unico e di incredibile bellezza. La cattedrale è un altro importante monumento della città, e in tutta la cittadina si può percepire l’importanza che la corrida ha avuto ed ha ancora in questa regione della Spagna: vicino alla Malagueta (l’arena), è stato posto un monumento in bronzo dedicato al toro. Dopo uno spuntino a base di cerveza e jamon y queso (prosciutto iberico e formaggio), abbiamo deciso di tornare all’hotel e prepararci per la serata: pulito e confortevole, il Parador è una struttura moderna, con camere ampie e personale disponibile e gentile. Dal terrazzo è possibile godersi lo spettacolare panorama sulla Sierra infuocata dal sole del tramonto, un paesaggio senza tempo. La sala che ci ha ospitato per la cena con il Team Falken è molto ampia, dotata di un bel terrazzo e affacciata direttamente sulla campagna: l’ottima cena è volata grazie ai simpatici commensali, che hanno allietato la serata e ci hanno impedito di sentire la stanchezza di una così lunga giornata di viaggio.

Il Resort

Svegliati di buon’ora, e rifocillati da un’ottima e abbondantissima colazione in stile internazionale, rigorosamente a buffet, siamo stati accompagnati all’Ascari Race Resort in bus. Il circuito, costruito tra i pendii delle colline andaluse e circondato da vegetazione, si trova a circa 30 minuti da Ronda e rappresenta un vero paradiso per gli amanti del motorsport: a loro disposizione possono infatti avere una pista privata estremamente tecnica e tutti i comfort di una struttura di lusso. Il Resort offre infatti 10 lussuosissime villas, un centro benessere, un campo di tiro a volo, piste quad e go-kart, e un servizio di trasporto con elicotteri. La Club House è incantevole, e permette di consumare il pranzo o rilassarsi affacciati direttamente sulla pista, cullati dalla brezza e dal sound dei motori. Il tracciato della pista privata, lungo 5425 m, è perfetto per mettere alla frusta le proprie capacità dietro ad un volante, con 25 curve (13 a destra e 12 a sinistra), pendenze fino al 12%, una parabolica, curve cieche, scollinamenti e un impianto di irrigazione in grado di allagare letteralmente una intera sezione della pista. L’organizzazione offre ai propri clienti una flotta di veicoli “pronto pista” da capogiro: partendo da auto stradali elaborate si arriva fino alla Benetton F1 da 750 CV, passando per la più incredibile collezione di Radical che abbiamo mai avuto la fortuna di vedere: per un appassionato, guardare il garage privato del circuito è letteralmente un’occasione di commozione. Non è abbastanza? Se si dispone di una carta di credito all’altezza dei propri sogni, il Resort è in grado di procurare qualsiasi auto che si desideri guidare sopra questo circuito, oppure se di dispone di un proprio veicolo si può lasciare che siano i meccanici del circuito a prendersene cura prima, durante e dopo le sessioni in pista.

La giornata in pista

Dopo un’ulteriore spuntino e le foto di rito, il team Falken ha introdotto le nuove gomme che avremmo potuto provare durante la giornata e le novità utilizzate nella progettazione degli pneumatici.

Sfruttando un nuovo approccio progettuale, chiamato 4D Nano Design, e utilizzando sofisticate simulazioni per riprodurre ogni tipo di condizione di ambientale e di stress, Falken è stata in grado mettere a punto la tecnologia di produzione NEO-T01, che si propone di creare pneumatici estremamente più efficienti grazie ad una uniformità nella struttura mai raggiunta con processi produttivi convenzionali. Gli Azenis FK453 run-flat sono pensati per garantire il massimo feeling di guida alle grandi berline, mentre i Sincera SN832 Ecorun, dedicati alle vetture piccole, sono stati progettati con l’intento di ottenere elevate prestazioni di durata e di tenuta sul bagnato. In base alle statistiche di Falken, gli FK453 sono fino al 10% più leggeri di un pneumatico run-flat standard e presentano una deformazione durante la rotazione inferiore fino al 50% consentendo un incremento elevato del feeling di guida, mentre i Sincera offrono fino al 32% in più di tenuta sul bagnato: valori impressionanti.

Il drifting

Dopo essere stati divisi in gruppi ci dirigiamo alla nostra prima attività: il drifting con il team Falken. Osservando le incredibili BMW M3 E30 e la BMW M5 schierate nella pitlane, ci brillano gli occhi in attesa delle evoluzioni che Remmo Niezen e Rohan Van Riel metteranno in pratica di li a poco!

