Scozia da vivere

Ecco il diario del ns. Viaggio, mio e di Fede, in Scozia fatto in aprile 2003. 1° giorno 15/04 partenza da BG Orio al Serio con economicissimo volo ryanair e dopo 2 ore arrivo a London Luton. Ritiro auto a noleggio e partenza…THE NORTH ci aspetta!!! Dopo qualche ora tappa nella deliziosa cittadina di York nel nord dell’Inghilterra, con...
Scritto da: Caterina Cordioli
scozia da vivere
Partenza il: 15/04/2003
Ritorno il: 28/04/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ecco il diario del ns. Viaggio, mio e di Fede, in Scozia fatto in aprile 2003.

1° giorno 15/04 partenza da BG Orio al Serio con economicissimo volo ryanair e dopo 2 ore arrivo a London Luton.

Ritiro auto a noleggio e partenza…THE NORTH ci aspetta!!! Dopo qualche ora tappa nella deliziosa cittadina di York nel nord dell’Inghilterra, con visita alla splendida cattedrale, che dicono essere la più bella dello stato, accompagnati da sottofondo d’organo.

Ripartiamo e visto che oramai è sera ci fermiamo per la notte in un bel paesino di nome Yarm sull’ansa di un fiume (siamo vicini a New Castle) e per la prima e fortunatamente unica volta nel viaggio abbiamo difficoltà nel trovare da dormire, infatti i pochi B&B erano tutti pieni e dopo vari giri per non dormire in macchina siamo stati costretti ad optare per un costosissimo hotel.

Vista l’ora era impensabile cenare, pertanto ci siamo presi un buon hamburger e l’abbiamo mangiato in un pub accompagnato dalla prima delle numerose birre che ci avrebbero dissetato nel corso della vacanza, circondati dall’allegro vocio dei ragazzi che parevano accorsi nel pub per non so quale festeggiamento.

2° giorno 16/04 dopo la colazione partenza per il nord, abbiamo attraversato the Adrian’s Wall in un punto in cui del mitico vallo che separava la civiltà romana dalle sconosciute orde barbariche del nord non restava che un tranquillo muretto circondato da un prato verdissimo con qua e la i batuffoli bianchi delle pecore.

Finalmente superiamo il vero confine scozzese e ci dirigiamo verso la regione dei Borders attraverso un paesaggio che è un inno alla serenità dell’anima, verdissimi prati e colline dove brucano tranquille pecore, qua e la una fattoria e su tutto un sole splendente che, cosa incredibile, ci ha accompagnato in tutto il viaggio (tranne 1giorno) tant’è che tutti gli scozzesi erano “svestiti” come noi in pieno luglio ovunque ci ripetevano di non aver ricordi di così tanti giorni di sole a fila… Facciamo tappa nella bella cittadina di Melrose nei Borders per visitare i magnifici resti dell’abbazia qui scopriamo Historic Scotland un ente di tutela del patrimonio storico artistico culturale scozzese, e ci facciamo un CARD della durata di 10 giorni che una volta acquistata ci ha fatto risparmiare un bel po’ consentendoci di entrare gratuitamente in castelli, palazzi, chiese, e quant’altro in tutto il territorio scozzese.

Pranzo al sacco su un bel prato poi ripartiamo e finalmente arriviamo a Edimburgo, troviamo subito un delizioso B&B vicino al centro, lasciamo le valige e via… alla scoperta della città… Che dire di Edimburgo? Semplicemente incantevole, l’abbiamo visitata in lungo e in largo dapprima con un giro sull’ autobus aperto con le cuffie con spiegazione in italiano passando per le strade principali, tra cui la Royal Mile che va dal castello al palazzo residenza della famiglia reale quando viene in Scozia, ammirando chiese e palazzi e i suonatori ambulanti di cornamuse poi a piedi scoprendo i vicoletti più nascosti e gli scorci più belli.

