Sulle strade della Sardegna in moto

Viaggio itinerante (in due) su due ruote
Scritto da: lakri
sulle strade della sardegna in moto
Partenza il: 18/09/2011
Ritorno il: 07/10/2011
Viaggiatori: due
Spesa: 1000 €
Dopo svariate riflessioni decidiamo di intraprendere questo piccolo viaggio in Sardegna, ovviamente con la nostra bellissima e carichissima Africa Twin.

Il viaggio itinerante non ha un percorso ben preciso, ma vuole essere un mix di relax, natura e cultura.

Così il 18 settembre 2011 si parte e dopo un bell’acquazzone tra Serravalle e Genova, e una bella pizza genovese dagli zii Anna e Tonino ci imbarchiamo e prendiamo il largo.

Direzione Olbia

La notte movimentata dal mare grosso, passa velocemente in un confortevole letto della Mobyline e il risveglio del mattino è deliziato dal profumo della macchia mediterranea…

Profumo di vacanza!

Il tempo non è fantastico ma stà migliorando e passiamo la nostra prima giornata di mare a Cala Ruju… meravigliosa!

Si lascia il nostro primo alloggio di Murta Maria che mia sorella ci ha gentilmente prestato.

Oggi è il 21 settembre, sono passati 49 giorni e da capo di Coda Cavallo saluto la mamma.

Dove l’azzurro del cielo si confonde con il blu del mare, impossibile non pensare alla sua tanto scherzata esclamazione “che meraviglia!”… avevi proprio ragione; questo paesaggio è meraviglioso e poterti salutare da qui mi fa sentire un pochino più vicino a te.

Rinunciamo alle spiagge di Cala Brandinchi e Biddierosa, a quanto pare tra le più belle della zona, ma anche costose; oramai si paga tutto, ma quella della spiaggia faccio proprio fatica a digerirla.

Passando per Posada con breve tappa al faro di capo comino (e piacevole sosta pranzo al ristorante sulla spiaggia al moletto) attraversando orosei e dorgali, giungiamo a Cala Gonone.

Ci sistemiamo al Camping Cala Gonone, il bungalow è piccolo ma nuovo, la sistemazione è decente.

22 settembre

Il giorno seguente gita in barca per il Golfo di Orosei; dopo aver visitato le grotte del bue marino sostiamo a Cala Luna e poi Cala Mariolu. In barca si arriva fino a Cala Goloritzè.

Le spiagge sono molto belle e anche qui il colore del mare è meraviglioso per non parlare delle montagne con le sue rocce che cadono a picco nel mare.

Davvero una splendida giornata.

23 settembre

Ecco una giornata all’insegna del relax; dopo aver percorso una strada che arrampica su per la montagna tra boschi e caprette raggiungiamo Cala Cartoe. Spiaggia di sabbia, mare blu, verde, azzurro… anche qui la sardegna non si smentisce e noi bruciamo al solie… che vitaccia!

24 settembre

Si parte per Arbatax percorrendo la ss 125, la statale che attraversa il parco Nazionale del Gorfo di Orosei.

La gola di Gorropu l’ammiriamo dalla strada e il paesaggio è spettacolare!

Raggiungiamo il punto più alto m. 1017; qui su consiglio di un nuorese molto gentile ci fermiamo a pranzare all’hotel Silana, che prende il nome dalla località Genna Silana. Eravamo proprio curiosi di degustare questa cucina tipica sarda, tutto a base di formaggio di capra e salumi di loro produzione. Ottimo e sicuramente diverso dal solito… a noi è piaciuto molto.

Passando per Tortoli e Arbatax, che ci deludono da subito per la poca cura della zona, troviamo un incantevole camping nella Baia porto Frailis; camping Telis, bello pulito rilassante e pittoresco. Cenetta sulla terrazza vista mare.

