Scozia in 15 giorni

Abbiamo passato 15 giorni in Scozia durante il settembre del 2006, viaggiando perimetralmente da Glasgow (che però non abbiamo visitato) fino alle abbazie dei borders, abbiamo tralasciato a malincuore, causa mancanza di tempo, la parte di Scozia che va da Ullapool a Durness e che conduce lungo la costa nord fino a Thurso. Abbiamo visitato...
Scritto da: updike
scozia in 15 giorni
Viaggiatori: in coppia
Abbiamo passato 15 giorni in Scozia durante il settembre del 2006, viaggiando perimetralmente da Glasgow (che però non abbiamo visitato) fino alle abbazie dei borders, abbiamo tralasciato a malincuore, causa mancanza di tempo, la parte di Scozia che va da Ullapool a Durness e che conduce lungo la costa nord fino a Thurso. Abbiamo visitato l’isola di Skie e le Orcadi e quasi tutti i luoghi più noti o “da cartolina” sparsi per la Scozia, parecchi monumenti (molti tra i più importanti, ma anche alcuni meno “pubblicizzati”), e anche alcune attrattive meno note come il museo dell’aviazione (dove staziona uno dei Concorde della flotta della British airways dopo il ritiro dai voli) e le Falkirk Wheel.

Ora passo al dettaglio specificando il viaggio per voci e non per un ordine cronologico. Si intende comunque che di seguito vi sono anche giudizi personali del tutto non condivisibili… Spero soltanto vi possano essere utili.

GUIDA X ORGANIZZARE IL VIAGGIO La Lonely Planet è sempre stata puntuale e accurata nelle informazioni, molto mirata alle informazioni utili.

Meno affidabile invece riguardo ai gusti di chi l’ha redatta, quindi le segnalazioni su alloggi e ristoranti a volte non collimano con i gusti di noi italiani e anche riguardo ai luoghi da visitare spesso tende ad essere forviante nel presentarli, oltre al fatto che non spiega con paragrafi specifici le “attrazioni o i luoghi da visitare”.

La Mondadori, si è dimostrata scarsa, avara in tutti i sensi, non vale nemmeno la pena commentarla. Ripensando a tutti i viaggi fatti finora credo che in linea generale la guida della Touring Club Verde risulti la più affidabile, un giusto compromesso tra notizie pratiche/utili e informazioni di carattere storico/culturale. Purtroppo per questo viaggio in Scozia ne ho fatto a meno, rimpiangendola più volte. VOLO Il volo scelto è stato un volo Ryanair con partenza dall’aeroporto di Bergamo – Orio al Serio e arrivo all’aeroporto di Glasgow – Prestwick (l’aeroporto si trova a qualche decina di chilometri a sud di Glasgow). Sono stati valutati altri voli, ma indubbiamente la disponibilità e il prezzo offerti da Ryanair non hanno concorrenti.

Un avvertimento che mi sento di darvi riguarda il peso del bagaglio. Quando vi imbarcate in partenza solitamente non ci sono problemi, soprattutto se si dovesse sforare di solo qualche chilo. Ben diverso il discorso al ritorno, in Scozia non si scappa, se il bagaglio pesa di più si paga l’adeguamento, sono fiscalissimi. Non ricordo di preciso il costo, ma ovviamente il conto è salato. AUTONOLEGGIO Consiglio di noleggiare l’auto tramite Ryanair, i costi sono decisamente abbordabili e non si rischiano fregature.

La guida è un pò drammatica per i primi minuti, il rischio è di urtare marciapiedi o avventurarsi in qualche contatto poco felice con la parte sinistra dell’autovettura: l’ingombro è difficile da calcolare. Anche il rapporto con il cambio è disagevole, soprattutto scalare le marce risulta piuttosto laborioso, e non è difficile “grattare”… Non parliamo poi di tutte le rotatorie da farsi al contrario, precedenze, corsie di sorpasso e via dicendo…

Se volete un consiglio al momento di sottoscrivere il contratto di noleggio dell’auto evitate di pagare il pieno perchè veramente troppo caro, chiaramente così facendo dovrete riconsegnare la macchina con il medesimo quantitativo di carburante al momento del noleggio, solitamente la vettura viene fornita con il pieno di benzina.

