Sulle tracce di san giacomo

Quest’ anno abbiamo deciso di visitare la Spagna, scegliendo però un itinerario alternativo nel nord del paese. Luoghi visitati. Barcellona. Una sola parola: BELLISSIMA; da non perdere sono i luoghi di Gaudì, cioè Sagrada famiglia, Parque Guell, casa Batlò e casa Millà (spero si scrivano così, consiglio di visitarne internamente almeno...
Scritto da: Lyn
sulle tracce di san giacomo
Partenza il: 07/08/2008
Ritorno il: 16/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Quest’ anno abbiamo deciso di visitare la Spagna, scegliendo però un itinerario alternativo nel nord del paese.

Luoghi visitati. Barcellona. Una sola parola: BELLISSIMA; da non perdere sono i luoghi di Gaudì, cioè Sagrada famiglia, Parque Guell, casa Batlò e casa Millà (spero si scrivano così, consiglio di visitarne internamente almeno una), le vivacissime Ramblas, il mercato lungo le ramblas, la zona “Barceloneta” (alla fine delle Ramblas, lato mare), il” Barrio Gotic” (centro storico) con la cattedrale (ricordatevi di andare a vedere le oche!!!), la collina del Montjuic che ospita il villaggio olimpico e da cui si gode una bellissima vista della città, il museo Picasso, l’avveniristico Palau de la Musica, lo stadio del Barcellona “Camp Nou”, il “pueblo espanol” (ricostruzione di edifici tipici di varie parti della Spagna che ospitano ristoranti, bar e negozi di souvenir) se vi resta tempo, una sera va dedicata allo spettacolo delle fontane di Plaza d’Espana, che realizzano splendidi giochi d’acqua illuminati da luci colorate e accompagnate da musica. Per girare in città si può usare tranquillamente la metro (ma occhi aperti, una signora è stata derubata dentro il treno proprio davanti ai nostri occhi senza che nessuno se né accorgesse). Saragozza. Ci sono solo tre cose da vedere, il Ponte Romano, la Basilica del Pilar e la Cattedrale della Seo (davvero bella, con ornamenti molto fastosi) che sono anche vicinissimi tra loro; andarci apposta è forse eccessivo, ma se ci passate vicino la città merita una visita. Olite. Niente di che, un piccolissimo paesino, grazioso ma che non offre nulla a parte il suo castello (vuoto internamente e che non offre neanche una bella vista, i soldi dell’ingresso sono sprecati). Pamplona. Sicuramente avrebbe meritato una visita più approfondita, causa mancanza di tempo ci siamo limitati ad un giro tra le vie del centro dove si svolge l’ “encierro” (e che in realtà sono strade di larghezza normale, appositamente “ristrette” per l’occasione con delle transenne). San sebastian. Si tratta di una elegante località di villeggiatura, la cui attrattiva principale è la bellissima spiaggia “playa de la Concha” (conchiglia, nome dovuto alla forma); il centro storico e piccolino con un paio di chiese da visitare; abbiamo ammirato (?) anche i cosiddetti “pettini del vento”, installazioni artistiche di metallo poste sulla parete rocciosa che la salsedine ha molto arrugginito. Bilbao. L’attrattiva principale è sicuramente il Museo Gugghenheim, splendida architettura sia internamente che all’esterno che ospita una bella collezione di arte moderna (lo dice una che non è appassionata del genere); per il resto non offre molto, anche se è comunque una città piacevole. Santander. Città abbastanza grande e moderna; le sue attrattive sono la cattedrale (architettura austera) e i giardini della penisola della Magdalena, che ospitano alcuni pinguini, foche e leoni marini, dove si trovano alcuni begli edifici che ospitano delle facoltà dell’università cittadina, e la riproduzione in scala ridotta di alcune navi (mi sembra fossero le caravelle ma non né sono sicura), e da cui si gode una bella veduta sul mare e sulle spiagge della città; per la gioia dei più piccoli, il parco può essere visitato in trenino. Santillana del mar. Uno dei luoghi più belli di tutta la vacanza; si tratta di un piccolo paesino di montagna rimasto intatto nei secoli e ottimamente ristrutturato, che nonostante sia turistico mantiene intatto il suo fascino; si trova nelle vicinanze delle grotte di Altamira, che ospitano alcune tra le più importanti raffigurazioni rupestri: non abbiamo potuto visitarle però perché la lista di attesa per entrare è molto lunga (sembra addirittura più di un anno…) e la cosa ci è dispiaciuta. Oviedo. Città graziosissima, con un bel centro storico dove si trovano diverse statue di bronzo raffiguranti personaggi della tradizione (io ricordo la venditrice di uova, il contadino con il suo asinello e la “regenta”, dama dell’aristocrazia cittadina); il monumento principale è la cattedrale con la “capilla santa”, che