Viaggio estivo on the road in terra scozzese

Un piacevole viaggio in totale autonomia a contatto con la natura, esplorandone i suoi magnifici paesaggi con auto a noleggio
Scritto da: Tach
viaggio estivo on the road in terra scozzese
Partenza il: 12/08/2014
Ritorno il: 23/08/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Abbiamo pianificato parzialmente il tour poco tempo prima di partire, volo Ryanair e alloggi prenotati volta per volta nelle mitiche guest-house scozzesi

Viaggio estivo on the road in terra scozzese

TOP Scozia

I paesaggi sull’isola di Skye

La città di Edimburgo

I dintorni di Loch Ness

La visita a una delle innumerevoli distillerie

I resti delle abbazie

Un’esibizione di cornamuse davanti all’Eilean Donan Castle

York e la Scozia – I NOSTRI NUMERI (per due persone):

Volo Bologna – Manchester A/R: 459,62 €

Noleggio auto (11 giorni) + Assicurazione completa: 413,89 €

Benzina: 267,99 €

Mezzi di trasporto: 52,06 €

Alberghi: 1000,77 €

Mangiare: 418,27 €

Attrazioni: 271,15 €

Guide cartacee (Lonely – Mondadori): 51,27 €

Commissioni per cambio moneta: 18,16 €

Totale 2953,18 €

N. totale di giorni, compresi gli spostamenti: 11

Cambio medio: 1 Euro = 0,780 £

Considerazioni generali

Abbiamo scelto la Scozia, perché un mese prima della partenza abbiamo trovato un volo aereo Ryanair per il periodo centrale di agosto, ad una cifra ragionevole.

Ciò che si dice sulla piovosità e la variabilità del clima scozzese è assolutamente vero, abbiamo preso tantissima pioggia e vento, quindi armatevi di impermeabili e pazienza, in fondo la bellezza e la particolarità del paesaggio dipendono da questa caratteristica distintiva del clima scozzese.

Alloggiando nelle guest-house è possibile riuscire a contenere i costi ed entrare a contatto diretto con gli scozzesi, che nonostante tutto sono molto gentili e ospitali.

Noi abbiamo visitato la Scozia proprio un mese prima delle elezioni per l’indipendenza scozzese, dopo variati giorni che continuavamo a vedere striscioni azzurri e bianchi con scritto “No thanks” e “Yes”, abbiamo capito che facevano riferimento al referendum che era alle porte.

Il wi-fi è praticamente ovunque, anche nelle guest-house più modeste, infatti molte sistemazioni le abbiamo prenotate tramite booking.com, spostandoci da una città all’altra.

Noi abbiamo trovato alloggio ovunque senza problemi, anche prenotando il giorno stesso di persona, nonostante fosse altissima stagione, ma chi intende muoversi in famiglia forse è più opportuno che prenoti per tempo, le stanze che abbiamo trovato erano quasi tutte matrimoniali.

12/08/2014 FORLI’/BOLOGNA – MANCHESTER/YORK (85 miglia percorsi)

Sveglia ore 5:45 per prendere il treno delle 6:50 che ci condurrà a Bologna, da qui l’Aerobus per raggiungere l’aeroporto. Facciamo il check-in per imbarcare la valigia, il volo è un Bologna-Manchester Ryanair acquistato su internet. La fila ai banchi è lunghissima, sia per il periodo di alta stagione, sia perché ogni hostess esegue il check-in per qualsiasi volo Ryanair, ma nonostante tutto le procedure sono abbastanza celeri. Partiamo sulle 11:00 e arriviamo alle 12:30 ora locale all’aeroporto di Manchester, spostiamo quindi le lancette indietro di un’ora. Abbandonato il caldo estivo italiano, con i suoi 35° C accompagnati da una fastidiosa umidità, veniamo ritemprati dalla frescura inglese. Recuperiamo la macchina prenotata dall’Italia con la compagnia di autonoleggio “Enterprise”, siamo fortunati perché ci offrono un upgrade gratuito, una Volkswagen Polo anziché una di categoria inferiore. Costo noleggio auto per 11 giorni, chilometri illimitati, assicurazione completa: 413,89 Euro. L’impatto con la guida a sinistra è sempre destabilizzante ma procedendo con cautela percorriamo le 85 miglia che ci separano da York e raggiungiamo la guest-house “Romley” prenotata dall’Italia. Il proprietario è molto cordiale, ci dà molte informazioni e una mappa della città.

