Slovenia ed Ungheria terre fantastiche

Molte agenzie viaggio propongono Slovenia ed Ungheria con viaggi aerei della durata di 2 -3 – o addirittura 4 giorni con soggiorni indimenticabili a Budapest, Postumia, Balaton o altro ancora. Tuttavia sono congeniate per delle toccate e fuga e molto circoscritte, a noi ci sembrava molto riduttivo e così abbiamo pensato bene di fare un lungo...
Scritto da: nipablo
slovenia ed ungheria terre fantastiche
Partenza il: 23/09/2007
Ritorno il: 27/09/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Molte agenzie viaggio propongono Slovenia ed Ungheria con viaggi aerei della durata di 2 -3 – o addirittura 4 giorni con soggiorni indimenticabili a Budapest, Postumia, Balaton o altro ancora. Tuttavia sono congeniate per delle toccate e fuga e molto circoscritte, a noi ci sembrava molto riduttivo e così abbiamo pensato bene di fare un lungo tragitto in macchina, km 2800 circa, e credeteci ne è valsa sicuramente la pena. Le condizioni iniziali sono quelle di avere a disposizione almeno 15 gg. Di vacanze, 1.400,00 euro e tanta tanta voglia di lasciarsi alle spalle… tutto il resto.

23/09/07 Iniziamo il nostro viaggio con destinazione Trieste, punto in cui avremmo attraversato uno dei cinque confini che passeremo in questo viaggio. Tante le aspettative perché ancora una volta Daniela ha superato se stessa, studiando in pochissimo tempo un bellissimo percorso attraverso due paesi fantastici. La Slovenia Vi stupirà per i suoi bellissimi paesaggi, laghi, cascate, grotte e da un verde predominante a perdita d’occhio. Attraversiamo il confine di stato. Verso mezzogiorno e ci inoltriamo in territorio sloveno per la nostra prima tappa le grotte di “Skocjan”. La visita alle grotte costa 11,00 euro dura circa 90 minuti e nel costo del biglietto sono compresi anche tre musei ricavati in altrettante case limitrofe. Meno famose di quelle di Postumia, le grotte di Skocjan annoverano la caverna più grande d’europa, la dove il corso del fiume Reka sembra essere inghiottito dalle montagne circostanti. Usciamo dalle grotte e facciamo un giro nei musei perimetrali prima di dirigerci verso le grotte di Postumia (http://www.Postojnska-jama.Si/?cat=6&lang=it ). Ci arriviamo sulle 18,30 giusto in tempo per partecipare all’ultima visita turistica della giornata. Con 18,00 euro si ha la possibilità di fare un giro di 90 minuti. Ci dicono che la temperatura rimane costante a 8 gradi, è per questo che all’ingresso, a pagamento, ci si può attrezzare di un cappa impermeabile. La visita inizia salendo su un simpatico trenino che si addentra nella montagna per circa 2km. Raggiungiamo un luogo ampio dove in stile turistico, veniamo invitati a riunirci in gruppo, ognuno sotto il cartello della propria nazionalità, successivamente veniamo raggiunti dalla guida di turno. Il percorso è stato negli anni adeguatamente ammodernato, di lastroni di cemento che si insinuano tra meravigliose e maestose stalagmiti e stalactiti. E’ difficile dare un idea dell’intensità dell’evento e le emozioni in grado di creare, sicuramente non daranno l’idea le innumerevoli foto che facciamo. Forse dice di più citare quei 120/ml di visitatori che sono passati di qui prima di noi e che hanno fatto la fortuna di questo piccolo angolo di slovenia. Le grotte di Postumia sono originate dal fiume Pinca e si sviluppano per 25 km di cui solo 5 km sono visitabili. Tra gli animali che vivono le grotte, qui a Postumia ce né uno che è veramente famoso, il Proteo. Un anfibio ceco, lungo una decina di centimetri dal colore rosa. Usciamo che è già buio, con la volontà di arrivare a Lubiana. In proposito non possiamo che suggerire un passaggio al tramonto in questa cittadina che è la capitale della Slovenia allorché, il fiume, il castello ed il tremolio delle luci la rendono affascinante. Lubiana è città universitaria, e la ricerca di un alloggio si presenta subito difficile, soprattutto per chi come noi arriva tardi (ore 21,00). Decidiamo di adattarci soggiornando per 40,00 euro senza colazione e con bagno al piano al “Prenocisca Koprivec” . 