Formentera per tutti

Una vacanza per tutti: per single, coppie di qualsiasi età e probabilmente, ma non mi azzardo a dar troppi consigli in merito, per famiglie con bambini. Ognuno vivrà a suo modo i colori del mare, il cibo e la movida no stop. Sfaterei il luogo comune che è una meta esclusiva! Basta organizzarsi per tempo e le cifre spese si posson contenere!...
Scritto da: Luna Lecci
formentera per tutti
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 20/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Una vacanza per tutti: per single, coppie di qualsiasi età e probabilmente, ma non mi azzardo a dar troppi consigli in merito, per famiglie con bambini. Ognuno vivrà a suo modo i colori del mare, il cibo e la movida no stop. Sfaterei il luogo comune che è una meta esclusiva! Basta organizzarsi per tempo e le cifre spese si posson contenere! Unico neo, forse, il collegamento non proprio diretto. Qui di seguito il mio dettagliatissimo diario di bordo con nomi di locali, ristoranti, spiagge e siti che non ci siam lasciate sfuggire! Buona lettura! VIAGGIO AEREO. I viaggi dell’andata e del ritorno, per una serie differente di motivi, sono stati un po’ travagliati. Punti a favore della compagnia aerea con la quale abbiamo volato, l’IBERIA: 1) nonostante il bagaglio dovesse pesare max kg 20, per i nostri, di diversi chili più pesanti, non abbiam pagato nessuna quota aggiuntiva; 2) prezzo contenuto del volo euro 260.00 A/R (prenotando via internet ad aprile); 3) massima puntualità.

Punti a sfavore: 1) all’andata in nessuna tratta veniva offerto un bicchiere d’acqua… qualsiasi drink o snack era a pagamento; 2) al rientro l’aeromobile era piccolissimo e spacciavano per cena un panino ghiacciato e una bibita scarsa; 3) al rientro il velivolo non poteva contenere tutti i bagagli dei passeggeri i quali, senza essere avvisati, dovevano aspettare l’arrivo dell’aereo successivo per rivedere le proprie valigie! Ovviamente è scattata la denuncia per smarrimento che poi è stata stralciata quattro ore dopo. Ricapitolando: il nostro volo Iberia Ibiza-Fiumicino atterrava alle 22.25, i nostri bagagli viaggiavano con l’Air One e ce ne rimpossessavamo all’1.15.

ANDATA 9 agosto. Partenza da Fiumicino alle ore 10.05 per Madrid Tre orette d’attesa in aeroporto per il volo Madrid-Ibiza, bus dall’aeroporto al porto (euro 1.60 a persona) e subito traghetto TRASMAPI (euro 36.00 A/R) per la tratta Ibiza-Formentera-Ibiza, nuovamente autobus (euro 1.20 a persona) e finalmente davanti l’hotel SA VOLTA, in piena ES PUJOL. Non abbiamo preso un taxi in quanto c’era una fila d’attesa paurosa! Gli autobus sono comodissimi per i posti e perché arrivano direttamente a destinazione, ma sconsigliabili se si hanno tante valigie e pesanti! RITORNO 20 agosto. Al ritorno è stato tutto molto più semplice. Taxi dall’hotel al porto (euro 15.00 comprensive di mancia), traghetto Trasmapi, come dicevo avevamo già il biglietto fatto in un’unica soluzione ma, se avessimo pagato tratta per tratta, avremmo risparmiato qualche euro in quanto gli hotel hanno delle convenzioni con le compagnie di navigazione. Poi taxi abusivo (euro 15.00 – sempre perché c’era molta gente in fila che ne aspettava uno ufficiale) e volo diretto Ibiza-Roma. DIARIO DI BORDO GIORNALIERO Giovedì 9 agosto. Nonostante un po’ di stanchezza siamo eccitatissime e vogliose di vedere cosa ci offre quest’isola. L’hotel SA VOLTA, tre stelle, è molto carino, pulito e completo di comodità quali aria condizionata, phon, minibar, ristorante, una