Cena nel pub “the world’s end” che segnava un tempo la fine della città e quindi per gli edimburghesi, del loro mondo, poi degustazione del primo dei molti mitici whisky al pub “the Jolly Judge” allietati da un bravo complessino che suonava musica celtica.

3° giorno 17/04 intera giornata dedicata alla scoperta di Edimburgo, una città unica assolutamente da non perdere, con un fascino e un ‘atmosfera di mistero veramente incredibili.

Il mattino visita al castello la cui sagoma dalla roccia scura incombe sulla città, con foto allo sparo del cannone alle ore 13, pranzo sul bellissimo parco cittadino che separa la città nuova da quella vecchia, con i ragazzi in canottiera e calzonicini corti che prendevano il sole e giocavano a calcio e pomeriggio visita ai principali palazzi (Holyroodhouse), alle chiese (molto bella la cattedrale St. Giles con la statua di John Knox il riformatore della chiesa scozzese) e camminata sulla colline circostanti (Calton Hill) con vista stupenda della città alla luce del tramonto.

La sera ci siamo associati (unici italiani) a uno dei tanti tour notturni che partono dal Royal Mile alla scoperta della città misteriosa il nostro era “city of the Dead” e accompagnati da una simpatica ragazza che raccontava gli aneddoti più macabri e carichi di suspance della città ci siamo inoltrati nei vicoli più bui e nel tenebroso cimitero dei Greyfriars davvero la scenografia sognata da qualsiasi regista horror e qui… Finale a sorpresa da infarto!!! Un’esperienza comunque da fare !! Un whiskino al pub per riprenderci poi a nanna.

4° giorno 18/04 dopo una superba colazione, lasciamo a malincuore Edimburgo, il nord ci aspetta.

Passiamo il ponte sul Firth of Forth e attraverso la regione del Fife raggiungiamo St. Andrews.

Qui visitiamo i vari college, i resti del castello sul mare e quelli molto più belli e maestosi dell’abbazia (un tempo la città era il centro del cattolicesimo in Scozia) accompagnati dal suono di cornamuse, e non poteva mancare la visita al mitico Old Course il più antico campo da golf accanto alla spiaggia dove hanno girato scene del film “momenti di gloria” con acquisto del souvenir per mio futuro suocero golfista incallito.

Lasciamo St Andrews e proseguiamo verso nord lungo la costa orientale della Scozia ci fermiamo prima di Stoneheaven e a piedi raggiungiamo le magnifiche rovine del Dunnottar Castle su una scogliera a picco sul mare, e riposiamo sdraiati sull’erba, incantati dallo scenario, dal volo dei gabbiani dalle corse di decine di leprotti da una tana all’altra, dalla pace e dalla luce bellissima che si posa su tutto come una carezza… A fatica ci stacchiamo da qui e riprendiamo, attraversiamo un paesaggio bellissimo con prati e campi completamente coperti da narcisi gialli in fiore in contrasto col verde dell’erba e col blu incredibile del cielo…Ma dov’è l’aspra brughiera ?? qui è un tripudio di luce e di colori… Tappa a Huntly per vedere un altro castello in rovina e poi visto che oramai è sera ci fermiamo in paesino per nulla turistico di nome Keith dove abbiamo pernottato in un B&B molto carino, ci siamo pappati una bella bistecca di angus e abbiamo finito la serata nell’unico pub del paese, dove la proprietaria, dopo averci fatto provare due tre tipi di whisky, ci ha regalato accendini e apribottiglie con l‘insegna del locale affinché ce lo ricordassimo una volta tornati in Italia.