Evitate anche la casco (copertura assicurativa totale del mezzo, e in ogni caso se la fate attenzione alle franchigie!), dopotutto, al di la del dramma iniziale, basta un minimo di pratica e in poche ore di guida non ci sono più grossi problemi, nemmeno in mezzo al traffico (peraltro in Scozia cosa relegata solo ai grandi centri).

Occhio ai limiti di velocità perchè spesso si trovano autovelox fissi posizionati lungo le strade principali, comunque sono sempre segnalati in anticipo e sono ben visibili. Sicuramente è più soggetta a questi tipi di controlli la costa est della Scozia (solitamente più trafficata e urbanizzata di quella ad ovest), e in particolar modo la zona di Edimburgo. ALLOGGI Bene i B&B da 3 stelle in su, anche perchè generalmente sono il minimo per garantire le camere en-suite (ovvero con il bagno privato), per una spesa che oscilla dalle 20 alle 30 sterline a persona per notte.

Io mi sento comunque di consigliarne solo uno di tutti quelli in cui sono stato, a dimostrare che tutto è accettabile ma niente è eccezionale: “B&B THE GABLES, viewfield road, Portree, Isle of Skye tel. 01478613194 (praticamente il b&b si affaccia sulla baia all’inizio del paese)”.

Dimenticavo… In generale mi sono sembrati meglio i b&b delle Guest House, solitamente più rumorose e meno curate.

Premier Travel Inn e EXPRESS by Holiday Inn sono due catene alberghiere presenti soprattutto nel sud della Scozia (i Premier Travel Inn sono un pò ovunque). Sono piuttosto economici e garantiscono uno standard di discreto livello. Tra i due meglio gli Express, i Premier non forniscono colazione se non su espressa richiesta e comunque a prezzi alti, e di base risultano meno curati degli Express sia nell’arredamento che nel servizio, ovviamente i Premier sono un pò più economici.

Se pensate vi possa interessare questa soluzione potete visitare i rispettivi siti internet e cercate sempre di prenotare in anticipo (se non si tratta di Edimburgo basta anche solo qualche giorno) perchè queste strutture sono solitamente utilizzate da scozzesi o inglesi in viaggio e quindi risultano spesso complete.

Inoltre, tenendo presente di aver fatto il viaggio a settembre inoltrato, l’affluenza di turisti in Scozia era nettamente al di sopra delle aspettative, spesso è stato difficoltoso trovare un b&b discreto dove alloggiare, e quasi mai questo è avvenuto al primo tentativo, quasi sempre c’è stato bisogno di interpellare almeno 4 o 5 alloggi prima di trovarne uno libero. MONUMENTI Anzitutto una premessa: in Scozia bisogna mettersi il cuore in pace e sapere in anticipo che prima o poi qualche monumento indubbiamente da vedere risulterà una vera e propria fregatura.

Tenete sempre ben presente che gli scozzesi (come per altro gli inglesi) amano i reali, la monarchia e i loro cimeli (belli o brutti che siano, interessanti o meno che siano). Inoltre una certa dose di kitsch e humor britannico li portano ad apprezzare persino le ricostruzioni artificiose che spesso si ritrovano nei luoghi di visita.

Un buon esempio può essere la prigione del castello di Edimburgo oppure la grande cucina del castello di Stirling.

Attenzione anche ai tour sotterranei di Edimburgo, sono tutte attrazioni con pretesti storici (fare vedere l’Edimburgo seppellita sotto gli edifici della Royal Mile – altra enorme delusione – che peraltro esiste veramente) però tramite ricostruzioni in costume.

Altra cosa di cui diffidare sono le loro classificazioni con stellette (stellette conferite, penso, dal loro ente del turismo). Se rimangono piuttosto affidabili per gli alloggi, a mio parere non lo sono del tutto per i monumenti, e dopo un paio di fregature uno inizia a storcere il naso sulla credibilità di tali indicazioni. Tra i monumenti poco meritevoli ricordo: l’Argyll’s lodging a Stirling e New Lanark, gli stessi castelli di Edimburgo e di Stirling non risultano grandiosi come vengono presentati, ma anzi a mio parere monumenti piuttosto modesti, restano sicuramente ricchi di fascino dovuto perlopiù al loro valore storico e ai cimeli reali conservati al loro interno.