terrazza ed una piccola piscina al 4° piano… (B&B euro 207.00 la tripla, euro 179.00 la doppia, euro 93.00 la singola). Facciamo subito un giro per la località ES PUJOLS, la più vivace e quella dove trascorreremo la maggior parte delle nottate. E’ infatti la vera località turistica dell’isola dove si trovano bar, pub, ristoranti, discoteche. Cerchiamo subito un ristorantino dove iniziare la parte di vacanza mangereccia con una buona Paella. I prezzi sono tutti molto competitivi… ne scegliamo uno sul lungomare, alla fine del “passeig Maritim” il “MINI GACELA” che ci fa gustare, per una ventina di euro a testa, una conditissima paella (ci renderemo conto solo successivamente che è una delle più abbondanti e ricche). Peccato che sia io che una mia amica troviamo, tra tanto condimento, anche un capello! Ed è per questo motivo che lo soprannomineremo il ristorante “dar Cabello”. Una chiacchiera con due milanesi vicini di tavolo i quali, nonostante avessimo delle facce distrutte, ci rimorchiavano con la scusa di commentare il cibo appena gustato… un altro giretto veloce per respirare l’atmosfera vacanziera e poi a ninna per affrontare più riposate la giornata successiva.

Venerdì 10 agosto. Abbondante ed ottima colazione. Come spesso accade quando si ha il B&B e ci sono le colazioni internazionali, cerchiamo di farci scappare anche un panino da portare in spiaggia. Veniamo subito redarguite ed aspramente rimproverate. Da quel giorno saremo guardate a vista con occhi iniettati di odio. E mamma mia! Ma che avremmo fatto mai di tanto male! Per Es Pujol prendiamo un po’ di informazioni per noleggiare una macchina. Ci rendiamo subito conto che hanno quasi tutti gli stessi prezzi, bisogna solo fare attenzione alla franchigia che spesso cambia. Non demordete se chi vi risponderà non è molto cortese. Purtroppo abbiamo riscontrato che la gentilezza nei confronti di noi turisti è una qualità rarissima da trovare! Prenotiamo per il giorno dopo una Matiz a cinque porte con aria condizionata per la cifra di euro 48,00 al giorno più euro 9,00 al giorno per la polizza casco che noi vivamente consigliamo di fare. Quasi tutti affittano motorini, indubbiamente molto più maneggevoli e pratici per arrivare alle varie calette, ma noi abbiam preferito l’auto primo perché eravamo in cinque e poi perché le vie che portano al mare sono tutte sterrate e scarsamente illuminate. Trascorriamo qualche ora nella spiaggetta di Es Pujol che non ci dà assolutamente un buongiorno! Il mare è pulito ma pieno di alghe secche. Il tempo non è dei migliori (fino a ieri ha piovuto a dirotto per quattro giorni di seguito), qualche nuvoletta qua e là oscura i bei colori del mare. Affittare lettini e ombrellone costa euro 5.00 al pezzo, una cifra ragionevole rapportata ai prezzi delle spiagge italiane, ma poi ci rendiamo conto che nella maggior parte delle calette se si trovano lettini… non si pagano! Facciamo un po’ di spesa e notiamo che ci sono tantissimi supermercati (diversi Despar, un supermercato populare gestito da cinesi a Es Pujols, …) con ottimi prezzi. Solo la frutta è un po’ cara, ma per il resto non ci possiamo lamentare. Riforniamo il frigo di bibite (es. Lt. 8 d’acqua minerale naturale costa circa euro 2.00) e viveri e la serata la trascorriamo a ridere e scherzare sul balconcino della stanza d’hotel, guardiamo combriccole di ragazzi allegri. Decidiamo di riposare un po’ da mezzanotte alle 2.00 e poi uscire per la nottata. La sveglia suona, qualcuno la spegne prima di alzarsi