On the road in Scozia: il nostro primo viaggio in tre

Un viaggio fra paesaggi sconfinati e il suono delle cornamuse
Scritto da: Alicinalicetta
on the road in scozia: il nostro primo viaggio in tre
Partenza il: 01/06/2016
Ritorno il: 11/06/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Tour della Scozia con neonata al seguito: il nostro primo viaggio in tre!

Periodo: 1/11 giugno 2016

Spesa totale: 3.100 € (1220 € alberghi – 700€ voli – 400 € auto e benzina – 450€ x pasti – 230 € varie – 130 € visite castelli)

Dopo l’ultima vacanza in Sardegna (con pancione) che non mi aveva per niente soddisfatto, non vedevo l’ora di organizzare un viaggio “vero”, on the road come ai vecchi tempi, ma compatibile con le esigenze della nuova arrivata in famiglia, la nostra piccola Greta di 6 mesi.

Da qui la scelta della Scozia, meta affascinante a poche ore di aereo da casa e soprattutto non pericolosa per un neonato. Posso dire che il viaggio ha ampiamente superato le aspettative: paesaggi da cartolina a ogni curva, paesini pittoreschi, castelli sontuosi e persone davvero cordiali! Devo anche precisare che non so per quale miracolo ma non abbiamo MAI aperto gli ombrelli: 9 giorni di sole su 10 e uno nuvoloso! Questo ovviamente ha inciso non poco sulla bellezza dei luoghi e anche sulla semplicità del viaggio con poppante al seguito, il freddo e la pioggia avrebbero complicato non poco la permanenza oltreché rovinato la bellezza di molti paesaggi.

Ecco in breve il percorso fatto, programmato dall’Italia ma senza prenotare nulla eccetto eccetto che la prima notte a Glasgow e le ultime due a Edumburgo. Attenzione: noi a giugno non abbiamo avuto difficoltà a trovare da dormire, eccetto che a Durness, paesino dell’estremo nord dove abbiamo beccato al volo l’ultima camera rimasta (il paese successivo si trova a 40 km!). Ogni paesino pullula di graziosissimi e confortevoli b&b che espongono il cartello vacancies/no vacancies x indicare se vi siano o meno camere disponibili. Nonostante fosse giugno, i tre quarti dei b&b nei vari paesini erano pieni, e a Durness, come dicevo sopra, era rimasta soltanto un’ultima camera. Pertanto se viaggiate in luglio / agosto temo sia necessario prenotare tutto prima il che è fortemente limitativo (per i miei gusti) perche si è costretti a rispettare un programma, ma almeno vi salverà da una notte in auto 🙂

1 GIUGNO: VOLO GENOVA – LONDRA – GLASGOW

Arrivo in serata Pernottamento a paisley (paesino adiacente all’areporto). 70 pounds. Decidiamo di saltare a piè pari la visita di Glasgow, pertanto ci limitiamo a pernottare in zona aeroporto per partire subito il giorno successivo alla volta del nord. Col senno di poi credo sia stata una scelta azzeccata: é stato molto meglio dedicare una giornata in più ai maestosi paesaggi delle highlands che a una città di scarso interesse e molto moderna, almeno per i nostri gusti!

2 GIUGNO

Loch Lomond (Luss), pranzo al sacco. Paesino carino visitabile in un’oretta. Il lago è grazioso ma niente di incredibile, cmq è una meta nel verde vicina a Gasgow, ideale per un pic nic o due passi all’aria aperta. Dopo pranzo raggiungiamo Inverary: visitiamo il castello (20 p) che seppur piccolo merita davvero! Bellissimi sia gli interni (fotografabili, cosa assai rara) che i giardini. Anche la cittadina è minuscola e graziosa.

Proseguiamo ancora per Oban dove pernottiamo alla howthankbank Guesthouse ( 75 p.) Cena a The olive garden (27 p) ps terribile! Oban è una graziosa cittadina portuale ma non è certo imprendibile. Non vale la pena andarci apposta, ma se ci si passa per proseguire verso nord è una buona idea pernottarvi, data la grande quantità di strutture ricettive e ristoranti.

