Alla scoperta delle Seychelles in tre!

Nell’immaginario collettivo le Seychelles rappresentano un Paradiso meta di viaggi di nozze o di un turismo elitario. Nella realtà queste isole meravigliose rappresentano una destinazione accessibile a tutti e soprattutto con una ricchezza e diversità di offerta tale da accontentare tutti i palati: mare incontaminato, spiagge deserte,...
Scritto da: Gaia2006
alla scoperta delle seychelles in tre!
Partenza il: 15/08/2009
Ritorno il: 28/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Nell’immaginario collettivo le Seychelles rappresentano un Paradiso meta di viaggi di nozze o di un turismo elitario. Nella realtà queste isole meravigliose rappresentano una destinazione accessibile a tutti e soprattutto con una ricchezza e diversità di offerta tale da accontentare tutti i palati: mare incontaminato, spiagge deserte, vegetazione lussureggiante, natura rigogliosa, ottimi siti per snorkeling e immersioni, cultura vivace e popolazione cordiale.

Rimangono impresse le spiagge di Anse Source D’Argent di La Digue e Anse Lazio e Anse Georgette a Praslin, ma meritano altrettanta attenzione i Parchi Naturali disseminati nelle varie isole tra cui spicca la Vallee de Mai con il famoso Coco de Mer a Praslin, le splendide passeggiate e sentieri che conducono da un lato all’altro delle isole attraversando scenari mozzafiato e le caratteristiche piantagione di vaniglia, cannella, frutta tropicale.

La destinazione merita almeno un paio di settimane di viaggio, si può andare praticamente tutto l’anno (i locali dicono che dicembre e gennaio sono mesi piovosi ma si tratta comunque di piogge rapide) e prenotando in anticipo si riescono ad acquistare i voli a tariffe vantaggiose.

A parte Air Seychelles che collega Mahe alle principali città europee, interessanti sono le tariffe con Emirates e Qatar Airways. Noi abbiamo organizzato il volo con quest’ultima con scalo a Doha, acquistando il biglietto da Internet direttamente sul sito della compagnia a Maggio per Agosto (15-28 agosto) il costo è stato di 2.700 euro per 2 adulti e una bimba di 3 anni, che quindi paga il 70% del biglietto.

La compagnia è ottima, aerei moderni e staff cortese, ai bimbi viene offerto un kit gioco ed un menù personalizzato su richiesta (va indicato al momento della prenotazione). Il viaggio di andata ha l’inconveniente di avere un transito a Doha di circa 6 ore, ma la compagnia offre un voucher pasto ai passeggeri in transito e l’aeroporto seppur piccolo, è ben attrezzato (comprende anche un’area relax e un’area giochi per bambini).

L’arrivo a Mahe già ci sorprende per la posizione dell’aeroporto, un ritaglio di terra tra l’Oceano e le montagne: la pista è letteralmente circondata dal mare! All’arrivo c’è una lunga fila al controllo passaporti, all’uscita veniamo accolti dallo staff del catamarano Cat Cocos (che abbiamo prenotato sempre tramite Internet) che fornisce il trasferimento gratuito dall’aeroporto al Porto (circa 20 minuti). Cambiamo direttamente al’aeroporto gli euro in valuta locale (1 euro =17,50 SEY) Arrivati al porto paghiamo il nostro ticket A/R per Praslin (82 euro adulti, 44 euro child) ma in realtà scopriremo poi che c’è un’altra compagnia che opera sulla stessa tratta, con ottime coincidenze per la Digue, più economica. (Praslin express). Il tragitto a bordo del moderno catamarano dura 1 ora. Il mare è piuttosto mosso e la stanchezza del viaggio si fa sentire, quindi sto piuttosto male e vedo che la sensazione è condivisa da molti passeggeri, ma onestamente con questo vento penso anche la breve traversata in aereo (15 minuti con piccoli aerei Air Seychelles, circa 150/160 euro A/R) sarebbe stata movimentata! Il nostro itinerario prevede la visita di Praslin, La Digue e Mahe. Viaggiando con una bambina abbiamo preferito prenotare tutte le guest house prima di partire, utilizzando il sito www.Seychelles.Com, ma abbiamo poi visto sul posto che si trovano sistemazioni last minute, semplicemente chiedendo ai locali o prenotando tramite la propria guest house i soggiorni successivi.

