Scozia on the road 7

In Scozia percorrendo la North Coast 500, alla scoperta delle meraviglie naturalistiche della zona
Scritto da: Maryotta
scozia on the road 7
Partenza il: 09/08/2017
Ritorno il: 18/08/2017
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Io e il mio ragazzo abbiamo effettuato questo viaggio in agosto, dopo essere stati 3 giorni a Londra. Per svariati motivi ci siamo ritrovati a organizzare il viaggio all’ultimo e quindi abbiamo trovato qualche difficoltà a prenotare b&b e hotel su internet, soprattutto per quanto riguarda la zona delle Highlands. Se siete come me e preferite avere la certezza di avere un posto da dormire ogni notte, vi consiglio di prenotare con un mesetto di anticipo. Tuttavia, arrivati sul posto, ci siamo resi conto che c’è una grande quantità di gente che mette a disposizione le proprie camera come b&b pur non essendo segnalata su siti come Booking o Airbnb.

Giorno 1: Glasgow

Il primo giorno scozzese lo passiamo per le vie della vivace città di Glasgow. Le guide e i diversi blog di viaggio trovati su internet la presentano come una grigia città industriale, perciò non ci aspettiamo molto. Dopo una visita alle principali (e oserei dire le uniche) attrazioni della città, ovvero la cattedrale e la necropoli, proseguiamo per le vie del centro. La sensazione che ci lascia è sorprendentemente positiva, le vie pedonali sono piene di gente e di artisti di strada, e non mancano i locali e birrerie.

Giorno 2

Da Glasgow noleggiamo l’auto e ci dirigiamo verso le Highlands occidentali. Prima tappa, dopo circa un’ora e mezza di viaggio, al castello di Invereray. Decidiamo di proseguire verso nord osservando le meraviglie del paesaggio dell’Argyll dalla macchina. È un susseguirsi di boschi, laghi e montagne, siamo già nel cuore della Scozia. Purtroppo abbiamo organizzato tardi il viaggio e non siamo riusciti a trovare un b&b sull’isola di Skye; ci fermiamo quindi ad Achmore, un paesino piuttosto isolato poco distante da Plockton. Da lì ci sarà comodo raggiungere Skye il giorno seguente.

Giorno 3

Dopo aver salutato il gentile proprietario del b&b, partiamo alla volta dell’isola di Skye; prima però, ci fermiamo per fare qualche foto nel pittoresco villaggio di Plockton. Raggiungiamo Skye attraverso il ponte di Kyle of Lochnish e facciamo una prima tappa a Portree. Portree è la cittadina principale dell’isola ed è affollata di turisti; è carino comunque fare qualche foto al suo porto con le casette colorate e fermarsi in qualche ristorantino tipico. Avendo solo un giorno a disposizione per visionare l’isola, decidiamo di fare il giro della penisola di Trotternish, a nord di Portree. Qui veniamo a contatto con la bellezza assoluta della natura scozzese. La strada, a volte di 2 corsie e a volte con una sola, offre dei parcheggi in corrispondenza degli scorci più interessanti e ogni 10 – 15 minuti di viaggio la sosta è obbligatoria. Vediamo scogliere a picco sul mare, cascate, baie e insenature. Il punto che più mi è piaciuto è quello in cui si trovano i ruderi di un vecchio castello. È ormai quasi sera quando torniamo sulla terra ferma; questa notte si dorme a Dornie, in un carinissimo B&B situato nei pressi di un lago e circondato dal verde. Alla sera ceniamo nel pub del paese, nel quale rischiamo di rimanere a bocca asciutta per “tardo” orario (8,40 di sera).

Giorno 4

A Dornie vi è il castello di Eilean Donan, uno dei più famosi di tutta la Scozia. Dopo qualche foto bellissima, la gran mole di turisti presente ci scoraggia dal visitarlo anche al suo interno; iniziamo quindi a dirigerci verso nord. È qui che inizia la nostra avventura sulla NC500. Anziché percorrere la strada principale, seguiamo quella costiera che ci porta a conoscere paesaggi incontaminati, laghi e piccoli villaggi. La prima parte dell’itinerario si trova in un territorio boscoso, dove si trovano parecchi laghi che, essendo effettivamente rientranze del mare, ricordano i paesaggi nordici della Norvegia. Ci fermiamo al villaggio di Scoraig per il pranzo. Proseguiamo sempre seguendo la NC. Il paesaggio che si presenta ora è montuoso, con vegetazione data per lo più da arbusti e particolarmente affascinante. Anche qui facciamo diverse soste per cercare di catturare queste meraviglie con la macchina fotografica. Proseguiamo fino alla cittadina di Ullapool, dove facciamo un breve sosta. Dopo Ullapool il territorio diventa sempre più disabitato, si trova giusto qualche casa ogni 10 km circa. La Scozia non smette comunque di stupirci e ci fermiamo a un laghetto dove si trovano dei ruderi del fiabesco castello di Ardvrek. Giungiamo al nostro b&b immerso nella natura; siamo stravolti ma entusiasti di questa giornata. Piccola nota, a Ullapool ci siamo dovuti comprare latte e cerali per cena, in quanto dopo le 8 di sera è difficile trovare un locale dove danno da mangiare, e se c’è, potrebbe trovarsi a distanza di km!