25 settembre

Giornata nuvolosa e dopo la colazione, gentilmente offerta dalla proprietaria del market (mai vista prima), si riparte per Costa Rei.

La strada è sempre la ss 125 che questa volta ci fa ammirare distese di vitigni e una lussureggiante vegetazione che fa da contorno a questa strada solitaria.

Ecco villa Pitzu, un paesino all’interno; ci fermiamo per riposare un po’, sgranchirci le gambe e bere un caffè.

Rimaniamo senza parole quando un signore del posto a tutti i costi ci vuole pagare il caffè e offrire da bere. Incredibile questa sardegna, non siamo abituati a queste cose!

Le ultime ore di questa giornata passano in relax sulla bellissima spiaggia di costa rei.

Alloggiamo al camping le dune, camping comunale del comune di muravera. La sistemazione è buona e il ristorante-pizzeria è eccellente, e la cosa che più mi piace è proprio il fatto della totale gestione sarda.

Rigorosa colazione sulla spiaggia al chiosco di fabrizio e angela… e un’altra giornata di relax. Per chiudere in bellezza ceniamo al Chaplin di costa rei che ci lascia piacevolmente soddisfatti. Veramente ci abbuffiamo… tutto a base di pesce al modico prezzo di 20 euro a testa.

27 settembre

Partiamo alla volta di… non si sa ancora di preciso, ma sicuramente verso sud.

Percorrendo tutto il litorale come sempre bellissimo arriviamo a Villasimius. Che dire… devo essere ripetitiva, ma anche qui è tutto stupendo!

Il mare è meraviglioso e tutta la zona è curatissima con lussuosi resort e casette molto carine.

La spiaggia è molto bella, ma deciadiamo di fermarci alla famosa spiaggia del riso.

Il colore del mare è incredibile e subito ci tuffiamo in questo azzurro verde smeraldo.

Nel pomeriggio riprendiamo il viaggio verso Cagliari che oltrepassiamo soffermandoci solo sugli stagni per ammirare i fenicotteri. Sono bellissimi in particolare quando spiccano il volo… il colore rosa delle ali contrasta con il nero e il cielo si colora.

Io e Kristian ci entusiasmiamo a vedere questi uccelli e scattiamo un sacco di foto. Insieme ai fenicotteri si possono ammirare gli aironi cenerini… è uno spettacolo!

Finalmente giungiamo a Baia Chia e una volta sistemati in un campeggio si va a cenare nella graziosa cittadina di Pula, poi, tutti a nanna.

Trascurando i particolari sul campeggio di un livello al quanto scadente, qui le spiaggie sono meravigliose, le più belle tra le belle..

28 settembre

Partendo da Chia dove si trova forse l’unico campeggio discreto, proseguendo direzione sud, le spiaggie e il mare sono mozzafiato.

Prima di goderci un bel bagno e un po’ di spiaggia a Calacipolla, facciamo una visita al sito archeologico di Nora, città fenicio punico romana; un salto emizionante nella storia.

Percorrendo sempre la costa con i suoi spettacolari scenari di scogliere calette boschi colori della natura che vanno dal verde all’azzurro del cielo, del mare e non ultimo gli stagni ricchi di uccelli acquatici come l’airone e i meravigliosi fenicotteri, arriviamo a Sant’Antioco dove per concludere la giornata andiamo a visitare il tofet.

Il tofet è un cimitero fenicio punico romano a cielo aperto, un santuario. Qui sono rinvenute le sepolture infantili; le urne con le ceneri dei bambini che nascevano morti e venivano bruciati e sepolti.

Sono incredibili i ritrovamenti fatti su quest’isola, ovunque scavi trovi qualcosa al punto che, come ci spiegava la guida, ogni abitante di Sant’Antioco nella propria casa ha un reperto archeologico.

29 settembre

Il camping Tonnara dove alloggiamo è proprio bello e le case mobili molto confortevoli, decidiamo così di fermarci un’altra notte per avere anche il tempo di visitare l’isola di San Pietro.