5° giorno 19/04 partiamo sempre verso nord, e arriviamo a Fort George dove visitiamo l’omonimo forte ancora attivo e dalla terrazza più esterna avvistiamo in lontananza le sagome di delfini, poi passiamo senza fermarci da Inverness e riprendiamo la costa orientale delle Highlands… un miglio a nord di Golspie ci fermiamo al Dunrobin Castle il classico “castello da fiaba” della nobile famiglia dei Sutherland, con splendidi giardini all’italiana diradanti verso il mare azzurrissimo ed una fantastica falconeria, abbiamo assistito impressionati e un pò intimoriti allo spettacolo dei gufi reali, falchi e altre varie specie di rapaci addestrati che svolazzavano sopra le nostre teste durante un’esibizione.

Partiamo, ancora a nord, arriviamo a Wick lasciamo l’auto e a piedi attraverso i campi lottando contro il vento alzatosi all’improvviso raggiungiamo il desolato Sinclair Castle, rovine a picco sul mare, gabbiani, e in lontananza un faro bianco… Ripartiamo e quasi a sera arriviamo a Thurso dove troviamo da dormire in un B&B collettivo (una specie di ostello, non male però) e dopo la cena e il solito whisky (ricordate deve essere liscio) come digestivo, a nanna.

6° giorno 20/04 è Pasqua la mattinata è magnifica, limpida e assolata, splendente.

In auto ci rechiamo a Dunnet Head dove si trova un faro solitario ed una stele che dice “Dunnet Head il punto più a nord della Gran Bretagna continentale” è bellissimo, passeggiamo a lungo col vento tra i capelli respirando la salsedine, è incredibile che siamo così a nord più su ci sono solo isolette ed il polo…

Andiamo poi al “paese” di John O’Groats dove un cartello dice “the end of the road” (della serie si può solo tornare indietro) e c’è “The last house” poi arriviamo ad un’altra “punta” : Duncasby Head, facciamo un lunga passeggiata lungo la scogliera sperando (invano) di vedere le foche che di solito stanno qui, ci sono due spuntoni rocciosi tipo faraglioni di Capri, è bellissimo non andremo più via… Il pomeriggio di Pasqua lo passiamo al mare, tra la spiaggia di Melvich e quella di Strathy, sono spiagge incredibilmente belle, ci togliamo le scarpe e restiamo a piedi nudi sulla sabbia tiepida ad ammirare il mare sfavillante di un turchese caraibico…

Una giornata stupenda, con il brivido dell’avventura infatti eravamo praticamente rimasti senza benzina (al nord delle highlands non sono numerosi i distributori e la benzina costa circa 10 pence al litro di più che nelle altre regioni) la domenica di Pasqua in questi luoghi piuttosto fuori dal mondo…

Riusciamo fortunatamente a tornare a Thurso dove alle 18 prendiamo la nave (lasciamo la macchina al porto di Scrabster e ci portiamo solo uno zaino) per le ISOLE ORCADI.

Arriviamo al tramonto a Stromness sulle Orcadi, è paesino portuale caratteristico, si respira un’aria frizzante ed io sono un pò emozionata, era un mio desiderio spingermi fin quassù e sono riuscita a realizzarlo… Volevamo dormire in ostello ma era stranamente pieno, così la signora ci ha consigliato un B&B ed in effetti era delizioso dalla nostra stanza in mansarda si vedeva il mare… Ottima la cena e poi una bella passeggiata fino all’estremità dell’isola (un paio di km) dove si trova uno sperduto campeggio…Volevamo raggiungere un faro ma ahimè ci siamo accorti che era su un isolotto vicino!!!…Sarà la suggestione ma qui alle 11 passate di sera il cielo veramente non è ancora completamente buio…Incredibile, e che stellata sembra di vedere i numerosi velieri dei secoli passati che qui sono affondati, solcare silenziosi il mare scuro accanto a noi…

