Scozia in otto giorni

Un viaggio tra colline verdi, castelli e tramonti bellissimi
Scritto da: renza1
scozia in otto giorni
Partenza il: 10/08/2012
Ritorno il: 17/08/2012
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
Siamo un gruppo di 6 persone: 4 adulti e due bambine (sorelle) di 7 ed 11 anni. Questo viaggio è stato pensato un anno prima, e nonostante tutto il tempo che abbiamo avuto, abbiamo preferito non organizzarlo nei minimi particolari, ma lasciare un po’ alle occasioni, alle avventure, alle scoperte e alle curiosità che vengono strada facendo.

10 agosto

Arrivo a Glasgow alle 20,10 con volo Ryanair partito da Bergamo in perfetto orario. Ci accoglie un cielo azzurro e un tramonto di svariate sfumature, c’è ancora molta luce e 22 gradi. Abbiamo prenotato un’auto a noleggio presso Arnold Clark, che diversamente dagli altri autonoleggi, non ha un ufficio in aeroporto. Un addetto ci accompagna a ritirare l’auto a Prestwick a circa 5 km. Poi andiamo a Irvine dove abbiamo prenotato la prima notte (Kidron House Hotel doppia con colazione 65 sterline), non sarà il massimo che troveremo strada facendo, ma è accogliente, pulito e ben posizionato in quanto non è lontano dall’aeroporto e siamo pronti per iniziare l’indomani il nostro giro.

Prima però pensiamo alla cena perché pare che dopo le 21 non si trovi niente e per di più in certi pub non fanno entrare i bambini.

Infatti a Irvine i “buttafuori” di un pub ci dicono che si può solo bere. Dopo unitili ricerche ci adattiamo a cenare con fish&chips; per poche sterline. Ci sono tanti poliziotti in giro e anche la gente ci sembra un po’ strana. Un poliziotto che entra nel locale dove mangiamo ci racconta che i ragazzi che vediamo in giro stanno aspettando l’autobus per tornare a casa perché oggi sono stati al mare a Irvine.

11 agosto

Colazione ore 8 e poi via verso sud. Facciamo una bella passeggiata ad Ayr e compriamo qualcosa per il pranzo (5 sterline per 1 panino con formaggio e prosciutto, focacce di patate, un dolce e una coca). A Culzean visitiamo il castello e il parco (ingresso per due adulti 30 sterline), lungo la strada vediamo il primo della serie di bellissimi campi da Golf, che vedremo lungo tutto il nostro giro.

Il castello è lontano dagli itinerari più frequentati, ma è molto bello, ed il sole che illumina la giornata ci impone una sosta per pic-nic nei giardini. E’ pieno di famiglie che fanno pic-nic sui bellissimi e ordinatissimi prati. Attraversiamo un sentiero nel bosco per raggiungere la spiaggia ma riusciamo a vederla solo dall’alto: c’è gente che fa il bagno anche se per noi l’aria è piuttosto fresca. Tornando decidiamo di fermarci a Prestwick dal noleggiatore perché l’auto ha problemi ai freni: ci tocca andare a sostituirla a Glasgow così perdiamo più di 2 ore e arriviamo tardi a Oban. Percorriamo la strada che costeggia il Lock Lomond ma non abbiamo tempo per fermarci a Luss e a Inverary poiché dobbiamo arrivare in tempo per la cena.

Lungo la strada cominciamo a cercare alloggio (in questo periodo è pieno di turisti ed è difficile trovare una sistemazione per due famiglie) decidiamo di andare prima a cena al Cuan Mor di Oban (37 sterline due adulti) mangiamo pollo con riso e pane arabo e il dolce tipico “sticky toffee pudding” che è un po’ troppo dolce e altro. Per la notte chiediamo aiuto al titolare del locale che è gentilissimo e fa un sacco di telefonate e alla fine ci indica l’hotel Falls of Lora dove ci eravamo fermati prima ma che ci sembrava troppo caro. Dopo aver cercato in tutto il paesino e anche fuori torniamo al Falls of Lora alle 23,30 dove ci sistemano alla meno peggio. Siamo un po’ preoccupati perchè abbiamo ancora 5 notti da trascorrere e se tutte le sere è così, trovare la sistemazione per la notte ci farà perdere molto tempo.