L’isola è molto carina e l’unico paese, Carloforte, dà l’impressione di essere in uno dei tanti graziosi paesini liguri.

Al rientro ci fermiamo per visitare la Basilica di Sant’Antioco, che dicono essere molto bella e interessante per le sue catacombe. Purtroppo è chiusa così rinunciamo per tornare al camping e goderci un po’ di relax.

30 settembre

Giornata strepitosa; percorrendo più o meno quasi tutta la costa e in alcuni tratti le verdi colline all’interno, arriviamo a Nebida, Porto Flavia, dove la visita guidata alle miniere ci fa scoprire un mondo a noi sconosciuto, quello del minatore. La visita oltre ad essere interessantissima, è suggestiva per la posizione stessa della miniera che si affaccia al mare sulla scogliera a picco di Pandizucchero.

Proseguiamo il nostro viaggio percorrendo la ss 126; anche questo percorso si snoda tra le verdeggianti colline; una curva dietro l’altra… una vera passione per i motociclisti… ma qui siamo soli e lungo tutto il percorso incrociamo solo due ciclisti e un camper… Giungiamo, così, nella bellissima Piscinas. Il percorso sterrato per raggiungere Piscinas è suggestivo per la natura selvaggia e per le rovine che incrociamo delle abitazioni dei minatori abbandonate da 20/30 anni.

Anche questa è stata una fiorente località mineraria che ha dato tanto lavoro agli inizi degli anni 900 fino, più o meno, agli anni 90. Al termine di questa strada lunga circa sette chilometri si arriva alla spiaggia.

Il paesaggio è meraviglioso. Io e Kristian l’abbiamo posizionato al 1° posto. Il mare, la spiaggia, le dune, la vegetazione i falchi sono stati per noi emozionanti.

Alloggiamo nel bellissimo camping/agriturismo Sciopadroxiu.

Anche Sciopadroxiu è stata una piacevole esperienza; immerso nel silenzio della natura, accogliente, rilassante, ideale per una vacanza lontana dalla solita vita. Qui mangiamo finalmente il maialino sardo. Che abbuffata!

2 ottobre

La strada è sterrata e dopo avere superato le dune ci troviamo d’avanti ad un cartello stradale di pericolo, sotto una indicazione: “Guado”, perplessi proseguiamo fino a raggiungere un fiume. Non abbiamo molta scelta così decidiamo di guadare nonostante il carico. Emozionante e divertente e soprattutto senza alcun incidente.

Percorriamo così tutto il litorale della magnifica Costa Verde e dopo un paio d’ore arriviamo a Tharros. Per chi passa da costa verde ci hanno consigliato di mangiare al famoso Corsaro Nero, sembra che il pesce sia eccellente e alla sera si avvicinano i cervi che dalla vegetazione raggiungono la spiaggia. Credo sia proprio bello, ma noi dobbiamo proseguire. Tharros è stupenda e suggestiva… un altro tuffo nel passato. Anche qui siamo nel periodo Fenicio Punico Romano come Nora. Peccato aver visitato la città con il solleone delle 13.00; l’eccellente guida del sito si rivela un po’ troppo eccellente: i particolari tecnici e un po’ troppo dettagliati, insieme all’ora non proprio ideale, ci fa uscire dal sito un po’ provati.

Questa è la nostra ultima tappa… imbocchiamo la 131 per raggiungere Murta Maria e finire la nostra vacanza in totale relax.

Il 6 ottobre si avvicina, e la nostra Mobyline è in porto che ci aspetta.

Dedicato a mia madre, amante dei viaggi della natura e dell’avventura. A lei che da casa seguiva i miei viaggi segnando con un pallino sulla mappa ogni tappa.

Ora non ci sarà più ad aspettarmi, ma so che continuerà a seguire con la stessa trepidazione le mie future avventure.

Laura

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