7° giorno 21/04 è Pasquetta dopo l’ottima colazione noleggiamo due bici e via alla scoperta delle Orcadi, pedaliamo in questi spazi incredibili dove pare che il tempo si sia fermato, tra i bracci di mare che si infilano tra le dolci colline, le poche fattorie, lo sguardo che si perde all’orizzonte…E mi tornano le parole di qualcuno riguardo a questi luoghi in cui “non c’è niente ma non manca niente”… pedalando arriviamo a Skara Brae uno dei posti che più mi hanno colpito di tutto il viaggio, si tratta infatti dei resti perfettamente conservati di un villaggio neolitico di 5000 anni fa, le “capanne” in pietra erano sepolte dalla sabbia, e furono scoperte solo nel 1800 casualmente dal signore che abitava nella villa lì accanto ora divenuta museo… c’è un centro di accoglienza fatto benissimo che illustra anche in modo interattivo la storia incredibile di questo luogo, più antico delle piramidi egizie…Per arrivare agli scavi si percorre una sorta di sentiero a ritroso nel tempo lungo il quale su dei massi stanno scritte le principali tappe dell’uomo attraverso la storia… incredibilmente affascinante consiglio a chi può di non perderlo… riprendiamo le bici e arriviamo al bellissimo Ring of Brodgar, un cerchio di pietre verticali anch’esse risalenti a 5000 anni fa, delle 60 originarie ne sono rimaste 36, ma disposte in modo tale da mantenere l’originale forma circolare, queste enormi pietre si stagliano sul cielo del nord come giganti, nel mezzo un tappeto d’erica, sembra di vedere antichi riti, antichi uomini… riprendiamo a pedalare (si è pure alzato il vento, che fatica!!) arriviamo alle Stones of Stenness e vicino altri resti neolitici, qui il cerchio di pietre è più piccolo e meno suggestivo (ne restano 5 delle originarie 12) quindi dopo una breve fermata ripartiamo per giungere a Maeshowe una antica tomba a cumulo con iscrizioni vichinghe molto ben spiegata da una guida sempre presente, è ora di tornare a Stromness, lasciamo le bici e affaticati ma felici riprendiamo la nave verso Scrabster …

Arriviamo che è quasi sera, recuperiamo la macchina e andiamo per la notte nel B&B più bello di tutto il viaggio vicino a Strathy Point, in una posizione fantastica su una scogliera oltre che bellissimo all’interno, lasciamo le valigie e facciamo una lunga passeggiata fino al faro (si passa da una stradina bianca privata) che pace meravigliosa… Per cena la signora del B&B ci cucina della zuppa e del salmone e ce li porta nel terrazzo chiuso da vetrate a picco su una scogliera al lume di candela…La cena più romantica…Poi stiamo un pò a chiacchierare con lei e un pò la invidiamo perché ogni giorno quando si alza può godersi un paesaggio così splendido…

Andiamo a dormire e prima di crollare dalla stanchezza penso che è stata una pasquetta veramente indimenticabile… 8° giorno 22/04 dopo la colazione sul terrazzo di ieri sera, riprendiamo il viaggio, costeggiamo tutto il bordo settentrionale della Scozia attraverso le stradine ad unica corsia con i “passing place” ovvero piccole piazzole dove si sosta quando si incrocia un’auto provenente dalla direzione opposta (è anche consuetudine scambiarsi una suonatina do clacson a mò di saluto) passiamo attraverso villaggi che sembrano dimenticati con tre case un pub e un Post Office. Attraverso la vecchia strada di Tongue passiamo dal castello di Varrich dove su un pascolo troviamo i mitici bovini delle Highlands con gli enormi corni ricurvi e ci fermiamo alle grotte Smoo Cave e poi per una passeggiata sulla bianca spiaggia di Durness, oggi è nuvolo e c’è un forte vento ma si sta comunque bene ed è un piacere aggirarsi per queste stradine e lasciare che lo sguardo si cibi di tanta bellezza…