ma… si riaddormenta e ci risvegliamo tutte la mattina seguente! Sabato 11 agosto. Che ridere! Commentiamo che il cibo era drogato di oppio, ci diamo delle vecchie babbione, prendiamo l’auto e via verso una delle più belle spiagge dell’isola: PLATJA DE SES ILLETES, comunemente chiamata da tutti IETAS. Faccio lunghissime passeggiate fino a raggiungere la punta nord estrema dalla quale si vede (e nel periodo di bassa marea si può raggiungere a piedi) l’isola S’ESPALMADOR. La spiaggia alterna zone molto sabbiose a rocciose. Ci sono calette che sembrano piscine naturali, molti nudisti che disinvolti fanno il bagno o giocano a racchettoni e ai quali ci abitueremo subito in quanto li troveremo ovunque. Qui il nudismo non è proibito né è sinonimo di trasgressione ma di naturalezza. Prendere il sole integrale è normale e non ci sono zone ad hoc. Il colore e la limpidezza del mare lascia senza fiato. Molte sono le imbarcazioni lussuose ancorate e non lontane dalla battigia e fantastichiamo un po’ sul “popolo” che le abita. Alcuni avvistano VIP, può darsi, personalmente riconosco solo un paio di volti noti che non chiamerei propriamente VIP.

Oggi famoso aperitivo. Prima in hotel per una doccetta e poi al BLANCO al km. 8 sul lungomare di Migjorn. Troviamo, verso le 20.30 una marea di giovani scatenati e belli allegri, visti i bibitoni di Mohito che si ha la possibilità di bere! Ballano accalcati, non c’è spazio per una formica… ed in più tutti mezzi nudi ed in costume… ci sentiamo un po’ fuori luogo… c’eravamo cambiate direttamente per la cena e forse bisognava venir prima… per cui… abbandoniamo la spiaggia e… alla prossima! Oh, non ne azzecchiamo una! Ceniamo sul lungomare presso l’accogliente ristorante S’AVARADERO che prepara piatti gustosissimi sia di carne che di pesce. Alcuni di noi prendono una bella grigliata di carne, che viene servita su una piastra rovente con contorni di verdure, altri piatti di pesce, qualche dolce, un po’ di vino per circa euro 30.00 a testa. Eravamo attratte dal fatto che tutte le sere in bellavista veniva esposto, fuori dal locale, un porcellino alla brace con tanto di limone in bocca e pomodorini per guarnire… Ed è per questo motivo che lo soprannomineremo il ristorante “dar Maialino”.

Un bel giro per alcuni locali che ci aveva consigliato chi era venuto un paio d’anni fa: il RIGATONI (che quest’anno ha più puntato sulla cucina, oltre che italiana, giapponese e sulla musica d’ascolto, bellissima) ed il NEROOPACO dove si beve tanto e si chiacchiera con chiunque in piedi davanti al locale strapieno! L’atmosfera che si respira è piacevole e spensierata e “decidiamo” di far tardi così… Domenica 12 agosto. La spiaggia dove faremo dei bagni indimenticabili e delle passeggiate lunghissime oggi è PLAJA DE MIGJORN (o Mitjorn). Personalmente è quella che mi è piaciuta di più anche se, a seconda di dove tira il vento, la sconsiglio. Eh sì, su quest’isola, per quanto piccolina sia (dalla punta Nord a quella Sud corrono circa km. 20), bisogna far attenzione a dove andare a far il bagno perché c’è sempre un versante mosso ed uno quasi completamente piatto. La distanza tra i due è l’attraversamento di una strada principale ma… fa la differenza. A volte quando il mare è mosso, anche se non mossissimo, a causa delle rocce che si trovano sul fondale e che diventano non visibilissime, c’è il rischio tangibile di farsi male (è successo a tanti turisti! Su una spiaggia ce ne erano sempre tre-quattro con medicazioni per escoriazioni sulle gambe!).