24/09/07 Lubiana di giorno è tutta un’altra cosa, si anima di un frenetico via vai. Iniziamo il nostro giro con una visita al tipico mercatino. Visitiamo il duomo dedicato a San Nicola protettore dei pescatori, attraversiamo il famoso ponte dei Draghi, fino a salire per l’attigua cabinovia al Castello costruito nel xv secolo. Attraversiamo più volte il Triplice ponte, per vedere le altre bellezze che offre la capitale della slovenia ma una giornata è più che sufficiente. Prossima destinazione il Lago di Bled. Sulla strada ci fermiamo a Skofia Loka, vecchia città vescovile. Città dominata da un’antico castello, oggi museo, sopra una vecchia cittadina divisa a metà da una strada che soleva dividere anche gli artigiani dai borghesi. Krany, cittadina medioevale, situata su un piccolo promontorio, dove confluiscono i due fiumi Kokra e Sava. Radoljca, poco più di quattro case, alcune delle quali bellamente affrescate. Arriviamo sul Lago di Bled nel tardo pomeriggio e cerchiamo subito un alloggio. Gli alberghi non sono proprio a buon mercato così ci accontentiamo di un B&B, proprio sulla strada principale, Jakob Zvegeli, che con 36,00 euro ci fornisce anche una buona colazione. Per la cena, andiamo in un caratteristico Pub, Gostilna Planincu, che per 21,00 euro ci riempie con n. 2 zuppe ai funghi, fettina di vitello ai funghi, ½ pollo al forno, una crepes alle noci, acqua e liquore ai mirtilli, buono. Per digerire val bene una passeggiata lungo il lago, che anche di sera riluccica di fascino. 25/09/07 Il Lago di Bled (http://www.Bled.Si/it/ ), è stato in passato meta di soggiorno di regnanti, ma il vero boom turistico l’ha ottenuto quando è diventato un centro termale. Unico nel suo genere, il lago, offre più di un modo per rilassarsi ma ammirare lo spettacolo naturistico in cui è incastonato ti rapisce. Iniziamo la giornata con una visita al castello, risalendo per una vecchia mulattiera che parte alla base del castello. Esitiamo nel pagare i 6 euro d’ingresso, pensando al solito museo d’armi, in realtà è l’unico modo per ammirare dall’alto il lago ed avere una vista invidiabile. L’isoletta al centro del lago è la vera chicca e così scendiamo fino a lambire il lago per fare una bella passeggiata intorno ad esso. In più punti, ci sono dei piccoli imbarcaderi che per 10,00 euro a testa ti accompagnano all’isola, noi scegliamo di fare da soli. Per otto euro noleggiamo una barchetta… e mi tocca anche remare. A parte gli scherzi, volete mettere l’aspetto romantico… Daniela dal canto suo non muove neanche un muscolo e mette alla prova la sua inaspettata dote da regista, immortalandomi in uno dei nostri primi filmini. La chiesetta sull’isola fu costruita nel 1655 e dedicata all’assunzione, bella la scalinata. Non si può fare a meno di andarci, non fosse altro per assolvere alla leggenda, che vuole onorare la Beata Vergine suonando la campana dei desideri. Per la sera decidiamo di risalire la valle, in direzione del Lago di Bohinj. IL lago è di origine glaciale e lambisce il parco nazionale del Triglav. Sicuramente è meno turistico del lago di Bled. Dopo aver trovato da dormire presso l’affitta camere Resman (http://www.Resman.Si/maingb.Htm ), per 41,00 euro, c/colazione decidiamo di salire la montagna e raggiungere la gola Savica (una cascata di 60 m). Per la cena, Pension Kristal, e con 26,00 euro mangiamo: n. 2 zuppe di funghi, una trota asparagi e patate, una trota ai ferri con patate lesse, un gelato alla vaniglia. Buono. 