In Sardegna col cane

Quest’estate vacanze alternative per me e Cristian...niente più viaggi oltreoceano in agosto ma vacanze italiane la seconda metà di giugno con cane al seguito. Da casa abbiamo prenotato il traghetto con Sardinia Ferries costato circa 300 euro a/r e le 14 notti: la prima settimana abbiamo visitato la costa occidentale e meridionale...
Scritto da: carollif
in sardegna col cane
Partenza il: 16/06/2007
Ritorno il: 01/07/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Quest’estate vacanze alternative per me e Cristian…Niente più viaggi oltreoceano in agosto ma vacanze italiane la seconda metà di giugno con cane al seguito.

Da casa abbiamo prenotato il traghetto con Sardinia Ferries costato circa 300 euro a/r e le 14 notti: la prima settimana abbiamo visitato la costa occidentale e meridionale dell’isola dormendo in 3 diversi bed & breakfast trovati su internet , la seconda abbiamo affittato una casa nella zona di Golfo Aranci con la mia collega e suo marito.

In totale abbiamo speso meno di €1500 in tre (Trilli compresa) 16 Giugno Partiamo da casa nel primo pomeriggio, il traghetto salpa alle 23 da Livorno, ma vogliamo fare con calma, è il primo viaggio con Trilli e non sappiamo come reagirà a diverse ore di macchina.

Il traffico è scorrevole sebbene sia sabato, facciamo sosta in un autogrill sulle Alpi Apuane dove il vento e il freddo ci sorprendono…Trilli con le sue grandi orecchie rischia di volar via!! Arriviamo a Livorno per l’ora di cena, addocchiamo l’ingresso per l’imbarco e proseguiamo per la zona portuale…Ci sgranchiamo un po’ le gambe e cerchiamo di far mangiare qualcosa a Trilli…L’abbiamo sballottata troppo e non vuole proprio saperne di assaggiare le sue crocchette! Verso le 21.30 ci dirigiamo all’imbarco dove ci sono già tantissimi veicoli ma della nave nemmeno l’ombra…Attendiamo pazientemente prima in auto, poi facciamo un giro nella fortezza che c’è all’interno del porto: è una specie di cittadella con bar e ristorantini molto carini…A saperlo avremmo potuto cenare qui! A mezzanotte finalmente è arrivata la nave e da lì ad un’ora ci hanno imbarcati.

17 giugno Il viaggio è andato piuttosto bene anche se Trilli è stata molto agitata: all’inizio per via della museruola (è segnalata come obbligatoria ed io, rispettosa delle regole gliel’ho messa, ma dopo un po’ ho visto una sfilata di cani ben più grossi di lei che non la indossavano e gliel’ho levata!), poi dei rumori e delle vibrazioni che c’erano nel salone dove avevamo le poltrone…La mia notte è stata un via-vai dalle poltrone al ponte, alla fine ho dormito 3 ore con il cane sulle gambe…Oggi sono ko! Appena svegli abbiamo fatto colazione (terribile per €7,70) ed abbiamo visitato la nave fino all’attracco a Golfo Aranci.

Appena sbarcati abbiamo fatto il pieno (€32) e siamo partiti alla volta di Alghero.

La statale che porta a Sassari attraversa un entroterra brullo ed affascinante: eravamo piuttosto addormentati ma siamo comunque rimasti colpiti dai colori della campagna, dal silenzio e dagli ampi spazi…Non si incontra nessuno per chilometri…A parte un camioncino che trasportava lana di pecora che si perdeva nell’aria con la velocità.

In 2 ore abbiamo raggiunto Alghero, una splendida cittadina con una cinta muraria che ne definisce i confini della zona vecchia. La parte antica è caratterizzata da stretti vicoli su cui si affacciano palazzi del tutto somiglianti a quelli che abbiamo visto in Andalusia…Infatti Alghero nei secoli passati risentì delle influenze spagnole…Sembra che alcuni pescatori parlino ancora una lingua simile al catalano. Pranziamo con pizza al trancio (12€) e prima di ripartire prendiamo uno spettacolare gelato ad una gelateria sita tra la piazza civica ed il porto.

Abbiamo ripreso la macchina in direzione Cuglieri- Torre del Pozzo (70km), dove abbiamo prenotato nell’omonimo bed & breakfast le prime due notti sarde…La strada costiera è molto suggestiva ma altrettanto impegnativa, così per coprire una distanza relativamente breve abbiamo impiegato una vita. Siamo passati da Bosa, con la sua fortezza Malaspina arroccata sulla montagna e da Tinnura, dove tutte la facciate delle case sono affrescate da murales e le indicazioni sono scritte prima in sardo e poi in italiano.

Cuglieri è un paesone arroccato sulle colline con una immensa cattedrale dalla cupola argentea che si staglia tra le case. L’abbiamo attraversato e siamo finalmente arrivati a Torre del Pozzo, agglomerato di poche case a un passo dal mare, così chiamato per la presenza di una tipica torre aragonese.

, Ad aspettarci al B&B (www.Torredelpozzo.Com) abbiamo trovato una simpatica ed ospitale coppia di cinquantenni che ci ha subito dato dritte per escursioni e cene in zona.

La camera è spaziosa e pulita (30€ a testa/notte), adibiamo un angolo per Trilli che è piuttosto confusa per tutti gli spostamenti a cui l’abbiamo costretta e ci mettiamo il costume per saggiare le acque della Sardegna.