Arrivati al Jetty di Praslin ci viene a prendere gratuitamente Jerry, il signore che gestisce la nostra Guest house, La Cuvette. Il tragitto dura circa 15 minuti. La Cuvette è una graziosa guest house, semplice ma pulita, situata a circa 200 mt dalla spiaggia di Grand Anse. La spiaggia non è un gran che di questo periodo, per via delle alghe ma comunque questo lato dell’isola è una buona base per spostarsi perché in 15 minuti di auto si arriva praticamente ovunque, e sicuramente Grand Anse è più tranquilla ed economica di Cote D’or, la località più turistica di Praslin, che offre vari hotel, ristorantini, qualche negozio ed una lunghissima spiaggia di sabbia bianca, protetta dalla barriera corallina. Dalla Cote D’Or partono anche tutte le escursioni in barca.

La Cuvette costa 70 euro in doppia, 80 in tripla, inclusa prima colazione. Il primo giorno ci hanno dato una stanza piccola, sul retro e vecchiotta, poi x fortuna dal secondo giorno ci hanno subito spostata in una spaziosa camera con veranda di fronte alla piccola piscina della Guest House. Anche se nei nostri contatti via mail ci avevano offerto la mezza pensione, scopriamo sul posto che non è possibile perché non ci sono altri ospiti che la richiedono, ma per fortuna ci sono vari ristorantini nei dintorni raggiungibili anche a piedi.

La prima sera in realtà c’è la cena in hotel perché c’è un gruppo di Avventure nel Mondo e quindi ci affiliamo a loro (pagando solo 20 euro in 2 – bimba gratis- per un ricco buffet creolo!). Comunque noleggiamo subito una macchina per essere autonomi e padroni dell’isola. Affittiamo una piccola Daiatsu a 40 euro al giorno per 3 gg + la prima mezza giornata free. I costi vanno contrattati! Ci troviamo molto bene con PHLS rent (tel 233219). Le tariffe medie sono di 35/40 euro al giorno, le jeep costano di più ma non sono necessarie, sebbene le strade non siano un gran che.

