Un percorso alla ricerca delle bellezze della Sicilia Orientale

Un viaggio alla scoperta di Catania, Siracusa, Taormina e la Val di Noto
Scritto da: nadia.bravo
un percorso alla ricerca delle bellezze della sicilia orientale
Partenza il: 01/05/2016
Ritorno il: 07/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Ho organizzato questo viaggio circa tre settimane prima della partenza, prenotando il volo con Volotea e trovando ampia disponibilità di strutture per pernottare. Per totali 7 giorni/6 notti in 2 persone abbiamo speso circa 750 euro a testa tutto compreso.

Alcune informazioni generali:

Volo A/R da Venezia a Catania con Volotea (costo del biglietto circa 90 euro a testa).

Noleggio auto con la compagnia Budget. Stipuliamo l’assicurazione aggiuntiva a eliminazione di tutte le franchigie (non si sa mai…) per una spesa totale di circa 370 euro, piuttosto alta ma in linea con i costi sostenuti dei noleggi in Italia.

Pernottamenti: B&B e hotel prenotati su Booking. Le tappe:

– 3 notti a Catania presso il B&B Scirocco d’Africa

– 1 notte a Siracusa presso l’hotel Parco delle Fontane

– 2 notti a Modica, presso il B&B Villa Cappuccina

Clima: i primi giorni il meteo è molto variabile, con un alternarsi di nuvole/pioggia/ sole, e temperature sui 18-20°C con vento costante. Si va in giro abbastanza coperti (felpa e giubbino). A metà settimana il tempo si stabilizza al bello, con temperature sui 20-22°C e clima sempre ventilato.

Cucina: l’elemento gastronomico è parte fondamentale di un viaggio in Sicilia!

Durante il giorno ogni occasione è buona per “fare una pausa” con spuntini e assaggi di vario tipo. Dal semplice caffè espresso fatto ad arte, al latte di mandorla per dissetarsi, alle granite per rinfrescarsi. Lo “street food” dolce e salato è garanzia di bontà e golosità. Quanto ai ristorantini, ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche. Segnalo qualche posticino che mi è particolarmente piaciuto:

Catania: Caffè Prestipino, Trattoria Giglio Rosso, Cutilisci.

Siracusa: Le Vin de L’Assassin Bistrot.

Modica: Acqua e Farina pizzeria, Osteria dei Sapori.

Scicli: Ristorante Baqqalà.

Programma

Domenica 1° maggio, Catania

Atterriamo nel primo pomeriggio, recuperiamo l’auto a noleggio (gli uffici di noleggio si trovano appena fuori l’aeroporto, a 200m sulla dx e si raggiungono comodamente a piedi). Ci lanciamo nel folle traffico della città e raggiungiamo il B&B Scirocco D’Africa per scaricare le valigie. Qui conosciamo le due gentilissime ragazze che lo gestiscono, e che ci forniscono un sacco di informazioni utili e una mappa della città. Di nuovo ci mettiamo nel traffico e andiamo in centro. Piove e ne approfittiamo per mangiare qualcosina, del tipo arancini di riso e fritti vari, che bontà! Passeggiamo poi in lungo e in largo per le strade del centro, per familiarizzare con la città che ci ospiterà per tre giorni.

Riassumo qui i principali punti di interesse che consiglio di visitare a Catania:

Cattedrale di S. Agata e antistante piazza, Fontana dell’Elefante;

Porta Uzeda, nei dintorni della quale la mattina si tiene il famoso mercato del pesce;

Piazza Università e via Etnea;

Giardino Bellini;

Chiesa e Monastero di San Benedetto e Via Crociferi;

Piazza Dante Alighieri (posto consigliato per parcheggiare) e Monastero di S. Nicolò l’Arena.

Ovviamente c’è molto di più, questi sono solo i luoghi che ho preferito ad altri.

Lunedì 2 maggio, Taormina e la riviera dei Giganti

La mattina decidiamo di andare a nord e visitare Taormina. All’arrivo c’è poca gente, ma col passare delle ore arrivano pullman di turisti e scolaresche e le strade si riempiono di comitive.

Taormina è letteralmente una perla, incastonata in uno scenario perfetto. La vista si estende sul mare, sulla piana sottostante e sullo sfondo si taglia l’Etna con la sua vetta misteriosa circondata da nubi.