26/09/07 Prima giornata piovigginosa, della nostra vacanza, sicuramente non quella più idonea per visitare la Gola di Vintgar, ma sicuramente suggestiva. La gola è decisamente fragorosa e caratteristica, lunga più o meno 4 km. La si attraversa percorrendo una passerella in legno attaccata alla parete rocciosa, quasi a pelo d’acqua. Si accede al sentiero pagando 3,00 euro. Per i più allenati, si può proseguire a piedi facendo un anello di 15 km che passa dal Lago di Bled. Noi scegliamo di proseguire verso la nuova tappa, Maribor. La città è d’impronta medioevale ed attraversata dal fiume Drava. Oggi è monumento nazionale e seconda città per importanza della Slovenia, troneggiata dall’antico castello. Ci arriviamo verso sera, la giornata è rimasta plumbea ma non piove e ci permette un rapido giro della città. Sicuramente più affollata, per le occasioni mondane o sciistiche. Noi ci soffermiamo per le vie del centro storico, visitando la cattedrale, la vecchia vite (accreditata di oltre 400 anni), la torre dell’acqua, il duomo (dedicato a San Giovanni), la chiesa dei francescani e la piazza centrale, con il monumento votivo contro la peste. Per la notte, ci avviciniamo al confine Croato, confidando di trovare da dormire a Ptuj. Quando ci arriviamo sono le 19,00 circa e le occasioni per dormire sono più ridotte di quanto pensassimo. La nostra buona stella, ci fa trovare posto presso un accogliente affitta camere “Mitja Krapsa” , appena fuori il castello. Anche per la cena, la scelta pare non molto variegata, ma abbiamo un buon ricordo di “Perutnina Ptuj”, dove con 36,55 euro mangiamo n. 2 zuppe di fughi e grano saraceno nella pagnotta (ottima), un medaglione di maiale con funghi e verdure, un trojchet con verdure miste, un tortino di cioccolato e gelato alla vaniglia oltre acqua e calice di vino, è sicuramente il posto dove abbiamo mangiato meglio.

27/09/07 Ptuj catalizzata la sua attenzione con il suo castello, ma noi ci limitiamo ad una visita superficiale, e ad un giro del paese, nelle sue piccole strade scoscese, stretta comè dall’argine del fiume. La giornata inizia in maniera piovosa e decidiamo di dirigerci in ungheria … Continua … Per farlo attraversiamo prima il confine croato, senza tanti problemi e poi di li a poco il confine ungherese. Al posto di blocco sul confine, ci dotiamo della “vignetta per 7 gg a 10,50 euro. Strana la sensazione che ci pervade perché la natura del paesaggio ci pare subito più povera, fatta da case più piccole , attività agricole e la sensazione di una persistente povertà. Nelle premesse era previsto un giro iniziale del lago Balaton, ma la giornata piovosa ci scoraggia. Decidiamo di fare così, tutta una tirata in direzione di Budapest, con una sola tappa a Siofok. In estate, leggiamo, Siofok è come una piccola Rimini ma in autunno sembra molto abbandonata e le spiagge più belle sono quelle riservate agli alberghi di lusso. Arriviamo a Budapest sulle 17,30 (http://www.Budapestinfo.Hu/it ) e subito ci impegnamo per la ricerca di una stanza dove dormire. Ricerca che si realizzerà assai ardua. Sicuramente l’offerta non manca ma è il rapporto qualità prezzo che ci sorprende. Gli alberghi sono praticamente pieni per un non ben precisato evento culturale, gli uffici di affittacamere sono anche disponibili ma non le camere. Decidiamo di allontanarci un po’ dal centro e troviamo una camera per 50,00 euro con colazione in una pensioncina, che non stiamo neanche a nominare. Sono le 20,00 quando riusciamo a trovare il tempo per la nostra prima visita di Budapest di sera. In una laterale della via principale “Vaci Utca”, troviamo da mangiare presso il ristorante “Fatal” ( http://www.Fatalrestaurant.Com/ ). Caratteristico, accogliente ed a buon prezzo. Stinco con patate e funghi, fettina di maiale con uova, patate ed insalata con n. 2 due coke medie a 28,00 euro. La stanchezza della giornata non ci fa apprezzare molto il primo incontro con la città, ma sicuramente nei giorni successivi avremo da ricrederci. 