Madrid, Toledo e i mulini a vento di Consuegra

Per la prima volta decido di pubblicare il mio diario di viaggio, sperando possa essere utile a chi deciderà di fare lo stesso itinerario. Primo giorno: domenica, 22 febbraio 2009 h. 8.50 partenza da Orio al Serio per Madrid Barajas - arrivo in perfetto orario. Il nostro soggiorno a Madrid durerà 5 giorni, decidiamo quindi subito di fare...
Scritto da: Kerstin
madrid, toledo e i mulini a vento di consuegra
Partenza il: 22/02/2009
Ritorno il: 27/02/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Per la prima volta decido di pubblicare il mio diario di viaggio, sperando possa essere utile a chi deciderà di fare lo stesso itinerario.

Primo giorno: domenica, 22 febbraio 2009 h. 8.50 partenza da Orio al Serio per Madrid Barajas – arrivo in perfetto orario. Il nostro soggiorno a Madrid durerà 5 giorni, decidiamo quindi subito di fare l’abbonamento turistico per la metropolitana della durata di 5 giorni (€14,50).

Dall’areoporto prendiamo la metro con destinazione La Latina (il viaggio in metro dura quasi più di quello in aereo!). Dall’Italia avevamo prenotato un Bed and Breakfast (Abracadabra) che sembrava molto carino e le nostre aspettative non sono state deluse..A chi sta organizzando un viaggio a madrid lo consiglio caldamente (camere pulite, proprietari cordialissimi e posizione centrale).

Dopo aver lasciato le valigie ci avventuriamo subito per la città: decidiamo di andare a visitare El Rastro, un grande mercatino delle pulci che si tiene tutte le domeniche fino alle 15. Dedichiamo al Rastro solo un’oretta (non lo troviamo particolarmente interessante) e ci dirigiamo verso il centro della città con visita alla Puerta del Sol.

Da lì andiamo verso la stazione dei treni Atocha (davvero molto particolare con all’interno un giardino tropicale) ed entriamo nel Parque del Buen Retiro, poco distante dalla stazione. La guida lo descriveva come il ritrovo domenicale del madrileni ed in effetti era affollatissimo! Siamo arrivate fino al laghetto all’interno del parco e ci siamo sedute a prendere un po’ di sole (abbiamo avuto la fortuna di avere 5 giorni di sole pieno e 20 gradi..Ci siamo persino abbronzate un po’).

Dopo la sosta riprendiamo a camminare ed arriviamo al Museo del Prado: la domenica a partire dalle ore 17 è gratutito e anche la fila è quindi piuttosto scorrevole. Dedichiamo un paio d’ore al museo, all’uscita ci fermiamo a mangiare in un fast food e poi subito in albergo, la stanchezza si fa sentire..

Secondo giorno: lunedì, 23 febbraio 2009 Dopo un sonno ristoratore siamo pronte ad affrontare una giornata intensa: visita al Palazzo Reale (ingresso €8,00 – per i cittadini UE è gratuito il mercoledì pomeriggio dalle 17), all’antistante Plaza de Oriente, ai giardini Sabatini, la Plaza de Espana e il Tempio di Debod.

Da lì abbiamo preso la Gran Via e siamo arrivate fino alla Plaza Mayor, la piazza principale di Madrid, molto affollata di giorno ma un po’ desolata la sera.

Dopo una sosta in un caffè ci siamo dirette in Piazza Cibeles e alla Puerta de Alcala e da lì nuovamente al Parco del Buen Retiro a riposare un po’ sotto il sole.

Rientriamo in albergo e verso le 21 decidiamo di tornare verso il centro e ci fermiamo a mangiare nel Museo del Jamon (si mangia bene e i prezzi sono davvero contenuti).

Terzo giorno: martedì, 24 febbraio 2009 La mattina scorre velocemente: prima tappa del nostro itinerario è la visita alla corrida in Plaza de Toros Monumental de las Ventas (se non ricordo male l’ingresso costa €7,00; la visita è guidata e dura circa mezz’ora, l’ingresso al museo taurino è invece grauito ma non vi si può accedere se non si partecipa alla visita). Dopo la corrida prendiamo la metro e arriviamo fino allo stadio Santiago Bernabeu, entriamo anche qui (ingresso €15,00 – visita non guidata) e ci restiamo un’ora circa.

Uscite dallo stadio ci dirigiamo verso le torri Kio (nelle guide non erano nemmeno menzionate, avevo letto della loro esistenza proprio in uno degli itinerari del sito di Turisti per Caso) e da lì prendiamo la metro che ci riporta verso il centro. L’intenzione era quella di visitare il Convento de Las Descalzas Reales ma i biglietti erano già stati tutti venduti (si accede a piccoli gruppi con una visita guidata ed è molto difficile trovare i biglietti), abbiamo optato quindi per un giro tranquillo tra le vie del centro guardando le vetrine e facendo qualche acquisto.

