Barcellona e le sue ramblas

16.05.2007 Ore 16.45 partenza da Novazzano, via Indipendenza 5 alla volta di Bergamo – Aeropoto Orio al Serio, dove ci attende il volo Ryanair (prenotato tramite internet al costo di EUR.23.—a persona + tasse per un totale di EUR.68) delle 20.20 che ci porterà in terra spagnola, meta del nostro breve soggiorno. Bagaglio in soprappeso...
Scritto da: Ama
barcellona e le sue ramblas
Partenza il: 16/05/2007
Ritorno il: 20/05/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
16.05.2007 Ore 16.45 partenza da Novazzano, via Indipendenza 5 alla volta di Bergamo – Aeropoto Orio al Serio, dove ci attende il volo Ryanair (prenotato tramite internet al costo di EUR.23.—a persona + tasse per un totale di EUR.68) delle 20.20 che ci porterà in terra spagnola, meta del nostro breve soggiorno. Bagaglio in soprappeso (attenzione è calcolata la franchigia di kg15 per bagaglio annunciato) e partenza con 45 minuti di ritardo, priorità di imbarco rispettata al 80% e poi finalmente raggiungiamo l’aeroporto di Barcellona.-Girona (Costa Brava) dove con un comodo bus (trasporto già organizzato dalla Ryanair per i suoi passeggeri al costo di EUR.21.—andata e ritorno) dopo 1 ora di viaggio raggiungiamo la “Estaciò Nord” (stazione-capolinea dei bus) di Barcellona. Poi a bordo di un taxi ci rechiamo all’appuntamento con il nostro “greeter”, Viviana, dell’agenzia “Chi Ama Barcellona” che ci accompagna all’appartamento affittato per l’occasione . Si trova nel quartiere “El Raval” e nonostante la via Vistallegre e la palazzina che lo occupa non si presentino nelle migliori condizioni (5 piani a piedi!! glutei rassodati!!), l’appartamento è davvero carino ed accogliente provvisto di tutto il necessario. Buona notte.

17.05.2007 Sveglia alle 08.30, ci prepariamo e affrontiamo la giornata, prima di tutto una buona colazione. Ci viene in aiuto il negozietto che troviamo vicino a casa, dove facciamo una discreta scorta di alimenti (caffè, pane toast, marmellata…) che riportiamo in appartamento e che gustiamo. Partenza per la scoperta di Barcellona verso le ore 10.00 Ed ecco alcune informazioni Barcellona (in spagnolo e catalano Barcelona) è il capoluogo della Catalogna, una regione autonoma del nord-est della Spagna, oltre che capoluogo dell’omonima provincia e della comarca del Barcelonès. Con una popolazione di 1.605.602 abitanti in città e 5.327.872 nell’area urbana [1], Barcellona è la seconda città di Spagna per numero di abitanti.Raggiungiamo Las Ramblas, viale situato tra Plaza Cataluña, centro della città, e il porto antico. La strada sia di giorno che di notte è colma di gente e lungo il suo marciapiede centrale si possono trovare giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, caffetterie, ristoranti e negozi. In prossimità del porto è solito incontrare mercatini dentro i quali si esercitano e lavorano pittori e disegnatori. Passeggiando lungo Les Rambles (in catalano) si possono ammirare vari edifici di interesse come il palazzo della Virreina, il colorato mercato della Boqueria e il famoso teatro, [El Liceu], in cui vengono rappresentati opere e balletti. Anche le strade laterali sono caratteristiche; una di queste, di solo alcuni metri di longitudine, conduce alla Plaça Reial, una piazza con palme e edifici laterali i cui portici ospitano birrerie e ristoranti e nella quale durante il fine settimana si riuniscono i collezionisti di francobolli e di monete. La Rambla termina arrivando al porto antico dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristobal Colón) che con il dito puntato indica il mare. Da li ci dirigiamo (attraversando diverse vie) verso la Cattedrale, all’interno del Barri Gotic, nella cittâ Vecchia. Si tratta una bellissima cattedrale gotica dedicata a Sant’Eulalia, patrona della città. La cattedrale è liberamente visitabile in alcune ore del giorno, altrimenti l’entrata è a pagamento e comprende non solo la chiesa ma anche i musei annessi all’interno dei palazzi collegati alla cattredale Sempre nella Barri Gòtic si trovano altre due chiese degne di nota, Santa María del Mar.