Si accendono i motori, le ruote iniziano a fumare e le auto scompaiono lungo la pista… per poi riapparire in una enorme voluta di fumo all’inizio del rettilineo: terza, quarta, quinta, freno a mano e si buttano di traverso a meno di 150 metri dall’inizio della curva successiva, a poche decine di centimetri l’uno dall’altro! Dopo il primo show durato qualche giro, è arrivato il nostro turno al loro fianco: salgo con qualche contorsione per il rollbar su di una M3 con motore V8, e subito mi rendo conto dell’elevatissimo livello di tenuta dell’auto. Remmo effettua il primo giro guidando come se stesse combattendo col cronometro, senza metterla di traverso: l’auto accumula velocità in maniera pazzesca, il sedile da corsa e le cinture a quattro punti mi bloccano totalmente e mi permettono di sentire tutte le reazioni dell’auto, le sue vibrazioni e gli avvallamenti della pista. Il volume è attutito dal casco, ma non c’è da illudersi: anche gridando, sarebbe impossibile parlarsi. Di nuovo rettilineo, colpo di freno a mano e via, di traverso! Da appassionato mi godo la sensazione elettrizzante dell’auto in derapata, l’odore di gomma bruciata mi arriva al naso, l’abitacolo viene invaso dal fumo: guardo il tachimetro che segna 160km/h e Remmo che tiene giù il gas mantenendo un lunghissimo traverso perfettamente bilanciato! Adrenalina pura!

I pneumatici run-flat

Dopo un piccolo coffee break servito nel box, ci dirigiamo insieme a Martin (ingegnere della Falken Tire) ad approfondire gli aspetti legati al montaggio dei pneumatici run-flat. Dopo una breve introduzione Martin procede con una dimostrazione pratica, installando prima un pneumatico costruito secondo tecnologia standard e successivamente un FK453 di dimensione analoga. La differenza tra le due è evidente: i pneumatici Falken sono molto più facili da montare in virtù della rigidezza inferiore della spalla, e anche la struttura stessa viene deformata in modo meno severo dalla macchina durante l’operazione, a tutto vantaggio dell’integrità strutturale e della minore probabilità di danneggiamenti nascosti. Non ci siamo lasciati a questo punto sfuggire l’occasione di provare una 530d con un pneumatico anteriore completamente sgonfio, e il risultato è stato impressionate: l’auto risponde perfettamente agli input dello sterzo, non presenta particolari reazioni al volante e l’unico sentore del ‘problema’ è dato da un rumore di rotolamento abbastanza elevato. Questi pneumatici vi consentono di viaggiare fino a 80km a 80km/h: insomma, una vera garanzia per la sicurezza in caso di foratura!

Sincera Ecorun

Subito dopo essere scesi da quella giostra per bimbi grandi, arriva il momento di testare i pneumatici dedicati alle piccole: una Fiesta Ecoboost da 80 CV è la nostra compagna in questa prova. Il compito è semplice: dobbiamo prima trovare il limite su un percorso slalom tra coni, poi potremo provare l’auto sulla sezione 2 del circuito completamente allagata: l’handling delle SN832 è veramente fenomenale, il limite di tenuta è tanto elevato che sembra di guidare sull’asciutto. La Fiesta si rivela docile anche se maltrattata e le gomme permettono di recuperare perfettamente grip in tutta sicurezza quando l’auto si scompone: sia che si pennellino le traiettorie correttamente sia esagerando e forzando l’ingresso in curva, si ha sempre la sensazione del limite e il feeling è estremamente buono: considerando l’utenza di questo prodotto, siamo sicuri che sia un passo in avanti per la sicurezza stradale.

La prova su strada

Appena terminato con le Fiesta, ci siamo recati alla Club House per il pranzo: qui, seduti in una fresca sala arredata con tavoli rotondi, ci siamo fatti deliziare dal cibo, servito a buffet, di livello estremamente elevato. Antipasti misti, verdura, carne, pesce, pasta, frutta, dolce: i piatti, sofisticati e saporiti eppure estremamente leggeri, permettono di accontentare i gusti di chiunque. Dopo un ottimo caffè, ci sediamo nel patio con piscina a goderci il sole e la brezza, attorniati da alberi che proiettano le loro ombre sul prato all’inglese circostante: nonostante la primavera debba ancora arrivare, il sole è veramente caldo e permette di rimanere in maglietta a cercare il primissimo accenno di abbronzatura. Ma il tempo per rilassarsi è poco: è ora di provare le run-flat a fondo.