Cena in un bar de Tapas vicino al nostro alloggio, locale con poche pretese ma con una cameriera portoghese simpaticissima.

Quarto giorno: mercoledì, 25 febbraio 2009 Dedichiamo tutto il giorno alla visita di Toledo. Ci dirigiamo alla stazione Atocha e prendiamo il treno delle h. 10.20 (facciamo anche il biglietto del ritorno sul treno delle 17.30, la prenotazione del posto è obbligatoria – viaggio a/r €15,00 a testa).

Alle 11 siamo a Toledo, acquistiamo una guida della città e iniziamo la visita seguendo l’itinerario consigliato dalla guida che parte con l’ingresso dalla Porta Nuova della Bisagra e termina con l’uscita dalla Porta dell’Alcantara. Camminiamo davvero moltissimo, ci fermiamo solo per il pranzo in un bar all’aperto e prendiamo il Menù del giorno (tutti i bar e i ristoranti sono obbligati ad esporre il menù del giorno ed è davvero il modo migliore per assaggiare un po’ di tutto e spendere poco); decidiamo di entrare a visitare la cattedrale (€7,00) e il resto della città lo vediamo da fuori, passando tra le vie acciottolate.

Dalla guida di Toledo acquistata in mattinata scopro che in un paese poco distante (Consuegra) c’è la possibilità di vedere i mulini a vento e decido di chiedere informazioni, prima alla stazione dei treni e poi a quella degli autobus, per poterci tornare il giorno seguente.

Arrivo a Madrid alle ore 18.00 in perfetto orario; ritorno al nostro Bed and Breakfast e sera cena in un ristorante poco distante a mangiare paella.

Quinto giorno: giovedì, 26 febbraio 2009 Io e la mia amica ci separiamo per il nostro ultimo giorno madrileno: lei decide di perfezionare la visita della città con la visita al Convento de las Descalzas Reales (e per un caso molto fortunato riesce ad entrarci!) e al Museo Thyssen-Bornemisza; io mi dirigo verso Consuegra, per la visita dei mulini.

Dalla stazione degli autubus di Plaza Eliptica prendo il bus per Toledo (costo del viaggio €4,00; c’è un bus ogni mezz’ora e il viaggio dura un’ora circa) e dalla stazione dei bus a Toledo prendo un altro autobus con destinazione Madridejos che ferma anche a Consuegra. La compagnia del bus è la Samar, il biglietto costa €4,00 e il viaggio dura poco più di un’ora.

Ho la fortuna di conoscere una signora molto gentile che fa il viaggio con me e mi descrive i posti che stiamo attraversando (lei non parla l’inglese, io non parlo lo spagnolo ma ci capiamo lo stesso!).

Siamo proprio nel mezzo della campagna della Mancha e il paesaggio merita una visita: campi sterminati, ulivi, mandorli in fiore, mulini a vento e castelli.

Arrivata a Consuegra mi dirigo verso la scalinata che mi porta ai 12 mulini a vento (non sono in funzione ma il primo è adibito a ufficio di informazione turistica ed è quindi possibile visitarlo all’interno gratuitamente) e al castello.

In giro non c’è un’anima viva, il vento ovviamente si fa sentire e io mi sento fuori dal mondo e dal tempo..E sono felice! Tra l’andata e il ritorno dedico un paio d’ore alla visita dei mulini (non entro al castello perchè ci arrivo proprio nell’orario di chiusura), camminando lentamente e godendomi il paesaggio.

Dalla brochure presa all’ufficio di informazioni noto che c’è un bus diretto a Madrid alle 15:15 e decido di prenderlo (il biglietto lo acquisto direttamente sull’autobus, costo €8,60). Il viaggio dura due ore e non segue ovviamente la strada dell’andata: prendiamo l’autostrada e il paesaggio circostante è quindi meno interessante, anche se alcune fermate all’interno dei vari paesi mi danno l’opportunità di lanciare uno sguardo alla Spagna più “vera”.

Alle 18.30 circa sono in hotel e ritrovo la mia amica (per questa ultima notte siamo in una camera diversa, era già pianificato al momento della prenotazione; questa nuova camera non ha il bagno privato e costa quindi meno ma rispetto all’altra è più rumorosa perchè si affaccia sulla strada ma per una sola notte non ci formalizziamo!).

La sera usciamo a cena in un ristorante del centro e diamo l’addio alla città con un brindisi con la sangria.

Sesto e ultimo giorno: venerdì, 27 febbraio 2009 E’ solo un giorno di transito: dopo la colazione (sempre molto abbondante) prepariamo le valigie e con la metro arriviamo all’aeroporto. Anche il volo di ritorno è in perfetto orario e il nostro viaggio è purtroppo terminato.



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