Giorno 5

Dopo la buonissima colazione al B&B di Susan, ripartiamo alla volta della costa Nord. L’obiettivo è raggiungere Thurso, cittadina posta a est del tratto costiero. Prima tappa a Durness, dove ammiriamo l’ampia spiaggia e ci addentriamo nelle grotte di Smooth Cave. Qui per sole 5 sterline gli speleologi ci portano all’interno della grotta, spiegandone l’origine. Durness è circondata da scogliere e passeggiate a picco sul mare; staremmo ora ma è ora di ripartire. Lungo la strada troviamo un percorso dedicato alla storia delle Clearences e agli sgombri forzati che erano stati effettuati nel 1800 alle popolazioni contadine delle Highland. Ci fermiamo poi ad ammirare stupende spiagge apprezzate dai surfisti. Pranziamo in un villaggio costiero, dove possiamo assaggiare le delizie locali. Arriviamo a Thurso verso sera. Questa volta ci tocca un polveroso vecchio albergo trovato su booking, comodo perché per la prima notte non siamo fuori dal mondo, ma ci mancano i bei B&B gestiti dagli abitanti del luogo. La cittadina ha una bella spiaggia e qualche negozietto, ceniamo in un locale in centro.

Giorno 6

Ci rechiamo a John O’ Groats, da dove partono i Tour per le Orcadi. Abbiamo trovato su internet un tour di una giornata (Maxi Day Tour) e abbiamo pensato di acquistarlo perché ci permette di vedere in un solo giorno le maggiori attrazioni delle isole. Dopo 40 minuti di traghetto, giungiamo al piccolo porto dove troviamo ad aspettarci un bus e la guida (che è l’autista del bus). La guida parla lentamente e in un inglese piuttosto comprensibile, riusciamo quindi a seguire le sue spiegazioni. Al mattino vediamo la città principale delle isole, Kirkwall, e la cittadina portuale di Stromness; questi 2 paesi hanno davvero poche attrattive, mi è dispiaciuto perdere tutta la mattinata, ma si sa che nei tour organizzati può capitare.

Nel pomeriggio invece riusciamo a vedere le vere attrattive dell’isola: i resti di antichi insediamenti neolitici, la cappella italiana; ho trovato molto interessante i racconti bellici di scapa flow, baia strategica per la Gran Bretagna e che ha visto diversi eventi durante le due guerre mondiali.

Di questo tour vi sono pro e contro: ci ha permesso di visitare le Orcadi in un giorno solo (che è più che sufficiente anche perché il loro clima è piuttosto inospitale), cosa che sarebbe stata più difficile da soli, sia in termini di tempo che in termini di denaro. Di contro abbiamo passato molto tempo in paesi, dovuto rispettare orari e visto poco della natura del luogo. Siamo comunque fieri dell’acquisto di un bottiglia di Highland Park, prodotto dalla distilleria più a nord della Gran Bretagna.

Alla sera torniamo a Thurso, abbiamo problemi con la cena perché siamo tornati tardi e alle 9 nessuno serve più. Unica nostra salvezza è stato un ristorante cinese che tiene aperto fino alle 11.

Giorno 7

Dobbiamo purtroppo scendere verso sud. Percorriamo ora la costa est, che troviamo più abitata e con le coste più dolci di quella a ovest. Pure le strade sono migliori e il clima è meno ostile. Tappa obbligata al castello di Dunrobin, dove assistiamo anche a una dimostrazione di falconeria. Decidiamo di saltare Lochness perché vorremmo evitare i luoghi turistici e troppo affollati. Giungiamo alla sera a Kingussie, nel parco naturale di XXXX dove abbiamo trovato un’offerta in un albergo molto carino circondato dai boschi. Purtroppo è la nostra ultima notte “on the road”, e il giorno dopo dovremo lasciare la macchina a Edimburgo.

Giorno 8

Approfittiamo del mattino per una breve passeggiata a Loch an Eilein all’interno del parco, particolare perché vi è un isolotto con un rudere di un vecchio castello. Si parte per la città di Edimburgo. Il tempo stringe, non riusciamo a vedere le zone di Aberdeen e Perth. Speriamo un giorno di tornare per poter visitare meglio anche queste aree, anche se penso che la parte più mozzafiato sia il nord – ovest. Verso sera arriviamo a Edimburgo. Subito ci colpisce l’affollamento del centro, e ci realizziamo di essere nel bel mezzo di una manifestazione estiva di artisti di strada. Alla sera usciamo e decidiamo di concederci una buona pizza in un locale gestito da italiani;

Giorno 9: Vediamo Edimburgo

Edimburgo ci colpisce subito con il suo Royal Mile, la via principale del centro che sembra essere rimasta intatta dal medioevo. Durante il periodo di agosto vi è il festival degli artisti di strada, e ci sono migliaia di compagnie che promuovono i loro spettacoli. Molto carino è il castello, posto sulla rocca e dal quale si vede tutta la città. La miglior vista si ha sicuramente da Arthur’s seat, posto su una collina appena fuori dal centro; la strada per raggiungere la cima è un po’ ripida, ma ogni fatica è stata ripagata dalla vista mozzafiato della città.

Il nostro viaggio si conclude con un’ultima passeggiata per le viuzze del centro, l’aereo è il giorno dopo e torniamo in ostello a fare le valigie.

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