Tour scozzese

Una settimana in Scozia tra Edimburgo, Inverness, Skye, Glasgow, Loch Ness...
Scritto da: dpellizzon
tour scozzese
Partenza il: 12/06/2012
Ritorno il: 19/06/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 1000 €
Lo diciamo subito affinché nessuno rimanga deluso dalla lettura del racconto: non siamo riusciti a vedere il mostro di Loch Ness ma il viaggio è valso comunque la pena.

Arriviamo a Edimburgo e dopo aver affittato l’auto partiamo subito verso le Highlands; ci fermiamo per visitare il nostro primo castello lo Scone Palace che è situato su di una collina ed è famoso perché nel passato è stato teatro delle incoronazioni dei re scozzesi; ciò che ci colpisce di più però sono la bellezza ed il profumo del parco.

Raggiungiamo il nostro B&B a Perth, dove facciamo due passi in centro per visitare la fin troppo tranquilla cittadina; notiamo che nonostante la pioggia nessuno scozzese possiede l’ombrello, forse per via della ben nota parsimonia che li contraddistingue, noi invece decidiamo di utilizzarlo anche a costo di essere scambiati per turisti.

Andiamo a dormire presto perché ci sentiamo stanchi (che sia un effetto collaterale della guida a sinistra?).

Partiamo per Pitlochry dove ci fermiamo alla distilleria di whisky Blair Athol dove dopo una visita guidata ci viene offerta una degustazione, poiché gli altri si rifiutano di bere al mattino devo sacrificarmi (la nostra guida si potrebbe offendere). Speriamo che qualcuno al nostro ritorno sia così gentile da chiederci come deve essere degustata “l’acqua della vita”: con ghiaccio, liscia, con acqua a parte…

Proseguiamo per il vicino Blair Castle, un castello bianco con più di 700 anni di storia, all’interno del quale ammiriamo quadri, armature, porcellane e bicchieri di vino (della capacità di ben nove pinte).

Pernottiamo a Inverness dove ci accoglie una simpatica e loquace signora.

Ci addormentiamo subito a causa della stanchezza (effetto collaterale del tentativo di capire l’ inglese dal forte accento scozzese).

E’ il giorno della visita al mitico Loch Ness, un lago lungo, stretto, dalle acque scure e profonde spazzate dal vento. L’unica cosa mostruosa che vediamo è il business creato intorno alla figura di Nessie ma facciamo lo stesso la nostra parte da turisti andando addirittura a visitare l’inutile esposizione Loch Ness Exhibition.

Poiché la timidezza di Nessie ci ha impedito di realizzare lo scatto che avrebbe potuto cambiare la nostra vita, ci consoliamo con un sacchetto di ottime patatine al mature ceddar e caramelized onions, mentre raggiungiamo il castello di Urquhart. Anche questo castello, come tutti gli altri, racconta storie di epiche battaglie (per lo più contro gli inglesi), complotti, prigionieri, torture e ovviamente di fantasmi che ancora fanno sentire la loro inquietante presenza.

La storia del castello viene presentata con un filmato in una sala dove, alla fine della proiezione, si apre un sipario che consente una vista da applauso al castello sul lago.

Proseguiamo per Fort Augustus e pernottiamo a Fort Williams in un bel b&b (Treetops) con terrazza in legno che garantisce una vista “sull’imponente” Ben Nevis il più alto monte della Gran Bretagna (1.300 metri circa).

Il giorno successivo visitiamo l’isola di Skye.

Poco prima del ponte per Skye troviamo il suggestivo castello Eilean Donan che vanta una posizione da cartolina in un isolotto sul loch Duich; al suo interno sono state girate alcune scene del film Highlander.

Skye presenta paesaggi meravigliosi grazie alle sue montagne frastagliate, alle imponenti scogliere di basalto a picco sul mare e ai suoi pascoli selvaggi.

Pranziamo con dell’ottimo pesce a Portree in un locale chiamato The Lower Deck, situato sul porto, accompagnati dal suono del vento e dal canto dei gabbiani.

Trascorriamo una seconda notte a Fort Williams.

Partiamo per Inveraray, ma poichè ormai ci pare evidente che nessun fantasma ci rivelerà dove si nasconde un antico tesoro, evitiamo il castello ed optiamo per le antiche prigioni, dove è possibile scoprire le condizioni di vita e le tremende torture cui venivano sottoposti i prigionieri nei secoli scorsi. Concludiamo la visita pensando che probabilmente sarebbe stato meglio visitare il castello.

Pernottiamo a Glasgow una città decisamente vibrante in cui le vecchie aree industriali e i vecchi immobili vittoriani sono trasformati in bar di grido, in pub notturni ed in ristoranti eleganti.

Ceniamo in un locale, progettato in stile rinascimentale italiano, utilizzato originariamente dalla Bank of Scotland e trasformato ora in ristorante.

In albergo cediamo alla colazione tipica scozzese a base di uova, fagioli salsicce e haggis una specie di polpetta fatta a base di polmone, cuore e fegato di pecora conditi con spezie e bolliti all’interno dello stomaco dell’animale. Decidiamo di assaggiarlo quando scopriamo che la sua importazione negli Stati Uniti è vietata (non sappiamo resistere al fascino del proibito).

Per la cronaca le mattine successive siamo tornati alle fette biscottate e all’ottima marmellata.

Arriviamo ad Edimburgo dove trascorriamo gli ultimi due giorni della vacanza.

Edimburgo è una città decisamente affascinante con palazzi medioevali dalle architetture gotiche e con un’atmosfera tetra e romantica al tempo stesso.

Iniziamo la visita dal Castello più importante del paese posto su di una rocca che domina tutta la città. Al suo interno ci sono la pietra del destino, i gioielli della corona e gli appartamenti degli Stuart.

Passeggiamo poi lungo il Royal Mile dove un suonatore di cornamusa intrattiene il pubblico con una canzone degli Acdc e visitiamo alcuni negozi che propongono tutti più o meno la stessa merce: whisky, abbigliamento di lana, tartan, biscottini e una vasta gamma di kilt (d’altronde come potremmo tornare dai nostri amici senza un kilt come regalo?).

Al termine della via troviamo l’edificio del parlamento scozzese e il Palace of Holyroodhouse che è la residenza ufficiale della Regina in territorio scozzese.

Il giorno successivo visitiamo il National Museum of Scotland e lo Yacht Britannia dove ci viene ci viene illustrata la vita della famiglia reale a bordo.

Concludiamo la vacanza con un ghost and ghoulds tour: una gita da brivido guidata da un’attore che racconta storie inquietanti e macabre all’interno delle volte sotterranee che si dice siano infestate dagli spiriti delle vittime del passato.

Il tour è simpatico e divertente perché in realtà ciò che è veramente inquietante in Scozia è solo il tempo atmosferico.



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