Ci fermiamo poi a Faraid Head vicino a Durness e qui facciamo una lunga camminata attraverso delle incredibili dune sabbiose tipo deserto sahariano, la luce è stupenda filtrata dalle nubi il mare più turchese che mai, pare che al mondo esistiamo solo noi, la natura intorno, il mare le scogliere, la sabbia, il vento…È uno dei posti più belli che abbiamo visto e che mai avrei pensato di poter trovare a queste latitudini… A malincuore andiamo via riprendiamo le tortuose stradine immerse (stavolta davvero) nella tipica aspra brughiera e iniziamo a scendere lungo la costa occidentale delle highlands, passiamo da Scorie, da Lochinver, da Ullapool, ci fermiamo ad ammirare le Falls of Mesearch attraversando un traballante ponte sospeso su una profonda gola, poi ripartiamo attraverso un paesaggio che cambia continuamente, ora la brughiera ha ceduto il passo a boschi e laghetti, ogni curva riserva una sorpresa e fosse per me mi fermerei ad ogni kilometro a fotografare un nuovo scorcio…I loch sono così immobili che riflettono perfettamente le montagne che li sovrastano creando un effetto ottico incredibile, vediamo camosci e rovine di castelli adagiati sulle rive di placidi laghi, arriviamo verso sera a Gairloch un bel paesino sulla costa, qui andiamo alla ricerca di uno sperduto ostello presso un faro, ma dopo aver percorso kilometri su una strada allucinante tanto era stretta e rovinata decidiamo di optare per un B&B in paese e quindi torniamo indietro costeggiando i campi verdissimi accecati dalla luce del sole che stava spegnendosi sul mare.

Qui evidentemente la stagione non era ancora iniziata perché tutti i B&B erano chiusi, finalmente dopo vari tentativi ne troviamo uno molto accogliente con una bella vista sul mare.

In sala era fisso un binocolo da cui si poteva ammirare nei giorni limpidi l’isola di Skye.

Cena a base di angus, birra poi wiskino e a nanna.

9° giorno 23/04 il mattino fantastica colazione e chiacchiere con gli altri 2 ospiti del B&B (tranne Thurso è stata la prima volta che non eravamo gli unici ospiti), poi partiamo costeggiando lo splendido Loch Maree lasciamo la strada “principale” a Torridon e compiamo una lunga deviazione sulla bella strada costiera fino ad arrivare al graziosissimo villaggio di Applecross dove scendiamo per una passeggiata lungo il mare ancora nella speranza di avvistare le foche (dei signori ci dicono di averle viste ieri accidenti!!), ci dissetiamo con una birretta sulle panchine di legno davanti al mare poi ripartiamo e iniziamo a salire su un’aspra montagna (Liathach) dove si apre un paesaggio tipo gran canyon e si gode di un panorama mozzafiato, e dalla ripida stradina riscendiamo al mare verso Locharron dove ci fermiamo in una bottega artigianale a comperare sciarpe in tartan fatte proprio li.

Da qui proseguiamo per Kyle of Lochalsh da dove partono i traghetti per la vicinissima isola di Skye (ora unita anche da un ponte a pagamento) e poi per il bel paesino di Plockton con le statuette di gabbiani sui camini delle case.

Dopo esserci riposati un una radura arriviamo al Eilian Donan Castle il castello più fotografato di Scozia dove furono girate scene del film Highlander, molto bello il ponticciolo in pietra ricurvo di accesso ma lo scenario è un pò rovinato dal ponte sulla destra e dal parcheggio davanti… Dopo la visita al castello, partiamo e costeggiando il Loch Garry e il Loch Lochy arriviamo a Fort William, bella cittadina sulle sponde del Loch Linnhe dove un pò a malincuore ritroviamo la “civiltà”.

