Costa brava mucho low cost

Siamo in inverno, fa un freddo cane… e iniziamo a guardare per i ponti di aprile, nella speranza di trovare un low cost carino in una località di MARE! Dopo l’esperienza comica in Norvegia, io e mia sorella decidiamo di replicare, con una vacanza low low low cost. Dopo varie combinazioni salta fuori la costa Brava! Che bello, e io rifaccio...
Scritto da: roberta1981
costa brava mucho low cost
Partenza il: 23/04/2008
Ritorno il: 27/04/2008
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Siamo in inverno, fa un freddo cane… e iniziamo a guardare per i ponti di aprile, nella speranza di trovare un low cost carino in una località di MARE! Dopo l’esperienza comica in Norvegia, io e mia sorella decidiamo di replicare, con una vacanza low low low cost.

Dopo varie combinazioni salta fuori la costa Brava! Che bello, e io rifaccio tappa a Barcellona che mi piace da matti… Partiamo il 23 aprile dopo il lavoro prendendo un giorno di ferie e tornando il 27.

Un totale di 4 giorni per girare la costa e finire in bellezza a Barcellona.

Volo di partenza Ryanair per Girona. Noleggio auto direttamente a Girona e … Si parte! Ritiriamo il nostro bolide, una Polo nera GTI che sembra esagerata e invece non tira più dei 120 km all’ora, ma forse è meglio così… Arriviamo a Girona città oltre le 23 e abbiamo chiamato dall’aeroporto il nostro ostello di fortuna per sapere se aveva posto e le tariffe.

È la prima volta che dormiamo in un ostello della gioventù e ci buttiamo in questa prima esperienza a basso costo (e basso profilo bisogna anche dire). L’ostello è in mezzo al centro storico, che è pedonale. Quindi lasciamo la macchina in un parcheggio gratuito per la notte (si paga solo dopo le 9.30 del mattino) e ci dirigiamo a piedi verso l’ostello.

Siccome, visto il buio e la mappa scaricata da internet non molto chiara, non siamo del tutto sicure, ci facciamo accompagnare da una ragazza del posto che per combinazione ha fatto l’Erasmus in Italia, a Palermo per la precisione. Molto simpatica! Ci porta all’ostello in pochi minuti.

Alla reception c’è un tipo grosso con i capelli lunghi e la faccia buona che ci fa scrivere i nostri nomi sul registro con il documento d’identità e ci da in mano le lenzuola: grazie a questo gesto ci rendiamo conto di dove siamo finite effettivamente. Siamo in stanza con altre due persone (e non sappiamo chi: lo scopriremo solo quando arriveranno in stanza, composta da due letti a castello), una coppia di napoletani. Andiamo a nanna presto, anche perché dopo una giornata di lavoro, un pullman per Orio, un aereo, una macchina nuova da guidare e mille indicazioni da decifrare per arrivare al centro storico, direi che siamo abbastanza stanche.

La mattina seguente la dedichiamo parzialmente alla visita di Girona e alla partenza verso la ns prima meta: Roses, a nord.

Girona è davvero carina, arroccata su sto fiume un po’ desolato, molto silenzio e tante belle casette. Arriviamo alla famosa cattedrale, molto imponente e ci perdiamo nelle viette intorno, fino al pacifico parco dell’archeologia, pieno zeppo di alberi e di verde, proprio di fronte ai bagni arabi, davvero carini! Ne vale la pena, la prima stanza è davvero ben conservata! In 15 minuti si può visitare tutto… Ci incamminiamo verso la macchina, paghiamo un’ora di parcheggio e ci muoviamo verso Roses.

Arriviamo a mezzogiorno, troviamo subito un campeggio e compriamo la tenda, perché qui non le affittano. Lì vicino c’è la Decathlon e spendiamo 30 euro per la tenda che useremo in questi 2 giorni e che riusciremo a riportare indietro in Italia (a parte i picchetti da infilare nel terreno che ci vengono ovviamente sequestrati alla dogana, ma poco importa).

Il campeggio è proprio carino, peccato per i nostri vicini: una coppia di tedeschi super antipatica!!! Terribili! Inoltre sti vecchietti da campeggio stanno tutto il giorno in roulotte a guardarsi la tv e a prendere il sole sulle loro sedioline sfigate: ma andate al mare! C’è una spiaggia di chilometri VUOTA a 100 mt!!! Incomprensibile… ovviamente ogni nostro movimento era controllato da circa 20 roulotte di anziani tedeschi e francesi che non avevano di meglio da fare… Andiamo in spiaggia, finalmente ci rendiamo conto che abbiamo proprio staccato la spina da Milano… e tutti i nostri colleghi sono al lavoro, che goduria… Che relax… dopo un po’ inizia a far freddo, non ce la facciamo più in costume, quindi ci rivestiamo e decidiamo di fare un giro a Cadaques, il paesino di Salvador Dalì.

