Slovenia, in lungo e largo

VENERDÌ 6 LUGLIO Sono ormai trascorsi diversi anni dall’ultimo tour “on the road” e la voglia di cimentarsi nuovamente in un viaggio simile, alla scoperta di qualche paese sconosciuto mi frulla nel cervello da qualche tempo…detto e fatto, decidiamo di partire per un tour in auto che ci porti a scoprire la Slovenia, tranquillo paese a un...
Scritto da: madeinflorence
slovenia, in lungo e largo
Partenza il: 06/07/2007
Ritorno il: 16/07/2007
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
VENERDÌ 6 LUGLIO Sono ormai trascorsi diversi anni dall’ultimo tour “on the road” e la voglia di cimentarsi nuovamente in un viaggio simile, alla scoperta di qualche paese sconosciuto mi frulla nel cervello da qualche tempo…Detto e fatto, decidiamo di partire per un tour in auto che ci porti a scoprire la Slovenia, tranquillo paese a un tiro di schioppo dall’Italia. Partenza all’alba per evitare possibile code sui critici nodi autostradali di Bologna e Venezia e alle 8.45 siamo già in territorio sloveno dopo aver attraversato senza problemi la frontiera. Ad accoglierci incontriamo quello che nei primi due giorni del nostro tour sarà il nostro più fedele compagno di viaggio: il fiume Soče (Isonzo). Iniziamo ad addentrarci nella Dolina Soče (valle dell’Isonzo) costeggiando il fiume fino alla nostra prima tappa, Most na Soči, minuscolo paesino alla confluenza di due fiumi dove decidiamo di fare una breve fermata per sgranchirci un po’ le gambe e iniziare a scattare le prime foto. Ripartiti, attraversiamo la cittadina di Kobarid (Caporetto), luogo carico di memoria e scenario di tristi eventi storici, per raggiungere la cascata Kozjak. Lasciata l’auto in prossimità della strada principale, seguendo un sentiero sterrato prima tra i campi e poi tra splendidi boschi giungiamo alla cascata, non prima di aver incontrato sul nostro cammino un emozionante ponte sospeso sul fiume turchese dove, per la mia gioia, sono stato costretto a farmi scattare numerose foto in preda a sbandamenti per le vertigini. Con grande ilarità dei presenti… La cascata non è alta né scenografica, ma è caratterizzata da una impetuosità notevole. Il cammino riprende verso la città di Boveč con sosta alle Slap Boka, imponenti cascate visibili anche dalla strada carrabile, che possono essere ammirate da più vicino (senza però arrivare fin sotto) dopo aver percorso un breve sentiero nel bosco. La vista che si gode alla fine del sentiero ripaga abbondantemente dello sforzo fatto per giungere fin lì. Sosta pranzo a Boveč nella gostilna “Letni Vrt”, situata nella piazzetta principale, che consiglio vivamente. Oltre al servizio eccellente, vi sono una varietà e qualità di cibi veramente meritevoli. Rifocillati e soddisfatti, entriamo nel Triglavski narodni Park, parco naturale vero e proprio orgoglio nazionale (non a caso le tre cime più alte del parco sono rappresentate anche nella bandiera di stato). La strada che attraversa il parco costeggia sempre il fiume Soče, che con il suo colore turchese esalta il cromatismo di questa zona mescolandosi al verde intenso dei boschi circostanti. Sosta presso la Velika Korita, gola tra le rocce (profonda 15 mt e lunga 750 mt) scavata dal fiume che, in questo punto, scorre con particolare impeto e forza. Ultima tappa della giornata, sempre a tema Isonzo, è l’Izvir Soče ovvero la sorgente del fiume. Lasciata l’auto presso un rifugio si percorre a piedi un sentiero piuttosto irto che diventa sempre più stretto e a strapiombo sul fiume. Ad un certo punto il sentiero termina e appare alla vista una enorme cavità nera nella montagna da cui, con un fragoroso frastuon,o sgorga con violenza il fiume. Il sentiero, per i più coraggiosi ed attrezzati, prosegue in una sorta di ferrata percorribile da chi vuole giungere fin sotto alla sorgente del fiume. Pernottamento in uno dei numerosi B&B presenti nella zona, dopo aver dovuto girare un po’ perché tutti completi (è stata l’unica volta che ci è capitato, nel resto dei giorni non abbiamo mai avuto difficoltà a reperire B&B liberi). Da segnalare che questa sistemazione risulterà poi la più cara (19€ a persona) in relazione ai servizi offerti (solo pernottamento) e per la qualità veramente scadente della camera. Ottima invece l’accoglienza riservataci dalla famiglia con la quale, complice il buon italiano parlato, abbiamo intrattenuto piacevoli conversazioni. Appena arrivati (ore 18.00 circa) ci hanno offerto nel loro giardino il cocktail di benvenuto: un bel bicchierino di grappa fatta in casa!!! SABATO 7 LUGLIO Dopo una squallidissima colazione in un bar di Boveč (pieno di mosche), prendiamo contatti con uno dei centri di rafting del paese (Soča Rafting, vicino alla chiesa) e dopo una breve descrizione in inglese del servizio offerto decidiamo: parteciperemo ad una discesa di rafting! Pagati 34,50 € a testa e dopo aver ricevuto tutto l’equipaggiamento necessario (casco, muta intera, giubbotto impermeabile, guanti e scarpette) attendiamo tra un attacco di panico ed un impeto di follia per quello che ci attende, l’arrivo della nostra guida. Con un furgone raggiungiamo il punto di partenza del nostro tragitto, ci iniziamo a vestire con tutto il materiale in dotazione accorgendosi, dalle risate più o meno nascoste di altri rafters, che qualcosa in noi non andava: stavamo indossando le mute all’incontrario! Riparata la figuraccia con enorme fatica, trasportiamo sopra le nostre teste il gommone sulla riva dell’Isonzo e con attenzione seguiamo le indicazioni della guida. Prendiamo posizione sul gommone e…Si parte!!! Il sottoscritto, posizionato in prima fila, ha rischiato due volte di sobbalzare in acqua ma vi assicuro che dopo i primi 10 secondi di smarrimento è, a detta di tutti, un’esperienza fantastica. Si naviga per due ore su un fiume celeste intenso che alterna momenti di calma a tratti pieni di gorghi e correntine, giusto mix di adrenalina e suspense, per chi come noi era alla prima esperienza. In un’ansa del fiume ci siamo fermati e tuffati in acqua anche se la temperatura non proprio mite del fiume non consente di godersi un meritato riposo. All’arrivo del percorso c’è nuovamente il furgone che ci attende per riportarci a Boveč. Pranzo nella gostilna già apprezzata il giorno precedente, poi tutti in auto per attraversare il Triglavski Park. Punto di sosta incantevole è il Passo Vršič (1611 mt.) dove, tra un belato di pecora e un altro, si ammira un paesaggio veramente mozzafiato. Dal passo la strada comincia a scendere con dolci tornanti fino a Kranjska Gora, piccola località rinomata per le gare di sci del coppa del mondo che si disputano a breve distanza dal paese. Dirigiamo quindi la nostra rotta verso la Valle di Vrta per fare visita alle cascate Peričnik Slap, o meglio alla cascata inferiore, raggiungibile dopo un breve ma irto sentiero nel bosco. La cascata con un rombo fragoroso compie un salto di 52 mt.; veramente emozionante la possibilità di raggiungere il dietro della cascata percorrendo uno stretto ed umido sentiero. Cena e pernottamento presso la cittadina di Radovljica, che se si esclude per una piazza carina non ha molto da offrire al turista. Consigliamo la Grajska Gosilnica dove, con grande piacere, abbiamo gustato la tipica cucina locale a base di zuppa di cipolle, un ottimo fegato d’oca con marmellata, dei deliziosi zlikrofi e, per finire, dei rotoli di ricotta con formaggio.

