Luci e ombre del Salento

In Puglia... un po' in giro e un po' al mare
Scritto da: monicaluigi
luci e ombre del salento
Partenza il: 21/06/2014
Ritorno il: 29/06/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
PUGLIA 21 – 29 GIUGNO 2014

Durante la nostra vacanza itinerante in Puglia abbiamo dormito in 3 alberghi:

PICCOLO HOTEL VILLA ROSA a Ostuni: 1 notte in B&B per 60,00€. Hotel carino in mezzo agli ulivi a due minuti di macchina da Ostuni, pulito, camera nuova e spaziosa. Alla mattina colazione in terrazza: buffet di frutta, torta, pane, marmellate confezionate, succo, le bevande calde su ordinazione. Unico problema le zanzare, ce ne sono davvero tante. La camera ha le zanzariere, ma quando siamo arrivati era comunque piena di zanzare. L’abbiamo segnalato e, mentre eravamo fuori a cena, hanno notevolmente migliorato la situazione. Per una notte di passaggio va bene, il rapporto qualità-prezzo c’è tutto.

LE DUNE SUITE HOTEL a Porto Cesareo: 6 notti in B&B per 1.026,00€. Hotel nuovo, pulito, moderno, bella terrazza solarium bella con bar e piscina, attività serali per i bambini, spa (che però non abbiamo usato), biciclette a disposizione, parcheggio privato e garage sotterraneo. La camera era molto ampia, nuovissima, televisore lcd, frigo, terrazzino, doccia enorme a pioggia (ma il bagno un po’ si allagava perché è di quelle aperte). Colazione a buffet molto ricca con prodotti tipici (salami, prosciutto, treccia, di mozzarelle, ricottine, caciocavallo, etc), dolci (muffins di diversi tipi, pasticciotti, ciambella, paste), yogurt, latte, cereali, succhi, biscotti e merendine confezionati, bevande calde, cuoco a disposizione per le uova. Alla reception sono molto gentili, ma anche un po’ pasticcioni e lenti. Per andare in paese servono o la macchina o le bici. (in bici circa 10 minuti, tenete conto che per la maggior parte del tragitto non c’è la pista ciclabile). Davanti all’hotel c’è l’omonimo Lido Le Dune. Vi segnalo che se vi fate riservare un ombrellone e due lettini dalla reception dell’hotel, invece che prenderlo direttamente al lido, vi chiederanno un euro in più: ma dico, è il lido convenzionato dell’hotel, non dovrebbe avere delle tariffe speciali scontate? Quando l’abbiamo segnalato alla reception dell’hotel, dopo aver visto il tabellone dei prezzi esposto in spiaggia, ci hanno risposto che non sapevano il motivo di questa differenza e che avrebbero verificato. Al momento del conto ci siamo trovati una voce “sconto spiaggia” pari a 1.00€ al giorno: e se non ce ne fossimo accorti? Anche qui ci sono delle zanzare, perché dietro all’hotel ci sono dei bacini idrici, quindi portatevi l’occorrente.

B&B GERMINARIO a Trani: 1 notte in B&B per 55.00€. B&B in centro storico a Trani, la cattedrale e il lungo mare sono raggiungibili a piedi. Monolocale ampio e pulito, noi l’abbiamo utilizzato come stanza, quindi non posso giudicare le dotazioni della mini-cucina. Non ha parcheggio, quindi dovete parcheggiare in strada o nella piazza antistante. Noi abbiamo soggiornato il sabato notte e per me è stato praticamente impossibile dormire: fino alle 3.30 schiamazzi notturni, passanti urlanti, macchine, motorini, etc, alle ore 6.00 camion della nettezza urbana a svuotare i bidoni della spazzatura. Per la colazione dovete andare al Bar Dino, dove il gentilissimo barista vi servirà quello che vorrete. Le paste erano molto buone.

