Quattro giorni di relax nella natura della Slovenia

Visita alle principali attrattive naturalistiche della Slovenia occidentale
Scritto da: memetta
quattro giorni di relax nella natura della slovenia
Partenza il: 25/09/2012
Ritorno il: 28/09/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

Postumia e le sue grotte

Il desiderio di staccare dalla vita quotidiana nel periodo autunnale ci ha portato a scegliere come meta delle nostre vacanze la Slovenia, anche per la sua vicinanza all’Italia e quindi al viaggio poco impegnativo partendo da Verona. Dopo aver acquistato la guida indispensabile per organizzare un tour preciso, siamo partiti in macchina alla volta delle attrazioni naturalistiche della Slovenia. Prima tappa, appena arrivati, è stata Postumia con le sue grotte famosissime. Inutile dire che è un luogo talmente affollato dai turisti che forse perde un po’ di fascino naturalistico. Sicuramente però sono molto affascinanti e fanno scaturire emozioni forti se si pensa soprattutto agli anni necessari perché si realizzino stalattiti e stalagmiti di quelle dimensioni. E’ un’escursione molto ben organizzata: oltre al caratteristico trenino che accompagna i turisti per una parte della visita, ci sono tre guide (inglese, tedesco e italiano) che accompagnano il gruppo per il resto del percorso.

Una volta conclusa la visita siamo andati a vedere il castello di Predjama nella sua location così particolare da togliere il fiato. La visita interna al castello non è un granché, ma è più che sufficiente fermarsi ad assaporare la vista da fuori. Trascorriamo la prima notte in un bed&breakfast a Logatec, un piccolo paese vicino a Postumia.

Le grotte di San Canziano e Lubiana

La mattina successiva partiamo presto alla volta delle grotte di San Canziano. Secondo la mia personale opinione meritano assolutamente una visita perché forse ancora più suggestive delle grotte di Postumia. Esse sono patrimonio naturale e culturale dell’Unesco ed anche per questa visita, che dura circa un’ora e mezza, si è accompagnati da delle guide molto brave che parlano inglese, tedesco ed italiano. La sensazione più bella si prova all’ingresso del canyon dove scorre il fiume Reka. Importante per i turisti è attrezzarsi abbastanza bene perché la temperatura è costante di 12° C estate e inverno e il percorso è un po’ scivoloso, inoltre la visita prevede la salita e discesa di molti di gradini.

Il resto della giornata lo trascorriamo a Lubiana. A pranzo ci fermiamo da Hot Horse all’interno del bellissimo parco Tivoli per mangiare un hamburger gigantesco con una svizzera di cavallo. Al pomeriggio facciamo una passeggiata per il centro della città fino ad arrivare sulla collina del castello. Anche qui la visita non è un granché più che altro perché non racchiude oggetti di particolar pregio, però merita assolutamente accedere al castello per poter salire sulla torre da dove si ha una vista bellissima sulla città; è interessante, inoltre, il video sulla storia del castello. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte e visto che a metà pomeriggio comincia a piovere andiamo verso il bed&breakfast Na Polianij prenotato per quella sera. Spendo due parole per questo posto incantevole nella zona di Kranij; appena arrivati sotto il diluvio siamo stati accolti da Marco, il proprietario, che ci ha portato nel salotto, ci ha offerto tè, caffè e succo di frutta (fatto in casa) e ci ha intrattenuti per un’ora circa raccontandoci la storia della Slovenia, della sua famiglia, chiedendo a noi le impressioni, il viaggio che abbiamo organizzato e riempiendoci di consigli utilissimi per migliorare la visita soprattutto dal punto di vista naturalistico, ma quello meno intaccato dal turismo. Altra cosa di particolare gentilezza, ci ha regalato dei fascicoli di storie, fiabe e racconti della tradizione slovena.

I laghi Bohinj e Bled

La mattina successiva, dopo un’abbondante colazione a base di prodotti dell’agriturismo stesso siamo partiti alla volta di una breve passeggiata nel paese medievale di Skofja Loca. E’ molto caratteristico ed interessante dal punto di vista architettonico, sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo; ciò che ha catturato l’attenzione per due ingegneri come noi è stato il ponte dei Cappuccini del XIV secolo ancora perfettamente utilizzato.

Nella seconda mattinata ci siamo diretti verso il lago di Bohinj per poi tornare verso il lago di Bled; per arrivare a queste destinazioni abbiamo percorso una bellissima strada in mezzo alla natura. Il lago di Bohinj sicuramente meno frequentato di quello di Bled è comunque molto bello sotto le montagne che lo circondano e il silenzio che lo avvolge.

Dopo un panino veloce, ci trasferiamo al bed&breakfast Kocijancic ad un km circa da lago di Bled. Nel pomeriggio abbiamo fatto una bellissima passeggiata al lago fino a farci tentare dalle barchette a remi a noleggio: non essendo assolutamente esperti ed essendoci un po’ di vento non è stata un’esperienza facilissima però sicuramente da provare! La cosa più caratteristica di Bled è l’isola che ospita la chiesa di San Martino che si trova in mezzo al lago. Nel lago non sono ammesse le barche a motore quindi per raggiungere l’isola, l’alternativa è di prendere le barche taxi al costo di 15 euro a testa per andata e ritorno (noi allo stesso prezzo abbiamo preso la barca a noleggio per un’ora). Ci siamo poi concessi un break goloso alla pasticceria la cui terrazza dà direttamente sul lago per assaggiare la torta caratteristica di Bled, una specie di millefoglie con la panna montata da far venire l’acquolina in bocca solo a guardarla. Nel tardo pomeriggio abbiamo dedicato un po’ di tempo ad un’altra passeggiata di un km e mezzo per smaltire la torta appena mangiata alla gola di Vintgar.

Ultimo giorno: il ritorno, passando da Caporetto

La mattina seguente è ora di fare definitivamente le valigie e dopo un’abbondante colazione saliamo in macchina per fare un giro dalle parti di Jesenice per andare a raccogliere un po’ di funghi dato che l’autunno è il periodo ideale. La raccolta dei funghi è gratuita in Slovenia, a differenza dell’Italia. Per fare ritorno in Italia scegliamo la strada che passa da Kranjska Gora, cittadina turistica nel periodo invernale, e ridiscendiamo attraversando il parco del Triglav, godendo di viste mozzafiato sulle montagne circostanti fino ad arrivare a Kobarid, Caporetto. Visita dovuta al museo della guerra, molto interessante e soprattutto molto ben organizzato. Dopo questo salto nel passato è giunto proprio il momento di passare la frontiera e tornare verso casa rilassati ed ancora emozionati dalla forza della natura così potente nel territorio sloveno.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche