Callella: visitare barcellona e rilassarsi al mare

Cercando di organizzare il nostro prossimo viaggio in Germania, il mio ragazzo ed io ci siamo imbattuti nel divertente ed interessantissimo sito di “Turisti per caso”. Ho deciso così di dare anche io il mio contributo, anche se il mio viaggio precedente risale a quasi un anno fa. Dopo aver trascorso almeno 5 ore in agenzia (...fortunatamente...
Scritto da: Paola&Emanuele
callella: visitare barcellona e rilassarsi al mare
Partenza il: 02/08/2006
Ritorno il: 09/08/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Cercando di organizzare il nostro prossimo viaggio in Germania, il mio ragazzo ed io ci siamo imbattuti nel divertente ed interessantissimo sito di “Turisti per caso”. Ho deciso così di dare anche io il mio contributo, anche se il mio viaggio precedente risale a quasi un anno fa.

Dopo aver trascorso almeno 5 ore in agenzia (…Fortunatamente gestita da ragazze molto disponibili!), abbiamo optato la Spagna: Calella, capitale turistica della costa del Maresme, a soli 45 km da Barcellona. Per la modica cifra di 750 € a persona abbiamo acquistato un pacchetto della Tosco Tour, con volo, trasporti per e dall’hotel, hotel tre stelle con pensione completa, tutto compreso!

2 Agosto Partiamo da Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, intorno alle ore 9,00 del mattino, con tutta tranquillità raggiungiamo l’aeroporto di Firenze. Il volo di linea della Meridiana per Barcellona parte alle 11,10; l’aeroporto è talmente piccolo che in dieci minuti abbiamo già disbrigato tutte le formalità. Si parte…!!! Il volo è breve, circa due ore; al nostro arrivo le valigie compaiono rapidamente nel nastro scorrevole e all’uscita, l’autista dell’autobus che ci accompagnerà in albergo, è già ad aspettarci, vestito con una maglietta arancione, come indicato dal tour operator. Tutto perfetto! Il tragitto Barcellona Calella è uno po’ lungo, doppiamo attraversare tutta la città e proprio ad un ora di punta, impieghiamo quasi due ore per percorrere meno di 60 Km. Alle 15,30 siamo a Callella, hotel President. L’hotel è più bello di come appare in foto, enorme e con delle belle piscine, la camera è accogliente e pulita, il personale cordiale (parlano più volentieri in spagnolo piuttosto che in inglese, ma si capisce quasi tutto!), tutte le camere hanno un piccolo terrazzo con tavolo e sedie, purtroppo la vista non è un gran che. Se volete una bella vista ovviamente dovete spendere un po’ di più e cercare un hotel lungo mare! Posate le valigie usciamo velocemente, siamo ancora digiuni ed affamati, a 100 m dall’albergo troviamo un fast food, non è molto spagnolo, ma la fame chiama… Ci mangiamo un bell hot dog. In seguito scopriamo che nella zona non ci sono molti ristoranti tipici, la clientela è costituita soprattutto da giovani e l’80% dei turisti sono tedeschi, così è molto più facile trovare un pub in stile nordico! Placata la fame ci dirigiamo verso il centro del paese, tanto per iniziare ad orientarci. Calella è una cittadina prettamente turistica, comparabile alle nostre località balneari della riviera romagnola; il centro, caratterizzato dal Carrer de l’Eglesia, è costituito da una lunga strada pavimentata e molto stretta, con il solo accesso pedonale, con una miriade di piccoli negozietti dove acquistare souvenir, abbigliamento e oggettini di vario genere a basso costo; niente boutique o negozi firmati. Intorno al centro si trovano abitazioni private, pub e ristoranti; mentre gli hotel, tutti veramente molto grandi e moderni sono raccolti sul lato ovest della cittadina. Alle 20,00 siamo di nuovo in albergo per la cena, gli ospiti sono così numerosi che si deve scegliere a quale turno pranzare e cenare, noi siamo al secondo ( 13,45-14,15 / 20,15-21,00). Colazione, pranzo e cena sono a buffet, tutti i pasti ugualmente ricchi di ogni tipo si pietanza, primi, secondi, verdure in ogni modo, perfino i gelati sono a buffet! L’unico punto negativo sono le bevande: servite ai tavoli da un cameriere che gira tutto il tempo con un carrellino, simile a quello che siamo abituati a vedere nei treni, non sono comprese ma da pagare a parte e sono veramente care. Se fuori dall’albergo, puoi comprare dei bottiglioni di 5 litri di acqua a poco più di un euro, in albergo ti danno per la stessa cifra delle bottigliette di vetro che non sono sufficienti a riempire neanche un bicchiere; inoltre non ti danno neanche la possibilità di mettere la spesa sul conto della camera, ma ti costringono a portare dietro il borsellino per pagare immediatamente. Abbiamo notato che deve essere una politica di diversi alberghi e non solo del nostro! La prima sera stanchi del viaggio si va presto a nanna.

