ola ola madrid !!!

Era da un po’ di tempo che avevamo messo nel mirino la possibilità di una gita a Madrid e finalmente sfatiamo anche questa destinazione http://www.madridcard.com/it/Plano.aspx . La partenza è di quelle brucianti. Nonostante avessimo letto anche su questo sito che, prenotare il viaggio sotto data non è certo la scelta più economica,...
Scritto da: nipablo
ola ola madrid !!!
Partenza il: 26/09/2009
Ritorno il: 03/10/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Era da un po’ di tempo che avevamo messo nel mirino la possibilità di una gita a Madrid e finalmente sfatiamo anche questa destinazione http://www.Madridcard.Com/it/Plano.Aspx . La partenza è di quelle brucianti. Nonostante avessimo letto anche su questo sito che, prenotare il viaggio sotto data non è certo la scelta più economica, investiamo ben 176,00 euro per un viaggio di andata e ritorno con Iberia e 422,00 euro per un albergo vicinissimo al centro per 7 notti. Complessivamente un viaggio da 750,00 euro a persona senza farci mancare niente, ma andiamo per ordine. Forse non sarà una novità per molti di voi che leggete questo racconto, ma con questo viaggio facciamo pieno uso di internet dalla A alla Z. Iniziamo prenotando dal sito di Edreams il nostro viaggio aereo, regalando 36,00 euro di commissioni all’intermediario. Per la prossima volta avremo cura, una volta scelta la tratta, di andare direttamente sul sito della compagnia. La stessa cosa facciamo per l’albergo, ma dopo tante verifiche fatte online, la scelta ricade sull’esperienza fatta da altri “turisti per caso”, l’albergo APARTHOTEL TRIBUNAL – http://www.Hotel-tribunal.Com/ Dall’ultimo volo fatto, riscontro con stupore che và di moda il chek-in online, anzi si resta a terra se non si ottempra. Consigliamo la metropolitana, di facile accesso ed in grado di portarvi ovunque in brevissimo tempo. Partenza 26/09/09 dall’aeroporto di Bologna destinazione aeroporto Barajas di Madrid il tutto in perfetto orario. Anche l’aeroporto merita una citazione in quanto ad efficienza ed eleganza. Al suo interno direttamente la metro per un collegamento immediato alla città ( un carnet da dieci corse 7,40 euro e dall’aeroporto 1 euro in più a persona di supplemento). Dopo un paio di cambi arriviamo alla fermata Tribunal, proprio attigua all’albergo. La camera è un mini appartamento con uso cucina molto dignitoso. Sono le 15.00 e siamo pronti ad un primo giro “esplorativo”. Direzione il museo Reina Sofia http://www.Museoreinasofia.Es/index.Html . Mi preme a questo punto dire, che il taglio che volevamo dare alla nostra vacanza era prevalentemente culturale e la Spagna offre ai suoi cittadini ed ospiti la possibilità di scoprire queste meraviglie anche gratuitamente, basta sapersi organizzare. Il sabato pomeriggio dalle 14,30 alle 21 e la domenica è gratuito l’ingresso al museo Reina Sofia e ci limitiamo a spendere 8 euro per due audio guide (se poi avete un auricolare ne basta anche una). Il museo, è stato ufficialmente aperto nel 2005 dopo avere subito opere di trasformazione da ciò che restava di un ospedale settecentesco. Dedicato all’arte del 900 vi sono esposte, opere di oltre 400 artisti dei più eterogenei da Picasso (La Guernica) , Mirò, Dalì, Kandisky, Goya ecc. Ecc. Ecc. (si possono fare anche le foto). Usciti dal museo con uno sguardo sulla destra si scorge la Stazione di Atocha. Grande struttura in ferro e vetro che dal 1992 ospita al suo interno un sorprendente giardino tropicale, con oltre 500 specie di piante, vasche con tartarughe e pesci, oltre agli immancabili negozi, uffici e ristoranti su 2-3 piani. E’ arrivato il momento di andare a mangiare. A Madrid sembra che sia abitudine andare a mangiare più tardi e a noi dopo avere studiato le nostre guide era caduto l’occhio su “La finca de Susana” tanto per dare il ben arrivato anche alla nostra gola. Siamo anche contenti quando arriviamo sulle 20,30 di vedere che c’era un po’ di fila ma molto meno quando di lì a mezz’ora più tardi capiamo che la fila serviva per prenotare il tavolo verso le 23,00. Poco male Madrid è piena di ristoranti, poco distante scegliamo La Trucha, una piccola trattoria dove ci sfamiamo con 2 gaspachi in tazza, un canapè verbena, una trucha (trota) alla truchana, una torta di Santiago, acqua il tutto per 37,00 euro. Discreto. Come prima giornata ci dichiariamo soddisfatti e ritorniamo all’albergo. 