La prima colazione è buona e servita con dei bei sorrisi:caffè, tea, latte, succo di frutta, frutta fresca, pane tostato con marmellata, uova. Il secondo giorno a Praslin il tempo è nuvoloso, a tratti piove, per cui ne approfittiamo x andare a visitare la Valle de Mai, Patrimonio dell’Unesco. Si trova a 10 minuti di auto dal nostro hotel. Il biglietto d’ingresso è caro, 20 Euro o 25 USD a persona, però in effetti merita una visita. Si possono ammirare piante vecchissime, camminare nella foresta e vedere il famosissimo Coco de Mer, simbolo dell’isola, dalla curiosa e singolare forma…Si possono scegliere passeggiate più o meno lunghe, noi abbiamo fatto la media che dura circa 1 ora e mezzo, anche se a un certo punto è piovuto abbiamo sentito solo il rumore, coperti dalle larghe foglie delle palme di cocco. Il tempo cambia molto rapidamente, ed in effetti verso le 13.00 a tratti esce il sole per cui facciamo una visita ad Anse Lazio. Per fortuna che abbiamo la macchina! A parte che gli autobus su quest’isola passano a orari indefiniti, ma x andare ad Anse Lazio lasciano ai piedi di una ripida salita che metterebbe a dura prova chiunque! E soprattutto noi che viaggiano con una bambina preferiamo un minimo di comodità! La spiaggia è bellissima, selvaggia, con sabbia bianchissima e grosse onde che arrivano quasi alla vegetazione (c’è l’alta marea è la spiaggia è pochissima), un’atmosfera onirica, circondata da splendide rocce granitiche. Il contrasto dei colori è fantastico, con il bianco della spuma delle onde che si infrangono, l’acqua turchese e la vegetazione smeraldo. C’è anche un fiume che arriva fino al mare, creando un contrasto ed un paesaggio unico. Date le onde molte grosse, nostra figlia finisce per fare il bagno nel fiume, tranquillo e pulito. In effetti con la marea così alta è difficile rimanere ad Anse Lazio per cui torniamo sulla Cote D’or, dove compriamo un po’ di frutta fresca da un venditore sulla spiaggia, di fronte alla gelateria da Luca. A proposito il gelato e la pizza qui sono naturalmente diversissimi dai nostri, ma discreti, le insalate sono gustose. La sera andiamo a mangiare vicino all’hotel, da Agnes, un Ristorantino /take away raggiungibile anche a piedi, dove mangiamo un ottimo tonno con contorno di riso e verdure, Gaia mangia un buon pollo con patatine, per 42 euro totali. Qui incontriamo Franca e Francesca, nostre vicine nella guest house, alle quali diamo un passaggio che segnerà l’inizio di una simpatica amicizia. Loro sono qui già da una decina di giorni, per cui di danno un po’ di suggerimenti, tra i quali telefonare al Lauriel Resort per ottenere il permesso ad accedere alla magnifica spiaggia di Anse Georgette. Questa spiaggia, libera come tutte le spiagge delle Seychelles, si trova in effetti all’interno di questo lussuoso Resort, che ne limita l’accesso agli ospiti esterni. E’ necessario quindi chiamare e prenotare, lasciando il proprio nome, a volte anche diversi giorni prima. (tel. 281281) Per fortuna riusciamo ad andare la mattina seguente: dal nostro hotel sono circa 15 minuti, la strada attraversa il piccolo aeroporto e un po’ prima di arrivare c’è anche un piccolo e fornito supermercato. Il Lauriel Resort è meraviglioso e curatissimo. Parcheggiamo la macchina e per arrivare alla spiaggia si attraversa un magnifico campo da golf, verde ed elegantissimo. Il percorso è composto da salite e discese e a piedi saranno circa 15 minuti, ma per fortuna ci da un passaggio la navetta dell’hotel che accompagna gli ospiti alla spiaggia. Arrivare ad Anse Georgette è un sogno! Davanti ai nostri occhi, dal verde delle mangrovie, dei tamakaca e delle palme, si apre un ventaglio di sabbia bianchissima davanti ad un mare azzurrissimo, con incastonate ai lati delle rocce granitiche, come gioielli preziosi. C’è pochissima gente e questo la rende ancora più incredibile, ma in effetti è difficile incontrare spiagge affollate alle Seychelles. Non c’è barriera corallina e le onde, regolari e perfette, si rompono a pochi metri dalla spiaggia, lasciando una scia di spuma bianchissima. Gaia si diverte moltissimo a correre sul bagnasciuga e a guardare lo spettacolo delle onde! Sicuramente una delle più belle spiagge che abbia mai visto.

Il pomeriggio ci spostiamo sulla Cote D’Or per fare un bagno tranquillo nella laguna protetta dalla barriera corallina e prenotare l’immersione di Gio per il giorno seguente. La sera rientrando in hotel, veniamo tamponati da una distratta signora locale! Nulla di grave, a parte un danno all’auto, chiamiamo subito Jose del noleggio che arriva in 5 minuti, e per fortuna ci da ragione . Si comportano tutti onestamente e cortesemente, sbrigano la faccenda del danno tra di loro e ci offrono una macchina sostitutiva.

La sera andiamo a cena insieme a Franca e Francesca al Cafè du Monde, 5 minuti in auto, Ristorante molto carino con un grazioso giardino, ma la cameriera è proprio scortese ed il cibo discreto. Piatti creoli a base di pesce o carne con verdure e riso di contorno a 18 euro p.P., Gaia prende una pizza a 10 euro. Il giorno seguente partiamo presto per la Cote D’OR perché Giovanni ha prenotato un’immersione con la Octopus Diving e deve essere li per le 09. Con 50 Euro viene portato a Boobi Island, un vero paradiso con pesci di ogni tipo, tartarughe e squali. Io e Gaia rimaniamo tranquille sulla spiaggia, che essendo protetta dalla barriera corallina è perfetta e sicura per i bambini. A pranzo andiamo alla gelateria da Luca che prepara delle buone insalate, pizze discrete e gelati molto gustosi. Nel pomeriggio andiamo ad Anse Lazio, che con la bassa marea ed il mare calmo mostra tutto il suo splendore. Proseguendo sulla spiaggia principale ci sono altre spiaggette piccole e riparate, dove è facile fare il bagno anche con Gaia. Dei bambini prendono dei cocchi e ce li danno, mangiare cocco fresco sulla spiaggia è tipico delle Seychelles.