12 agosto

Sveglia 8,30: colazione molto buona, ripagati per la sistemazione un po’ spartana. Poco a nord di Oban, dopo Port Appin vediamo il castello di Stalker. Ci fermiamo a Fort William in un negozio di articoli scozzesi, non entriamo in città, vogliamo arrivare presto al Castello di Eilan Donan dove pranziamo al coffee shop: il panorama è bellissimo, il castello è in un isolotto circondato dal mare , vi si accede dal lungo ponte dove sono state girate le scene di un famoso film. Due sandwich prosciutto e insalata e acqua (7,7 sterline).

Dobbiamo cercare il b&b; prima di fare il giro dell’isola di Skye, qui nella zona ce ne sono molti, ma preferiamo trovarli vicino al ponte che collega l’isola di Sky. Lungo la strada ne abbiamo visti tanti di completi (la scritta quando sono completi è “no vacancies”) speriamo bene! Dopo averne visti un po’ di costosi troviamo a Kyle ok Lochalsh una signora simpatica che ci da tutto il primo piano a 25 sterline a testa: il wc è in comune ma siamo solo noi sei. Nelle camere c’è il lavabo e nella nostra anche una doccia.

Ci sono circa 23 gradi e partiamo per Sky attraversando i due ponti collegati lunghi circa 1 km.

Corriamo quasi sempre, ci fermiamo solo per le foto. Il paesaggio qui è cambiato rapidamente, si diradano le case ed i paesetti, le colline sono più aspre, muschi, erica e tante tantissime pecore con la “pelliccia” e musetto e zampette nere.

Al castello di Dunvegan ci chiedono 7,5 sterline solo per visitare il giardino. Rinunciamo e circa 1 km dopo riusciamo a fotografarlo dalla strada. Portree la cittadina più grande di Skye è davvero un bel porticciolo con le casette color pastello. Ceniamo nel ristorante di un hotel. C’è un gruppo di italiani e quattro ragazzi ci raccontano le difficoltà del viaggio organizzato. Noi siamo così contenti di essere in totale autonomia…

Ripartiamo verso le 20,30 e a una sosta lungo la strada la macchina si riempie di moscerini che pungono. Sono quasi le 22.00 ed il sole sta tramontando, le sfumature che colarono il cielo sono multicolori, siamo davvero entusiasti.

Prima di rientrare ci fermiamo a bere una birra a Kyleakin, il villaggio dall’altra parte del ponte dove fanno anche musica (5 sterline per tre birre). La location è pittoresca, proprio scozzese. Si va a letto presto dopo aver stabilito i turni per le docce e l’uso del bagno in comune.

13 agosto

Colazione ore 8. Il cielo è scuro, c’è vento e ogni tanto piove, stamattina 18 gradi. Alle 11,30 arriviamo a Ullapol, qui siamo proprio a nord, abbiamo costeggiato sempre i fiordi per arrivare qui, sempre pecore, bianche, nere ad anche il trenino di HarryPotter, il paesaggio è spettacolare, sorprendente. L’acqua nei fiordi cambia continuamente colore, è trasparentissimi e brillante.

Ad Ullapool facciamo una breve passeggiata, per la prima volta mettiamo il Kway ed il pile, cade una leggera pioggerella. Entriamo alla stazione del ferry-boat, ancora una volta siamo stupiti dall’ordine e dalla pulizia delle toilette che troviamo sempre e dappertutto. La sala d’attesa è immacolata e vuota, e c’è un angolino dedicato ai bambini, anche questo ben fornito e pulito. Compriamo qualcosa per il pranzo in un supermercato. Facciamo gasolio per la prima volta: 82 sterline e il prezzo al litro è più alto che da noi. Vorremmo fermarci a pranzo con i ns. bei panini, ma c’è molto vento e quindi proseguiamo finché troviamo una piccola area di sosta, un po’ riparata dal vento. Nel pomeriggio esce il sole e l’aria si scalda. In fronte a noi un piccolo fiordo ed i resti del castello di Ardvreck. Nel ripartire dobbiamo aspettare che le nostre simpatiche amiche pecore si spostino dalla strada. Intanto ci godiamo anche i sei cervi custoditi in fianco a noi in una specie di riserva.