27/09/09 sole. Iniziamo con una colazione in camera, e poi via direzione El Rastro, un quartiere di Madrid dove la domenica mattina vi si tiene il più grande mercato delle pulci con oggetti di antiquariato, cose usate da collezionismo e di ogni genere. Ci facciamo largo fra la folla di curiosi e di cittadini alla ricerca come noi di souvenir. Poi ritorniamo verso il centro visitando la Cattedrale di San Isidro, patrono della città. Arriviamo in Plaza Mayor che è ora di pranzo. Sotto le logge mangiamo presso uno dei tanti Musei del Jamòn, un boccadillo (panino) al prosciutto e 2 croissant prosciutto e formaggio, una fanta ed una birra 5 euro. Ottimi e che panini. Ci manca il dolce ma per questo avevamo previsto una sosta alla pasticceria Mallorquina nella vicina Piazza Puerta del Sol. In un lato della piazza anche il simbolo di Madrid l’orso che strofina il naso contro un corbezzolo, ma anche la statua di Carlo I, il palazzo del governo ed ai suoi piedi una lastra di marmo che indica il punto zero (tutte le distanze chilometriche vengono prese da questo punto). La giornata è bella e ci dirigiamo verso il grandissimo parco del Buon Ritiro. Obiettivo è quello di visitare il vicino Museo Naional del Prado http://www.Museodelprado.Es/ che vanta la più grande collezione del mondo di pittura spagnola e che dalle 17 alle 20 propone ingresso gratuito (altrimenti 8 euro più audio guida 3) . Il parco è quindi un rilssante diversivo. Al suo interno un bellissimo lago aperto ai giri in barca a remi, il palazzo di cristallo, ed un altro palazzo che troviamo in restauro. Ma ovunque madrileni che se la godono, sull’erba, in bicicletta o semplicemente passeggiano per gli enormi viali. Il museo deve parte del proprio fascino al magnifico edificio che lo ospita. Completato nel 1785 fu progettato come Casa della Scienza, ma fu utilizzato come caserma e nel 1814 re Ferdinado VII stabilì di adibirlo a museo. Oltre 7000 dipinti vi sono custoditi al suo interno, da Velazques, Goya (Maja vestida e Maja desnuda), Tiziano, El Greco, Botticelli, Caravaggio. Affascinante e da non perdere. Per la serata torniamo al ristorante La Finca de Susana e … Stavolta siamo i primi … ci basta aspettare l’apertura di lì a 10 min. La cena è a base di un anelones a la madroile, un gambas peladas al ail, un arroz negro con sepia, un fideua con all e oli, crema quemada, un tocinillo con franbues ed acqua per 41 euro. Buono. Madrid la sera si fa bella, come una bella signora che molto discretamente si impreziosisce di luci e suoni da Plaza del sol, Plaza de st. Ana, Plaza Mayor, Plaza De Oriente oppure sulla Gran Via.

28/09/09 sole. Generalmente il lunedì è giornata di riposo per i negozi. Passiamo dal museo di arte moderna,che troviamo però chiuso. Tempio di Debod. E’ un tempio egizio salvato dalle acque del lago Masser dopo il 1968, interamente smontato pietra per pietra e trasferito qui in segno di ringraziamento per il lavoro svolto dagli archeologi spagnoli, la cui opera permise di mettere in salvo altri monumenti di inestimabile valore. Passiamo da Piazza di Spagna con le super fotografate statue di Don Chisciotte e Sancho Panza. Palazzo Reale. Il settecentesco municipio di Madrid (il lunedì dalle 17 alle 18 è permessa la visita gratuita dei suoi pregiati interni e che noi puntualmente facciamo). Per uno spuntino noi siamo andati in Calle Mayor al Forno de San Onofre. Peccato che poco più in là c’era anche il Mercato di San Miguel, una piccola chicca di raffinati ristorantini dove tapas, ostriche, gamberi e Jamòn vengono serviti a turisti e madrileni che vogliono fare un veloce brunch annaffiato neanche dirlo da chervesa (birra) e vino. Così … doppio spuntino di mezzogiorno.!!!!! Per la cena mangiamo all’aperto in Plaza Mayor al già sperimentato Museo del Jamòn, accompagnati dalla malinconia di una fisarmonica che suona nella sera. Due piatti combinati con carne e verdure un acqua ed una fanta 26 euro. 29/09/09 nuvoloso. Ci dirigiamo verso il quartiere di Salamanca, piena ma non troppo di boutique. Entriamo in uno dei mega negozi che qui hanno il logo “El Corte Ingles” e che ospitano tutte le maggiori marche di moda che altrove verrebbero dispersi in una miriade di negozi. Poi ci dirigiamo verso Plaza de Toros per vedere l’arena di Las Ventas. Scopriremo poi essere il classico esempio dello stile neo-mudejar . La più bella arena dicono essere quella di Ronda ma qui ci sono i più importanti incontri. 