28/09/07 Giornata piovosa. Cerchiamo subito di risolvere il problema del dove dormire, questa volta con miglior fortuna. Hotel Kristal, 3 notti con colazione e posto auto interno a 231,00 euro, piacevole e vicino al centro di Buda. Iniziamo dall’alto, con la collina di Buda, la “Cittadella”. Vecchia roccaforte eretta a difesa della città, ma mai utilizzata per questo scopo. Oggi sede di un museo ed alloggiamento naturale della statua della Libertà, che troneggia sulla città. Scendiamo percorrendo i viottoli del parco, lambendo la statua del vescovo Sant Gerard. Manteniamo la destra mentre ci dirigiamo alle antiche piscine Gellert, più per capirne orari e funzionamento che altro. Difronte all’entrata, ricavata all’interno di una caverna, una chiesa. Molto minimale ma molto suggestiva. Attraversiamo il ponte Elisabeth ed entriamo a Pest. Ripercorriamo la vecchia strada principale di Pest, prima nell’una e poi nell’altra direzione ammirandone la storia e i negozi che la vivono. E’ in piazza Vorosmartry Ter (fermata della vecchissima metropolitana), che facciamo visita alla storica pasticceria Gerbeaud. Palazzi alti, grandi, molti dei quali sporchi o esageramene vissuti i più dei quali in stile barocco. Subito dopo ci dirigiamo verso la basilica di Santo Stefano, il patrono della città. La grande chiesa di Budapest, custodisce le spoglie mummificate del santo ed offre dall’alto del suo campanile un’ampia e vasta veduta dal centro della città. Per muoversi in città abbiamo trovato molto comodo dotarci della travelcard (per 3 gg 12,50) che ti consente libero accesso a tutti i mezzi turistici di superficie e non. Ci sono moltissimi ristoranti a Budapest, e sicuramente molto buoni ma noi ricadiamo sul “Fatal”. La certezza di dormire ci fa indugiare nella notte ed è un bel vedere. Luci e riflessi ovunque. Il punto migliore è sicuramente in riva al Danubio dove il castello di Buda, il Gellert, il ponte delle catene ed altro altro ancora fanno bellissima figura di se, riluccicando nel buio della notte. 29/09/07 Puntiamo la mattinata sul Parlamento. L’accesso è molto contenuto e suddiviso per nazionalità (per gli abitanti della comunità europea è gratuito), così ci mettiamo in fila alle 08.00 e dopo una non breve attesa riusciamo a prenotare il nostro ingresso per le 12,00. Le tre ore intermedie, le gestiamo in giro per i dintorni del palazzo. Il parlamento, eretto nel 1884 in perfetto stile gotico, è il maggior edificio del paese ed è la sede dell’assemblea nazionale. 691 stanze molte delle quali ancora usate ed impeccabilmente ben tenute. Sicuramente vale la visita e l’attesa, più che le parole valgono le foto che, di questo monumento, ci siamo portati a casa. Usciamo dopo poco meno di un ora e ci dirigiamo all’isola margherita, il polmone verde di Budapest e tradizionale luogo di svago (lunga 2500m e larga 500m). Ci dirigiamo dopo, ad un altro polmone di Budapest, quello del Parco Municipale. Al suo interno i famosi Bagni Szechenyi, lo zoo, ed il luna park vecchio di 150 anni. Piazza degli Eroi è la piazza più vistosa della capitale, al suo centro il monumento del Millenium, una colonna alta 36 metri ed alle sue spalle un colonnato con le figure storiche dell’ungheria. Riattraversiamo la città e risaliamo al palazzo reale, ovviamente è tardi ma è l’ora giusta per vedere brillare Pest dall’alto, oltre che ammirare la parte antica di Buda. Passeggiamo nel bastione dei pescatori. 30/09/07 La grande Sinagoga, è così che iniziamo la giornata di oggi (Ingresso euro 11,00) La più grande d’Europa, realizzata nella metà dell’ottocento. Commovente la sua visita. Un interno maestoso, capace di contenere 2000 fedeli, nei cui edifici attigui troviamo un museo (ricche collezioni di effetti ebrei), un giardino (nefasto ricordo all’olocausto) ed il monumento ai martiri ebrei (salice piangente in alluminio le cui foglie riportano i nomi dei tanti ebrei morti). Museo Nazionale Ungherese (ingresso gratuito – alcuni musei nazionali hanno degli ingressi gratuiti o almeno alcuni padiglioni la lista aggiornata li troverete nei coupon