Il pomeriggio, per non cuocerci troppo, decidiamo di fare un giro per l’isola andando a visitare il FARO DELLA MOLA. E’ uno dei due fari dell’isola e si trova all’estremo sud. C’è uno strapiombo vertiginoso e la visuale dell’orizzonte del mare che sfuma e si unisce a quello del cielo mostrando tutte le varianti di blu è spettacolare. Per l’aperitivo di oggi andiamo al km. 10.7, conosciuto anche con il nome di PATRIZIA PEPE o che alcuni chiamano quello di VIERI. E’ presto, sono le 19,30 e riusciamo a sederci e a prendere qualcosa da mangiare. Piano piano si riempie a dismisura, la musica house è molto bella e coinvolgente. Si balla per almeno due ore intensamente, si fanno conoscenze, nascono flirt… una bellissima atmosfera. Questa volta siamo “vestite da spiaggia”! Verso le 22.00 la fame si fa sentire, il buio scende ma tanta gente continua a rimanere… Nel rientrare in stanza decidiamo di non optare per il ristorante ma di prendere qualcosina al volo… vediamo il localino, a Es Pujol, LA VERA PIADINA ROMAGNOLA e decidiamo di buttarci lì, informalmente vestiti. Abbiamo anche la possibilità di navigare su internet gratis (piadina+bibita+internet con una decina di euro!). Certo, il sapore non è paragonabile a quello delle piade che si gustano sulla riviera adriatica… ma tutto sommato non è malvagio! Lunedì 13 agosto. La spiaggia che ci vede spogliare è CALA SAONA (o Sahona), ad ovest dell’isola. Il panorama che domina da un’altura è fenomenale! Il paesaggio con i suoi colori è incantevole, proprio quello delle cartoline! Si scendono degli scalini per raggiungere la caletta che però non è grandissima e si riempie così tanto che sembra di trovarsi ad Ostia! Si sta tutti strettini, non c’è la possibilità di passeggiare perché il tratto sabbioso è chiuso tra grosse scogliere ed il mare affollato di bagnanti che si accalcano. Non resistiamo e dopo sole tre orette decidiamo di prendere un gelato ed andar via. Facciamo un giro per il porto dove una quinta amica ci raggiunge per una settimana. Quanti milioni di euro parcheggiati! Fotografiamo imbarcazioni e yatch vari incuriosite di scoprire qualche riccone in panciolle… Per l’aperitivo, visti i divertimenti di ieri… decidiamo di replicare al Km. 10.7 ma questa volta l’atmosfera è più soft, più tranquilla, c’è meno gente interessata a ballare. Che strano! Sembra di stare in un altro locale. Ma certo! La serata stasera è a duecento metri: al GIALLO al km. 10.5! Raggiungiamo via spiaggia il locale e le migliaia di ragazzi che stanno bevendo e ballando musica revival anni 70-80! Il divertimento è assicurato, conosciamo decine di persone e reciprocamente ci immortaliamo con le tante macchine fotografiche, quasi tutte digitali, che ognuno ha … per poi rivedersi subito e successivamente; ci scambiamo numeri di cellulari per incontrarci nelle sere successive… che magica atmosfera! Giungono le 22.00, una doccetta veloce e abbiam nuovamente voglia di paella. Questa volta la gusteremo presso l’hotel-ristorante CAPRI (sempre a Es Pujol). Una ragazza preferisce un pesce e contorno e comunque la spesa complessiva a persona non supera mai gli euro 20,00. Qui troviamo la paella più delicata ma anche meno ricca, meno abbondante e… un capello! Ci chiediamo se, a questo punto, è un ingrediente fondamentale per condire! Un episodio però ci distrae nel momento in cui stiamo pagando il conto. Un gruppo di ragazzi dall’altra parte del ristorante ci manda, tramite il cameriere, una bottiglia di prosecco… ma che carini, che galanti, sembra la scena di un film! Riempiamo i calici e li raggiungiamo per ringraziarli, per conoscerli, per scattare una ennesima foto ricordo insieme… Martedì 14 agosto. Dopo la colazione