3 GIUGNO

Oggi avremmo dovuto proseguire lungo la costa per arrivare a Fort William, ma abbiamo optato per ripercorre parte della strada fatta all’andata per andare alla ricerca del poco noto ma bellissimo Kilchurn castle: il giorno prima infatti ci siamo letteralmente passati a fianco ma poiché non è segnalato e visto il ritardo sulla tabella di marcia abbiamo proseguito ripromettendoci di tornarci il giorno seguente. Andando da Inverary verso Oban c’è un ponte basso, qualche km prima della chiesa “o conan”: lì si lascia la macchina e si fa qualche minuto a piedi fino ad arrivare a queste bellissime rovine affacciate su un lago. Davvero bello. Dalla strada non si scorge se non per una frazione di secondo! La meta successiva è Fort William: cittadina un po’ più grande ma carina per un giretto nel centro e anche abbastanza caratteristica. È anche patria degli sport all’aria aperta, nei giorni in cui siamo andati noi c’erano i campionati del mondo di mountanbike! Procediamo ancora verso Mallaig, piccolo paesino portuale dove ci si imbarca per l’Isola di Skye. Attenzione: anche qui non abbiamo prenotato e le corse che partono circa ogni ora erano tutte piene! Ciononostante ci hanno fatto attendere insieme ad altri e alla fine ci hanno comunque imbarcati. Le navi sono piccole ma un po’ di spazio avanza sempre per cui se vi capita come a noi provate ad aspettare: siamo saliti in sei non prenotati. La traversata è breve e piacevole. L’alternativa per raggiungere l’isola è il ponte a Kyle of Lochash: arrivando da sud conviene senza dubbio prendere il traghetto all’andata e il ponte al ritorno per proseguire verso nord e viceversa. L’arrivo sull’isola è magico: un gruppo di giovani in kilt suona la cornamusa davanti al museo dei Mc Donald. Da brivido. Proseguiamo per Portree, cittadina principale dell’isola, attraversando splendidi paesaggi. Pur arrivandoci davvero tardi (alle 20) troviamo un b&b con camere libere e la fermiamo anche per la notte seguente: The viewmountain beb, 80 p. a notte. Alla sera ceniamo al caledonian café (30 p) in centro, molto buono! Su skye consiglio di dormire a Portree, perché c’è qualche localino per cenare e un grande supermercato per procurarvi il pranzo al sacco. Inoltre é nella posizione migliore per visitare le attrazione principali dell’isola che è senza dubbio nella top3 delle bellezze scozzesi.

4 giugno

Giriamo per la Penisola del trotternish e ci fermiamo qui e lì a far foto. Le varie attrazioni famose si trovano lungo la strada (scogliere, the old man of stoer, ecc). Decidiamo poi di andare a Quiaraing da dove parte un bellissimo trekking (semplicissimo) che affrontiamo con Greta nel marsupio, se il tempo é bello fatelo assolutamente! Ci vuole circa un’oretta per arrivare alla griglia che delimita la prima parte del percorso: la vista é strepitosa. Per chi vuole si può proseguire fino alle scogliere (un’altra ora e mezza), noi non lo abbiamo fatto. Dopo il trekking ci dirigiamo verso il Castello che sta chiudendo (ma che comunque a quanto ho capito non vale la pena visitare all’interno) mentre se ne gode un’ottima vista proseguendo la strada. Proseguendo ancora si arriva al parcheggio da cui parte il sentiero per le “coral beaches”: la Lonely Planet ne accenna appena l’esistenza, sicché titubanti decidiamo di tentare questa breve gita (ci vuole una mezz’ora a piedi in piano) che inaspettatamente ci conduce al paradiso terrestre! Una spiaggia semi deserta bianca accecante, Circondata da enormi prati in fiore, decine di foche che spuntano dall’acqua e a un certo punto dozzine di conigli che corrono nel prato e si infilano nelle buche! L’atmosfera è magica. È il posto più bello che abbiamo visto in Scozia, Ci fermiamo tanto nella spiaggia che quando torniamo a Portree sono le 21 e l’unico posto ancora aperto per cenare é il ristorante indiano. Mangiamo (35 p) e nanna.

5 giugno

Alla mattina ripartiamo per proseguire verso la nostra meta di oggi che è Ullapool. Ci godiamo ancora qualche bello scorcio di Skye che lasciamo a malincuore, sempre sotto un bel sole e torniamo in Scozia attraverso il ponte di Kyle of Lochash. La nostra tappa successiva è il famosissimo castello di Eilean Donan che decidiamo di visitare anche all’interno (14 pound): la visita ci piace assai! Se avete un’oretta merita. Il castello dall’esterno è bello ma contrariamente alla sua fama non ci colpisce più di tanto. Percorriamo poi la Strada costiera “tourist route” che si rivela nella prima parte piuttosto monotona. Incrociamo solo un paesino carino che si chiama Locharron (ps: é segnalata una deviazione di 3 miglia x un castello, lasciate perdere, non vale la pena). La bellezza dei luoghi migliora nettamente nel tratto di strada da Gairloch a Ullapool. Ullapool, infine, si rivela essere davvero bellissima! Troviamo da dormire in un grazioso b&b fronte mare (Splindfin, 80 pound) e ceniamo al pub arch. Inn (31): si tratta della cena più buona dell’intera vacanza e in una location da urlo, con tavoli praticamente in acqua! Da non perdere. Ullapool è anche paradiso per camperisti: c’è un grosso campeggio fronte mare circondato da prati verdi attrezzati per fare i picnic, dove tanti consumano la cena al sacco o fanno 4 passi col cane godendosi la luce serale.