DOMENICA 8 LUGLIO Partenza Bled e per il lago Blejsko jezero, una delle principali mete turistiche della Slovenia. Che il luogo sia estremamente turistico si scopre subito dal parcheggio che costa 6 € non frazionabili, per sostare tutto il giorno…A niente sono valse le discussioni con i parcheggiatori per far capire loro che intendevamo soffermarci solo per un paio d’ore e che la tariffa era assolutamente spropositata. Sbollita la rabbia, decidiamo di fare una gita in barca (10 € a persona!) fino all’Otok Sv. Marija, isola in mezzo al lago, con salita dei 99 gradini per raggiungere la chiesetta barocca dell’Assunzione e suonare la campana all’interno che, si dice, permetta di coronare i propri sogni d’amore. Tornati sulla terraferma ci siamo dedicati ad una rilassante camminata lungolago e non ci siamo fatti mancare un tuffo nelle tiepide acque del lago. Riprendiamo il cammino verso la Soteska Vingtar dove un bellissimo percorso su passerelle di legno conduce attraverso la gola scavata dal fiume Radovna (pieno di trote!), per arrestarsi nei pressi di una cascata. Meritevole è il percorso piuttosto che la cascata in sé. Dopo due tappe rispettivamente a Kropa, piccolo centro dedito alla lavorazione del ferro, e Škofia Loka assolutamente evitabili pernottiamo a Lesce nella Pension Levski Dvor (60 € la camera doppia con colazione abbondante).