Barcellona fu la città dove ha vissuto e lavorato Antoni Gaudí il quale, con le sue opere che attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo, ha saputo dare un’impronta alla città. Dopo la visita alla Cattedrale ci dirigiamo verso l’opera più rappresentativa di Gaudi è la Sagrada Familia, lasciata interminata e che viene tuttora costruita allo stesso modo in cui venivano costruite le cattedrali nel Medioevo, passando prima per Plaça Catalunia e per poi ammirare casa Milà, meglio conosciuta con il nome “La Pedrera” e Casa Batillò (decidiamo di non entrare vista la coda di visitatori in attesa). Dopo un lungo tragitto (sempre a piedi) arriviamo alla Sagrada Famiglia dove rimaniamo a bocca aperta per la bellezza e la grandiosità dell’opera incompiuta.(quest’anno ricorrono 125 anni di “in costruzione”) In base ai moderni mezzi di costruzione la cattedrale verrà ultimata intorno al 2020. Saliamo sulle torri per ammirarne la costruzione e il panorama di Barcellona. Dopo due ore di visita, riprendiamo il “cammino” e rientriamo in appartamento, ci prepariamo per la cena e scegliamo un ristorantino su Las Ramblas. Passeggiatina serale e poi a nanna.

18.05.2007 Sveglia alle ore 08.45, colazione e pronti per un’altra serie di visite. Decidiamo di prendere il metrò che ci porta verso il Parco Güell. Siamo fortunati, oggi i musei sono “free entrance!”, parco compreso, Commissionato da Eusebi Guell Bacigalupi nel 1903, il parco è situato nei quartieri nord-orientali di Barcellona, alle pendici del monte Tibidabo. Nasce dall’idea del committente di realizzare una città-giardino sull’esempio di quelle inglesi, cioè centri abitati dove sia possibile unire le case agli elementi naturali del luogo. Delle 60 case costruite, però, solo due sono state abitate (in una si trasferì Gaudì con la famiglia), e il progetto venne abbandonato nel 1914. Nello stesso anno il comune di Barcellona decide di cambiare il progetto, e di affidare a Gaudì la trasformazione della città-giardino in parco pubblico. Nell’area destinata alle case non fu costruito nulla; si costruì solo nella parte destinata al tempo libero, che, una volta ultimata, riscosse un grande successo. Gaudì realizzò quest’opera dando libero sfogo alla propria fantasia, ricalcando la struttura di un paesaggio naturale: si possono trovare, infatti, fontane, grotte, colonne-albero e arcate artificiali di roccia. Le mura di cinta seguono il profilo sinuoso della montagna su cui è costruito il parco, e sono ricoperte con frammenti di ceramica rossa e bianca, che ha lo scopo di decorare, ma ha anche una funzione protettiva, in quanto un muro completamente liscio è molto difficile da scalare. L’entrata è situata tra due padiglioni, anch’essi decorati da ceramiche colorate. Subito dopo si trova una scalinata adorna di fontane ed elementi decorativi, che porta al grande tempio in stile dorico-floreale, la cui parte superiore è ornata da un motivo rosso che diventa una lunga serie di sedili decorati da ceramiche policrome. Gaudì inserisce poi numerosi elementi architettonici che si confondono con il verde del paesaggio, e che hanno lo scopo di unire l’opera umana a quella della natura (creata da Dio). Questo è un tema ricorrente nell’arte di Gaudì, devoto e fedele della religione cattolica. Usciti dal parco ci dirigiamo (sempre con la metrò) alla parte opposta, nella zona della Fira de Barcellona. In effetti in quel momento si svolgeva la fiera delle “costruzioni” e non abbiamo potuto passare “attraverso” Avenida Maria Cristina per vedere la famosa Font Magica, un serie di fontane che “ballano” al suono di musiche e colori. Aggirando la zona, siamo saliti fino al MNAC (Museo d’Arte Nazionale della Catalogna) Questo Museo ospita una delle più grandi collezioni di opere d’arte di influenza del periodo d’arte romana in Catalogna durante il 10° e il 13° secolo. Tra i principali pezzi si possono ammirare opere d’arte in oro e argento, sculture di legno. Vista la giornata free abbiamo approfittato dell’occasione per visitarne alcune sale fra i cui quelle contenenti la Collezione Thyssen Bornemisza che raccoglie molti dipinti che risalgono dal 12° al 18° secolo ed è una collezione iniziata da Baron Heinrich Thyssen-Bornemisza (1875-1947). Questa collezione che è stata aggiunta dal figlio del fondatore (proveniente da Lugano), comprende opere d’arte del Medio Evo, del Rinascimento tedesco, Rinascimento Italiano, Periodo Barocco. Alcuni degli artisti le cui opere fanno parte della collezione sono Fra Angelico, Bernhard Strigel, Wolf Huber, Lorenzo Lotto, Tiziano, Tintoretto, Zurbarán, Velázquez, Rubens, Canaletto e molti altri.