Sono le ore 16:00, lasciati i bagagli in camera (pulita ma decisamente piccola), ci dirigiamo in centro per visitare York Minster, la più grande chiesa medievale dell’Inghilterra. Occorrono 20 minuti a piedi per raggiungere la chiesa e le opzioni per la visita sono: biglietto da 10£ per visitare chiesa e cripta, oppure aggiungendo 5£ è inclusa anche la visita della torre. Dietro consiglio del proprietario della guest-house, noi chiediamo di poter andare ad ascoltare il coro del vespro, che inizia alle 17:15, perché consente di accedere alla chiesa gratuitamente. In questo modo si può visitare la chiesa senza pagare il biglietto e poi ascoltare i vespri in un ambiente molto suggestivo, anche se la durata è di 45 minuti. La chiesa è molto bella e merita di essere visitata.

Usciti, scopriamo che i negozi sono ormai tutti chiusi e la moltitudine di gente che prima passeggiava, si è notevolmente ridotta e piano piano va a riempire le decine di ristoranti della città. Iniziamo a girovagare scattando fotografie alle tante cose singolari che si presentano, dalle vetrine dei negozi, alle splendide case a graticcio rimaste inalterate perché tutelate da leggi severissime. Per cena ci rifugiamo in un McDonald’s, quindi percorriamo parte delle mura che circondano il centro storico e torniamo alla guest-house.

Costo del volo A/R Ryanair Bologna – Manchester: 229,81 Euro a testa (con un bagaglio)

13/08/2014 YORK – EDIMBURGO (206 miglia)

Sveglia e colazione in guest-house, piacevole e abbastanza completa, a buffet ci sono sia prodotti dolci che salati e al tavolo è servito, oltre alle bevande calde, un “waffle” tipico dell’Alaska, da cui il proprietario proviene.

Ci scatta una foto che ci chiede di inviargli via e-mail, in modo da poterla inserire nella cornice digitale presente nella sala e dopo aver pagato la camera (70£ per una notte), partiamo.

Facciamo tappa a Fountains Abbey (10,50£ a testa), sito fondato nel 1132 dai monaci benedettini, per visitare gli spettacolari resti dell’abbazia e dei giardini, testimoni di un periodo prospero, non saltate questa tappa perché il sito è sbalorditivo.

Camminiamo nei giardini dell’abbazia e poi si riparte alla volta di Edimburgo, dove raggiungiamo la guest-house prenotata dall’Italia Airdenair, che ci ospiterà due notti.

La stanza è molto più spaziosa della precedente e dopo aver depositato i bagagli, raggiungiamo la fermata dell’autobus (preparate i soldi cambi e contati perché l’autista non dà resto) e raggiungiamo il centro.

La gente è tantissima perché è in corso il Festival di Edimburgo, una delle più importanti manifestazioni artistiche del mondo, che comprende diverse rappresentazioni, fra cui il Military Tatoo e il Fringe, per la strada ci sono tantissimi buskers.

Girovaghiamo per il Royal Mile, un miglio di strada che parte dal castello in cui è possibile ancora rivivere l’atmosfera medioevale e visitiamo la St Giles Cathedral, quindi decidiamo di andare a cena al Maxie’s Bistro (un pane con aglio, un pane con aglio e formaggio, un piatto di petto di pollo con salmone e verdure, un piatto di riso con carne e verdure, due acqua, 29,40£).

Sazi girovaghiamo ancora un po’ per la città, quindi riprendiamo l’autobus e ritorniamo in guest-house.

14/08/2014 EDIMBURGO

Sveglia e colazione in guest-house, le cui pietanze, a parte un piccolo buffet, sono prenotate la sera precedente su un foglio pre-compilato in cui si può scegliere fra uova cotte in vari modi, bacon, salsiccia di maiale, pane tostato, pomodoro grigliato, piselli, the scozzese e altro.

Per oggi abbiamo optato per uova strapazzate, uova fritte e pomodoro grigliato.

Raggiungiamo il centro con l’autobus, ma oggi prevedendo di prenderlo più volte, facciamo dei biglietti giornalieri al costo di 3,50£ ciascuno, invece di 1,50£ per una corsa.