6 giugno

Lasciamo a malincuore Ullapool che ci è piaciuta un sacco per imboccare la strada panoramica per Durness (north and west highlands road). Ci aspettavamo grandiosi paesaggi e sarà stata l’ennesima giornata di sole ma questa strada ha superato le nostre aspettative! La natura regala ore di scorci da cartolina tra loch, isolotti, fiordi, castelli in rovina, pecore e spiagge caraibiche. Già spiagge caraibiche! A tal proposito da non perdere assolutamente è la deviazione per Lochinver e da qui un’altra deviazione x le spiagge di Alchimver: troverete una spiaggia bianca accecante con acqua turchese e qualche matto che fa il bagno nel mare gelido! Greta si gode anche oggi la sua poppata in un luogo meraviglioso. Da qui proseguiamo per il Faro di Stoer: anche questo assolutamente da non perdere, affacciato come è su scogliere a picco e circondato da distese verdi abitate solo da pecore e pastori. Arriviamo a Durness verso le 19 con gli occhi colmi delle meraviglie che abbiamo visto oggi e scopriamo che anche Durness é un posto meraviglioso! Si tratta di un insieme di abitazioni distribuite qui e là fra distese verdi punteggiate di pecore e scogliere a picco sul mare. Qui non si trova una camera neanche a pregare! Valutiamo anche l’ipotesi di proseguire x il paese successivo che però si trova a 50 km di distanza! Fortunatamente troviamo l’ultima stanza disponibile di un semplice b&b (mi pare si chiamasse Old Guest House) e ce la accaparriamo al volo! (65 p) Per cena andiamo al ristorante dello smoo cave hotel (35 p) e mangiamo molto bene prima di goderci ancora un giretto baciati dal sole (delle 23!)

7 giugno

Oggi ci aspetta ancora un bel tratto di strada costiera che da Durness ci conduce fino a Tongue. Prima di partire approfittiamo del bel sole per fare 4 passi a Durness: prima scendiamo alla Smoo cave (nulla di che, si tratta di una cascatina d’acqua che scorre in mezzo a una grotta) e poi saliamo su per il sentiero che parte proprio dalla cave che in pochi minuti conduce su bellissimi prati, costeggiando un fiordo! Da non perdere 🙂

Una volta giunti a Tongue giriamo in direzione Inverness dove dovremmo arrivare per la notte secondo il mio programma. I giorni a disposizione infatti non ci permettono di fare il classico giro fino a John O Groats, per cui dobbiamo per forza tagliare a malincuore la fetta nord orientale della Scozia. La strada è lunghissima, in buona parte single track e davvero noiosa! Ma del resto non abbiamo scelta. Giunti per pranzo a Lairg, cerchiamo la zona di avvistamento dei salmoni che risalgono la corrente ma non c’é verso di trovarla! Alla fine ci arrendiamo e dato che siamo in zona decidiamo di visitare il Dunrobin castle (22 pounds), enorme e sfarzoso!

Proseguiamo direzione Inverness ma una volta giunti qui, benché sia già tardino, non abbiamo voglia di fermarci in una città così grande e che pare poco caratteristica dunque proseguiamo verso Loch Ness. Alle 20 siamo a Dumnadrochit, a un paio di km dal famoso Uruquarth Castle, dove troviamo una stanza libera (70 pounds) di fronte al Fiddler’s Pub, del medesimo proprietario, dove poi andremo a cenare (35 pounds): se vi trovate qui ve lo consiglio caldamente, si mangia benissimo, il pub é bellissimo e ha oltre 400 tipi di Ruhm e tra l’altro non ci fanno nessun problema per la bimba! Evviva! Anche le stanze sono ampie e il letto è il più comodo (e grande) della vacanza.