La prova dei nuovi pneumatici per berline executive viene effettuata a bordo di BMW 530d, ed è divisa in due parti: prima un test drive su strada, per saggiare le doti di qualità e comfort, successivamente qualche giro lanciato in pista per mettere alla prova le qualità al limite. Per la prima parte, per avere modo di effettuare una comparazione, metà delle nostre vetture sono equipaggiate con pneumatici prodotti dal principale competitor. Il test, svolto sulle statali che si snodano sulle colline attorno al Resort, mette in luce una lievissima riduzione del rumore di rotolamento, ma soprattutto fa capire che le parole dei tecnici Falken non sono casuali: rispetto alle concorrenti, le FK453 non trasmettono vibrazioni al volante, permettono una risposta molto più pronta agli input e risolvono il problema del “galleggiamento” durante la marcia. In poche parole, sembra di guidare un’auto dotata di ottimi pneumatici convenzionali, ma con la sicurezza delle run-flat! Arriva così il momento di buttarsi in pista, non senza qualche remora: pensare di cercare il limite delle gomme con un’auto che pesa più di 1700 kg all’interno di una pista così tecnica ci desta qualche preoccupazione, ma decidiamo di provarci. La pachidermica berlina cammina forte e si comporta bene, non tradisce, anzi rimane molto bilanciata anche se maltrattata sugli scollinamenti del tracciato spagnolo. Pur provando a mettere in crisi in tutti i modi gomme e assetto, la 530d rimane sempre perfettamente controllabile e docile, non dà problemi nemmeno quando si scompone: lo sterzo è sensibile e l’auto risponde agli input in modo preciso, facendo capire al pilota cosa sta succedendo sotto gli pneumatici. Dopo questo breve test riteniamo che sia stato trovato il giusto compromesso tra handling e comfort di marcia: insomma, promossi a pieni voti!

le porsche 911

Finito questo compito, ci dirigiamo al bar pensando che la giornata sia finita, e invece… sorpresa! Peter Dumbreck, pilota del Team Falken che porta in gara la 911RSR, ha deciso di deliziarci con qualche giro di questo splendido mostro da pista: oltre 550 CV di pura cattiveria agonistica, scatenati lungo un tracciato estremamente tecnico: impressionante la velocità che questa belva è in grado di accumulare e di mantenere durante la percorrenza delle curve, mentre le staccate sono qualcosa di incredibile, facendo perdere all’auto moltissima velocità in spazi ristrettissimi. Purtroppo non è possibile essere passeggeri un questo mostro, in quanto non vi è spazio per un secondo sedile: Peter si fa tuttavia perdonare portandoci “a spasso” su una 911 GT3RS Clubsport, i cui 450cv bastano e avanzano a raggiungere velocità siderali sul tracciato. Osservare la velocità e la decisione con cui il pilota aziona i comandi è stupefacente, nonostante questi sostenga che si tratti solo di allenamento: indubbiamente ci ha tolto il fiato un paio di volte entrando a gas spalancato in curve totalmente cieche, ma il nostro sorriso a fine giro ha fatto capire a tutta l’organizzazione quanto fosse stata bella quell’esperienza. Gli unici infelici erano i freni, che dopo solo due giri fumavano copiosamente!

Pedro Romero

Dopo una piccola pausa ristoro e qualche foto, è arrivato il momento di lasciare il circuito: discutendo della giornata, non abbiamo perso l’occasione per ammirare la Sierra completamente infuocata dal tramonto durante il viaggio di ritorno al Parador Hotel. La cena è stata ospitata dal Pedro Romero, un grazioso ristorante proprio nel centro della città: tra un bicchiere di ottimo vino e della gustosissima carne accompagnata con formaggi locali, è stata una ottima occasione per discutere della giornata con gli intervenuti, spaziando anche a molti altri argomenti.

Alla fine della cena, i saluti di rito in quanto la mattina successiva la navetta avrebbe lasciato di buon’ora l’albergo per riportare i presenti a Malaga e consentire di imbarcarsi per le rispettive destinazioni.