Troviamo subito un bel B&B ancora con vista mare dalla nostra stanza e ci concediamo un’ottima cena a base del piatto tipico Haggis (già assaggiato a Edimburgo) molto buono…Infine tappa in un bel pub! 10°giorno 24/04 partenza da Fort William e mattina dedicata ad una bella camminata in montagna sul Glen Nevis, dopo aver costeggiato un torrente si giunge ad una radure dominata da una potente cascata dove pascolano le pecore, il signore del B&B ci ha detto che questo stupendo paesaggio, e ora che lo vediamo si può bene capire perché, è stato usato come scenario in vari film sugli eroi scozzesi, tra cui il famoso “Braveheart”. C’è un ponticello tibetano e ci cimentiamo nell’attraversamento aiuto!! Ripresa l’auto attraversiamo la famosa Glen Coe che però non ci entusiasma come ci aspettavamo, è una lunghissima gola scavata nella roccia lungo cui passa la strada, sicuramente per apprezzarla bisogna scoprirne i sentieri interni, noi ci siamo limitati ad una rapida passeggiata.

Giungiamo poi attraverso la Glen Orchy sulle sponde del Loch Awe li ci fermiamo e a piedi raggiungiamo i bei resti del Kilchurn Castle all’estremità settentrionale del lago, ci riposiamo sull’erba che circonda il castello e pensiamo che con un sapiente restauro non avrebbe nulla da invidiare al ben più famoso Eilian Donan… Riprendiamo la strada passiamo lungo il Loch Etive, (è tutto un susseguirsi di Loch !!) e prima di arrivare a Oban ci fermiamo al Dunstaffnage Castle e passeggiamo nel suo bel parco fino alle misteriose rovine di un’antica cappella nel sottobosco.

Arriviamo a Oban, altra bella cittadina di mare di fronte all’isola di Mull, volevamo andare alla visita guidata della famosa distilleria di Oban ma era tardi, quindi abbiamo passeggiato un pò per il centro e poi siamo andati a visitare il Dunollie Castle vicino all’ostello.

Abbiamo trovato poi un B&B semplice ma economico e abbiamo gustato una delle cene migliori del viaggio in un piccolo ristorantino, a base di zuppa (squisita) e arrosto di angus ed una fantastica cheese cake!! Bella serata in un pub storico l’Oban Inn affacciato sul porto luogo dall’atmosfera marinara molto affascinante… 11° giorno 25/04 mattina dedicata alla visita guidata alla Oban distillery che merita proprio, con tanto di assaggio di single malt alle 10 di mattina !!! pur sapendo che in Italia costano meno non abbiamo saputo resistere alla tentazione di comperare lì nella sua “patria” una bottiglia di puro whisky scozzese.

Poi partenza, diciamo addio alle highlands e lasciamo li una parte del nostro cuore e costeggiando il Loch Lomond arriviamo nei pressi di Stirling dove ci fermiamo a visitare il Doune Castle.

Il tempo non ci aiuta e infatti questo è l’unico giorno di maltempo trovato, inizia a piovere verso mezzogiorno e continuerà fino a notte inoltrata!! Nel primo pomeriggio arriviamo a Stirling, troviamo da dormire in Ostello, poi ci incamminiamo verso il castello.

Dalla collina più alta il castello di Stirling domina la pianura circostante, è molto ben tenuto e ricorda (più in piccolo) quello di Edimburgo lo visitiamo con l’audioguida in italiano e poi andiamo nella vicina Argyll’s Lodge sotto la pioggia esploriamo questa bella città piena di vita e di gente anche perché è il fine settimana… La sera la passiamo nel pub più antico della città, bellissimo, con il caminetto acceso e il rumore della pioggia fuori, il Settle Inn da non perdere per chi passa da Stirling… Ascoltiamo la musica dal vivo di un gruppo e facciamo amicizia con dei ragazzi del posto che ci offrono birre e vogliono sapere tutto sull’Italia che sognano di visitare, mi fanno bere anche la mitica bevanda nazionale Irn Bru gasatissima e di colore arancione fluorescente ma dicono eccezionale nel risolvere emicranie post sbornia… Facciamo chiusura, (la serata più mondana del viaggio) e verso le due ci avviamo all’ostello, in pieno centro c’è una confusione assurda, gente che beve (troppo direi) che urla… insomma Fede ha faticato a dormire ed è stata l’unica volta 12° giorno 26/04 prima di lasciare Stirling saliamo a piedi al Wallace Monument sulla cima di una collina e parliamo tra noi di questo personaggio ormai entrato nella leggenda e di tutto quello che fece per il suo popolo, riprendiamo l’auto e dopo poco ci fermiamo alla spianata di Bannockburn dove si combattè una feroce battaglia vinta dagli Scozzesi che lottavano per la loro indipendenza.