Scendiamo a North Bridge e da qui ripercorriamo il Royal Mile, verso il castello, entriamo nuovamente alla St Giles Cathedral per ammirare la Thistle Chapel, quindi entriamo alla Parliament House dove non vediamo avvocati con toga e parrucca, tuttavia nella sala principale assistiamo ad avvocati che conversano fra loro avanzando, come da tradizione, per il salone, avanti e indietro.

Usciti, procediamo per il Royal Mile e dall’esterno vediamo Gladstone’s Land, The Hub e la Camera Obscura.

Highland Tolbooth Kirk che oggi ospita l’Hub, è la biglietteria e il centro informazioni dell’Edimburgh Festival, ma non del Military Tattoo il cui spettacolo si svolge la sera.

La biglietteria del Military Tattoo è in Market Street, dove noi ci dirigiamo perché ci piacerebbe assistere allo spettacolo, ma con nostra grande sorpresa e sconcerto ci dicono che i biglietti per quella sera sono tutti esauriti, ci consigliano di riprovare a passare verso sera perché qualcuno potrebbe disdire.

Visitiamo il National Gallery of Scotland, carino e gratuito, più che altro per conoscere l’arte scozzese, quindi ci dirigiamo al castello.

Optiamo per un biglietto che ci permetterà di entrare in tanti siti storici scozzesi, valido per una settimana al costo di 38£ a testa, il solo biglietto per il castello di Edimburgo ne costa 16£.

Entriamo appena in tempo per il One O’Clock Gun, lo sparo che viene fatto tutti i giorni alle ore 13:00, decisamente assordante, quindi visitiamo ciò che il castello offre escludendo il National War Museum of Scotland.

L’attrazione principale del castello è la camera blindata che ospita gli Honours of Scotland, cioè i gioielli della corona scozzese, nella stessa sala è esposta anche la Stone of Destiny, la pietra del destino.

La visita al castello è molto interessante e sicuramente deve rientrare nel tour di Edimburgo.

Usciti, prendiamo un autobus per andare a visitare The Royal Yacht Britannia, il panfilo che accompagnò la famiglia reale dal 1953 al 1997.

Il costo del biglietto è di 12,75£ a testa, compresa un’audioguida, la visita merita sicuramente, è molto interessante e diversa dalle solite attrazioni.

Usciti, decidiamo di cenare in un ristorante del centro commerciale dal quale parte la visita al panfilo e siamo fortunati perché fino alle 18:30 offrono la possibilità di mangiare con menù a prezzi più convenienti.

Torniamo in centro, una volta raggiunto facciamo un giro per Grassmarket per assistere a qualche altro numero di qualche artista, dopodiché rientriamo in guest-house per organizzare la partenza del giorno seguente.

Di Edimburgo abbiamo visto soltanto le attrazioni principali e vissuto il bel clima dell’Edimburgh Festival, non siamo però riusciti a visitare il Royal Mile sull’altro lato di North Bridge e la New Town, sarà la scusa per tornare.

15/08/2014 EDIMBURGO – ABERDEEN (201 miglia)

Dopo la colazione a base di uova strapazzate, bacon e fagioli, saldiamo la stanza (160£ per due notti), quindi partiamo alla volta di Stirling per la visita del castello. Lungo la strada ci fermiamo a Falkirk per vedere la Falkirk Wheel, un’imponente struttura utilizzata per sollevare le imbarcazioni e trasportarle da un canale all’altro per consentire così il traffico fluviale. Siamo fortunati perché appena arriviamo, è prossima la partenza di un battello e quindi l’ammiriamo subito in funzione, davvero singolare!

Si riparte immediatamente perché la strada per Aberdeen è ancora molto lunga.

Raggiunta la cittadina di Stirling ci dirigiamo al parcheggio del castello (4£), quindi entriamo, ovviamente gratis grazie al biglietto fatto il giorno precedente al Castello di Edimburgo, altrimenti il prezzo sarebbe stato di 14£.

Sinceramente l’edificio non ci entusiasma particolarmente, molto bella la vista che spazia in tutte le direzioni, poco distante si trova il monumento che rende omaggio al celebre combattente William Wallace, rappresentato nel film Braveheart. Ripartiamo e raggiungiamo Perth, nelle cui immediate vicinanze si trova lo Scone Palace che visitiamo per 10,50£ a testa, questa dimora è veramente lussuosa e affascinante, il prezzo del biglietto è giustificato, qui veniva fatta l’incoronazione dei re scozzesi.