7 euro per l’ingresso più museo. Le corride, genericamente il sabato e la domenica, possono arrivare ad ospitare oltre 25 mila persone e sono dei veri e propri eventi sportivi alla stregua delle nostre partite di calcio con tanto di audience televisiva di tutto rispetto. Di tanto in tanto vi si rappresentano anche concerti e che concerti. Per il pomeriggio Museo Thissen Bornemisza … Http://www.Museothyssen.Org/thyssen/home , questo è sempre a pagamento 8 euro + 4 di guida, in quanto è privato. Bellissimo e particolare questo museo in quanto qui sono esibiti tutti i più grandi artisti europei, anche se solo con un ‘opera. Questa collezione rappresenta l’eredità del barone thyssen e di seguito di sua moglie. Renoir, Piero della Francesca, Tintoretto, Tiziano, Murillo, Monet, Sisley, Pissarro, Degas, Van Gogh. Per la cena ristorante Casa Labra. In realtà quando ci arriviamo preferiamo l’attiguo bar omonimo dove sicuramente a più buon mercato si può apprezzare baccalà. Bocconcini fritti, ed altri stuzzichini a base di baccalà per finire non dimenticate di gustare un bicchierino di pacharan.

30/09/09 nuvoloso – iniziamo la giornata ponendo come meta principale il Palazzo Reale, davanti la Piazza d’Oriente troneggiata dalla statua equestre di Filippo IV con intorno 20 statue di antichi sovrani. Alle 12 di ogni primo mercoledì del mese si potrà assistere al pittoresco cambio della guardia, fortunatamente l’hanno fatto anche se era l’ultimo mercoledì del mese. Poi è la volta del palazzo che il mercoledì è visitabile gratuitamente, altrimenti 9 euro. Visita che parte dalla farmacia reale, una selezione delle oltre 2800 stanze del palazzo e l’armeria. Bello. Accanto al palazzo, la Cattedrale di nostra Signora de la Almudena. Imponente sì, ma forse l’interno, risulta distante dal contesto gotico in cui si pone. Visitiamo poi il Convento dell’Incarnazione (gratis il mercoledì) abitato da suore dell’ordine agostiniano. Il convento ospita una collezione di opere d’arte del XVII secolo oltre ad un famoso reliquiario in oro ed argento. Lì vicino un altro Convento quello de las descalzas real ( gratis il mercoledì – obbligatoria la prenotazione), tutt’oggi utilizzato da monache di clausura francescane. Quelli che un volta erano gli alloggi delle suore, oggi ospitano un museo con splendidi arazzi. Entrambi i conventi furono utilizzati da figlie di regnanti che si sono fatte in differenti momenti suore e così molti furono i lasciti che i padri fecero sia in termini di opere d’arte che in preziosi. Fra i due conventi uno spuntino per soddisfare la fame alla Cerveteria 100 Montadidos. Vengono serviti dei mini bocadillos di moltissime varietà, dopo aver compilato un menù usa e getta … e per il dolce … perché no, Malorquina. Per la cena attraversiamo la città alla ricerca del ristorante Maceira dove mangiamo una zuppa di fagioli e cipolla, una cozza al pomodoro, un polpo al sale, un rombo al tegame, due torte Santiago un bicchiere di vino 41 euro buono. Alla conduzione del locale un’ italiana. 01/10/09 Toledo. Prendiamo il treno alla stazione di Atocha. 