La sera andiamo a cena nell’ottimo Ristorante del grazioso Hotel Britannia, appena dietro il nostro hotel: un main course con pesce/carne e riso/patatine e insalata costa sui 15 Euro. Ci informiamo anche sul costo della camera perché il posto è veramente carino e curato, euro 144 inclusa prima colazione.

L’ultimo giorno a Praslin abbiamo prenotato l’imperdibile escursione a St Pierre e Curiose, sempre con Octopus Diving, che oltre ad essere un affidabile diving offre escursioni ben organizzate in barche con tendalino e staff molto cortese, con possibilità di pagare anche con carta di credito. Il costo è 30 euro p.P., Gaia è Gratis e la media per questa escursione offerta anche dai barcaioli sulla spiaggia è di 25 euro, però in effetti con octopus Diving si ha un ottimo servizio ed incluso un light lunch. Ci vengono anche a prendere in hotel la mattina seguente, ci danno pinne e maschere e si parte alle 9.30. (attenzione a chi offre escursione più lunch, fanno pagare 45/50 euro per una grigliata di pesce ma non ne vale la pena!!!) La prima sosta è a St Pierre, un’isoletta che si trova proprio davanti alla Cote D’Or: qui bisogna pagare una tassa locale di 10 euro p.P. Perché è un parco naturale, che comprende anche l’isola di Curiose. La sosta per lo snorkeling è strepitosa: ci sono pesci di tutti i colori! Da St Pierre a Curiose sono circa 10 minuti di barca: si approda dove c’è la riserva con le tartarughe giganti, ce ne sono moltissime, veramente grandi, che si muovono lentamente mangiando foglie. Nostra figlia è entusiasta, riesce a vedere anche quelle piccoline appena nate, e riesce a dar da mangiare foglie alle tartarughe dalle sue mani, una bellissima esperienza.

Da qui si parte per una magnifica passeggiata nel verde, salendo su sentieri coperti da vegetazione che offrono scorci meravigliosi dell’isola e del mare turchese circostante. Il sentiero attraversa l’isola e in circa mezz’ora, stanchi e sudati arriviamo su una spiaggia paradisiaca, con sabbia bianchissima a invitante acqua turchese. Facciamo uno splendido bagno rigenerante, la spiaggia è semideserta in quanto disabitata quindi ci arrivano sono le escursioni in barca. E poi ci offrono il nostro light lunch composto da pizza, una pietanza locale a base di pasta sfoglia ripiena con pesce o pollo, frutta, cracker, biscotti, soft drink. Nel pomeriggio proseguiamo per costeggiare Anse Boudin, Anse Georgette e Anse Lazio, dove facciamo una sosta per lo snorkeling. L’acqua ha un colore così turchese da abbagliare e la vegetazione vista dal mare toglie il fiato. Veramente un’escursione imperdibile.

Rientriamo verso le 16.00 sulla spiaggia e oggi proviamo a prendere il bus x rientrare in hotel. Ci presentiamo alla fermata del bus con un buon anticipo rispetto all’ultima corsa (prevista alle 1715) dato che tutti ci hanno riferito che i bus non seguono affatto gli orari. Con 7 Rupie prendiamo il bus che in mezz’ora ci porta a Grand Anse (passando prima per il porto). NB: i bus locali non accettano monete superiori alle 50 rupie, quindi è necessario portare i soldi spicci, il biglietto si paga direttamente all’autista.

L’ultima serata ceniamo nella nostra veranda in hotel con Franca e Francesca che hanno organizzato una cena con il loro venditore di frutta conosciuto in spiaggia, Jerry, un simpatico rasta che ci prepara un’ottima cena a base di pesce, pomodori freschi, frutto del pane a 10 euro p.P. E’ l’occasione anche per fare 4 chiacchiere con un “locale” che come tutti i seychellesi parla perfettamente inglese e francese.