Un breve giro per il meraviglioso parco che circonda il palazzo, quindi si riparte alla volta di Aberdeen, percorrendo la A93 per tutto il tragitto.

Si tratta di una strada panoramica chiamata Royal Deeside e si snoda lungo le sponde del fiume Dee.

Facciamo una breve tappa a Banchory, dove dal ponte sulle cascate, ammiriamo i salmoni risalire il fiume spiccando balzi fuori dall’acqua, nell’intento di raggiungere il luogo ideale dove riprodursi, siamo riusciti anche a immortalarne un paio mentre saltano per superare il dislivello in salita.

Arrivati ad Aberdeen, raggiungiamo l’albergo Best Western Summerhill Hotel and Suite prenotato su internet (48,60£ per una notte).

E’ il classico grande albergo fuori città, a 4 km dal centro, decidiamo di cenare qui per terminare questa lunga giornata.

16/08/2014 ABERDEEN – BEAULY (153 miglia)

Stamattina ce la prendiamo comoda, la colazione non è inclusa e quindi non abbiamo orari da rispettare. Ci dirigiamo in centro prendendo l’autobus che ferma proprio di fronte al nostro albergo (2,10£ a testa), ci sembra di capire che il prezzo varia secondo la distanza che s’intende percorrere. Aberdeen è conosciuta in tutta la Scozia come la “città di granito”, poiché negli edifici del centro è stato utilizzato un granito grigio-argento estratto da una cava, oggi ormai in disuso. Passeggiamo per Union Street passando davanti a St Nicholas Kirk, la Provost Skene’s House, il Marischal College & Museum, la Mercat Cross e infine decidiamo di visitare il Maritime Museum, gratuito e nel suo genere molto interessante. Un giro in un centro commerciale e poi torniamo alla macchina, ma stavolta il biglietto dell’autobus per lo stesso tragitto ci costa 2,50£ a testa, mah!

Partiamo alla volta della zona del Moray per visitare una distilleria. Optiamo per Macallan, ma purtroppo non avendo prenotato la visita ed essendo pieni per la giornata, dobbiamo cambiare meta.

Torniamo indietro e andiamo da Glenfiddich, sicuramente una visita meno ricercata e più turistica, ma per noi neofiti del settore, perfetta.

Ci sono tre tipi di visite: la gratuita da un’ora, una da un’ora e mezza al costo di 10£ e una da tre ore e mezza che non ci viene neanche proposta, forse perché è da prenotare, probabilmente è solo per esperti.

Optiamo per la visita gratuita che inizia con un filmato di 15 minuti sul whisky Glenfiddich, quindi visita allo stabilimento con assaggio finale dei tre whisky invecchiati rispettivamente 12, 15 e 18 anni.

Ripartiti, ci dirigiamo verso Inverness e raggiunto Grantown – on – Spey prendiamo la strada panoramica 939, abbiamo incontrato paesaggi bellissimi e tante pecore.

Finalmente raggiungiamo Inverness per arrivare a Beauly dove nella prima periferia, ma lungo la strada principale, si trova il nostro bed&breakfast, il Hillview Park, prenotato su booking.com, al costo di 90£ per una notte.

La camera è molto bella e tecnologica, la proprietaria per cena ci consiglia il Priory Hotel, dove, in effetti, mangiamo discretamente (un piatto con salmone e gamberetti, verdure e pane con burro, un piatto con salmone in salsa e contorno di verdure, acqua, 26,45£), quindi rientriamo.

17/08/2014 BEAULY – DRUMNADROCHIT (118 miglia)

Ci svegliamo con la pioggia e le previsioni meteo non promettono nulla di buono per la giornata.

Facciamo una ricca colazione con bevande calde, uova strapazzate, salsiccia, porridge e fagioli, in un ambiente molto accogliente e utilizzando un servizio da the delizioso, sicuramente questo è stato il b&b più raffinato di tutta la vacanza.

Partiamo con l’intenzione di circumnavigare il Loch Ness, con un giro in auto in senso antiorario suggerito dalla Lonely Planet.

Partendo da Beauly ci allontaniamo da Inverness per dirigerci a Kilmorack, quindi a Cannich, fino a raggiungere il parcheggio delle Dog Falls.

Da qui partono tre percorsi a piedi, decidiamo di raggiungere le Dog Falls anche se la pioggia continua a non darci tregua.

I sentieri sono ben segnalati, facili da percorrere e nonostante la pioggia non occorre molto tempo per raggiungere questa stretta gola dove le acque dell’Affric si insinuano.

