Slow Tour Padano, 5 puntata: Pianura Padana fra tradizione e innovazione
Patrizio è a San Benedetto Po, uno dei Borghi più belli d’Italia, un luogo simbolo dell’agricoltura che diventa economia e anche cultura. Qui vicino c’è, anzi, ci sono le aziende agricole di Haibin Zhou. Arrivato in Italia dalla Cina ormai qualche lustro fa, a un certo punto Haibin decide di fare l’ortolano e si mette a produrre tutte quelle verdure orientali che servono per la cucina tradizionale asiatica e che i ristoranti etnici faticano a procurarsi facilmente dalle nostre parti. Un impero della verdura e un esempio di integrazione davvero ben riuscito! A proposito di innovazione, sempre da queste parti c’è anche chi ha deciso di sfruttare la propria terra agricola reinventandosi, rinunciando alle solite coltivazioni per dedicarsi, udite udite, alle lumache! Milioni di lumache…
Futuro, quindi. Ma a volte il futuro è arcaico! E Patrizio incontra anche un coltivatore specializzato solo in frutta antica, come le mele campanine, piccole, imperfette, dolcissime e molto proustiane… Come si sopravvive alle storture di un mercato che standardizza tutto, mele comprese? Arcaica è anche la scelta di Michelle che, presa la laurea in zootecnia e con altri studi di veterinaria in corso, ha deciso di fare la pastora a tempo pieno sulle colline di Terenzo. Un lavoro totale quello della pastora, libera scelta di Michelle che ha contribuito a mantenere vivo questo territorio. Il futuro è anche Slow.
Il viaggio nei fluidi della Pianura Padana a questo punto intercetta un’opera idraulica incredibile, la Bonifica Bentivoglio. E soprattutto intercetta una delle figure più significative di queste terre, la figura di Antonio Ligabue. Un artista incompreso e emarginato durante tutta la sua vita, ma riconosciuto, amato e vissuto oggi nella sua Gualtieri. Con Patrizio Ligabue ha in comune… la moto! E arrivare a Gualtieri a bordo della Guzzi Astore non può che evocarlo, tra i suoi luoghi di culto, le sue opere esposte a Palazzo Bentivoglio e soprattutto la sua memoria, ancora viva e vegeta negli incontri casuali in paese. Da dove viene la creatività padana? Forse dalla sofferenza, dalle zanzare e dalla nebbia?!
Nell’ultima tappa di questo episodio, Patrizio arriva in un grande caseificio dove si fa raccontare come si fa il Grana Padano, tutto quanto il processo, dal latte alla forma. Il caseificio è una fucina paradisiaca, dove ogni giorno si realizza un miracolo alchemico-caseario! L’ultimo prestigiatore è il battitore: colui che riesce a capire a orecchio se l’incantesimo è compiuto, con qualche colpetto di martelletto sulle forme stagionate… che cosa sente? Come si fa?
Appuntamento domenica 27 dicembre alle 14.15 su Rete 4, lunedì in replica alle 8 e on line su questa pagina.