Sabato 22 agosto Dopo un’ottima prima colazione e aver salutato la simpatica Fiona che lavora alla Cuvette, prendiamo un taxi per il porto. Costo concordato con Fiona, 15 Euro per noi 5, incluso bagagli. In 15 minuti ci porta dritti all’imbarco del traghetto per la Digue. Facciamo i biglietti al porto, noi compriamo A/R con 20 euro per adulto e 12 per Gaia. La barca sembra una grande barca a vela, che il 25 minuti attraversa la striscia di mare fino alla Digue. Chi si siede fuori viene completamente bagnato dagli schizzi del mare! La Digue ci accoglie con un sole meraviglioso. Appena sbarcati si respira un’aria diversa, da luogo d’altri tempi, dove tutto sembra essersi fermato. Ci sono pochissime auto, chi ha tanti bagagli sale su carri trainati da buoi, noi andiamo a piedi fino a Chez Marston, situata a 5 minuti dal Jetty. Sul viale c’è qualche negozietto, altre guesthouse ma la nostra sembra la più carina. Il Ristorante da proprio sul viale principale e lascia intravedere il mare. Appena arrivati ci offrono succo fresco di mango e ci accompagnano nella nostra stanza. Chez marston dispone di 5 camere con bagno e veranda, in realtà a noi danno una villetta in fondo al giardino con cucina, salotto, bagno enorme, camera da letto e delle scale che portano a una mansarda con altri 2 letti. Abbiamo inoltre una splendida veranda che si affaccia su un giardino caotico ma carino, dove Gaia può giocare tranquilla. Affittiamo direttamente da loro le nostre bici, tanto abbiamo visto che il costo è ovunque lo stesso, circa 5 euro al giorno. Naturalmente hanno disponibili bici con seggiolini per bambini.

La nostra prima pedalata è verso Anse Patate, bellissima ma troppo poca spiaggia con l’alta marea, per cui torniamo un po’ indietro e ci fermiamo nella calmissima Anse Severe, protetta dalla barriera corallina, anzi con la bassa marea è praticamente una piscinetta! Chi ha le scarpe da scogli può avventurarsi a piedi fino alla barriera corallina per fare snorkeling, in alternativa bisogna aspettare l’alta marea e andarci a nuoto. La sera proviamo la buona cucina di Chez Maston, che è anche uno dei pochi Ristoranti sull’isola. Noi siamo in mezza pensione a 120 euro a notte, ma la cena è ricchissima: antipasto ( a scelta tra insalate e zuppe), main course (pesce, pollo, frittate, pizza, ecc) e dolce (crepes con gelato, banana flambee o gelato, ottimo quello alla vaniglia). Sabato sera c’è anche musica dal vivo, quindi passiamo una piacevole serata anche perché non si sono molti altri locali o cose da fare! Facciamo 2 passi, ma è necessario avere la torcia perché non i vede nulla e perché svolazzano dei simpatici pipistrelli.

Marston, il proprietario della Guesthouse è un personaggio singolare, con la lunga barba bianca e gli occhi vispi: lo vedi sempre seduto al tavolo del Ristorante con la sua birra o coca cola in mano, sorridente e cordiale.

Durante la notte c’è un violento acquazzone e anche la mattina il tempo non promette nulla di buono. Dato che comunque pare che il tempo qui vari alla velocità del vento, decidiamo di attraversare l’isola in bici alla volta di Grand Anse. Sono circa 4 km da fare in bici con un paio di salite piuttosto faticose soprattutto perché le bici non sono un gran che, ma Grand Anse merita la visita. E’ una lunga spiaggia selvaggia non balneabile da giugno a settembre a causa delle forti correnti e del mare molto mosso, ma il paesaggio è comunque emozionante. Da Grand Anse parte un sentiero che in circa 15 minuti porta a Petit Anse, anch’essa incontaminata e affascinante. Da qui arrivare ad Anse Coco è un ‘avventura perché il sentiero non è molto ben segnato: circa a metà di Petit Anse c’è un minuscolo sentiero che entra verso l’interno e si addentra nella vegetazione, si attraversano 2 travi di legno a mo’ di ponticello e si prosegue verso destra. Si arriva a un bivio e bisogna andare di nuovo verso destra, quasi a tornare al mare (è anche indicato a terra con una freccia su un sasso) e in realtà salendo verso le rocce granitiche. In 15 minuti si arriva ad una deserta Anse Coco, più riparata ma comunque non balneabile, selvaggia e pura. Purtroppo oggi è molto nuvoloso e inizia anche a piovere, quindi torniamo indietro abbastanza presto, ma la passeggiata merita comunque la fatica, è uno scenario incredibile. Riprendiamo le bici e pedaliamo alla volta dell’hotel, ci fermiamo per una pausa al chiosco da Simon, che con 35 Rupie offre frullati freschi e dissetanti di frutta locale.