Ed ecco le località che abbiamo visitato:

ALBEROBELLO: è veramente molto carina e suggestiva, insomma se volete vedere i trulli, non è che potete andare da qualsiasi altra parte al modo. Il centro storico è veramente molto ben tenuto, sia la parte residenziale, che la parte più commerciale, dove potrete entrare in numerosi trulli che ospitano i negozi e i bar e anche salire sulle loro terrazze panoramiche. Bisogna dire che tutta la valle d’Itria è veramente molto bella e suggestiva, costellata di trulli in mezzo agli ulivi.

LOCOROTONDO: uno dei borghi più belli d’Italia, secondo me a ragione. Piccolo centro storico veramente ben conservato. Tante macellerie dove poter mangiare le famose bombette.

CISTERNINO: anche questo è un piccolo centro storico molto carino. Anche qui tante macellerie dove poter mangiare le famose bombette.

OSTUNI: è proprio la città bianca. Molto bello e suggestivo il centro storico alla sera, pieno di negozietti e localini. Serata allietata anche dalla fiera di San Giovanni, con tanti buskers in giro per il paese. Noi abbiamo cenato nel tanto decantato COFFE & MORE, ma lo dobbiamo criticare aspramente: è vero che la qualità del cibo è ottima e che i tavolini in piazzetta sono proprio carini, però ragazzi… abbiamo aspettato 1 ora e mezza per un tagliere di formaggi e salumi!!! Vi dico solo che il tavolo prima di noi se ne è andato stremato dall’attesa e tutti quelli che erano lì si sono lamentati. In tutto questo tempo i due camerieri erano seduti sugli sgabelli fuori dal locale a fumarsi una paglia in attesa che l’unica persona dedicata alla cucina preparasse i taglieri. Oh ma un po’ di organizzazione, no? E poi quando è uscita, questa cosa ha detto? “eh ma voi dovete capire, noi tagliamo tutto al momento, fa caldo…”No comment.

MARTINA FRANCA: città carina ma niente di più, la domenica mattina è tutto chiuso.

PORTO CESAREO: mare bello, paese brutto. Il mare è stupendo, niente da dire, tutta la costa di Porto Cesareo è area marina protetta, e non ha niente da invidiare alle così dette Maldive del Salento (ma ci siete stati in quelle vere?) e a Punta Prosciutto. L’acqua è veramente trasparentissima, anche quando è mossa rimane stupenda. Quando è calma poi si apprezzano tutte le bellissime sfumature dall’azzurro, al blu al turchese. E’ freddina, ma si fa tranquillamente il bagno. Noi abbiamo frequentato lo stabilimento Le Dune, che si trova tra due spiagge libere in una baia a mezza luna, abbastanza stretta, che termina poi con un altro stabilimento, il Tabù, davanti all’omonimo hotel. Siamo arrivati di domenica e la situazione era invivibile: nella parte attrezzata della spiaggia, tutti gli ombrelloni (che sono decisamente stretti) erano pieni, la spiaggia libera affollatissima, si faticava a camminare sulla battigia, piena di lettini e giocatori di racchettoni.

Durante la settimana è andata decisamente meglio, con molta più calma e tranquillità, ciò non toglie che lo stabilimento abbia dei difetti: bagni mai puliti durante il giorno, solo 4 docce fredde all’aperto e pagamento, con il divieto di utilizzare il sapone. L’avete mai frequentato un bagno romagnolo? Perché se si decide di fare spiaggia libera, è un conto, ma se si decide di pagare per andare in un lido attrezzato, mi aspetto di trovare dei bagni puliti, di potermi fare una doccia fredda gratis e di poter scegliere se farmela calda a pagamento in una cabina chiusa, dove possa usare lo shampoo e cambiarmi. Se il vostro scopo è mangiare, invece non avrete problemi: il lido ha un ristorante e anche un bar/self service che offre, panini, pizze, paste fredde, frittura di pesce, ecc.. Il centro di Porto Cesareo è bruttarello, non ha una parte antica come Otranto o Gallipoli, c’è una strada che viene chiusa al traffico, dove troverete negozi e ristoranti. Il lungomare, a parte le poche centinaia di metri tra l’area mercatale e la torre, è veramente mal tenuto, peccato perché potrebbe diventare una bellissima passeggiata/ciclabile. Noi abbiamo cenato due volte da Antimo (bene la prima sera con spaghetti alle vongole, linguine allo scoglio e polipo al pignato; male la seconda volta con orecchiette al tegamino e orecchiette alle rape, qualità da turisti stranieri), una volta da Delizie fritte (panzerotti molto buoni, peccato che non erano caldissimi), una volta alla pescheria 3.0 (calamaro alla piastra, frittura, polpettine di polipo buoni, sauté di cozze e vongole normali, prezzi da ristorante nonostante mangi nel cartoccio).

