In viaggio si vive di relazioni
Proprio così, viaggiare da soli non vuol dire essere da soli.
Ho cominciato a viaggiare insieme alla mia valigia e al mio tanto entusiasmo a novembre dello scorso anno dopo che, per circa tre anni (Covid permettendo), ho viaggiato con qualcuno al mio fianco.
Devo essere sincera, non sempre mi piace pensare di attraversare gli oceani e i continenti senza avere nessuno accanto ma so che, in tutte le mete, posso contare sul supporto di una bellissima community di nomadi digitali.
Attraverso i gruppi Facebook oppure le chat che tanti ostelli e coliving organizzano è possibile entrare in contatto con i tuoi compagni di viaggio ancor prima di arrivare a destinazione.
Quando sono partita per il Portogallo, lo scorso novembre, ero molto preoccupata. Avevo paura di rimanere sola e invece, alla sera, mentre mi preparavo la cena ho conosciuto i miei primi amici. Sono persone con cui mi sento ancora oggi e con cui sto organizzando di vedermi nuovamente in altre parti del mondo. Speriamo di riuscirci molto presto.
Mi sono bastate meno di 24 ore e il mio viaggio in solitaria si era già trasformato in un’avventura con delle persone meravigliose.
Questa è una delle cose che maggiormente ricerchiamo nei nostri viaggi, la community. È essenziale per instaurare nuovi rapporti e per non rimanere mai soli, spesso il nostro lavoro davanti al computer non ci porta ad avere molta compagnia.
In viaggio si vive di relazioni e questa è la cosa più bella e uno dei veri motivi per cui ho deciso di scegliere di vivere la mia vita seguendo questo stile di vita. Siamo persone e come tali amiamo, anche quando non lo ammettiamo, il contatto con gli altri. Stare soli non ci piace, siamo fatti per condividere.
In viaggio può sembrare più difficile riuscire a entrate in contatto con gli altri ma non è così. Alcune grandi catene di ostelli come Selina, che io scelgo quasi sempre, danno la possibilità di accedere a una vera e propria community. Quando si acquista il pacchetti Selina Colive (alloggio e coworking) si accede in automatico alla loro piattaforma Circle in cui sono iscritte tutte le persone che stanno alloggiando in uno dei loro settanta ostelli nel mondo.
È così anche solamente cucinando un piatto di pasta in cucina potresti conoscere centinaia di persone da ogni parte del mondo.
È costruendo relazioni che ci si arricchisce e che si conoscono culture diverse e stili di vita vicini o lontani a quello che solitamente chiamiamo normalità. Ora solo felice di poter dire che ho amici nella maggior parte degli stati del mondo!
Nella gallery trovate una carrellata di foto di alcune tra le tante persone che ho conosciuto dal primo momento in cui sono partita nel 2018.