3 Agosto Il sole splende, è la giornata ideale per stare al mare, dopo un abbondante colazione (considerate che per quanto si mangiava ho messo su tre chili in una settimana!!!), percorriamo i 500 m che ci separano dalla spiaggia e ci appostiamo al sole. Il mare è pulito, anche se durante il nostro soggiorno è stato sempre piuttosto mosso. Le spiagge, ampie come quelle dell’Emilia Romagna, sono tutte libere e nonostante fossimo ad agosto abbiamo sempre potuto ritagliarci uno spazio di almeno dieci metri quadri tutto per noi! Mentre dal lato est la spiaggia sembra proseguire senza fine, dal lato ovest, termina con una scogliera, sovrastata da un faro del 1859. L’immagine del faro si ritrova in tutte le cartoline della città. Ci incamminiamo scalzi verso gli scogli; pessima idea, la spiaggia è di una sabbia non troppo fine e per i miei piedi è come camminare sulla ghiaia; il mio ragazzo si prende gioco di me e dice che sono troppo delicata, effettivamente e pieno di ragazzi che giocano e corrono…Per me è un ricordo veramente spiacevole. A stento arrivo agli scogli, finalmente un po’ di riposo! Dalla strada che passa poco sopra si gode di un bel panorama su tutta la spiaggia e sulla cittadina, scattiamo alcune delle più belle foto del viaggio! Nel pomeriggio, sempre distesi sotto il sole, dopo aver raccolto alcune informazioni in albergo, inizio ad organizzare la gita del giorno seguente a Barcellona. Dopo cena torniamo a fare un giro per il centro, i negozietti rimangono aperti fino oltre le ore 22 e tantissima gente è a spasso! Su una moderna piazzetta adornata da palme e fontanelle, ci sediamo ai tavolini di un bar per assaggiare un po’ di sangria. Accipicchia, non credevo fosse così forte, pensavo fosse come un vino leggero, invece a me che sono quasi astemia un piccolo bicchiere fa già girare la testa! 4 Agosto Per chi volesse visitare Barcellona, ma anche rilassarsi un po’ al mare, consiglio vivamente la costa del Maresme, un mini metro, collega la capitale della Catalogna con tutti i paesini della costa fino alla città di Blanes (Attenzione: la famosissima Loret de Mar nella Costa Brava, non gode di questo servizio!).

Dopo la solita abbondante colazione, muniti del packet lunch fornito dall’albergo su prenotazione della sera prima, si parte alla volta di Barcellona. Il mini metro passa dalla piccola stazione di Calella ogni trenta minuti e con soli 3 euro vi porta nel cuore della città. Dopo aver percorso gli ultimi chilometri sottoterra, risalire in superficie e trovarsi in Placa de Catalunya, provoca un’emozione mozzafiato! Una grandissima piazza, gremita di gente, automobili, autobus, circondata da negozi e con zampillanti fontane… Ad un lato della piazza ci sono i più grandi magazzini di Barcellona, El Corte Inglès, purtroppo non abbiamo tempo per lo shopping ma decidiamo di entrare perché, come tutti i grandi magazzini che si rispettino, devono necessariamente avere un ristorante all’ultimo piano con vista sulla città. Infatti all’ottavo piano troviamo un caffè con una magnifica vetrata sulla piazza, consumiamo una Coca-cola, per avere la possibità di sedersi ad uno dei tavolini “con vista”. Dopo una breve sosta, completiamo il giro della piazza, mi trovo così davanti all’ Hard Rock Cafè, dove compero una maglietta della città, per la mia collezione. Da Placa de Catalunya hanno inizio la Ramblas. Non sto a soffermarmi molto sulla descrizione di quanto abbiamo visto, poiché ho notato che i contributi nel sito sulla città sono già davvero molti, ma cercerò di dare un’idea del percorso che abbiamo affrontato, che ci ha dato la possibilità di visitare la città in soli due giorni. Scendendo verso il mare, lungo le Ramblas, si incontra sulla destra il Mercat de la Boqueria, una tappa obbligata per ammirare in particolare i banchi della frutta e del pesce! Raggiunto il mare, in Placa del Portal de la Pau saliamo in cima al Monument a Colom, una colonna in ferro realizzata per l’EXPO del 1888, all’interno della quale passa un acensore (sconsiglio vivamente l’esperienza a chi soffre di claustrofobia!). La vista dall’alto è magnifica, si può ammirare tutta la zona del porto rimessa a nuovo per le olimpiadi del 1992, il mare e il cielo sono di un azzurro fantastico! Proseguendo per la Rambla del Mar, un ponte pedonale sul mare, si arriva sul moll d’Espanya, dove sorgono modernissime costruzioni come il Maremagnum, un enorme centro commerciale. Proseguendo verso Est raggiungiamo il Parc de la Ciutadella, ideale per la pausa pranzo, costruito nel 1873, è molto diverso dai classici parchi anglosassoni. Attraversando larghi viali di terra battuta, fiancheggiati da palme, si raggiunge, sul lato nord una cascata artificiale con un laghetto dove si può noleggiare una barchetta a remi e rilassarsi un’oretta. Non ancora stanchi torniamo verso Placa de Catalunya attraversando il barri Gòtic, il quartiere più antico della città.