Il centro storico è curatissimo e in ordine, la piazzetta che si affaccia sul mare ti fa prendere respiro, e il teatro romano sorge in una posizione invidiabile con una scena perfetta.

Verso le 13 arriva un temporale, perciò ripartiamo e ci spostiamo a sud sulla riviera dei Giganti, ad Aci Trezza. In auto esploriamo la costa. La roccia lavica nera caratterizza il paesaggio e i Giganti (due grandi faraglioni di pietra nera) si ergono maestosi sotto un cielo dapprima cupo e poi via via più soleggiato. Vistiamo Aci Trezza, che non è un granché ma è una tappa obbligata anche solo per la curiosità di associare un’immagine reale ai luoghi dove si svolgono le tristi vicende de I Malavoglia.

Ci beviamo infine un buon caffè e facciamo rientro a Catania nel tardo pomeriggio.

Martedì 3 maggio, Mercato del pesce a Catania e anello dell’Etna

La mattina andiamo in centro città a visitare il ricco, variopinto e chiassoso mercato del pesce di Catania, assolutamente imperdibile! I banchi dei venditori sono strapieni di specie ittiche di ogni tipo, l’abbondanza regna sovrana e le grida dei pescivendoli che attirano i compratori rendono il tutto molto caratteristico. Si tratta di uno spettacolo assolutamente da non perdere!

Verso la tarda mattinata decidiamo di partire per un tour in auto lungo l’anello di paesini alla base dell’Etna. La nostra idea iniziale era di dedicare una giornata a fare un’escursione sul vulcano, ma le condizioni meteo non favorevoli e la persistente presenza di nubi attorno alla sommità ci impongono un cambio di programma. Prendiamo così la direzione di Paternò, Biancavilla, Adrano, per raggiungere Bronte. Qui ci fermiamo per assaggiare il mitico gelato al pistacchio ed alcuni buonissimi dolci alla crema di pistacchio, che golosità!

Raggiungiamo poi Randazzo, paesino storico che merita una piccola sosta, e attraversiamo il meraviglioso e selvaggio versante nord delle pendici dell’Etna. La pietra lavica nera fa capolino dal colore verde dei cespugli, e mille macchie di ginestre gialle tempestano le pendici del monte. Ancora una volta, è un gran peccato che il tempo sia piovoso perché in questa zona il paesaggio è bellissimo!

Si estende poi una vasta area coltivata a vigneti, questa infatti è zona di produzione di ottimi vini.

Terminato l’anello, raggiungiamo le Gole dell’Alcantara. Il torrente Alcantara, prima di raggiungere la costa, attraversa queste strette gole scavate nella roccia basaltica. Le gole sono facilmente visitabili all’interno dell’omonimo parco (l’ingresso è a pagamento), percorrendo un facile sentiero. Il posto è molto bello e a mio avviso, se si è in zona, vale la pena fermarsi.

Mercoledì 4 maggio, Siracusa

Finalmente cielo azzurro e sole splendente! Lasciamo Catania e il suo traffico caotico, e raggiungiamo in poco meno di un’ora Siracusa.

Non è il caso di scoraggiarsi se l’arrivo in città sembra poco promettente. Siracusa è stata la più bella sorpresa di questo viaggio nella Sicilia orientale, in quanto racchiude un vero e proprio gioiello: Siracusa Ortigia da sola vale il viaggio!

Arriviamo dunque in città e per prima cosa sostiamo a scaricare le valigie all’Hotel Parco delle Fontane (soggiorno che ci lascerà pienamente soddisfatti, sia per la bellezza del contesto che per la qualità del servizio). Iniziamo la nostra visita al Parco Archeologico della Neapolis , dove si trovano il Teatro Greco, l’Orecchio di Dioniso e l’Anfiteatro Romano. Qui lasciamo un piccolo obolo al parcheggiatore abusivo che si premura di indicarci dove sistemare l’auto (per dovere di cronaca, sarà la prima e unica volta che ci capiterà di incontrarne uno) e ci avviamo all’ingresso. Il parco è molto vasto ed il Teatro Greco è tuttora sede di eventi e rappresentazioni. L’area retrostante dove si trovano l’Orecchio di Dioniso e la Latomia del Paradiso è un po’ trascurata, alcuni sentieri sono chiusi e l’erba vi cresce alta. Questo limita l’estensione del percorso di visita, ed è un peccato perché il luogo – se fosse interamente aperto e ben curato – avrebbe un potenziale notevolissimo.