15,10 euro andata e ritorno per due. Apprezziamo la puntualità ed il servizio offerti dalla RENFE, anche se, pur arrivando in anticipo sull’orario di partenza del treno, dobbiamo aspettare il successivo perché non sono ammessi posti in piedi. Toledo è una delle città che meglio testimoniano lo splendore della Spagna medioevale. Si può tranquillamente visitare con una gita di un giorno. La città vecchia è concentrata su un ansa del Rio Tajo. Arroccata su una collina, il centro è attraversato da strade ripide. Visitiamo il Museo di Santa Cruz (museo provinciale- gratis), Catedral de Toledo 7,00 euro, Alcazar (solo esternamente perché in restauro), Chiesa di San Tomè 2,30 euro (più che altro per vedere il dipinto di El Greo – El entierro del conte de Orgaz), Sinagoga di Santa Maria 2,30 euro. La Cattedrale è senz’altro il pezzo forte in quanto oltre che essere il centro spirituale della Spagna è una delle più grandi ed elaborate del mondo. Notevole il coro, la cui parte inferiore tutta in legno intagliato mentre la parte superiore tutta in marmo. L’altare maggiore e la sacrestia con delizioso soffitto a volta e una galleria con opere di El Greco. L’Alcazar invece è il simbolo della città, nato come accampamento militare romanico poi fortezza araba, poi cristiana ed infine museo. Incantevole l’artigianato locale con oro 18 e 24 carati, non potrete tornare a casa senza. E’ giunta la sera ed il paesaggio è incantevole. Alle 22 torniamo a Madrid giusto in tempo per un altro rito… churros con cioccolata alla cioccolateria San Gines. 02/10/09 Escorial – Segovia. Dalla stazione tramviaria di Moncloa si possono raggiungere diverse località limitrofe a Madrid, noi oggi da qui partiremo alla volta del Monastero de San Lorenzo de el Escorial, dopo un tragitto di circa due ore. Il maestoso complesso monastico fu costruito nel XVI secolo come luogo di villeggiatura dei reali. Sorge sulle pendici delle vicine montagne che circondano Madrid. Ingresso 8 euro + 3 di guida. Dentro il palazzo un ricco museo della pittura con opere spagnole, italiane e fiamminghe del XVII secolo. Imponente il Panteon Reale dove sono sepolti quasi tutti i sovrani che hanno fatto grande la Spagna e che dire della imponente Biblioteca in grado di contenere oltre 40000 volumi e manoscritti principalmente del 400 e 500. Sempre nelle mura del Monastero, la Basilica, che fra l’altro ospita un pregevolissimo crocifisso in marmo di carrara del Benvenuto Cellini. Se tutto questo riuscite a farlo prima delle ore 14,00 dalla stazione di Escorial parte un treno in grado di portarvi al vicino paese di Segovia. Città protetta dall’Unesco, Segovia in virtù del suo acquedotto romano, i monumenti medioevali ed alla spettacolare posizione tra le colline della Castiglia. L’acquedotto romano è un autentico capolavoro d’ingegneria. Lungo 894 m. Alto 28 e sorretto da 163 archi, venne costruito senza l’impiego di malta, secondo la tipica tecnica romana e si presenta ai turisti dopo un profondo restauro ultimato negli anni 90. La bella giornata ci consente di fare un giro del paese visitando la Cattedrale (3 euro – mi ha fatto ricordare quella di Toledo, a 3 navate molto raffinate, con cappelle laterali, un bel coro e pregevoli finestre) e l’Alcazar di Segovia di epoca medioevale. Un castello fiabesco che sembra aver ispirato Walt Disney nel suo La Bella Addormentata, ricostruito nel 1862 dopo un rovinoso incendio. Dovete sapere che Segovia è conosciuta, culinariarmente parlando, per i suoi maialini da latte in crosta. Ma se li volete mangiare in un signor ristorante fate pure i conti di non ritornare la sera a Madrid. Infatti le combinazioni via treno terminano alle ore 20 e 30 minuti dopo quelli in corriera. Noi abbiamo cenato alla Meson Don Fimeno vicino all’alcazar, l’unico che apriva la cucina alle 19,00. Due porzioni di maialino, due dolci, pane vino ed un liquore 44,00 euro. Noi comunque abbiamo rischiato grosso prendendo al volo l’ultimo tram per il ritorno. 03/10/09 Casa. Alle 9,15 avevamo il ns. Volo di ritorno, contenti di aver fatto il check in on line il giorno prima, ci siamo attardati e così abbiamo corso anche l’ultimo giorno ma che spasso!! Bellissime anche queste vacanze, ricche e piene, alla faccia di chi dice che per le capitali bastano tre giorni. Basta guardarsi attorno e di cose da fare se ne trovano sempre, anzi non sarebbe stato male inserire qualche altra città come Cordoba o Salamanca o frequentare di più la movida spagnola ma siamo contentissimi di questo viaggio e per questo speriamo che possiate farne tesoro anche voi che avete pazientemente letto questo racconto di viaggio. A presto Daniela e Paolo.



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