informativi), contiene la più imponente collezione di reperti storici della nazione. Ci rechiamo poi al Mercato Coperto, ampissimo e variegato non solo di alimentari. Ci spostiamo a Buda per la visita al palazzo reale. Oggi è sede di n. 2 musei, noi scegliamo la Galleria Nazionale (ingresso gratuito), che raccoglie le opere d’arte ungherese dalla fondazione dello stato ai giorni nostri. Numerose le stanze da visitare e fa riflettere il valore che danno alla cultura , disponibile in maniera gratuita e non a pagamento come da noi. Da non perdere una visita alla chiesa di Mattia 1245 (ingresso 6,50 euro). La chiesa fu dedicata al Re, che qui celebrò i suoi due matrimoni. L’interno è a tre navate è tutto ricoperto da affreschi fino all’inverosimile. Il Bastione dei Pescatori, di giorno è tutta un’altra cosa, e sempre affascinante, come affascinante è la vista sul Danubio e di Pest dall’alto. Per la sera, ci siamo organizzati per l’immancabile giro in battello sul Danubio. A dire la verità eravamo un po’ perplessi, poteva essere la solita trappola per turisti ed invece abbiamo apprezzato come sul battello “Duna Corso” hanno organizzato il tutto. Con 12,00 euro è compreso una bibita, giro in battello di un ora ed audioguida. Per la cena ristorante “Pampas” una zuppa d’aglio, una zuppa di zucca, costolette di maiale con patate, filetto di manzo aromatizzato al mandarino e cognac, acqua e calice di vino 33,00 euro. (Ps . L’acqua è ovunque un vero salasso, genericamente servono bottigliette da 23-33 cl al prezzo di 2,00-2,50). 01/10/07 Sole. Dobbiamo lasciare Budapest e lo facciamo concedendoci un sano riposo e dove se non alle Terme? Ci rechiamo alla terme Gellert, tre piscine di cui una coperta (fantastica mi ha fatto pensare al film “Cocoon”), tutte riscaldate. (il prezzo del biglietto è proporzionale al consumo). Nel primo pomeriggio, saliamo in macchina e partiamo alla volta di Visegrad, volendo ammirare alcuni paesini che costeggiano il Danubio. Ci fermiamo prima a Szentende, piccolo e quasi incontaminato paesino. Strano se si pensa che più in là abbiamo lasciato la caotica Budapest. Degna di nota la pasticceria, sede anche del museo di marzapane. La sera ci sorprende a Visegrad, poco più di quattro case, averlo saputo forse era meglio dormire a Esztergom. Con 55,00 euro dormiamo c/o Hotel Monti con colazione inclusa, per la cena invece “GulYas Csarda”, n. 2 zuppe con funghi, una trota con riso e patate lesse, un medaglione di maiale con patate e cipolla, n, 2 dolci di gelato 25,00 euro. 02/10/07 Raggiungiamo senza entrarci il castello di Visegrad, più per vedere il lussureggiante paesaggio dall’alto e il letto del Danubio che qui è veramente largo. Ad Esztergom, troviamo invece la basilica più grande d’ungheria, oltre ad un paesino sicuramente più vivace di Visegrad. Più avanti raggiungiamo Veszorem, paesino medioevale. Il centro storico è proprio ermetico e si erge su un roccioso dirupo. Particolare la porta d’ingresso, altrettanto particolare la torre dell’orologio (ogni ora suona una melodia di Antal Csemak), o le statue sul bastione in fondo alla via, che rappresentano i primi reali d’ungheria. Balatonfured, località sul lago Balaton sarà il luogo dove passiamo la notte. Sicuramente, visto la marina, la cittadina è molto più viva d’estate, d’inverno invece si presenta desolata. Troviamo comunque ospitalità presso un affittacamere “Galambos Tibor” senza colazione (20,00 euro) ed un ristorante, il “Borcsa” che accompagnati da musica dal vivo, ci offre una zuppa di carne, una di funghi, n. 2 piatti di pesce misto ed acqua per 21,40 euro. 03/10/07 Giornata che incomincia “all’alba”, con una passeggiata sul lago Balaton per poi proseguire discendendo il lago in macchina. Prima tappa alla penisola di Tihanyi, da visitare. Ricca di verde e con due laghi interni. Noi passeggiamo per il piccolo paesino decisamente caratteristico con i tetti come quelli