Ci spostiamo successivamente verso l’isola di Ortigia, dove trascorriamo tutto il pomeriggio.

Ortigia è un posto dove perdersi camminando nelle strette stradine, per poi sbucare nella magnifica Piazza Duomo, o percorrere il passeggio Aretusa fino alla Fonte, e girare a caso qua e là alla ricerca di scorci suggestivi. Piazza Duomo è uno dei contesti architettonici più belli, equilibrati ed armoniosi che ricordi di aver visto. E’ inoltre perfettamente restaurata, un luogo assolutamente imperdibile.

Giovedì 5 maggio, Noto e la Riserva Naturale di Vendicari

La mattina partiamo e raggiungiamo Noto. E’ il momento finalmente di contemplare il Barocco Siciliano, uno dei motivi che mi hanno portato qui.

Dedichiamo la mattinata a visitare la Cattedrale di San Nicolò ricostruita, la Sala degli Specchi, e ci facciamo guidare nella Chiesa e convento di Santa Chiara. Camminiamo per le vie centrali, senza farci mancare gli abituali caffè, spuntini e assaggi dello “street food” siciliano che rappresentano tappe immancabili delle nostre giornate. Noto ci si presenta in tutto il suo splendore in una giornata di pieno sole.

Dopo qualche ora di ricognizione, ci rimettiamo in moto con destinazione la Riserva Naturale e Oasi Faunistica di Vendicari. Lasciamo l’auto al parcheggio di un bar/agriturismo oltre il quale l’accesso è vietato, e ci incamminiamo lungo un sentiero che ci porterà prima alla spiaggia di Vendicari e alle sue acque cristalline (qui in effetti troviamo alcune persone impegnate a prendere a sole e fare il bagno, pur essendo inizio maggio) e poi ai resti di archeologia industriale che formano il complesso della Tonnara.

Quest’ultimo è un altro luogo che mi resterà scolpito nella mente, in quanto la sua architettura (perfettamente restaurata nelle parti che sono rimaste in piedi) si trova in un contesto totalmente deserto (terra e mare e nient’altro) che evoca scenari metafisici, tanto che mi aspetterei di trovarla rappresentata in un quadro di De Chirico.

Lasciamo questo luoghi solitari e raggiungiamo Modica e il B&B Villa Cappuccina, che è l’ultima tappa del nostro percorso.

Venerdì 6 Maggio, Ragusa e Modica

La mattina raggiungiamo Ragusa Ibla. Ci addentriamo nelle strette viuzze del centro storico, fino al Duomo di San Giorgio e la relativa Piazza, e poi avanti su Corso XXV Aprile fino al Giardino Ibleo. Quest’angolo di mondo si rivela un’altra perla del nostro percorso, arroccata su un promontorio roccioso dove non si vedono altro che tetti e case e colori uno sull’altro. Il colpo d’occhio sulla città è notevole ed immagino che di notte, tutta illuminata, sia ancora più suggestiva.

Il pomeriggio rientriamo a Modica e dedichiamo qualche ora a visitare quest’ultima, corso Umberto I e le sue chiese arroccate in cima a ripide scalinate (il Duomo di San Giorgio, il Duomo di San Pietro), il quartiere con la casa natale di Salvatore Quasimodo, e facciamo un paio di imperdibili tappe alle Dolcerie per assaggiare ed acquistate il famoso cioccolato.

Il tardo pomeriggio ci spostiamo nella piccola cittadina di Scicli, un “fuori programma” che improvvisiamo per curiosità. Vi scopriremo la Chiesa di San Matteo, abbandonata, in posizione panoramica a dominare la città ed un centro storico molto piacevole da visitare.

Sabato 7 maggio, il rientro

Con tutta calma ci prepariamo al rientro. Il volo è alle 14 e decidiamo di fare una strada alternativa da Modica a Catania, lungo la SS514 e la SS194. Abbiamo così modo di vedere i paesaggi dell’entroterra. In meno di due ore arriviamo a destinazione, il nostro volo sarà puntuale e ci riporterà a Venezia in orario.

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Riviera dei Ciclopi

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Catania

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Taormina

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Siracusa

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Oasi Vendicari

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Catania

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Gole Alcantara

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Modica

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Pistacchio Bronte



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