Continuiamo il giro per compiere un anello e tornare alla macchina in un’ora circa, a causa della pioggia rinunciamo a raggiungere il belvedere, attenzione ai moscerini che beccano le parti scoperte del corpo, sono fastidiosissimi.

Proseguendo il giro raggiungiamo Drumnadrochit, evitiamo di entrare al Loch Ness Centre & Exhibition, ma acquistiamo due biglietti nell’albergo affianco (al costo di 14£ a testa) per un giro in battello di un’ora sul famigerato Loch Ness.

Niente di speciale, le acque del lago sono di un colore scuro inquietante, credo che neanche un mostro potrebbe abitarvi, gradevole invece la vista che si gode sull’Urquhart Castle dall’acqua.

Sicuramente la giornata piovosa non aiuta ad avere belle sensazioni, ma terminato il tour optiamo per la visita del castello che si affaccia sul lago, il costo del biglietto di 7,90£ ce lo risparmiamo grazie al biglietto cumulativo fatto nei giorni precedenti.

Ciò che rimane del castello è estremamente suggestivo, altrettanto bello è il panorama sul Loch, i cui colori variano repentinamente con il cambiare del tempo, un attimo piove e l’attimo dopo esce il sole.

E’ ormai tardo pomeriggio e decidiamo di fare il check-in nel nostro bed&breakfast (Morlea b&b) prenotato su booking.com al costo di 70£ per una notte, senza infamia e senza lode.

Depositati i bagagli, proseguiamo il nostro giro verso Invermoriston, quindi in direzione Dundreggan e poi Invergarry, tragitto da cui si godono splendidi panorami.

La pioggia non ci abbandona, ma a tratti si intravede il sole e noi raggiungiamo Fort Augustus, dove facciamo una breve sosta per vedere le chiuse presenti.

Ormai è tardi, non ce la sentiamo di proseguire il giro del lago sul versante orientale, ripieghiamo su quello opposto fino a ritornare a Drumnadrochit.

Per cena ci rechiamo nel ristorante vicino al nostro bed&breakfast, c’è un’ora di attesa e quindi lasciamo il nostro nome, proviamo allora al Loch Ness Inn, il più conosciuto del paese, ma la situazione è la medesima.

Parcheggiata l’auto nel cortile di casa, torniamo quindi nel primo ristorante cenando egregiamente (un piatto di salmone con salsa di formaggio e verdure, un panino vegetariano con contorno di verdure, un pane all’aglio, un’acqua, 31,60£).

18/08/2014 DRUMNADROCHIT – PORTREE (230 miglia)

Stamattina ci svegliamo ancora col maltempo e dopo aver fatto una colazione continentale a buffet e una di tipo scozzese con uova, bacon, salsicce, pomodori e tortino di patate, partiamo alla volta dell’Isola di Skye.

Facciamo ovviamente varie soste per le foto, quindi tappa a Plockton con il suo paesaggio da cartolina, bella la baia e bello il paese che si affaccia su di essa, ci sono molte imbarcazioni che alloggiano nel porticciolo, consigliamo di fare una sosta veloce per qualche foto, anche perché il paese è praticamente desolato.

Giunti a Skye, il paesaggio dell’isola è meraviglioso, si tratta di un luogo assolutamente imperdibile, da girare con gli occhi ben aperti per scoprire ogni volta uno scorcio fantastico.

Arriviamo a Portree, “la metropoli di Skye” e qui ci rivolgiamo all’ufficio informazioni per un alloggio, ci dicono che è tutto pieno, consigliano un b&b con stanze disponibili a diversi chilometri dal paese. Booking.com dà tutto esaurito, l’ufficio informazioni anche, ma giudicando dal numero di b&b presenti nel paese ci sembra impossibile che sia tutto pieno, anche se lungo la strada i cartelli con scritto NO VACANCIES sembrano onnipresenti. Facciamo un giro in auto, guardando tutti i cartelli esposti e dopo 5 minuti troviamo due b&b vicini che nell’insegna non hanno ancora attaccato il NO VACANCIES, il primo è stato prenotato 5 minuti prima del nostro arrivo, mentre il secondo ha ancora una stanza libera al costo di 80£, la fermiamo senza troppi indugi. Il b&b si chiama Green Acres Guest House, la stanza non è particolarmente grande, ma nel complesso è bella e confortevole. Depositati i bagagli, partiamo alla scoperta dell’isola.