di una volta, formati da fitti arbusti, le ricche bancarelle, la collina dell’eco o la particolare via crucis. Ci concediamo anche dei souvenir di tovaglie fatte a mano (trattare, trattare sempre!!!). Bello il panorama sul lago. Vista la giornata di sole ci concediamo anche un meritato riposo nelle uniche “spiaggie” che si trovano a sud-sudovest della penisola. Proseguiamo il viaggio con tappa a Keszthely, famosa più per il palazzo Festetics, costruito nel 1745 e completato 150 anni più tardi, che per il paesino in se. Lungo il tragitto che costeggia il lago, abbiamo attraversato paesini su cui non ci siamo soffermati ma che abbiamo potuto apprezzare per la loro semplicità, quiete ed in alcuni casi ospitalità che possono offrire. Arriviamo in serata, alla nostra meta della giornata, Heviz ). La città è da sempre famosa per il suo lago termale, il più grande d’europa. Dalle sue profondità (36 metri) sgorga acqua calda a 40° (temperatura media invernale trai 24°-26°). La sera sono chiusi così come il perimetro termale. C’è molta offerta di alberghi o affittacamere, molti anche con idromassaggio in camera (lo cito perché è la prima volta che lo offrono tra i 40-50,00 euro). Noi scegliamo la pensione “Villa Mediterran” , molto accogliente e con colazione intercontinentale a 55,00 euro. Per la cena ristorante “Mammulek”, n. 2 zuppe, n. 1 piatto di carne con verdure ed una trota di lago oltre ad acqua per 28,00 euro. 04/10/07 La giornata non è calda, anzi con una leggera foschia, ma accettiamo lo stesso la sfida, visto che siamo molto freddolosi, e ci muniamo di una ciambella. Non capiamo perché, ma tutti i negozi di souvenir ne sono muniti e spendiamo senza chiedere quei 4,00 euro. Constateremo poi, che nel lago non ci molti punti di appoggio, vista la profondità, la ciambella è PREZIOSISSIMA. Ce ne guadagna, sicuramente l’aspetto relax. Dovreste vederci tutti e due agganciati a quel prezioso salvagente per più di due ore, mentre giriamo per tutto il lago immersi non solo nell’acqua ma di quando in quando anche tra bellissime ninfee, bianche, rosse e viola, uno spettacolo. Si paga a tempo, per 3 ore e mezzo, 12,00 euro in due. Ripartiamo nel primo pomeriggio, con una destinazione un po’ fuori mano, Sopron. Le guide ne parlano come “una piccola Vienna” e già questo da solo vale la nostra curiosità. Ci sono circa 100 km da Heviz, fatte di pianure e grandi spazi, intramezzati da rigogliosi boschi, forse la vera ungheria. Sopron, dal canto suo val bene la visita, giriamo per il racchiuso centro storico, apprezzando palazzi antichissimi ed una torre caratterizzata da una bizzarra commistione di stili architettonici risalente al XII secolo. C’è anche un grande castello, ma malamente lo snobbiamo. Per dormire alloggiamo in una pensione a 37,00 euro ma c’è di meglio. Per la cena invece “Jeguerem”, dove prendiamo, n. 2 zuppe, un filetto con contorno di riso e mirtilli, una cotoletta di maiale pancetta e formaggio oltre all’acqua il tutto per 25,00. Va detto, che in genere non mangiamo zuppa a casa nostra, ma qui e con questo clima ci è sembrato sempre naturale mangiarle. 05/10/07 Ci alziamo tardi, quasi a voler rimandare la partenza, perché con oggi si conclude il nostro viaggio. Ci aspetta un lungo rientro a casa, quasi 800 km, ma abbiamo voluto utilizzare a pieno i giorni a nostra disposizione e ne è valsa sicuramente la pena. Facciamo ritorno passando dall’austria molto più comoda e scorrevole (non dimenticate la vignetta), con uno sguardo alle alpi ed uno alle pianure. In macchina, è un continuo ricordare i momenti passati, percorrendo in lungo ed in largo la slovenia e l’ungheria, con la certezza di aver percorso km di vero piacere, godendoci non solo i punti nevralgici ma anche quelli che soltanto viaggiando in auto si possono scoprire ). Un arrivederci al prossimo viaggio, Daniela e Paolo.



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