LUNEDI 9 LUGLIO Dopo il lago di Bled è la volta del vicino Bohinjsko jezero, molto più grande e con acque più fredde del precedente. Vincente è stata la mossa di arrivare di primo mattino sulle rive del lago, che ci ha consentito di goderci il paesaggio con una pace e tranquillità pressoché assolute. Stupendo è lo scenario del lago circondato da imponenti montagne che si specchiano maestosamente nel lago. Non lontano dal lago si può vedere la cascata Savica (2,50 € per il parcheggio + 2 € per l’accesso alla cascata), che si mostra in tutta la sua bellezza a chi decide di affrontare un percorso nel bosco un po’ faticoso per i meno allenati. La cascata è visibile da 20-30 mt, l’accesso ai piedi della stessa è stato interdetto con una cancellata. Dopo una deviazione a Studor, piccolo agglomerato di fattorie sparse nella campagna caratterizzato dalla presenza dei toplarji (tipici fienili lignei a due piani), giungiamo nella Logarska Dolina che è considerata la valle incantata della Slovenia. Dopo aver pagato l’accesso alla valle (5 € per l’auto), scegliamo la sistemazione per la notte presso la Turistična Kmetija Plesnik, dove la padrona di casa ci accoglie con estremo calore offrendoci pasticcini e un ottimo liquore ai mirtilli di sua produzione…Benché parlasse solo tedesco siamo riusciti a comunicare ugualmente gesticolando e con l’aiuto della mimica! La valle, con le sue distese verdi di prati e le montagne strette intorno, infonde un grande senso di serenità. Peccato per il tempo veramente inclemente che ci ha consentito appena in tempo di fare un giro in macchina e una camminata fino alla Rika Slap (cascata), prima di scatenarsi in una vera e propria bufera…Cena al vicino Hotel-Ristorante Plesnik con ottimi zlikrofi, zuppa di funghi, verdure fritte con salsa tartara e trota al forno con patate per un totale di 30 €.

MARTEDI 10 LUGLIO Al risveglio siamo stati “viziati” con una delle migliori colazioni del viaggio…Marmellata di mirtilli fatta in casa, affettati locali, burro fresco, formaggi vari tra i quali ha suscitato una standing ovation un formaggio fresco e delicato alle erbette…Con una pioggia incessante ci mettiamo in cammino verso Celje, passando per Slovenska Konjice e Slovenska Bistrica, centri assolutamente anonimi per i quali non conviene perdere tempo. Più carina Ptuj, centro con un passato ricco di storia alle spalle, sovrastata da un bel castello da cui si può ammirare una bella vista sulla città. Da Ptuj a Maribor, seconda città per grandezza ed importanza della nazione, il passo è breve. Lasciata l’auto nel parcheggio sotterraneo del centro (1,30 € l’ora) visitiamo il Duomo (mediocre l’interno), la Chiesa dei Francescani, percorrendo le strade del centro e del quartiere Lent. Consigliati dall’Ufficio turistico, per pernottare ci spostiamo nella zona verdeggiante del Pohorje, a sud della città. Troviamo posto nel sobe-zimmer Mekina, gestita da due anziani signori che per 20 € a persona ci mettono a disposizione una confortevole camera con finestra sul tetto a spiovente. Cena presso la vicina gostišče Pohorka che ci ha riservato un’ottima cena ma un servizio stranamente non molto cortese. In questa zona della Slovenia la seconda lingua parlata è, per la nostra gioia, il tedesco.

