Alla scoperta di Segovia

Il perfetto equilibrio tra arte romana, araba e castigliana
Scritto da: martyka
alla scoperta di segovia
Partenza il: 10/05/2014
Ritorno il: 10/05/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Mentre ci trovavamo a Madrid in vacanza abbiamo deciso di dedicare un’intera giornata alla visita di Segovia. Per raggiungerla, dalla stazione della Renfe di Chamartín, abbiamo preso un treno ad alta velocità che ci ha portato a destinazione in poco meno di mezz’ora. Consiglio di acquistare i biglietti con almeno un giorno di anticipo per evitare lunghe code in biglietteria e di acquistare contemporaneamente anche il biglietto di ritorno perché, oltre ad un leggero risparmio (€10,50 anziché €12,70 a tratta) si è certi di trovare posto in carrozza. Infatti i posti sono assegnati e perciò limitati.

Il treno arriva alla stazione di Guiomar dove, ad attendere i turisti, ci sono 2 autobus (numeri 11 e 12). Entrambi portano al centro della città di Segovia in circa 10 minuti (€1,03 a tratta; il biglietto si acquista direttamente sull’autobus). Noi siamo scesi al capolinea della linea 12. Il percorso turistico è segnalato da frequenti cartelli che suggeriscono la direzione da seguire e contengono una breve descrizione dei tantissimi luoghi di interesse storico e culturale che si incontrano.

La nostra visita di Segovia è iniziata lungo una via pedonale (Avenida Fernandez Ladreda) lungo la quale ci sono delle attività commerciali, bar all’aperto, artisti di strada e le chiese di San Millán e San Clemente. La strada termina con un imponente acquedotto romano, prima grandissima attrazione della città, con 118 arcate e un’altezza di quasi 30 metri. Da lì si percorrono alcuni gradini verso Calle Cervantes per godere di una splendida vista della città. Seguendo le indicazioni turistiche abbiamo raggiunto la chiesa di San Martín, la Plaza Mayor dove si trova il palazzo del Comune del 1600 e la bellissima Cattedrale tardogotica. Il biglietto di ingresso alla Cattedrale costa €3,00 con l’audioguida, disponibile anche in italiano.

Dopo la visita della cattedrale abbiamo fatto una sosta per il pranzo in un piccolo ristorante che si trova in calle Daoiz, la Mesón Don Jimeno. Il piatto tipico della città di Segovia è il maialetto arrosto.

Dopo esserci rifocillati abbiamo continuato il nostro cammino verso la Plaza de la Reina Victoria Eugenia e l’Alcázar, al quale, proprio per il suo aspetto un po’ fiabesco, si sarebbe ispirato perfino Walt Disney per disegnare i castelli delle fiabe. Il biglietto di ingresso per il palazzo, la torre (152 gradini) e l’audioguida costa €7,00. L’ Alcázar, che si trova su un promontorio scosceso ed è costruito sui resti di un castello moresco, rappresenta un esempio evidente di perfetto equilibrio tra eredità romane, arabe e castigliane.

Finita la visita (che dura circa 2 ore) siamo tornati indietro, fermandoci ad acquistare qualche souvenir e a sorseggiare una bibita fresca. La sera la città era particolarmente animata, complice il fatto che si trattava di una calda serata di inizio estate. Ma purtroppo per noi era ormai ora di andare via, stanchi ma pienamente soddisfatti della nostra gita.

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Alcázar



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