Percorriamo la A855 e vediamo l’Old Man of Storr, un pinnacolo alto 50 metri, proseguiamo e ci fermiamo sia per vedere le Lealt Falls, sia per il Kilt Rock/Mealt Falls, in entrambi i casi si tratta di cascate con panorami da cartolina.

Continuiamo sulla A855 fino a Uig, quindi sulla A87 fino all’incrocio con Borve per deviare sulla A850, quando troviamo le indicazioni per il faro di Neist, giriamo. Una volta raggiunta la strada per il faro, occorrono 15-20 minuti a piedi, ma lo spettacolo è entusiasmante. Tornati indietro, giriamo a destra per la A863 fino a Sligachan, quindi rientriamo a Portree. Le strade percorse oggi hanno offerto scenari indimenticabili e per il momento possiamo dire che è stata l’attrazione più bella vista in Scozia. Per cena andiamo al Bistro at the Bosville, segnalato dalla Lonely Planet (un piatto di fish and chips, un piatto di riso basmati con carne, verdure, una piadina fritta, acqua, 25,90£) era tutto squisito.

19/08/2014 PORTREE – FORT WILLIAM (211 miglia)

Oggi facciamo la colazione migliore della vacanza, io la solita scozzese, Laura la solita continentale con aggiunta di uova e funghi. Il b&b è molto accogliente e curato, dalla nostra stanza si gode di un panorama meraviglioso, la stanza è molta raffinata e la veduta dalle finestre si proietta direttamente sull’Old Man of Storr che era nostra intenzione andare a vedere da vicino facendo il trekking che dal parcheggio porta alla base del monolito.

Optiamo invece per la visita alle Fairy Pools, la cui partenza si trova prima di Glenbrittle. Oggi il tempo sembra bello, quindi è piacevole camminare senza pioggia o vento. Dopo circa 30 minuti di cammino arriviamo ad una serie di piccole piscine che si vedono dal sentiero che corre parallelamente al torrente, carine, mentre stupendo è l’ambiente circostante con monti che imponenti incombono. Sinceramente ci aspettavamo delle piscine naturali più grandi e quindi proseguiamo per altri 30 minuti avvicinandoci ai piedi delle montagne. Alcune persone, pochissime a dire il vero, proseguono inerpicandosi per la stretta gola fra le montagne, ma la maggior parte della gente, una volta giunta alle piscine, si ferma. Il tragitto è pianeggiante e su un ottimo sentiero, proseguendo diventa fangoso.

Raggiunta la macchina si riparte e decidiamo di seguire il consiglio della Lonely Planet e raggiungere Elgol, sinceramente ci è piaciuto di più il paesaggio subito dopo Torrin, piuttosto che quello del molo di Elgol.

Ritornati sulla A87, decidiamo di non andare a prendere il traghetto per Mallaig perché il successivo sarebbe stato alle 16:00 e non avendo prenotato l’alloggio a Fort William, non vogliamo tardare troppo, inoltre non abbiamo neanche prenotato il traghetto e non sappiamo se ci sono posti liberi.

Lungo la strada facciamo una breve sosta per scattare qualche foto all’Eilean Donan Castle, reso famoso dal celebre film Highlander, è uno dei castelli più suggestivi della Scozia e sorge su un isolotto collegato alla terraferma da un ponte ad archi in pietra.

Raggiungiamo Fort William e poco dopo troviamo un b&b vicino al centro, che ha ancora una stanza libera per 72£, compresa la colazione. Il b&b si chiama Dalkeith Villa, è modesto ma in ordine, la nostra stanza è grande perché è per tre persone, quindi accettiamo.

Depositati i bagagli, andiamo all’ufficio informazioni di Fort William per farci consigliare qualche trekking, ma non ci dicono granché e a meno che non vogliamo acquistare delle cartine e studiarci dei percorsi, siamo al punto di partenza.

Usciti, decidiamo di raggiungere l’ufficio informazioni del Glen Nevis e qui acquistiamo cartine molto semplici con percorsi già stabiliti e i relativi gradi di difficoltà, una sul Ben Nevis e l’altra sul Glen Nevis.

Siamo stati fortunati perché siamo gli ultimi visitatori della giornata, prima della chiusura.