Con il sole di lunedì andiamo ad Anse D’Argent. Si paga un ticket d’ingresso alla Union Estate (meglio pagare in rupie 100, contro i 10 euro) e già sembra di entrare in un altro mondo, incontaminato. Si attraversano piantagioni di vaniglia e cannella, tra palme da cocco e banani, mentre sulla destra si intravede il turchese del mare. Intorno solo silenzio, interrotto dal canto degli uccelli. All’ombra degli alberi grosse tartarughe giganti mangiano pacifiche e lente, quasi a sottolineare che qui il tempo si è fermato. Si parcheggia la bici nei pressi di un Ristorantino e si procede a piedi per circa 10 minuti, in un sentiero da favola, tra rocce di granito e mare. Ci sono diverse calette riparate ma Anse Source D’Argent è uno spettacolo della natura: protetta dalla barriera corallina, è una distesa infinita di acqua azzurra e limpida, lambita da sabbia bianca e pura e da rocce granitiche scolpite dal vento. Se il Paradiso esiste è sicuramente Anse D’Argent, considerata infatti una delle spiagge più belle del mondo. E difficile distogliere lo sguardo da cotanta bellezza! Solo l’appetito ci spinge a tornare al Ristorantino per concederci un eccellente pranzo a bordo mare: prendiamo riso al curry con verdure servito con una pastella di melanzane squisita, una bistecca di tonno abbondante e gustosa, ed una golosissima crepes con cocco caramellato, banana e marmellata di mango, il tutto a soli 16 euro! Trascorriamo il pomeriggio a goderci il sole ed il mare, volendo ci sono anche dei venditori di frutta che offrono piatti di frutta fresca a 100 rupie.

La sera ceniamo insieme alle ragazze di Padova e un gruppetto di avventure nel mondo da Chez Marston.

Martedi 25 agosto Prima di andare in spiaggia visitiamo la graziosa chiesa della Digue e chiediamo quanto costano delle splendide ville di fronte alla spiaggia de La Reunion, euro 175 BB. Sono veramente belle, adatte a una coppia o a una famiglia. Alla Digue si trovano sistemazioni più economiche, basta chiedere sul posto o spostarsi leggermente verso l’interno (si tratta comunque di pochi minuti in bici dal mare). Le nostre amiche hanno trovato una casetta graziosa a soli 40 euro a notte con una deliziosa colazione. Ritorniamo ad Anse D’argent, è troppo bella per non godersela un po’. Ripaghiamo l’ingresso di 100 rupie, se si conservano i ticket il terzo ingresso è gratis. Ci fermiamo in una piccola baia prima della famosa spiaggia, più riparata. Anche ad agosto una spiaggia così bella non è mai gremita di gente, ma ognuno ha la sua tranquillità ed il suo spazio. Facciamo dell’ottimo snorkeling, ripranziamo all’ottimo Ristorante e a malincuore la sera al tramonto salutiamo questo paradiso.

Ultima ricca cena da Chez Marston sempre affollatissimo (ed in effetti il servizio è un po’ lento) e siamo pronti per la partenza.

Mercoledi 26 agosto Dopo un abbondante prima colazione, ed un giretto tra i negozietti dell’isola, prendiamo il catamarano delle 9.30 che in 10 minuti ci riporta a Praslin. Li dobbiamo aspettare un’oretta al porto la coincidenza per Mahe. Arrivati a Mahe contrattiamo un taxi che con 150 rupie ci porta al Sun Resort, un delizioso, pulito e nuovo piccolo hotel situato a Beau Vallon. E’ diviso in minicasette intorno ad una piscina. Le camere sono spaziose e dotate di una veranda, cucina, aria condizionata, TV, phon, un ritorno alla civiltà! E’ un po’ più caro della Media, euro 120 a notte la tripla in BB, un po’ prima del nostro hotel ce n’è un altro dove un nostro amico paga 70 euro in singola. Andiamo subito alla famosa spiaggia…Una lunghissima distesa di sabbia bianca semi deserta, con un mare calmissimo, una lunga tavola turchese.