sempre abbondante raggiungiamo CALA SAN AUGUSTI’ indicata sulla cartina SES PLATGETES nella parte nord-est dell’isola sul litorale DE TRAMUNTANA (non ci si può sbagliare, le parti dell’isola in cui c’è la spiaggia sono cinque-sei, per il resto è tutta rocciosa). L’acqua anche qui è limpidissima, nelle varie calette prima di fare un bel bagno bisogna superare qualche scoglio, ma i più pigri posso mettersi “ammollo” a riva dove le rocce formano delle piscinette naturali. In una caletta in particolare si trovano dei pezzi di “fango termale” per cui non stupitevi se vedrete passeggiare bagnanti, magari nudisti, color Masai. A parte i lettini, non sempre a pagamento, verrà data anche la possibilità di accomodarsi su confortevoli divanetti a baldacchino, pieni di cuscini. Qui trascorreremo tutto il pomeriggio nell’attesa dell’aperitivo che consumeremo a LES DUNAS, al km. 11.00, un bar con piscina che domina la spiaggia ES ARENALS. L’ingresso è libero e l’eventuale consumazione di euro 10,00 (ti verrà messo un timbro sulla mano che noi… da furbette ci siam passate di dorso in dorso…) ti darà diritto all’open bar. La musica è bellissima, il panorama stupendo e l’allegria, causa anche il bere alcolico no limits è coinvolgente! Alle 21.30 i giovani continuano ad affluire numerosi, ci dispiace lasciare la festa, ma stava un po’ degenerando a causa di tanti brilli e poi… La fame si fa sentire! Nel tornare a casa decidiamo di prendere dei polli allo spiedo e delle patatine fritte da portare in stanza. In realtà è un pensiero che avevamo fatto giorni fa e, siccome ogni volta ‘sti polletti finivano… li avevamo prenotati al mattino da DON POLLO sempre a Es Pujols. Ogni pollo costa euro 10,00, è buonissimo ed abbondante, una porzione di patatine euro 4.50 ed anche questa rustica cenetta ci soddisfa assai.

Non ci si crede ma non c’è tanto tempo per rilassarsi! Eppure stiamo in vacanza! La movida ci aspetta e verso le 2,00 ci rechiamo presso il locale NASTRO AZZURRO a Es Pujol. Non è grandissimo all’interno, ma ha un bello spiazzo con tavolini fuori che invitano alla chiacchiera. E’ ancora semivuoto così decidiamo di andare al BLUE BAR, al km. 8.00 di Playa de Mitjorn. Qui troviamo tutta la Spagna al completo! Lo stabilimento è carino e grandissimo ma non si respira per quanta gente c’è. I giovani sono soprattutto spagnoli, prendiamo una consumazione, facciamo due zompetti ma… dopo aver preso anche gomitate e pestate di piedi… decidiamo di rientrare a Es Pujol. Alle 5,00 una buona italianissima colazione con cornetto e cappuccino alcune di noi e pizza e coca cola altre… a nanna.

Mercoledì 15 agosto, Buon ferragosto. Nuovamente PLAYA DES ILLETES, questa volta, però, sul versante LLEVANT dove il mare è meno mosso. Il sole splende raggiante e siccome le spiagge non sempre sono attrezzate, decidiamo di comprare un ombrellone per ripararci nelle ore di punta. L’idea è ottima e, soprattutto, non originale! Quasi la totalità dei turisti ne ha uno identico al nostro… tutti insieme formiamo uno stabilimento balneare! L’aperitivo ormai non ha più segreti… abbiam capito che i locali che quest’anno attirano di più sono il GIALLO e il 10.7 per cui… sarà lì che andremo a divertirci. Il BLANCO è più… come diremmo a Roma… per pischelli e non per le giovanissime tardone (abbiamo tra i 35 ed i 39) come noi! Cenetta a Es Pujols presso il Restaurante Grill TIMON, specializzato in carni, ma dove preferiamo prendere pesce spada, calamari alla piastra e patatine fritte spendendo anche qui, capello compreso!, tutto servito da un cameriere napoletano verace, una ventina di euro a testa. Ed è per questo motivo che lo soprannomineremo il ristorante “dar Napoletano”.