Sempre per restare in tema di stellette ho invece amato tutte le abbazie, partendo da quella di Elgin, per scendere verso sud a quelle più famose dei Borders. Qua lo splendore risiede nel miscelare le vecchie rovine ad un contesto paesaggistico ricolmo di giardini rigogliosi e praticelli verdi immacolati.

Consiglio di fare l’Explorer Pass, soprattutto se girate nella parte orientale della Scozia e volete visitare più monumenti è l’ideale perchè permette di risparmiare un bel pò e visti i costi ce n’è bisogno. Altra cosa da dire è che molti monumenti invece non compaiono all’interno dell’Explorer Pass, e non sempre sono “votati” dall’ente del turismo.

Tra questi spiccano: l’Holyroodhouse a Edimburgo, il monumento ad Andy Wallace, parecchi musei a pagamento (quelli in centro ad Edimburgo invece generalmente sono gratis) e nemmeno l’ex panfilo reale Britannia.

I musei in centro ad Edimburgo sono modesti, in particolar modo le pinacoteche propongono solo qualche quadro interessante. Se siete avvezzi a mostre o pinacoteche probabilmente resterete delusi.

In ultimo sappiate in anticipo che difficilmente troverete guide o opuscoli tradotti in italiano nei luoghi di visita, si tratta di un privilegio in uso quasi esclusivamente nei soli monumenti di Edimburgo.

CIBO Mi vedo costretto a dissentire da chi dice che in Scozia si mangia male… A mio parere il problema non è la qualità delle pietanze (che solitamente è sempre accettabile), quanto più la difficoltà di variare le proposte, alla fine si finisce sempre per trovarsi di fronte agli stessi menù in cui le varianti sono davvero minime e dopo 15 giorni è logico che ci si stanchi.

In generale (proprio per le constatazioni descritte prima) mi sento di consigliare i ristoranti: sebbene un pò più cari dei famosi pub offrono però una cucina meno dozzinale e più varia, e i tempi per cenare si protraggono fino ad orari più consoni a noi mediterranei (solitamente almeno fino alle 21 è possibile ordinare). Quest’aspetto non è da sottovalutare, in quanto si tratta di un buon modo per sfruttare appieno la giornata, avendo la possibilità di cenare tranquillamente e senza doversi arrabattare in corse isteriche causa chiusura cucine dei pub. Per la scelta dei luoghi dove cenare la cosa peggiore è andare a naso, molto meglio affidarsi ai consigli delle guide soprattutto se redatte da giornalisti italiani.

INFINE…

La Scozia è un posto meraviglioso, immerso in una natura di cui ancora non si è abusato.

I paesaggi sono intatti nella loro assenza dell’uomo, la natura è talvolta tanto incontaminata per noi italiani da rendere quasi difficile il rapporto con essa.

Inoltre a differenza dell’Italia la Scozia è altamente sottopopolata, soprattutto nella costa ovest l’uomo e le sue “opere” sono parti marginali del contesto.

Di sicuro resterete incantati e sopraffatti dai paesaggi e dagli incantevoli castelli immersi in parchi e boschi rigogliosi, tanto quanto (a onor del vero) è probabile restiate delusi dagli aspetti artistici di questo viaggio. Edimburgo non possiede le opere d’arte e l’architettura di Roma o Praga, ma non possiede nemmeno il fascino meticcio e post-moderno di Berlino o Londra.

In linea di massima ribadisco che tutto ciò che riguarda monumenti o musei, ma anche gli interni dei tanto blasonati castelli scozzesi, sono deludenti e insipidi, tanto che viene da pensare che l’unico vero “museo” che mi abbia davvero affascinato è il complesso di siti preistorici situati nelle Orcadi, che poi a ben vedere si tratta di nuovo di fantastici paesaggi incontaminati…



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