Al termine della visita, ritorniamo a piedi verso il centro città e verso il nostro appartamento facendo tappa al Mercato della Bouqueria dove acquistiamo della frutta e della verdura. Decidiamo in seguito di cenare in un Tapas bar dove apprezziamo queste specialità. I Tapas sono piatti tipici serviti in piccole porzioni al banco o al tavolo (l’origine del nome la ricollega all’usanza di coprire – tapar – l’aperitivo appoggiando una tartina o una fetta di prosciutto sul bicchiere). Ma le tapas rappresentano soprattutto uno stile nel mangiare: é il piacere di assaporare gusti diversi passando dall’uno all’altro senza doversi per forza saziare con un’unica pietanza.

A cena ultimata, decidiamo di visitare i luoghi in zona e poi ci dirigiamo verso la Sagrada Famiglia che ammiriamo illuminata nella notte. Ritorno in metrò e nanna.

19.05.2007 Sveglia alle 08.45, colazione e partenza verso Montjuïc, la montagna situata tra la città ed il mare. Insieme al Tibidabo rappresenta una delle due montagne che danno carattere e identità a Barcellona. Sulla sua cima c’è un suggestivo castello, mentre il lato che dà sul mare è occupato dal Cimitero Nuovo. Nella parte che guarda a est si può ammirare un giardino di bellissime piante tropicali. Il modo migliore per arrivarci è prendere la teleferica e ammirare il panorama. Arrivati al castello, visitiamo l’interno con il museo militare e poi torniamo verso il basso con la funivia e poi la funicolare.

Con il metrò ci dirigiamo verso la Ciutadella. Il Parco della Ciutadella si trova dove una volta c’era la cittadella militare fortificata. Sono ancora visibili alcuni degli edifici originari come la Cappella, il Palau del Governador e l’Arsenale, che oggi è sede del Parlamento della Catalogna. Il Parco è il luogo ideale per allontanarsi dal caos della Rambla o dal traffico di Barcellona; ha un aspetto accogliente e tranquillo, ideale per rilassarsi, passeggiando tra cascate, laghi, alberi e prati. Nel pomeriggio passeggiata lungo il mare e veniamo sorpresi da una fitta pioggerellina. Arriviamo alla piazza con la statua di Cristoforo Colombo, e a pochi passi da lì si incontra il Museo Marittimo dedicato alla storia navale del Mar Mediterraneo, nel quale si può ammirare la riproduzione a scala reale di una galera da combattimento. Il museo è situato nei centri navali del Medioevo dove erano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo. Entriamo soprattutto per ripararci dalla pioggia, ma abbiamo la gradita sorpresa di trovarne interessante il contenuto. Al termine della visita un salutino al porto antico che offre altre attrazioni come un centro con negozi, ristoranti, cinema e il maggior acquario della fauna marina mediterranea (non facciamo in tempo a visitare).

Cena, ultima passeggiata serale per le vie di Barcellona (è sabato sera e la città è “invasa” da migliaia e migliaia di persone) e a nanna presto. Ci aspetta una levataccia!! 20.05.2007 Sveglia alle 02.30, bagagli pronti e usciamo alla ricerca di un taxi (non è difficile da trovare, sembra di essere in pieno giorno) che ci porta alla stazione dei bus dove troviamo quello che collega Barcellona con l’aeroporto di Girona. Veloce check-in e partenza alla volta di Bergamo. Rientro quindi a Novazzano per le 10.00.



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