ospita reliquie preziose e molto importanti, primo fra tutti un sudario che secondo la tradizione avrebbe coperto il volto di Gesù; sulla collina vicino alla città si trovano due piccoli edifici, una chiesa ed un palazzo, che appartengono ad uno stile, il “preromanico asturiano”, del quale esistono soltanto una decina di edifici: meritano una visita sia per il loro interesse artistico sia per il bel panorama su Oviedo che si ammira dalla collina sia per il verde in cui sono immersi; Oviedo e i suoi dintorni sono sicuramente consigliati. Costa galiziana. Questo tratto di costa spagnola offre bellissimi scorci panoramici di scogliere a picco sul mare e scogli che affiorano dalle acque; noi abbiamo effettuato alcune soste panoramiche (la più bella presso le formazioni chiamate “las catedrales”), almeno una sosta è doverosa davanti a queste meraviglie naturali. Lugo. Secondo noi questa cittadina avrebbe meritato una sosta più lunga, per permettere di addentrarsi tra le stradine del centro e per percorrere almeno un tratto delle mura che lo circondano, decisamente imponenti e che offrono un bel colpo d’occhio; all’interno della cattedrale (romanica) è visibile uno dei carri che vengono utilizzati durante le processioni della settimana santa (uno dei pochi posti in cui questi carri sono esposti, per così dire, fuori stagione). Santiago de compostela. Cittadina molto graziosa, piena di giovani e persone da ogni parte del mondo, piuttosto animata, diversa dai soliti luoghi di pellegrinaggio. La visita alla cattedrale occupa almeno mezza giornata perché bisogna fare una lunga fila per vedere la statua e la tomba di S. Giacomo e per assistere allo spettacolo del “botafumeiro”, il famoso incensiere che viene azionato durante la messa. Oltre a questa, da visitare ci sono alcune altre chiese e la zona del mercato; consigliato anche un giro notturno per il centro illuminato, nella piazza davanti alla cattedrale (plaza de obraidorio) dove si possono trovare musicisti e gruppi folckloristici; da notare (un po’ in tutta la regione) i balconi delle case che sono racchiusi da vetri per poter essere utilizzati anche nelle frequenti brutte giornate. La coruna. Da evitare; noi abbiamo visitato la Torre di Ercole, il faro, da cui si gode un bel panorama sul mare, ed il centro piuttosto moderno e anonimo, con tre chiese una più triste dell’altra… davvero niente di che. Astorga. Piccola cittadina dove si trova un edificio di Gaudì, il Palazzo Episcopale (che oggi ospita il museo del cammino di Santiago); poi abbiamo visitato la cattedrale e fatto un giro per il piccolo centro(non particolarmente bello). Leon. La cattedrale con le sue meravigliose vetrate (pare che gli esperti le abbiano riconosciute come le più belle al mondo) è certamente l’attrattiva principale; molto bella anche la chiesa di S. Isidoro, con bellissimi affreschi del medioevo; anche a Leon c’è un edificio di Gaudì (il meno interessante tra quelli visti) che non può essere visitato internamente perché è un edificio privato. Burgos. Molto graziosa; abbiamo visitato la bellissima cattedrale, che ospita opere d’arte dal medioevo fino al ventesimo secolo, e la “catuja” (certosa) di Miraflores (meno interessante); merita di essere fatta una passeggiata di sera in centro per ammirare la Plaza Maior illuminata. Madrid. E’ una città moderna, che non offre molte attrattive; noi abbiamo visitato la Plaza Maior (da notare i bassorilievi alla base dei lampioni che illustrano le varie attività, come corride, feste, esecuzioni, che vi si svolgevano in passato, ed il bar con molte teste di toro appese alle pareti), il tempio egizio di Debod, la fontana di plaza Cibeles, dove vanno a festeggiare i tifosi del Real Madrid, e la fontana del Nettuno, dove vanno quelli dell’ Atletico, il monumento dedicato alle vittime dell’attentato dell’undici marzo, la Puerta del Sol, la statua dell’orsetto con l’albero di corbezzolo (simbolo di Madrid), il Palazzo Reale (uno dei più belli tra quelli visitati, merita certamente una visita interna), il vicino Parco del “Buen Retiro” con le statue dedicate al “Don Chisciotte” di Cervantes, lo stadio del Real “Santiago Bernabeu”, le vie dello shopping nel centro; come musei noi abbiamo visitato il Prado (molto bella la sezione dedicata ai pittori spagnoli), mentre altri sono andati a vedere il museo di arte moderna “Reina Sofia” dov’è conservato il famoso dipinto di Ricasso “Guernica”. Il centro si gira comodamente a piedi, anche perché la maggior parte degli alberghi si trova sulla Gran Via (la strada principale della città) e nelle immediate vicinanze.