Ridiamo fiducia al NASTRO AZZURRO di cui tutti in spiaggia, agli aperitivi, durante le cene ci parlano e… sì, ci scateniamo tantissimo ma… dalle 3.15 (orario in cui arriva la folla!) alle 4.00 (orario in cui si spengono suoni e luci perché il locale chiude obbligatoriamente per legge). Mah! Giovedì 16 agosto. Oggi vogliamo sperimentare una nuova spiaggia, a nord-ovest PUNTA DE SA PEDRERA. Dalla cartina sembra ci sia sabbia e iniziamo la ricerca. Le viuzze sono sterrate e spesso non segnalate. Più volte incrociamo turisti che come noi sono alla ricerca di luoghi meno battuti ma, tutti ingannati dalle mappe, troviamo solo ed esclusivamente rocce! Approfittiamo per fare foto a paesaggi straordinari, a una delle antiche torri di difesa di origine romana, TORRE DE LA GAVINA che si vede in lontananza… ma di battigia neanche l’ombra. Non ci resta che lasciare la strada nuova per quella vecchia e ormai ben nota. Per avvantaggiarci stasera…Decidiamo di fare i bagni sulla spiaggia del 10.7 dove gratuitamente fruiamo dei lettini. Aperitivo dalle 19.30 lì e poi al GIALLO. Ormai incontriamo i numerosi ragazzi conosciuti ovunque, simpatizziamo con tanti altri e la comitiva delle serate è sempre più allargata così come lo è quella delle nottate! Per cena optiamo per un hamburger a Es Pujols in un locale PEP GRILL BURGER che per immaginabili motivi soprannomineremo il ristorante “da Peppe Grillo”. I panini sono buoni e le insalatone di pollo pure, peccato per il servizio, tutti molto di corsa, nervosi, lenti! Socializziamo con altri ragazzi che non trovavano un tavolo e che per solidarietà italiana invitiamo al nostro. A fine cena raggiungiamo altri amici che cenavano dar Cabello. Ci sono tavolate di romani, di fiorentini, di milanesi… dopo vari boccali di sangria qualcuno inizia a cantare “fatece largo che passamo noi, li giovanotti de sta Roma bella…”, da un altro tavolo intonano “Firenze Santa Maria Novella…” e più voci “O mia bela Madunina…”! Mai vista tanta italianità! Che bello! Inizia una gara di karaoke a cui tutti si aggiungono, passanti compresi. Saliamo sulle sedie, facciamo il trenino brasiliano… solo con la voglia di divertirsi e la spensieratezza della vacanza si fanno le 3 di notte. E allora ci si sposta al NASTRO AZZURRO a scatenarsi fino alle 4.00 e poi? E poi al PACHANGA, sempre a Es Pujols che rimane aperto oltre le 4.00! Che seratina ragazzi… più consumiamo energie, più ne abbiam da disperdere! Venerdì 17 agosto. Stamattina non ci va di andare al mare o perlomeno non prestissimo. Colazioniamo con calma e verso le 13.00 decidiamo di girare un po’ l’isola deserta. Arriviamo al faro di CAP DE BARBARIA dove il paesaggio è suggestivo e soprattutto la natura ha formato delle grotte naturali incredibili. Nello spiazzo accanto al faro c’è una vera e propria voragine, i più coraggiosi (io tra quelli grazie a un gruppo di spagnoli che mi galvanizzava) scendevamo a qualche metro dal terreno e camminando sotto terra a mo di speleologi arrivavamo ad affacciarsi sullo strapiombo roccioso. All’interno, ma anche fuori la grotta, c’erano moltissime “lucertole” verdi smeraldo, il simbolo dell’isola. Il giro proseguiva per SANT FRANCESC DE FOMENTERA, l’unico vero comune dell’isola, dove solo esternamente miravamo la Chiesa bianca fortificata di S. Francesco Xavier (che ha dato nome al comune e che venne costruita nel 1697 anche come insediamento a difesa dalle incursioni berbere) e dove