Con la nostra macchina turbo ci addentriamo in viette e curve su questo verde promontorio: ci rendiamo sempre più conto di essere in vacanza… arriviamo a Cadaques, un po’ me la ricordo da un viaggio fatto a 16 anni. Merita davvero, il lungomare è davvero tranquillo e pittoresco… ci mangiamo un paio di tapas inconsistenti devo dire, e poi decidiamo di tornare a Roses per la cena, dopo esserci girate il paesino in tranquillità.

A Roses andiamo a cena sul lungomare a mangiare la paella e un po’ di vino in un locale a prima vista commerciale, ma in realtà rivelatosi molto buono, con un cameriere molto simpatico e carino. Abbiamo anche speso poco… non chiedetemi il nome perché non me lo ricordo proprio! Andiamo a dormire nella nostra favolosa tenda, ma stanotte mannaggia fa freddo e i gabbiani non cessano di urlare in maniera sovrumana, forse sotto effetto di rito di accoppiamento. Insomma, una notte difficile… Il giorno dopo decidiamo di smontare la tenda, sti tedeschi ci hanno proprio stufato… Eppoi un’altra notte a Roses ci sembra troppo, forse è meglio avvicinarsi a Tossa.

Comunque la mattina andiamo a visitare il monastero di San Pere de Rodes, sempre sul promontorio sopra Roses. Il monastero è davvero affascinante, ci riporta indietro nel tempo e soprattutto ci fa vivere momenti di tranquillità immensa: che serenità! I depliant sono molto esplicati vi, in italiano non ce l’hanno, quindi abbiamo preso quello in inglese.

Se ci andate ad aprile tra l’altro, troverete una vegetazione davvero strabiliante intorno: abbiamo visto fiori bellissimi dai colori più accesi. Un panorama davvero bello!!! Non a caso l’area è parco naturale.

Dopo 2 ore di visita del monastero (in realtà ci vuole meno, ma noi ce lo siamo goduto appieno con calma) ci dirigiamo verso Portlligat, per vedere la casa museo di Dalì. Costa 10 euro entrare, spesa che decidiamo essere troppo alta (abbiamo speso meno per dormire!!!!) quindi ci limitiamo a fare un giro nel grazioso paesino e qualche foto.

Da qui prendiamo la macchina e ci dirigiamo a sud. Oggi niente mare, non ci piace l’idea. Quindi sostiamo ad Aigua Blava, spiaggia magnifica, sembra di essere in paradiso… la spiaggia era un po’ affollata, ma cmq molto tranquilla, sarà per il panorama circostante! Insomma, una vera oasi di pace… proseguiamo verso Palamos, che ci sembra a giusta distanza per arrivare il giorno seguente a Tossa de Mar.

Quindi consideriamo Palamos esclusivamente come sosta per la notte, e invece rimarremo stupite il giorno seguente dalla sua meravigliosa spiaggia kilometrica.

Troviamo un campeggio oltre il porto, praticamente vuoto. Il campeggio della notte prima era molto più bello ma ci accontentiamo. Tira vento qui, quindi ci preoccupiamo di soffrire freddo anche stanotte. Mettiamo la macchina in modo che ci ripari, e dall’altro lato il muro.

Inoltre sopra il materassino mettiamo gli asciugamani del mare che sono asciutti, perché il freddo l’abbiamo sentito da sotto la notte prima. In effetti il trucchetto è servito, perché la notte è passata leggermente più tranquilla: apparte il solito concerto di gabbiani e gufi.

La sera a Palamos siamo andati a mangiare in un posto economico, che poi tanto economico non era, nel senso che abbiamo mangiato un piatto solo, anche poco consistente. Vabbè, tutto sommato non male. Un giro sul lungomare eppoi a nanna.

La mattina seguente, stanche morte per i gufi e i gabbiani che ormai odiamo, ci svegliamo e dalla nostra tenda si vede un mare limpidissimo! Andiamo in spiaggia a Palamos: come già detto, un paradiso! Acqua cristallina, spiaggia lunghissima dove ci saranno state al max 10 persone, insomma il massimo! Il sole reggeva e scaldava, più del venticello freddo fastidioso. Ma dopo un po’ le nuvole, anche se piccole e innocue hanno iniziato a coprire troppo spesso il debole sole, con il risultato di una crescente pelle d’oca! Cambiamo tappa, si va verso Tossa!!!! Appena arrivati andiamo al mare perché c’è il sole che picchia, l’hotel (prenotato su Booking.Com) lo cerchiamo più tardi.

Ci abbronziamo alla grande e fa davvero caldo! Che gioia… e noi siamo belle colorite, quindi molto soddisfatte! Oltretutto la spiaggia è favolosa e anche qui acqua cristallina (e gelida).

Dopo una giornata di mare cerchiamo il nostro hotel che è un paio di km fuori da Tossa.