Pranziamo nel bar di un hotel sulla spiaggia e trascorriamo il pomeriggio in relax. Prenotiamo l’escursione in barca per il giorno seguente.

La sera c’è un mercatino (c’è tutti i mercoledì) con colorati chioschetti di cibo e bancarelle di prodotti locali, carini ed economici: riusciamo ad acquistare spezie, qualche souvenir anche se il Mercato diurno di Vittoria pare sia fornitissimo e molto conveniente! Ma visto che non abbiamo mai trovato molti negozi girando tra le isole, questo mercatino ci offre la prima occasione di fare piccole compere! La sera è d’obbligo la cena alla rinomata Perla Nera, gestita da italiani trasferiti da tanti ani alle Seychelles. E’ un Ristorante molto accogliente con tavoli anche all’aperto, a pochi passi dal nostro hotel. Il servizio è di ottimo livello, la cucina superba con attenzione ai dettagli. Non il solito locale italiano che serve cucina italiana in ogni angolo del mondo per i nostalgici della pasta, ma una cucina ricercata che abbina materie prime locali alla tradizione culinaria italiana, con risultati egregi . Abbiamo preso dell’ottimo tonno affumicato servito con mango come antipasto, un Red Snapper al limone accompagnato da patatine, tonno fresco con una delicata salsa di capperi, pomodorini e limone accompagnato da riso, un menù baby (pesce e patatine) e per concludere una macedonia con cocco caramellato e gelato. (il tutto per 42 euro) L’ultimo giorno di vacanza è arrivato, inizia con una gustosa e ricca prima colazione con frutta fresca, succhi, pane tosato con marmellata, uova, pan au chocolat, croissant e panini appena sfornati e ancora caldi. Andiamo presto in spiaggia, alle è un deserto, anzi un miraggio. Alle 10 ci imbarchiamo sulla barca del simpatico Michael per l’escursione al Parco Naturale di Baje Ternay. (20 euro cad). Andando verso Ovest passiamo la tranquilla spiaggia di Bel Ombre, la selvaggia spiaggia di Anse Major ed entriamo nel parco naturale. Facciamo snorkeling in un acquario pieno di pesci di ogni tipo, vediamo una murena nella sua tana, e riusciamo a nuotare con una tartaruga, meraviglioso. Ci spostiamo in una zona vicino alle rocce e anche qui è incredibile quanti pesci ci siano! Gio riesce a vedere anche un aquila di mare! E’ un escursione veramente bella ed emozionante. Dopo una piccola sosta su una spiaggetta isolata rientriamo in spiaggia alle 13.00.

Pranziamo di nuovo al bar dell’Hotel, un po’ caro ma che offre un buon kid menù a 70 rupie, un’ottima scelta di drink o piatti leggeri.

Rimaniamo sulla spiaggia fino al tramonto, Beau Vallon a quest’ora è bellissima, una sensazione indimenticabile.

Per cena torniamo alla Perla Nera, dove è fondamentale prenotare. Ceniamo insieme ad Angelo, il ragazzo di Roma conosciuto alla Digue e incontrato a Mahe. Assaggiamo il Red Snapper alla perla nera, ovvero con uno squisito pesto di rucola, e concludiamo con una banana flambè ed un gelato al cocco.

Prenotiamo il taxi con Bibi (il tassista gentile dell’arrivo a Mahe) che con 15 euro ci accompagna in aeroporto la mattina seguente all’alba. L’hotel ci porta una colazione fredda in camera visto che la partenza è alle 6.00.

In 20 minuti siamo in aeroporto, alle prime luci dell’alba. Dopo il check in entriamo nel piccolo e carissimo Duty Free dove ci imbarchiamo con Franca e Francesca che hanno lo stesso volo per l’Italia.

Salutiamo le Seychelles sotto una timida pioggia tropicale…Almeno è più facile partire!



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