MERCOLEDI 11 LUGLIO Partenza di buon’ora per Marovske Toplice, località termale dove sorgono le imponenti Terme 3000. Per poco meno di 12 € si ha l’accesso ad un’area ottimamente organizzata composta da spazi aperti e chiusi con piscine, scivoli, acque termali e non, spazi relax. Causa brutto tempo, alle 14.00 siamo costretti a lasciare le terme e ci dirigiamo in località Izakovci per sosta lungo il limaccioso fiume Mura, in prossimità di un vecchio mulino in legno galleggiante raggiungibile (seguendo le indicazioni) con una strada strerrata che attraversa campi di grano e granturco. Dopo una breve sosta nel piccolo paese di Ljutomer per ammirare le colonie di cicogne che nidificano un po’ ovunque nella zona, ed in particolare sui camini, e seguendo la strada del vino nelle campagne circostanti a Jeruzalem ci fermiamo ad Ormož, insignificante cittadina, prima di giungere nei dintorni di Rogaška Slatina. L’alloggio scelto, sulla strada in direzione di Rogotec, è la splendida fattoria Turistična Kmetija Marjanca, adagiata sulla cima di una collina e gestita da madre e figlia, con cena-pernottamento e colazione a solo 25 €. Una scelta che ne è valsa davvero la pena…Solita calorosa accoglienza nel giardino con succo di frutto e vino bianco, mentre intorno a noi mucche e capre pascolano indisturbate. La cena è stata a base dei loro prodotti con minestrone con verdure fresche dell’orto, pollo con contorno di verdure miste e per finire amarene sotto spirito.

GIOVEDI 12 LUGLIO Con l’entusiasmo a mille per la favolosa colazione servitaci (pomodori freschi, salamino, formaggio speziato, l’immancabile miele, marmellata di albicocche fatta in casa e burro fresco appena preparato), ci mettiamo in marcia verso Brežice. Strada facendo passiamo nei pressi del castello di Podcerterek (è in abbandono, ci si arriva solo a piedi ma non è consigliabile) e con una breve deviazione da Olimie dove si erge un convento con la più vecchia farmacia della nazione. Dopo una brevissima visita di Brežice (una via fiancheggiata da bei palazzi), alle 12.30 entriamo alle terme di Catež per divertirci un po’ con le attrazioni acquatiche (ingresso 9 €). All’interno del complesso ci sono piscine di diverse dimensioni, un percorso da fare su dei ciambelloni gonfiabili, 4 scivoli di cui 1 percorribile su dei gommoncini a due posti…Esagerato veramente…Arrivare a tutta velocità, dopo una serie di curve e controcurve, nella piscina è stato da applausi…Troppo divertente! Alle 17, dopo grasse risate e un po’ di relax, abbandoniamo il complesso termale per dirigerci a Kostanjevica na Krki, graziosa e minuscola cittadina posta su un’isola fluviale. Decidiamo di pernottare in una grande fattoria sulla strada che porta a Novo Mesto, la Turistična Kmetija Pr Martinovh, dove ad accoglierci troviamo padre, madre, 3 figli, 2 cani, svariati gatti e una mandria di mucche che rientra dal pascolo. L’ospite è affidato alla robusta figlia più grande che ci accoglie con un bicchiere di vino rosso, di loro produzione, servito nella cantina a volte della fattoria mentre il resto della famiglia si dedica, fino a tarda sera, alla gestione del bestiame (mucche cavalli, maiali) e dei campi. La figlia più grande, che parla un ottimo inglese, cucina e descrive con minuziosa cura i piatti di tradizione locale che prepara per gli ospiti e ama intrattenersi a parlare, a differenza degli altri membri della famiglia molto più schivi. Per 25 € abbiamo goduto di un trattamento di mezza pensione con un’ottima cena (strepitoso un dolce a base di ricotta e marmellata) e un’abbondante colazione, anche se il bagno della camera non era tra i più puliti.