per il mercatino, per i negozietti e per il centro commerciale facevamo un po’ di shopping (ma non sempre i prezzi erano più convenienti di quelli di Es Pujols). Proseguivamo per SANT FERRAN dove davanti la chiesetta in cortina bivaccavano un gruppo di giovani un po’ poco raccomandabili e poi dalle 16.30 in spiaggia, aperitivi vari… Per cena abbiamo ceduto alla pizza. Bei pezzi di pizza a taglio che non hanno nulla da invidiare a quelli che compriamo in Italia, una fetta di cocomero che invece, rispetto a quelli mangiati prima di partire, sa di cetriolo e preparazione per una festa segnalata al km. 6.00 dove arriviamo facilmente grazie ai lumini che ne indicano la strada e seguendo la scia di auto e motorini… E’ grande, si balla su una grande pedana di legno coperta da un soffitto di travi. Nonostante sia all’aperto, l’odore di fumo non ci fa respirare. Balliamo stretti stretti, la musica non ci fa impazzire e verso le 3.00 decidiamo di non tradire il NASTRO AZZURRO che fino alle 4.00 sappiamo ci farà scatenare e socializzare.

Sabato 18 agosto. Stamane sbagliamo versante nonostante l’esperienza acquisita ma la pigrizia c’ha messo del suo. Andiamo a Playa de Tramontana dove oggi è mosso, ma abbiam voglia di sdraiarci subito e riposare un po’ refrigerati dalla brezza marina. Decidiamo quindi di sacrificare qualche bagnetto al largo. L’aperitivo lo prendiamo al BIG SUR LIFE. Camminiamo lungo la passerella di legno che ci porta al locale e veniamo accolte da ragazzi che ci fanno fare il rito dell’HAVANA CLUB dopo aver immerso il pollice nel rum ci si tocca la mente, il cuore e la bocca… pronunciando una formuletta “magica” di iniziazione al bere. La musica è molto giovane così come anche i tanti ragazzi che ci sono. Qualche bancarella qua e là fuori dal locale e il suggestivo tramonto che fino ad oggi non abbiamo mai perso di ammirare.

Ceniamo lungomare al Restaurante SOL Y PLAYA dove abbiamo voglia nuovamente di paella. Lo scontroso cameriere, che alla nostra richiesta “quanto c’è da aspettare” (erano solo 55 minuti che eravam sedute e non era arrivato neanche un pomodoro condito con origano) rispondeva malamente che in ferie non bisogna avere fretta per cui si aspetta quanto si deve. E’ per questo motivo che lo chiameremo “dallo scorbutico”. Non si è mangiato male, la paella era buona e differente dalle altre in quanto più chiaro il riso e tanti pomodori e peperoni che non avevamo mai trovato. Non c’era neppure un capello! Però non era ricca di pesce come la prima! La spesa si è sempre aggirata intorno alla ventina di euro, tutto sommato non ci si può lamentare! Alle 2.00 facevamo una passeggiatina per le bancarelle del lungomare che conoscevamo a memoria ma che ci piaceva sempre vedere, poi NASTRO AZZURRO e dalle 4.00 in poi al famoso XUEÑO dove l’ingresso con consumazione era di euro 15.00. Il locale molto bello, grande, con un privé al primo piano che dominava la pista. La gente non era così giovincella o perlomeno non lo erano molti uomini, di ragazze giovani e molto carine, invece, ce ne erano tante. Dall’atmosfera non è stato difficile immaginare che girasse un bel po’ di coca (quella che non si prende con ghiaccio e limone). In questo locale ogni sera (tranne quella) c’era un evento. Qualche sera prima c’era Cicciolina, l’indomani ci sarebbe stato dj Coccoluto. La musica non era dei nostri gusti, ma anche lì era il problema “serata”. Ci hanno poi spiegato che il sabato