Il mini metro ci riporta a Calella appena in tempo per la cena. Concludiamo la serata in albergo allietati dagli animatori che fanno un piccolo spettacolo di magia; siamo troppo stanchi per uscire.

5 Agosto Costeggiando la costa con il mini metro il giorno precedente avevamo notato che solo ad una fermata da Calella, si trovava un grazioso paesino: Sant Pol de Mar. Muniti di costume e teli da mare, siamo partiti con il solito paket lunch. Il paese è piccolissimo, ma molto grazioso, niente di particolare da visitare ma è deliziosa la vista dalla spiaggia della chiesetta e del nucleo di case che la circondano. Dopo una breve passeggiata ci “appollaiamo” in spiaggia per prendere il sole. Ci meritiamo un po’ di riposo dopo la faticosa gita a Barcellona, intanto iniziamo ad organizzare la seconda visita alla città. Tornati a Callella, dopo la cena in hotel, facciamo una passeggiata per il paese e ci fermiamo a bere una Cerveza in un pub del centro. 6 Agosto E’ domenica, giornata di relax a Callela. La mattina decidiamo di fare una passeggiata per il centro. I negozietti sono tutti aperti e ne approfittiamo per acquistare qualche regalino e qualche souvenir: borsette di paglia per le amiche, cartoline, unghie finte colorate, laccetti per capelli, quadretti della città, biglie magnetiche per giocare, tronchetti della felicità per le nonne; questi ultimi si sono rivelati una fregatura, messi a bagno in acqua dopo alcuni giorni avrebbero dovuto germogliare ma ciò non è mai avvenuto… Nel pomeriggio, poiché il mare è piuttosto mosso, decidiamo di approfittare della piscina dell’albergo, anzi delle piscine. Accanto alle nostre sdraio, prendono posto una simpatica coppia di ragazzi spagnoli, sebbene parlando loro in spagnolo e noi in italiano, riusciamo a fare amicizia. Ci accordiamo per fare una passeggiata insieme dopo cena. Sono simpatici, vengono dal Nord della Spagna ed hanno fatto molti chilometri in auto per arrivare in Catalogna; peccato che tra due giorni ripartiranno. 7 Agosto Si riparte per Barcellona! Quasta volta scendiamo dal mini metro alla Estasiò Sants, percorrendo tutto il trafficato Carter de Terragona, ci troviamo in Placa d’Espanya, punto di partenza del nostro itinerario. Due torri, in stile veneziano, segnano l’inizio dell’Avinguda de la Reina Maria Cristina e contemporaneamente l’ingresso alla fiera di Barcellona; percorriamo il viale e fiancheggiamo la Fontana Magica; fontana i cui giochi d’acqua seguono l’andamento della musica cambiando forme e colori (lo spettacolo è visibile solo nel fine settimana e ovviamente di sera). Attraverso delle scale mobili, si sale sul Montjuic, fino alla maestosa facciata del Palau Nacional. All’interno del palazzo si trova il museo nazionale d’arte della Catalogna. Non visitiamo il museo, ma scattiamo delle bellissime foto della città vista dell’alto. Costeggiando i giardini botanici, giungiamo all’Avinguda de l’Estadi; in questa area del Monjuic si sono svolte molte delle gare olimpiche del 1992; molte sono le strutture sportive presenti. In particolare di può ammirare l’anello olimpico dove durante i giochi scintillava la fiaccola e lo stadio olimpico. Continuiamo ad attraversare la verde collina che domina Barcellona, con l’intento di visitare la Fundacio Joan Mirò: piccolo errore di organizzazione, è lunedì, giorno di chiusura del museo. Un po’ delusi raggiungiamo la più vicina stazione della metropolitana e saltiamo dalla parte opposta della città: è giunta l’ora di visitare la Sagrada Familia. Esternamente è un vero spettacolo, la ricchezza di ogni particolare e la sua maestosità, non può essere colta delle fotografie, si deve vederla dal vivo. Dopo una discreta fila e con 8 € di biglietto riusciamo ad entrare all’interno, una delusione. Come dicono tutte le guide, nonché i libri di storia dell’arte, è un’opera incompiuta, ma