OTRANTO: centro storico e lungomare veramente molto molto carini. Direi il paesino più belli fra quelli del Salento. Tanti negozietti, ristorantini e turisti in giro. Abbiamo mangiato benissimo da PRIMO, mangiando pesce e spendendo solo 22.00€ a testa: provate senz’altro le trofie con vongole e crema di zucchine, ma anche le linguine col limone, gamberi e pepe, e provate le patatine fritte!

GALLIPOLI: anche qui centro storico molto carino, peccato che la parte moderna della città sia bruttina e arrivi a ridosso della parte antica. Tanti negozietti e ristoranti, pieno di turisti sia di sera, che una mattina nuvolosa. La cattedrale è incredibile, sia dentro che fuori.

SANTA MARIA DI LEUCA: niente di che, bel panorama dalla basilica e faro, peccato per quello scempio edilizio che si trova all’imboccatura del porto. Carino il lungomare, belle le ville, ma niente di più. Abbiamo mangiato malino spendendo troppo al CAFE DO MAR.

LECCE: ha un centro barocco stupendo, una vera bomboniera, dietro ad ogni angolo c’è una chiesa gioiello o un palazzo bellissimo, peccato che, nonostante fosse sabato pomeriggio e il centro fosse pieno di turisti (molti anche stranieri), non ci fosse un negozio aperto. Aprono alle 17.30!

TRANI: è una vera e propria cittadina, con una cattedrale emozionante, un lungomare pieno di locali (sabato sera sembrava Ibiza!) e delle stradine piene di negozi e ristoranti. Noi abbiamo mangiato alla SMORFIA NAPOLETANA, io avevo l’idea di mangiare una pizza, ma poi mi sono fatta convincere a prendere un primo, e mai la scelta fu più sbagliata. Le pizze sembravano decorose, i primi non mi sono piaciuti. Abbiamo preso anche un fritto napoletano, che di napoletano non aveva quasi niente (qualche alga fritta, un solo crocchè, zucchine fritte, ma soprattutto tante patatine fritte, neanche l’ombra di un panzerotto, fiore di zucca o mozzarellina fritta), vino della casa pessimo. Sulla porta espongono un cartello che dice “oggi bancomat fuori servizio – ci scusiamo per il disagio”. Guarda caso, nelle recensioni su tripadvisor già ad aprile, alcuni turisti segnalavano la stessa cosa.

CONCLUSIONI

Avevo sentito parlare del Salento come della terra promessa, sinceramente mi sembra uno dei posti più sopravvalutati in cui io sia mai andata. Il mare è stupendo, ma i servizi? L’organizzazione? Lo spirito imprenditoriale per l’accoglienza turistica dove sono? Direi che tutto si possa riassumere con una risposta emblematica che una commerciante mi ha dato a Porto Cesareo. Una sera ho chiesto dove avrei potuto trovare un bancomat e la risposta è stata: “è in fondo a questa strada, dietro alla strada di padre Pio, ma non andare da qua, fai fatica, hai il vento contro”, poi ce ne ha indicato un altro, più lontano, più difficile da trovare, ma senza vento, così non fai fatica…

Se volete vedere le nostre foto, andate sul nostro sito www.monicaeluigi.it



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