Decidiamo di fare un giro prima di cena a Glenfinnan per dare un’occhiata al viadotto ferroviario reso famoso dal film di Harry Potter, niente di speciale anche perché la strada è parecchio distante dal viadotto, quindi rientriamo per la cena.

Andiamo in un ristorante vicino a McDonald’s, sembra un franchising ma la cena non è delle migliori (un piatto di grigliata mista con contorni, un piatto di carne con contorni vari, una porzione di pane all’aglio, due coca-cola, 30,47£), quindi rientriamo per la notte.

20/08/2014 FORT WILLIAM – BALLOCH (89 miglia)

Solita colazione scozzese per me e colazione continentale per Laura con aggiunta di uova e funghi, passabile.

Partiamo alla volta del Glen Nevis per fare una o due passeggiate nella zona. Il tempo è abbastanza buono e si cammina piacevolmente. La prima escursione che intendiamo fare, parte dal centro visitatori del Glen Nevis e percorre una prima parte dell’ascesa del Ben Nevis, per poi ripiegare e compiere un giro ad anello. Le persone che si avventurano nell’ascesa sono veramente tante e arrivati al punto in cui dobbiamo svoltare, Laura si fa coraggio e dice di voler proseguire per la vetta del Ben Nevis, vedendo poi strada facendo se è opportuno continuare. La salita si fa bene, ma il dislivello è notevole, 1300 metri in tutto, il panorama che si gode lungo il percorso è magnifico e per molto tempo riusciamo a vedere anche la cima del Ben Nevis. Raggiunti i 750-800 metri di altitudine, la temperatura si è abbassata e le nuvole hanno iniziato ad essere più basse, tanto che sui 1000 metri di altitudine la visibilità si è ridotta tantissimo. Il sentiero è comunque ben visibile, anche se non segnalato, se non, per gli ultimi 150 metri di altitudine, con i classici omini.

Dopo tanta fatica, un dislivello di 1300 metri e un’escursione termica notevole, una volta raggiunta la vetta, ci concediamo giusto il tempo per le foto di rito, un boccone energizzante e poi cominciamo subito la discesa perché la temperatura è di poco superiore ai 0 °C e ogni tanto pioviggina. La salita è durata quattro ore e la discesa alla macchina ne durerà tre, anche perché le condizioni meteo peggiorano e incomincia a piovere, pioggia che ci accompagnerà fino alla fine del percorso. Scendendo la temperatura si rialza, ma i panorami della mattina sono stati cancellati dal cattivo tempo, abbiamo fatto l’intera discesa sotto la pioggia accerchiati da nebbia e nubi fitte. Il Ben Nevis è alto 1344 metri ed è la vetta più alta delle isole britanniche, si tratta di un’ascensione da non sottovalutare anche in una bella giornata d’estate, in quanto nell’altopiano sommitale è presente un clima subartico, ciò significa che può nevicare in qualsiasi momento dell’anno ed è anche per questo motivo che occorre avere abiti caldi, impermeabili e scarpe adeguate.

Raggiunta la macchina, partiamo alla volta di Balloch sul Loch Lomond, dove abbiamo prenotato una stanza al The Tullie Inn su Booking.com al prezzo di 60£.

La località è stata scelta perché l’intenzione era di trascorrere la giornata successiva in relax, a camminare fra la natura, ma data la prestazione odierna, dubito che affronteremo la giornata in questo modo.

Per cena ci fermiamo al ristorante dell’albergo (una bruschetta con pomodorini, una zuppa del giorno con lenticchie e prosciutto, un’insalata di pollo, un’insalata di salmone, due coca-cole, 32,40£) tutto squisito, quindi il meritato riposo, anche se per diverso tempo ci ha infastidito un rumore proveniente da qualche vano adiacente.

21/08/2014 BALLOCH – CARLISLE (179 miglia)

Oggi ci muoviamo con molta calma, dopo la fatica del giorno prima abbiamo bisogno di un po’ di relax.

Il tempo concilia il dolce far niente, infatti piove a dirotto e dopo aver fatto colazione, omelette per me, bacon e pan-cake per Laura più pane tostato, tutti piatti anonimi, siamo costretti ad abbandonare Balloch.

Eventuali passeggiate sul Loch Lomond, il più grande lago di acqua dolce d’Europa, o nei paraggi, le rimandiamo ad una prossima volta.