GASTRONOMIA E ACQUISTI. In Spagna si mangia bene; noi abbiamo provato numerosi piatti di pesce (freschissimo, di dimensioni superiori a quello venduto in Italia, e ad un prezzo più basso): paella con frutti di mare, polpo alla Galiziana, calamari “alla Romana”, seppie e gamberi “a la plancha”; da provare sono la Sangria (servita SENZA la frutta) le “tapas” ed i “pinchos“ (tipici di San Sebastian, sono fette di baguette con moltissimi tipi di condimento sopra, e si mangiano come le “tapas”) da bere con un vino particolare chiamato “chacolì”; molto buoni sono anche i salumi, come il pregiatissimo “prosciutto di ghianda” e la “cecina” di Leon; come dolci abbiamo assaggiato a Saragozza i pezzetti di frutta ricoperti di cioccolato, e ad Astorga le tavolette di cioccolata coloratissime (blu, verdi, viola, arancioni…) e aromatizzate in mille modi, semplici, con noci, nocciole, uvetta… per tutti i gusti. A Oviedo abbiamo assaggiato il sidro, diverso da quello francese perché non è dolce e leggermente acetoso.

Da comprare non c’è molto: a Santiago, oltre ai classici souvenir del cammino (conchiglie, zucche-borraccia, statuine del pellegrino…) si trovano anche gioielli in argento e pietre dure (quella più caratteristica è una pietra nera chiamata “azabache”), e begli oggetti di ceramica dal design moderno; un po’ in tutta la Spagna del Nord si trovano portachiavi, ciondoli e magliette con i simboli celtici; solo a Santillana si trovano merletti, oggetti in pelle e la streghetta portafortuna; per i souvenir tipici spagnoli (ventagli, perle di Maiorca, oggetti con la lavorazione di Toledo, scialli, ceramiche…) conviene fare acquisti a Madrid e Barcellona o al limite cercare nei grandi magazzini delle città; il sidro (se proprio lo volete…) si trova solo a Oviedo, la cioccolata “colorata” solo ad Astorga e la frutta ricoperta di cioccolato solo aSaragozza; praticamente non si trovano stampe nelle varie città, io che le colleziono in tutto il viaggio né ho prese solo un paio. I prezzi sono abbastanza convenienti.

CLIMA. Bello per tutto il viaggio molto caldo a Madrid e Barcellona; ma siamo anche andati nel periodo più caldo, ed è opportuno portarsi dietro l’ombrello e mettere in valigia golf leggero e camicia a maniche lunghe.



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