Verso le 17 siamo sopra una spiaggia bianca bellissima di Dorness. Sembra proprio una spiaggia tropicale. Purtroppo non troviamo da dormire, il paesino è molto piccolo, e ci sono solo 3 o 4 B&B; che non hanno posto. L’ufficio del turismo ci suggerisce di proseguire per Tongue dove arriviamo attraversando un altro fiordo percorrendo un piccolo ponte che ha spiagge bianche da ambo i lati. Anche qui siamo catturati dalla bellezza del paesaggio, isolotti dentro al fiordo, spiagge piatte e bianche, rocce che cadono a picco sul mare, coperte di muschi, erica e felci color malva. Ci sono 2 hotel ma scegliamo il Tigh-Nan-Ubhal Guesthouse da Angela, la stanza per due è nuova, molto grande e in bagno c’è addirittura una zona soggiorno con le poltroncine e il tavolo invece la stanza per famiglia (4 persone) è una casa mobile nuova, con un bel soggiorno grande ma con le camere e il bagno piccolissimi. Ceniamo al Tongue Hotel (38 sterline per due). Bella cena, tipica scozzese . Piccolo Breefing a nella casa mobile e poi tutti a nanna. Ha iniziato a piovere.

14 agosto

Colazione ore 8 molto buona e varia. Alle 10,20 partiamo per John O’groats. Ci sono 16 gradi, il cielo sopra di noi è carico di pioggia ma ancora non piove, speriamo bene! Attraversiamo Thurso e piove. Il paesaggio è di nuovo cambiato, intervalli di spianate morbide e piatte coperte di muschio e rocce a strapiombo sul mare, la costa tra Tongue e Thurso ha delle vedute stupende. Poi ci immergiamo nella nebbia, appena partiti da Jhon o’Groats: è il punto più’ a est che forse non merita la sosta. Poco prima ci eravamo fermati al faro di Capo Dunnet dove c’era un vento fortissimo.

Attraversiamo Wick e siamo ancora immersi nella nebbia e pioggia: non si vede quasi niente. Le strade sono molto strette e il mezzo piuttosto largo ci sono spesso i marciapiedi e il ciglio sconnesso perciò oltre all’autista che guida a destra anche il navigatore deve fare attenzione ed avvisare. Ci fermiamo a mangiare a Helmsdale. Bel paesino con un porticciolo dove vediamo finalmente le foche. Ripartiamo, adesso c’è il sole e si è scaldata l’aria… bellissimo percorso, ora abbiamo proprio lasciato le highlands, non ci sono più fiordi, comunque il panorama è bellissimo e il cielo è azzurro. Non entriamo al castello di Dunrobin (9,5 sterline) ma facciamo il giro dalla stradina sulla destra e andiamo a fotografarlo dalla spiaggia. Proseguiamo per Dornoch che ha una bellissima spiaggia (mettiamo i piedi in acqua) e il campo da golf sul mare, è un posto di villeggiatura. Le ragazze sono coraggiose , si tolgono i calzini ed immergono i piedi in acqua, è freddina ma almeno abbiamo questa soddisfazione. Poi andiamo a visitare la cattedrale.

Ripartiamo per Inverness, inizia a piovere, il cielo è nerissimo e poi di nuovo il sole . Quando attraversiamo il secondo fiordo vediamo le foche sopra alcuni massi al centro del canale, sono vicinissime e possiamo fotografarle. A Inverness c’è un traffico infernale, per chi arriva dal nord è una brutta sorpresa dopo essere stati immersi nella natura. Anche qui non si trova da dormire. Dopo una lunga ricerca troviamo un B&B;, una casa del secolo scorso, fuori non è un granché, sembra passabile. Invece questa sarà la peggiore sistemazione del viaggio: una stanza ha le finestre che non chiudono e lo scarico del wc che non funziona e l’altra ha una doccia formato scatola in cui non ci sta in altezza e altri inconvenienti. Ceniamo in una specie di pub (32,5 sterline in due), che sembra piuttosto sporco. Il poco che vediamo di Inverness non ci piace.

15 agosto

Colazione ore 8, la peggiore di tutte: questa volta è un self catering, paghiamo le 65 sterline per la doppia e 90 sterline per la tripla, una follia per questa brutta sistemazione. Partiamo alle 9 per Culloden, il famoso campo di battaglia che rende omaggio all’ultimo tentativo degli scozzesi di proteggere la loro terra dal dominio inglese, c’è un bel sole e 15 gradi e per la prima volta incontriamo le mucche con il pelo lungo.