Ci spostiamo verso sud e raggiungiamo il Culzean Castle (15,50£ a testa), decisamente costoso ma molto bello, anche gli arredi sono ricchi e interessanti, è uno dei palazzi nobiliari più maestosi e affascinanti di tutta la Scozia, abbarbicato sulla scogliera in maniera pittoresca. Le condizioni meteo sono favorevoli, finalmente abbiamo il sole che ci accompagna e terminata la visita del castello, ne approfittiamo per passeggiare nel parco annesso. Decisamente tutto curato e piacevole, merita la visita.

Spostandoci con la macchina raggiungiamo Dumfries e andiamo a visitare Sweetheart Abbey (4,50£), dove possiamo entrare gratuitamente grazie al biglietto fatto una settimana prima.

Queste rovine sono molto suggestive e ispirano nostalgia e romanticismo, non è necessario pagare il biglietto ed entrare nello spazio recintato per vederle, si riescono a fotografare anche dall’esterno.

L’abbazia è stata fondata nel 1273, i resti ancora visibili sono in arenaria rossa.

Terminata la visita, ci spostiamo e raggiungiamo Carlisle, dove abbiamo prenotato una stanza al Cambro House, costo 65£ per una notte prenotata su Booking.com.

Depositati i bagagli, ci dirigiamo in centro per mangiare qualcosa, è un centro commerciale all’aperto immenso, composto da numerosissimi negozi, peccato che chiudano tutti dalle 17 alle 18, quindi è completamente deserto, se non per qualche ristorante aperto qua e là.

Non ci ispira nulla e optiamo per un McDonald’s, quindi rientriamo percorrendo queste strade desolate, ci sono un po’ di macchine in circolazione e tante case con luci spente, sembra il set di un film abbandonato.

La nostra guest-house, ci offre una stanza molto grande e accogliente, abbiamo anche la possibilità di parcheggiare l’auto nel cortile interno, abbiamo fatto un’ottima scelta.

22/08/2014 CARLISLE – HANDFORTH (MANCHESTER) (225 miglia)

Dopo un’ottima colazione servita dalla dolcissima e gentilissima padrona di casa, decidiamo di fare una passeggiata per Carlisle, in centro i negozi sono tutti aperti, tanta gente passeggia, fa acquisti o colazione, sembra incredibile la trasformazione che si compie dopo le 18:00 a negozi chiusi. Dopo aver fatto un po’ di acquisti, partiamo e decidiamo di dedicare parte della giornata per visitare il Vallo di Adriano. Percorriamo la A69 e poi la 6318, visitando diversi siti, facendo varie fotografie a queste rovine, abbiamo sorvolato sulle attrazioni a pagamento e brontolato sui parcheggi a pagamento per ogni singola attrazione!

I panorami che si vedono sono meravigliosi e dato che oggi è l’ultimo giorno prima di rientrare a Manchester, vogliamo approfittarne il più possibile. Il Vallo di Adriano, costruito a partire dal 120 d.C., è una colossale opera di fortificazione che si estendeva per 117 chilometri, dal 1987 è dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Raggiungiamo Heydon Bridge e da qui prendiamo la strada panoramica 686 fino ad Alston e poi ad Hartside Height (panorama meraviglioso), quindi raggiungiamo Penrith e poi Keswick, entrando così nella zona dei laghi.

Visitiamo il Castlerigg Stone Circle, un circolo di pietre druidiche su una magnifica altura, quindi scendiamo sulla 591 fino ad Ambleside, poi sulla 592 lungo il lago Windermere, terminato il quale prendiamo la strada per Manchester e più precisamente Handforth, località vicino all’aeroporto dove soggiorniamo all’hotel Best Western Plus Pinewood on Wilmslow prenotato su Booking.com, costo 65£ senza colazione.

Per comodità e perché dopo un rapido giro in macchina avevamo avuto l’impressione di una zona desolata, ceniamo nel ristorante dell’albergo (un antipasto di pane caldo con olio, un hamburger e patatine, un fish&chips, un’acqua, 30,60£), sinceramente non ci sentiamo di consigliarlo, credo che la scelta ricada su questo ristorante per mancanza di alternative.

23/08/2014 HANDFORTH (MANCHESTER) AEROPORTO (5 miglia) – BOLOGNA

Oggi niente colazione, quindi partiamo, riconsegniamo la macchina e attendiamo in aeroporto la partenza del nostro volo.

Ore 13.15 partiamo da Manchester con volo Ryanair e arriviamo a Bologna, dove concludiamo le nostre vacanze.



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