è un giorno di cambio, spesso le settimane di soggiorno vengono vendute da sabato a sabato e quella serata è un po’ moscetta perché chi arriva ancora non è scafato e le partenze sono il pomeriggio. Alle 5,30 colazioniamo e poi a nanna! Domenica 19 agosto. L’ultimo vero giorno di mare ce lo vogliamo trascorrere a Plaja de Midjorn. Arriviamo abbastanza presto (sempre con poche ore di sonno) e il pomeriggio decidiamo di fare un giro al mercatino etnico de la Mola che si tiene il mercoledì e la domenica. Gli artisti che lo animano sono tanti e molto “figli dei fiori”. Alcuni suonano degli strumenti particolarissimi provenienti dall’Africa, dall’Australia… ci sono tantissime bancarelle che propongono souvenir del luogo o creazioni artigianali. I prezzi non sono bassissimi, anzi, non compriamo un granché ma è stata comunque un’esperienza carina quella di spaziare tra mastri vetrai, acconciatori di pelli, pittori, ricamatrici… L’ultimo (sic) aperitivo al 10.7 e l’ultima cena “dar cabello” dove prendiamo, oltre alla paella più buona che abbiamo mangiato negli ultimi 10 giorni, anche un souté di cozze giganti squisito. Il ristoratore ci saluta offrendoci chupito, tia Maria e limoncello e la cameriera accenna addirittura un sorriso di arrivederci! Però! Puntatina in stanza per una sistematina “veloce”, due zompi al NASTRO AZZURRO per salutare ormai tutti… per conoscerne altri… alle 4.30 proviamo ad andare al XUEÑO ma la fila è lunghissima, i ragazzi che la compongono sono giovanissimi, il prezzo è salito ad euro 20.00 e… decidiamo di far altre tante chiacchiere, colazione e un accenno di valigia! Lunedì 20 agosto. Consegna della macchina, colazione e pagamento degli extra. Troviamo una sorpresina: una cifra addebitataci perché il primo giorno ci avevano visto portar via, dalla colazione, i panini. Per i giorni successivi, avevamo chiesto di poter prendere solo un paninetto (minuscolo) non ripieno (per poter prendere una pasticca nella tarda mattinata). Ci era stato detto di sì e ci sembrava bene quel che finiva bene ed invece: per ogni giorno ci erano state addebitate euro 3.00 (anche quando non lo avevamo preso!). Il tutto, ovviamente, non facendoci firmare (come invece accadeva per i caffè, i cappuccini) nessuna ricevuta. Ci siamo sentite un po’ ingannate e nonostante pensavamo e pensiamo di aver ragione (nessuna cifra può essere addebitata forfetariamente senza che ne fossimo a conoscenza!), contestando abbiamo pagato il conto (per fortuna non esagerato!). Dopo le valigie, depositate in uno stanzino dell’hotel, ci siamo dedicate ad un po’ di shopping, al pranzo, a scambiare e-mail e cellulari con ragazzi conosciuti e poi taxi, traghetto, taxi e volo per la capitale! Chi stava salendo sul nostro stesso volo? Ma il dj Coccoluto! Fotografato e abbracciato da folle di giovani. Noi 4, nonostante non fossimo più tanto giovani, ci avviciniamo al VIP, gli confessiamo che la sera prima non avevamo ballato sui suoi mix perché non avevamo voglia di fare la fila e di pagare l’ingresso e lui, da vero galante gentil uomo ci rispondeva che, se ci avesse conosciute prima, saremmo state sue ospiti!), confessiamo pure la nostra età (e sempre molto carinamente ci rispondeva che eravamo giovanissime e a sua volta ci spifferava i suoi 43 anni). Solo a quel punto due di noi ci facevamo immortalare abbracciate da uno dei dj più famosi del momento!



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