Proseguiamo per Elgin, il centro della cittadina secondo noi non merita la sosta, ma il parco e la Cattedrale senz’altro. Riprendiamo la strada lungo il mare passiamo tanti paesini, sali-scendi dai pendii, qui la natura è di nuovo cambiata, distese infinite di quello che sembra essere grano e/o orzo, campi verdi coltivati e sempre tante pecore, e naturalmente bellissimi campi da golf. Alle 13,45 seguiamo i suggerimenti della preziosa guida National Geographic e arriviamo a Pennan dopo aver fatto una discesa ripidissima. Una ventina di case bianche sul mare e un porticciolo ma anche qui ci sono i bagni pubblici pulitissimi (carta igienica, acqua calda, appendini, aria per asciugare le mani, cestino di cortesia). C’è un unico locale, il Pennan Inn (che è anche hotel, ha tre stanze e per una doppia voglio 80 sterline con colazione); perciò pranziamo lì, è ferragosto e ci regaliamo un pranzo al ristorante (42 sterline circa in 6), il locale è davvero bello, molto intimo, particolare, il caminetto è acceso con vera legna, il pranzo è carino… quando torniamo a casa dovremmo guardare il film Local Hero che è stato girato qui nell’82. Ripartiamo e dopo un po’ l’auto segnala un problema al filtro dell’olio per cui ci dirigiamo da Arnold ad Aberdeen dove ci cambiano nuovamente l’auto.

C’è tanto traffico per uscire da Aberdeen, ma arriviamo a Ballater (poco prima di Balmoral, l’abbiamo individuato sulla guida) e si rivela un bel paesetto, ben curato, pieno di fiori, piccolo, ma molto accogliente, sono le 18,15 e cominciamo a cercare la sistemazione per la notte. Anche qui tutto occupato, la gente sembra più elegante e curata del solito forse perchè siamo vicini ai luoghi della regina. Due receptionist che troviamo al Ballater Inn sono in smoking. Quello di un altro hotel ha un bellissimo kilt verde, è molto gentile e ci indica altri hotel appena fuori dal centro dove finalmente troviamo posto. Darroch Learg Hotel, sembra un castello in miniatura sopra la montagna, è una casa di fine ‘800, ci accoglie una specie di maggiordomo molto gentile. Ci guardiamo un pò in giro, sembra un posto da Sean Connery, tutto molto scozzese, anche le parete ricoperte di tartan, un grande tavolo imbandito per ospiti importanti ed una credenza piena di bottiglie di wisky, ma siamo solo noi, non arrivano altri ospiti. Finalmente arriva la signora Fiona, anche lei molto inglese, discreta e cordiale, ci fa fare il giro dell’albergo (come fanno abitualmente tutti) e ci mostra alcune stanze bellissime e tutte diverse tra loro; alla fine contrattiamo un po’ il prezzo e ci da la doppia a 110 sterline e per le due stanze una con letto a baldacchino per le bimbe e l’altra doppia per mamma e papà ce ne chiede 140.

Per la cena la signora ci suggerisce l'”Old Station Restaurant” dove troviamo musica dal vivo. Dovrebbe essere la vecchia stazione ferroviaria dove arrivò per la prima volta la regina Vittoria in treno a vapore. Qui servono carne di cervo e pecora pure… noi optiamo per qualcosa di più “normale” (110 sterline in sei forse la cena più costosa). Chiediamo ai due musicisti che suonano e cantano melodie e ballate, un pezzo di Flower of Scotland che da queste parti forse non suonano volentieri per la presenza dei Reali. Quando usciamo piove a dirotto e facciamo inutilmente un po’ di strada verso Balmoral per vedere le residenze dei reali.

Sembra che siamo proprio noi soli in hotel e la cosa ci sembra strana visto che gli altri posti erano esauriti, ma per fortuna non sentiamo fantasmi durante la notte.

16 agosto

Stamattina c’è un po’ di foschia, di fronte alle nostre finestre dovrebbe essersi la tenuta del Principe Carlo, ma il castello non si vede.

Molto bene anche la colazione, marmellate fatte in casa, frutta fresca, yougurt etc. etc.