VENERDI 13 LUGLIO Di primo mattino giungiamo presso il monastero di Pleherje ma scopriamo che non è visitabile ad accezione della chiesa che però è in fase di ristrutturazione. Non contenti decidiamo di provare a visitare un altro monastero e questa volta ci dirigiamo a Kostanevica. Trasformato in galleria d’arte moderna, questo monastero ha uno dei più grandi cortili porticati d’Europa, costellato di gerani rossi, veramente maestoso e suggestivo. Passando per Novo Mesto (non ci andate!), facciamo una pausa pranzo presso Žužemberk, piccolo centro dominato dall’alto di una collina da una candida chiesa, e dotato di piccolo castello che si affaccia sul fiume sottostante dove nel mese di Luglio organizzano delle feste di sapore medievale. Con l’autostrada ci spostiamo nella zona di Postumia per fare un giro al Cerkniško jezero, il lago cosiddetto “intermittente” che per fenomeni geologico-idrologici d’estate scompare diventando poco più che una pozza. Sinceramente il giro introno al lago non suscita particolari emozioni dato che a vista d’occhio non sono visibili altro che distese d’erba e vegetazione. Non lontano si estende il Krajinski park Rakov Skocjan, parco molto interessante per i diffusi fenomeni carsici presenti in questa area naturale, caratterizzata da “ponti” naturali e profonde grotte attraversate dal fiume Reka. E’ stato veramente emozionante avventurarsi, nei pressi del primo ponte naturale, lungo un ripido sentiero che conduce all’ingresso di una serie di brevi ma buie cavità, all’interno delle quali ci siamo addentrati seguendo il corso del fiume. Pernottamento nel B&B Darko Sanabor, in località Prestranek nei pressi di Postumia, lungo la strada che conduce a Illirica Bistrica. I proprietari, che inizialmente ci hanno accolto con modi un po’ bruschi e sbrigativi, si sono invece rivelati molto cordiali e socievoli e, saputo che ci saremmo trattenuti per più di una notte, ci hanno affittato (allo stesso costo della semplice camera doppia, 20 € a testa) un piccolo appartamento con angolo cottura, bagno, camera e terrazza.

SABATO 14 LUGLIO Siamo in Luglio, per lo più di sabato e meta prevista della giornata è il complesso delle Grotte di Postumia (Postojnka jame), visitate ogni anno da mezzo milione di persone…Capirete bene che arrivare sul luogo alle 8.45, fare subito il biglietto per poi mettersi in coda è stata una mossa vincente…Dopo nemmeno 5 minuti di coda siamo saliti sul trenino con cui si attraversa la parte vecchia delle grotte. Dopo una decina di minuti il trenino si ferma e inizia il percorso a piedi. La visita, alquanto agevole, è possibile solo accompagnati da una guida (parla italiano). La temperatura interna si mantiene costante a 9°C perciò è necessario vestirsi bene prima di entrare!! Le grotte si sono rivelate veramente maestose e sensazionali, interessante l’approccio con l’abitante tipico di queste grotte il proteus. Per il resto c’è poco altro da dire se non…Andateci! Il biglietto acquistato presso le grotte ci ha consentito anche l’accesso al vicino castello Predjamski grad (biglietto cumulativo 23 €), struttura fortificata incastonata su una parete rocciosa all’imboccatura di una grotta. Molte parti del castello sono state ricostruite in anni recenti ma vale la pena la vista che si gode dal castello sulla valle sottostante. Possibilità di visitare le grotte dietro il castello. La nostra conoscenza ed esplorazione delle viscere del territorio sloveno prosegue con la visita delle Grotte di San Canziano (Škocjanske jame), nei pressi delle quali c’è un parcheggio gratuito e un’area attrezzata per il pic-nic. Le grotte, ancora in fase di esplorazione, sono raggiungibili percorrendo un sentiero (10 minuti circa) e sono visitabili solo con visita guidata (in inglese, ogni ora). La prima parte delle grotte è caratterizzata dalle classiche concrezioni calcaree (stalattiti, stalagmiti, tende) visibili anche a Postumia, ma è la seconda parte delle grotte che regala sensazioni a non finire…Ad un tratto compare alla vista un arco di pietra dietro il quale si intravede un enorme cavità buia, costellata da piccole luci che segnano il percorso, entrati nella quale si perde il senso della misura e della realtà. Come catapultati agli inferi, si percorre un sentiero protetto ma piuttosto irto mentre sotto, ad una profondità smisurata, si intravede il fiume che scorre all’interno della grotta. Giunti a circa 170 metri sotto terra si attraversa un ponte che regala brividi affacciandosi per scorgere l’infinità di vuoto che si spalanca sotto di esso. Dopo un’ora circa si riemerge in superficie con l’aiuto anche di una cremagliera. In conclusione della giornata visita di Stanjel, piccolo paese di antiche origine che non ripaga però della lunga strada percorsa per raggiungerlo.