È davvero carino: si chiama Aparthotel san Eloy, fatto a mò di piccolo forte della Playmobile. Molto simpatico, con piscina, minigolf, super mercatino, biliardino eccetera. Una sorta di minivillaggio, che fuori stagione era il massimo (infatti in alta stagione saremmo scappate a gambe levate da uno pseudo villaggio, soluzione che non sopportiamo!). Abbiamo prenotato l’ultima notte in hotel perché eravamo certe di volere un tetto sopra la testa dopo l’esperienza del campeggio. Infatti ci sembrava di essere al Grand Hotel! Dopo una doccia e la possibilità di vestirsi in stanza, ci dirigiamo verso Tossa per la sera.

Cittadina fantastica!!!! Non me la ricordavo affatto… bisognerebbe tornarci ogni tanto per un weekend. Prendere un aereo per Girona e in mezz’oretta si arriva a Tossa. È davvero bellissima e pittoresca con questi negozi e le viette. Una perla! Non per niente nei ‘70s era una località molto à la page! La rocca è suggestiva e piena di ristorantini rustici e genuini. Noi abbiamo cenato “da Marta” (e questo me lo ricordo), un posto piccolino e semplice, con un cameriere che è la fine del mondo. Ad ogni nostra domanda la risposta è stata “claro che sì!” un ottimismo da invidiare! Ci ha fatto un sacco di foto ed è stato davvero carino… e abbiamo mangiato da dio! Dopo ci siamo fatte un giro sulle mura, spettacolare! Insomma una giornata fantastica!!! Siamo andate a dormire presto perché il giorno seguente ci aspettava Barcellona, con consegna della macchina alle 10 al Mol! Siamo arrivate in tempo ma l’ufficio Avis era chiuso… abbiamo lasciato tutto nel parcheggio come indicatoci dal parcheggiatore gentilissimo che ci ha indicato anche la stazione dove prendere poi il treno per l’aeroporto della città (davvero comodissimo!!!). Siamo arrivate alla stazione con la metro (che non avevo mai preso, molto efficiente!) e abbiamo depositato i bagagli per 4 euro.

Ora eravamo libere di girarci la città in comodità… un caldo boia, ma Barcellona è sempre Barcellona. E così faccio da guida a mia sorella che non ci era mai venuta.

Iniziamo dal fulcro: las Ramblas. Tra l’altro becchiamo un corteo di carri folcloristici, con donne vestite con tanto di mantillas, carino! Dico in breve dove siamo state in una giornata, diciamo che siamo riuscite a vedere i luoghi salienti di Barcellona, quelli classici da non perdere.

La Rambla, il Passeig de Colom con la statua, il Barrio Gotico e la Cattedrale, la Ciutat Vella, Placa Real, Placa Cataluna, il bellissimo Passeig de Gracia con Casa Batloo e Casa Milà (la famosa Pedreira, su cui non siamo salite per gli 8 euro che ci volevano e la coda lunga!), poi metro fino alla Sagrada Familia, metro fino al Parco Guell, dal quale si gode una bella vista della città e del Montjuic (dove non siamo salite, perché non eccessivamente fanatiche delle costruzioni olimpiche e onestamente la rocca in cima non mi è mai sembrata nulla di che!), e infine Placa d’Espana e la salita verso il Museu de l’art de la Cataluna.

È stato rilassante tutto sommato, niente corse contro il tempo. Io ho rinnovato i vecchi ricordi e mia sorella ha avuto la prima infarinatura di questa splendida e vivissima città.

Alle 19 siamo in stazione per prendere il treno che ci porta in aeroporto, che oggi è gratis 🙂 L’aeroporto è bellissimo, un paio di negozi di arredo davvero carini (ennesimo momento di shopping) eppoi di ritorno a Milano, domani si va a lavorare purtroppo… ma con un po’ di colorito in più e tanto stress in meno!!! Come sempre una meta in cui tornare e la consapevolezza che noi italiani siamo ancora indietro su troppe cose. L’ho detto quando ci sono venuta 5 anni fa e lo ribadisco ora. Qui sanno come vivere e soprattutto possono farlo alla grande grazie ai costi della vita, ai ritmi e ai servizi, migliori ma molto migliori dei nostri.

E come dopo ogni viaggio internazionale, la constatazione che siamo l’ultima ruota del carro in Europa…

Speriamo di poter presto raggiungere qualche standard estero, anche nelle piccole cose, come potenziare i mezzi pubblici, la frequenza della metropolitana ad esempio! E andremmo in giro tutti con il sorriso, come gli spagnoli, sempre serafici e cordiali! specialmente spendendo 50 euro per una cena di pesce! totale speso in 4 giorni, comprensivo di volo, hotel (beh, diciamo campeggio), cene e noleggio auto: 400 euro a testa!!! A presto Espana!



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