8 giugno

Oggi è nuvoloso ma si sa che il Loch Ness col tempo uggioso assume il fascino del mistero per cui non ci dispiace! Facciamo colazione al pub (col sottofondo di cornamusa di Braveheart!) e ripartiamo. Percorriamo la costa ovest del loch Ness che non é proprio nulla di che. Anche l’Uruquart Castle che sbirciamo dalla strada non ci dice molto. Come avevo letto in quasi tutte le recensioni, é la classica zona turistica ma scarsamente interessante. Facciamo molti km fino ad arrivare per pranzo al Bruar, che deve essere una fabbrica di abbigliamento scozzese. Qui mangiamo all’ottima mensa e ci perdiamo nel negozio adiacente che straripa di prelibatezze: centinaia di marmellate, dolci, formaggi, salmone, olii e chi più ne ha più ne metta! Impossibile resistere. Facciamo un po’ di acquisti e procediamo fino a Blair Atholl che si trova a pochi km dove visitiamo il bel castello (22 p). è enorme! Dopo la visita facciamo un giretto veloce nella vicina Pitlochry e proseguiamo per l’ultima meta della giornata, Perth. Si tratta di una cittadina grande dove sentiamo nettamente venir meno il fascino dei paesini del nord: per tale motivo non facciamo neppure un giro per il centro e decidiamo di cenare al pub “The glover arms” (30 p), che si trova un po’ fuori in una bruttissima posizione ma che si rivela al suo interno super accogliente e anche abbastanza buono. Dormiamo in uno dei b&b alle porte della città (70 p) senza infamia e senza lode.

9 giugno

Tanto x cambiare ci svegliamo con un bel sole tiepido e decidiamo quindi di visitare lo Scone Palace, o meglio, soltanto i suoi giardini (13.40 p) x i quali si può fare un biglietto separato. Sono davvero meravigliosi! Ci sono anche un labirinto di piante (dove ovviamente ci siamo persi) e vari pavoni che girano liberi! Il programma di oggi avrebbe previsto di andare a Saint Andrews per poi ripiegare su Edimburgo la sera, ma siamo stanchi e preferiamo goderci un po’ i giardini e dedicare qualche ora in più a Edimburgo. Tra pranzo poppate cambi pannolino ecc. arriviamo al nostro hotel alle 4. Abbiamo scelto e prenotato dall’Italia Motelone (120 p per notte) che consiglio vivamente. La posizione non potrebbe essere più comoda: di fronte alla stazione centrale, a 20 mt dalla partenza dei pullman x l’aeroporto (che partono ogni dieci minuti giorno e notte) e a metà del famoso Royal Mile che si raggiunge in un minuto. Il prezzo non è basissimo, ma assolutamente in linea con il resto degli hotel della città e ampiamente meritato per quanto detto sopra. Iniziamo a girare la città: è semplicemente meravigliosa! Il Royale Mile è davvero caratteristico, la cattedrale gotica stupenda, ci sono tantissimi bei locali con le classiche insegne dipinte… stupendo! Mi è piaciuta molto più di Londra. Anche qui molti negozi chiudono alle 6 ma tanti tirano fino alle 7 o 8 e qualcuno addirittura dopo cena il che rende ancora più gradevole il rientro in albergo dopo cena. Alla sera facciamo un giretto anche nella parte nuova, che mi aspettavo poco interessante invece merita un giro se avete tempo poiché è comunque caratteristica elegante e ben tenuta. Ceniamo al bar Andaluz (35 p).

10 giugno

Oggi il cielo è grigio e fa freddo. Decidiamo di visitare il castello (39 p): è essenziale noleggiare le audio guide! Il castello è più che altro una cittadella con tante diverse attrazioni da visitare, dunque calcolate minimo tre ore, o anche 4 tra code e magari una pausa alla tea House del castello (dove ci siamo ristorati anche noi, davvero carina!). Senza saperlo incappiamo anche in una cerimonia per il compleanno della regina per cui assistiamo a una parata militare, con tanto di banda e sparata di 20 palle di cannone! Il pomeriggio dopo la visita vaghiamo senza meta e in particolare passiamo più volte nella bellissima Victoria street, nella piazze delle impiccagioni ma anche al cimitero di… dove si trova addirittura la tomba di Tom Riddle (per chi ama Harry Potter non si possono perdere questi luoghi. Ci sono anche appositi tour guidati). Alla sera ceniamo ristorante messicano (40 p). Devo dire che a Edimburgo abbiamo incontrato le uniche difficoltà con la bimba x la cena: infatti la stragrande maggioranza dei pub (e anche molto ristoranti) ammette solo bambini sopra i 5 anni e cmq entro le 20 devono lasciare il locale . Questo è stato l’unico piccolo inconveniente della vacanza, anche se a onor del vero nel resto della Scozia non abbiamo avuto alcun problema in tal senso.