DOMENICA 15 LUGLIO Mattinata interamente dedicata alla visita della capitale, Ljubljana, finalmente una città che merita ampiamente una visita!!! Lasciata l’auto in un parcheggio a pagamento vicinissimo al centro (1 € l’ora), visitiamo il centro storico percorrendo il lungo fiume interamente costellato dalle bancarelle di un pittoresco mercato dell’antiquariato. Deliziosa la piazza principale, la Prešernov trg, con il triplice ponte Tromostovje. Purtroppo, essendo giornata festiva, non era allestito il caratteristico mercato di frutta e verdura che, a quanto si dice, è una delle attrattive principali e più folkloristiche della città. Salita a piedi fino al castello, il Ljubljanski grad, che sovrasta la città (per chi non vuole faticare esiste una funicolare), nei pressi del quale abbiamo scoperto esserci un parcheggio gratuito che può essere sfruttato comodamente durante tutta la visita alla città. L’interno del castello non offre molto, se non una visita alla torre e un bel panorama su l’intera città. Scendendo dal castello, in direzione centro, abbiamo attraversato la parte vecchia della città, sorprendente per bellezza e charme. Alle 13.00 circa, abbandonata la capitale, abbiamo fatto sosta nella città di Kamnik che, sebbene di origini medievali, non conserva affatto il fascino e l’attrattiva delle epoche passate. Desiderosi di rituffarsi nelle meraviglie naturalistiche ci siamo diretti alle Planiska Jama, grotte escluse dal grande flusso turistico…Ad attenderci infatti nemmeno l’ombra di turisti, ma solo un ragazzo che molto svogliatamente ci ha spiegato che la prossima visita guidata delle grotte sarebbe iniziata a distanza di due ore. Anche se un po’ dispiaciuti rinunciamo.

LUNEDI 16 LUGLIO Quello che doveva essere il primo di 5 giorni dedicati al riposo e al mare in terra slovena in realtà si rivela essere l’ultimo…L’idea di soggiornare in una delle località marittime sul breve tratto di costa (40 km circa) della nazione è ben presto naufragata…Visitate in poco più di una mattinata i piccolo centri di Koper, Izola, Strunjan, Piran e Portorož, abbiamo scoperto che le possibilità di godersi il mare e di trovare un posto di villeggiatura decente sono praticamente nulle…A meno che non ci accontenti…E parecchio!!!! Tra le località sopra menzionate merita senza dubbio una visita Piran, graziosa cittadina marinara adagiata su una penisola proiettata nell’Adriatico che con la sua piazza ovale, i suoi stretti vicoli interdetti alle auto dei turisti (parcheggio a pagamento fuori del centro, raggiungibile con bus navetta gratuito o camminata a piedi lungomare) e le modeste case dei pescatori, avvolge il turista in un ambiente di ispirazione veneziana. Il viaggio in Slovenia, dopo 3140 km percorsi, è terminato qui ed è proseguito con un breve soggiorno sulla costa croata.

Per concludere, consiglio vivamente un soggiorno in Slovenia per conoscere i nostri “vicini” sloveni, persone estremamente disponibili, gentili, affabili e socievoli che ci hanno lasciato un buonissimo ricordo, e per visitare un paese veramente interessante e ricco di opportunità sia dal punto di vista naturalistico che sportivo-ricreativo (trekking, bicicletta, sport acquatici, alpinismo, ecc.). Per non rimanere delusi e sprecare tempo prezioso da dedicare alla natura evitate di visitare le città ed i piccoli centri, ad eccezione di Lubjana e Pirano.

Pochi e coincisi suggerimenti pratici: se si viaggia in auto tenere sempre accesi, anche nelle ore diurne, i fari anabbaglianti. Rispettare i limiti di velocità perché i controlli stradali della polizia sono assai frequenti.

Ovunque, anche nei centri più piccoli, si trovano i supermercati della catena MERCADOR, la più diffusa nel paese, nostro vero punto di riferimento per gli spuntini/pranzi quotidiani.

Il tempo è piuttosto variabile…Non mancano improvvisi annuvolamenti o brevi acquazzoni. E’ consigliabile portare un k-way e un golf per la sera.



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