Non c’è nulla se non la statua di Robert the Bruce che guarda intento il campo di battaglia ma l’immaginazione corre e sembra di vedere le schiere nemiche affrontarsi in combattimento, i cavalli, il rumore le urla … Proseguiamo il ritorno a sud e prima di lasciare la Scozia di tutti e due siamo orami perdutamente innamorati, attraversiamo la bellissima regione agreste del sud ovest qui turisti non se ne vedono, è un angolo di paese dimenticato eppure incantevole, dolci colline fattorie, prati …

Ci fermiamo al bellissimo Caerlaverock Castle, tra i più affascinanti che abbiamo visto, circondato da un fossato ha una forma triangolare ed è in pietra rossa, il signore all’ingresso nonostante la ns. CARD sia scaduta ieri ci fa entrare comunque gratis, mitico!!! E qui sentiamo le prime voci italiane dopo 2 settimane (2 coppie di turisti appena arrivati dall’Italia) Passeggiamo tra la fitta vegetazione intorno al castello e arriviamo alle antiche rovine del precedente castello molto affascinanti… Ripartiamo e stavolta attraversiamo definitivamente il vicino confine scozzese…

Attraversiamo il nord dell’Inghilterra e come all’andata ci fermiamo a York, qui in centro i prezzi sono stellari, fortunatamente un pò fuori troviamo un B&B semplice ma economico che fa per noi.

La sera ci giriamo York che, anche perché è sabato, risulta molto affollata ma sempre bella, ci fermiamo in due pub poi a nanna 13° giorno 27/04 mattina dedicata a York, facciamo un giro sul Bus aperto, camminiamo sulle mura che circondano il centro e ammiriamo gi scoiattoli nel parco cittadino, riprendiamo l’auto e nel pomeriggio arriviamo alla nostra ultima tappa: Cambridge.

C’ero stata 10 anni fa ma parecchie cose le ricordavo quindi mi sono divertita a fare un pò da Cicerone a Fede, abbiamo visitato i bellissimi college (St. John’s, Trinity, King’s, etc) il centro e non poteva mancare il giro sulle tipiche imbarcazioni lungo il fiume Cam.

Cena con hamburgher poi all’Anchor pub che ricordavo come un bellissimo pub ed infatti tale si è mantenuto… 14° giorno 28/04 il mattino ancora a zonzo per Cambridge per finire gli ultimi pound, poi riprendiamo l’auto alla volta di London Luton dove alle 16 ci aspetta l’aereo, infine restituiamo l’auto che per miracolo non abbiamo dovuto spingere (la dovevamo consegnare vuota ed era infatti secca incenerita).

NOTE La vacanza è stata bellissima, la consiglio a chiunque.

Note dolenti: il costo della vita elevato, noi per dormire in B&B stavamo sotto i 20 pound a testa (tra i 16 e i 19) tranne a Strathy dove però i 22 pound li valeva tutti.

Costosa la nave per le Orcadi (proibitivo il prezzo se si vuol traghettare anche l’auto) ma anche li ne valeva la pena.

Un consiglio: fatevi un programma di massima prima di partire perché le cose da vedere sono tante e non potendo far tutto, è meglio sapere cosa si vuol saltare.

Note positive: la cordialità di TUTTI gli scozzesi conosciuti, i paesaggi belli in modo indescrivibile, la sensazione che danno i luoghi più sperduti, l’emozione delle scogliere, del mare, della luce… Buona Scozia a tutti!!



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