Barcellona. Gaudì, Ramblas e Paella

Ovvero arte, vita e palato. Tutto questo condensato è quanto rimane dopo un viaggio di qualche giorno (normale per quanti ho già letto) nella città di Barcellona. Il nostro viaggio (siamo in quattro, io, mia moglie e 2 figlie di 11 e 15 anni) nasce con la Ryanair, volo a/r Bologna – Girona, (le disavventure sono descritte in fondo al...
Scritto da: stafa66
barcellona. gaudì, ramblas e paella
Partenza il: 04/01/2010
Ritorno il: 09/01/2010
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Ovvero arte, vita e palato. Tutto questo condensato è quanto rimane dopo un viaggio di qualche giorno (normale per quanti ho già letto) nella città di Barcellona. Il nostro viaggio (siamo in quattro, io, mia moglie e 2 figlie di 11 e 15 anni) nasce con la Ryanair, volo a/r Bologna – Girona, (le disavventure sono descritte in fondo al racconto) il 4 gennaio 2010 e dura fino al 9 sera. Il primo impatto all’arrivo all’Arc de Triomf (stazione Bus da e per Girona) è con la Metro, la quale si rivela di una semplicità e comodità estrema e i nostri spostamenti li effettuiamo sempre con le tessere T-10, le quali danno la possibilità di fare 10 corse contemporaneamente a chiunque del gruppo. Considerando le cose da vedere (più o meno uguali per tutti) abbiamo notato un notevole risparmio perché, al costo di €. 7,30 ognuna, ne abbiamo acquistato 5 o 6 in tutto, spendendo circa un quarto del costo della tanto decantata “Barcelona Card”. Partendo con la descrizione delle cose viste, in ordine sparso, naturalmente le sensazioni maggiori si hanno visitando le opere di Gaudì, tra cui non devono mancare la Sagrada Familia, il Parco Guell, la casa Batllò. Bisogna immergersi nel personaggio – genio – artista Gaudì per gustare appieno tutto il suo “creato”, fino alla sua morte, avvenuta in circostanze tragiche, come un barbone: travolto da un tram vicino alla Sagrada Familia e non riconosciuto nella sala mortuaria per una settimana circa (incredibile). L’altro aspetto considerevole di Barcellona è rappresentato dalle Ramblas, un viale estremamente vivo e affollato di turisti e locali, con attrazioni visive e spettacolini musicali di notevole impatto. Ci siamo oltremodo divertiti soffermandoci ogni qualvolta gli artisti effettuavano i loro spettacoli. Il tratto maggiormente vivace è tra piazza Catalunya e la fermata Metro “Liceu”. Menzione particolare spetta al mercato coperto della Boqueria, una incredibile varietà di colori e visioni, tra frutta, ortaggi, pesci (e granchi ancora vivi) con una moltitudine di persone indaffarate agli acquisti e alle vendite, in un continuo viavai nei percorsi stretti tra i vari negozi. Da ultimo la paella, il piatto più caratteristico della Spagna, gustato specialmente (due volte) in un ristorante in Carrer Ferran, al modico costo di circa 11 euro al piatto: il “Ristorant Ferran” (scelto a caso), è posto vicino alla piazza del Barrio Gotico, a 3/400 metri circa dalla Rambla de Santa Monica. Altre cose che abbiamo visto sono: il Museo di Picasso, lo stadio e il museo del BFC al Nou Camp, lo zoo (vicino al Park de la Ciutadela) , l’acquario (vicino al centro commerciale “Mare Magnum”), il quartiere del Barrio Gotico, la cattedrale, la varie piazze vicino alle ramblas (in Placa Reial si trova il lampione a sei bracci di Gaudì), il parco del Montjuic con lo Stadio Olimpico e la Torre Calatrava. Non abbiamo visto purtroppo la “Font magica”, in programmazione in questi mesi invernali al venerdì e al sabato dalle 19 alle 21 ogni mezzora, pur se presenti in loco, (nei pressi di Piazza Espanya) insieme ad altri turisti, all’ora stabilita. Non ne abbiamo scoperto il motivo, forse è stato un caso. Di tutto questo una menzione speciale va allo zoo, molto ricco e con spettacolo di delfini (3 spettacoli giornalieri) e all’”Hard Rock Cafè”, in piazza Catalunya, nel quale, per gli aficionados, si possono vedere numerosi cimeli rockettari e soprattutto gustare dei buoni piatti (veramente) al tavolo.

Che dire, ogni giorno abbiamo consumato le suole delle scarpe e nel tardo pomeriggio le ragazze erano sfinite, per cui facevamo ritorno in Hotel per una breve siesta (ah…. Hotel Comercio, senza infamia e senza lode, ma a buon mercato, a due passi dalle Ramblas, tra le fermate Metro di Liceu e Drassenes). Fatto sta che al momento di salire sul BARCELONA BUS per fare ritorno a Girona rimaniamo basiti dal fatto che non ritroviamo più una carta d’identità. Panico !!! Se mantenete il sangue freddo e seguite il nostro consiglio non c’è da spaventarsi. Dunque, andate subito al posto di Polizia dell’aeroporto di Girona e fate la denuncia di smarrimento, poi andate all’Ufficio della Ryanair e fatevi apporre un timbro di convalida sulla carta d’imbarco, indispensabile per passare il gate di imbarco senza problemi. Noi purtroppo non abbiamo fatto a tempo e siamo rimasti a terra, ma questa è un’altra storia…. Comunque vi dirò un altro consiglio utile: mettetevi in saccoccia, prima di partire, la fotocopia autenticata dei documenti di viaggio, se proprio pensate di essere tanto sfortunati da perderli (o farveli rubare). State attenti sempre ai vostri valori (abbiamo avuto due avvisaglie), anche se è vero che la presenza della “Securidad” è avvertita e costante, soprattutto sulle ramblas e nelle stazioni metro. Vale dunque la pena di visitare Barcellona, in qualsiasi stagione (che belle le luminarie sulle ramblas, con effetto neve cadente), e portatevi dietro una sana voglia di vivere, di rimanere estasiati dall’arte di Gaudì (soprattutto) e di gustare buoni piatti di paella. Hasta luego Barcelona, Adios !!!



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