vedendola esternamente non ci si può immaginare che dentro è ancora un vero e proprio cantiere, con un’infinità di impalcature e materiali da costruzione! Un piccolo museo adiacente, mostra attraverso delle foto le varie fasi della costruzione. Con l’aggiunta di 2 € e dopo una fila veramente interminabile saliamo attraverso un ascensore sulla cima di una delle quattro torri. Appena si aprono le porte dell’ascensore, ci si trova costretti a compiere alcuni metri su di una stretta passerella che fa venire i brividi, ma ne vale la pena! Non solo si vede tutta la città dall’alto, con l’azzurro del mare sullo sfondo, ma possono essere colti molti dettagli sulle decorazioni esterne. La discesa attraverso una stretta scala a chiocciola (con non molte protezioni) è ugualmente emozionante. Dopo una breve sosta per riprenderci dall’avventurosa salita, ci dirigiamo attraverso l’Avinguda Diagonal ed il Passeig de Garcia, verso Placa di Catalunya, per riprendere il nostro trenino. Durante il percorso incontriamo prima la Casa de les Punxes del 1904, caratterizzata dal occupare un intero isolato, si rifà ai fortilizi medioevali del Nord Europa; poi la famosissima Casa Milà, opera come la Sagrada Familià, del geniale Gaudì; infine la Casa Baltò, anche questa di Gaudì, caratterizzata da decori di ceramica smaltata. Dopo una lunga giornata, torniamo a Callella soddisfatti, siamo riusciti in soli due giorni a vedere le principali attrazioni della città, certamente sarebbe necessario più tempo per una visita approfondita. In serata inizia a piovere, così dopo cena compriamo un po’ di bibite e leccornie al mini market sotto l’albergo e ci rilassiamo seduti al tavolino del terrazzo della nostra camera, divertendoci a spiare hotel difronte. 8 Agosto Nel viaggio Calella-Barcellona abbiamo notato un altro paese che ci piace visitare: Matarò. Si rivela una cittadina piuttosto grande, in periferia si trovano grandi centri commerciali. Il mio ragazzo appassionato di auto mi costringe ad entrare in qualche salone di automobili, ci rendiamo conto che i prezzi in Spagna sono molto più bassi che da noi, anche per quanto riguarda le vetture. Torniamo nel centro della città, niente di particolare da vedere; Matarò è una cittadina piuttosto moderna. Dopo una passeggiata decidiamo di fermarci per pranzo. In un ristorante con tavoli all’aperto sulla piazza principale mangiamo la nostra prima ed unica paella spagnola. In realtà la paella non è un piatto tipico della Catalogna, ma speriamo sia comunque più autentica di quelle che si possono mangiare in Italia! Il pomeriggio è dedicato allo shopping, ci sono negozi di ogni genere, c’è l’imbarazzo della scelta…Trovo un paio di sandali molto carini, bè un regalino anche per me! Tornando a Callella, ci sorprende un forte temporale, le strade del centro in poco tempo sono tutte allagate ed infangate! Non resta che rifugiarci in albergo, non possiamo festeggiare degnamente l’ultima sera di vacanza a causa della pioggia, ma ci accontentiamo del comico spettacolino degli animatori. D’altronde in una settimana il tempo è stato sempre magnifico ed io, sebbene di carnagione chiara, senza molta fatica, sono riuscita ad avere una bella tintarella! 9 Agosto Si ritorna a casa!Come indicato in un fax arrivato alla reception dell’hotel qualche giorno prima, alle ore dieci ci passa a prendere il pulmino per l’aeroporto. Questa volta non troviamo molto traffico, siamo in largo anticipo, così passiamo ben due ore tra i negozi dell’aeroporto. Ultimati gli ultimi acuisti ci imbarchiamo. L’unica nota stonata del viaggio sono alcuni vuoti d’aria che, arrivati sul cielo di Firenze, ci fanno mettere un bello spavento!!! Sarà per la paura e per la tristezza della fine del viaggio, ma mi assale un bel mal di testa…Si stava meglio in vacanza!!!



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