11 giugno

Volo Edimburgo/Pisa. Alla mattina presto saliamo sul pullman che parte proprio di fronte all’hotel e in 20 minuti siamo in aeroporto, davvero comodo! Non mi dilungherò sul raccontarvi ulteriormente quanto la Scozia ci sia piaciuta: inutile dire che è magica e autentica anche più di quanto ci si possa aspettare. Vi do invece alcuni consigli che potrebbero esservi utili:

1) la Scozia è molto più grande di quanto si pensi, le cose da fare sono molte e pertanto se avete 10 giorni difficilmente potrete fare un percorso più lungo del nostro, se volete un minimo godervi i luoghi. Avendo viceversa 3 giorni in più, di sicuro ne userei uno in più per Skye, uno per fare il giro intero passando per John O groats (invece che ripiegare per l’interno come abbiamo fatto noi) e uno per Saint Andrews e Stirling che noi siamo stati costretti a saltare. Un ulteriore giorno in più potrebbe anche essere usato per un tour nelle distillerie per gli amanti del genere o per visitare meglio Edimburgo (parte nuova, giardini botanici, yacht reale e rosslyn chapel). A parte questo siamo ampiamente soddisfatti del nostro giro. Di sicuro se avete poco tempo come noi é una buona idea quella di saltare La visita di Galsgow e dell’Aberdeenshire e dedicare più tempo al nord: da skye a Durness è la vera Scozia, quella che vi resterà nel cuore.

2) Viaggio con poppante?

Si può! Come ho già detto siamo stati fortunatissimi col meteo il che ovviamente ha aiutato: poppate in spiaggia e cambi del pannolino sui prati, ma devo dire che la maggior parte dei bar e ristoranti sono attrezzati in tal senso. Inoltre tenete conto che un tour come il nostro prevede molte ore al giorno in auto (dalle 3 alle 6 circa) pertanto è importante avere un bimbo che non soffre la macchina e che possibilmente approfitti degli spostamento per i suoi pisolini! L’unico piccolo disagio come dicevo prima lo si può trovare nei pub/ristoranti di Edimburgo. Gli scozzesi mi sono parsi anche sensibili dal punto di vista delle barriere architettoniche: sia per persone in carrozzina che per passeggini si riesce a visitare buona parte dei castelli e dei giardini intorno e nessuna difficoltà nei paesini. Noi comunque abbiamo usato moltissimo il marsupio che è la soluzione ideale! Se viaggiate con bambini più grandi, la Scozia mi pare possa offrire molto: la zona di loch Ness, per quanto a mio avviso non particolarmente bella, ha diverse attrazioni da non perdere per i giovanissimi viaggiatori, in particolare quelle dedicate alla ricerca del mostro. Ovunque ci sono moltissime alternative di attività all’aria aperta: bici, trekking, gite in barca eccetera

3) tenete conto nell’organizzazione del vostro tour di due fattori che incidono non poco sullo svolgimento del vostro viaggio. Il primo è che tutto chiude alle 5, 5.30: pertanto se prevedete visite ai castelli o simili dovete sempre metterle al primo posto nella scaletta delle cose da fare nella giornata. Di conseguenza si mangia presto e in alcuni posti dopo le 21 non troverete nulla per mangiare. Questo è abbastanza noioso, ma in compenso se andate in estate c’è luce fino a tardi, a nord tardissimo anzi si può dire che a nord non venga mai buio! Il sole tramonta intorno a mezzanotte e questo significa che tutti Gli spettacoli che la natura offre sono visibili sempre! Senza orari o altre restrizioni. Un vantaggio che permette di sfruttare la giornata al 100%!

4) Come certo saprete, in Scozia ci sono moltissimi castelli. È difficile decidere quali visitare e quali saltare. Per quanto mi riguarda mi sono piaciuti tutti quelli che ho citato prima. Vanno visitati anche dentro, non dico tutti perché risultano un po’ simili ma almeno un paio. Vederli da fuori é davvero limitativo!

5) se siete vegetariani, vegani o celiaci don’t worry: questo è il viaggio che fa per voi! Anche nei più sperditi paesini troverete menù alternativi o camerieri gentilissimi che vi indicheranno cosa potete scegliere dal menù principale.



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