Percorriamo la strada del Deeside che costeggia il fiume e la tenuta del principe Carlo. Pur sapendo che il castello non è visitabile in quanto sono ora residenti i reali ci fermiamo proprio in fronte al castello dove intravediamo in mezzo al bosco solo le guglie del palazzo. Facciamo una chiacchierata con la guardia al cancello. Ci sono giornalisti e fotografi con le telecamere, che aspettano il rientro del principe Filippo dall’ospedale. Alle 11 arriviamo a Pitlochry che non cii piace: è pieno di negozi per i turisti. C’è il sole con qualche nuvoletta e 14 gradi. Non vediamo nemmeno il Blair Castle è pieno di pullmann turistici e non ci fanno entrare nel viale principale per scattare qualche foto: 6 sterline solo per il garden. Insomma questi castelli sono patrimonio di questo bellissimo paese, ma sono spesso invisibili. Torniamo indietro ci fermiamo al centro visitatori di una gola dove un soldato avrebbe fatto un famoso salto: killiecrankie location molto bella, ma ci vuole un pò di tempo per poterla visitare. Proseguiamo per il castello di Glamis dove arriviamo verso le 12,00, paghiamo 11 sterline a testa per visitare i giardini che non sono belli come a Culzean. Qui è pieno di turisti, quasi tutti italiani. Non ci piace, siamo ripiombati nella confusione. Visitiamo il museo dedicato al giubileo della Regina. Riprendiamo la strada verso St. Andrews: bellissimo paesino con campi da golf ordinatissimi che scendono fino al mare e in lontananza una distesa di sabbia bianca (la spiaggia del film Momenti di Gloria). E’ pieno di giovani perché sede di una famosa università. E’ qui che William ha conosciuto Kate. Anche i resti della cattedrale e del castello, sempre sul mare, sono molto scenografici. Ripartiamo dopo aver mangiato il primo ed unico gelato scozzese e decidiamo di pernottare nella baia di fronte ad Edimburgo per andare a cena a Edimburgo.

Troviamo subito posto nell’hotel (90 sterline la doppia e 130 per la quadrupla) anche questo è molto bello e confortevole. Su suggerimento della signora dell’hotel, andiamo a Edimburgo in treno partendo dal piccolo paesino di Burnitsland. Il treno passa alle 19,10 facciamo i biglietti in treno (8 sterline a/r), i bambini non pagano. La bigliettaia è molto simpatica e si presta per una foto e un signore del posto conversa un po’ con noi: quasi tutte le persone che abbiamo incontrato sono state ospitali, cordiali e simpatiche. Il viaggio dura 40 minuti e quando attraversiamo il fiume la vista è bellissima. Edimburgo è super affollata perché in agosto ci sono tante feste. Non ci fanno entrare a cena in un pub con le bambine perché sono già passate le 20. Ceniamo in un bel locale nei pressi di Princess Street (58sterline in quattro). Dopo aspettiamo inutilmente di vedere la sfilata che dovrebbe uscire dal castello perché dobbiamo correre a prendere l’ultimo treno per il rientro che è alle 23,09 ed è affollatissimo.

17 agosto

Il cielo è grigio e piove a dirotto, solo 15 gradi. La colazione non è un granché, sarà perchè è l’ultima e quindi siamo anche un po’ tristi. Partiamo per Stirling. Paghiamo l’hotel in contanti e ci danno dieci sterline scozzesi (che dovrebbero essere accettate soltanto in Scozia) di resto ma ce ne accorgiamo e chiediamo che ce le cambino. Stirling sotto la pioggia sembra bruttina e anche il castello è molto cupo e molto turistico. Ripartiamo verso New Lanark nella valle del fiume Clyde, questa zona del sud della Scozia è davvero bella e meriterebbe una visita di alcuni giorni. A Lanark ci sono tanti studenti in divisa, alcune ragazze ci dicono che hanno ripreso la scuola il 15 agosto, dopo 6 settimane di vacanza, e che non vanno a scuola il sabato. Mangiamo (male) in un pub bruttino (18 sterline in due), poi facciamo un po’ di fatica a trovare il cotonificio e ci dispiace di non essere venuti qui direttamente stamattina perché sembra un posto molto interessante. E’ in una specie di gola ai piedi delle montagne ed alla fine delle impetuose cascate del Clyde, a vedere le notizie ripotate nelle guide c’eravamo fatti un’ idea di una “simil-ricostruzione” (molto turistica) del posto. Tutt’altro, è un vero e proprio paese restaurato perfettamente, crediamo ci siano anche delle persone che risiedono. L’atmosfera a pacata, c’è un senso di tranquillità e rispetto. Si sta facendo tardi e ripartiamo per Prestwick. Torna il sole e ci sono ben 24 gradi e stiamo per lasciare la Scozia che ci saluta con le sue colline verdi rigogliose, le distese di pecorelle sia nei prati, sia in cielo, e gli scorci azzurri, rosa, rossi, grigi del tramonto che si sta preparando. In aeroporto facciamo l’ultima foto, partiamo in orario e alle 23 siamo a Bergamo.



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