Basta attraversare la strada per raggiungere la spiaggia adiacente la torre: c’è poca gente e cerchiamo un posto appartato dato che abbiamo il cane con noi. L’acqua purtroppo però non è cristallina come speravamo per via delle alghe che ricoprono anche buona parte della battigia…Far il bagno è poco invitante, quindi pennichella sulla sabbia e bagno rimandato a domani! A cena andiamo al Bar del Capitano, il ristorante vicino al B&B, dove per €28 prendiamo due piatti di pesce,contorno, birre (abbiamo scoperto la birra sarda Ichnusa, del gruppo Heineken, davvero ottima, sarà la birra di tutta la vacanza!) e caffè e ci godiamo uno splendido tramonto alle spalle della torre.

18 giugno Giornata meravigliosa! Sveglia verso le 8.30, abbondante colazione preparata con cura dalla signora e partenza per la penisola del Sinis anche se il tempo non sembra promettere nulla di buono…La strada è scorrevole ed in mezz’ora siamo a San Giovanni di Sinis..

In giugno il parcheggio adiacente la chiesa è gratuito ma vediamo cartelli che indicano chiaramente che in agosto sarà a pagamento. Ci incamminiamo verso il sito archeologico di Tharros , situato sulla punta del promontorio, ma non entriamo perché con noi c’è Trilli. Ci accontentiamo di dare un’occhiata alle rovine attraverso la recinzione: si vedono numerosi resti del periodo punico e romano…Tharros all’epoca era infatti un’importante base navale, rimasta tale fino alla costruzione di un nuovo assetto stradale che collegava Cagliari a Porto Torres e alla costruzione della città di Oristano.

Scegliamo quindi di visitare la Torre di San Giovanni, torre di osservazione aragonese del XVI sec. Da qui si godono vedute straordinarie : da un lato la spiaggia di San Giovanni con le sue acque limpide e nell’entroterra lo stagno di Cabras mentre dall’altro lato l’istmo della penisola con Capo San Marco e il golfo di Oristano su cui si affacciano le rovine.

Breve sosta per il nostro primo bagno nelle acque scintillanti della Caletta Nuraghes, visto che è uscito il sole ed il caldo inizia a farsi sentire.

E’ splendido: la spiaggia è tutta nostra, Trilli cerca di evitare il bagno ma preferiamo bagnarla un po’ per scongiurarle un’insolazione…Noi ci godiamo una nuotata in questo paradiso, “infastiditi” solo da un branco di pesciolini “volanti“ che scelgono di schiantarsi sulle nostre schiene…

Torniamo alla chiesa di San Giovanni, costruita in arenaria : è la più antica chiesa cristiana della Sardegna.Il suo interno è molto essenziale ma suggestivo.

Lasciamo San Giovanni per raggiungere le spiagge di quarzo della penisola del Sinis.Prendiamo la strada in direzione di Cabras ed effettuiamo una piccola deviazione per visitare il borgo di San Salvatore dove c’è l’omonima chiesetta novenara. La chiesa, del XVI secolo, è aperta solo 9 giorni l’anno per celebrare la festa di San Salvatore. I pellegrini che partecipano alla festa prendono alloggio nelle cumbessias, piccole case con tetto in tegole, le une addossate alle altre, che conferiscono a questo borgo l’ aspetto di un polveroso villaggio messicano.

Sembra un paesino fantasma dei film western…Mancano solo i cespugli che rotolano!!! Proseguiamo per Is Aruttas, caldamente consigliataci dalla signora del B&B per la spiaggia di sferette di quarzo…Incantevole: spiaggia bianchissima per effetto del sole sul quarzo, acqua cristallina e cielo terso..Un vero paradiso! Ad un certo punto sono anche arrivati 3 cormorani a tenerci compagnia! Questo paradiso non è segnalato sulla guida della Lonely Planet, ma vi assicuro che vale la pena andarci! Prima di tornare al B&B proseguiamo per Putzu Idu nella speranza di vedere i fenicotteri rosa nello stagno Sale Porcus…Li vediamo ma da troppo lontano,così ci accontentiamo di osservare ragazzi che si divertono con il surf ed il kitesurf in questa zona così ventosa.

Tornando verso Cuglieri facciamo sosta a Riola Sarda per comprare qualcosa a Trilli che proprio non vuole saperne di mangiare, e per cena torniamo al Bar del Capitano dove spendiamo €29,8 per 2 pizze (ottime!!),2 birre, acqua e caffè.

19 giugno Giornata di trasferimento verso Sant’Antioco.

Dopo la colazione lasciamo il B&B e partiamo per Calasetta dove abbiamo prenotato 3 notti in un altro B&B.

Facciamo benzina (€32) e seguiamo prima per Cagliari, poi per Iglesias e Carbonia.

La strada è bella e scorrevole, passiamo dalle miniere di Iglesias e in meno di 2 ore e 1/2 siamo sul ponte che unisce le 2 isole.

Sant’Antioco è infatti la quarta isola italiana in ordine di grandezza, ma è collegata, sin dai tempi dei romani, alla Sardegna da un ponte sul golfo di Palmas.

Calasetta è la seconda città dell’isola, importante per il suo porto. L’insediamento fu fondato da famiglie liguri provenienti dalla Tunisia, così come accadde per Carloforte.

E’ dominata da una torre di avvistamento di epoca tardo-spagnola ed ha una struttura a scacchiera, che rende ogni incrocio un interrogativo…Arriverà qualcuno da sinistra o da destra? Troviamo Villa Acquamarina (www.Villaacquamarina.It ), una bella costruzione su 3 piani con giardino e piscina, un po’ defilata dal centro, ma molto accogliente. A noi spetta il monolocale BLU, ricavato da un garage, ma nuovissimo ed arredato con cura (ad eccezione di un vecchio armadio che stona con il resto della mobilia…).

Costa 50€ al giorno ed abbiamo a disposizione piscina, barbecue, giardino mentre la colazione è esclusa.

Il tempo di ambientarci e pranzare con un po’ di frutta (€5,40), ed eccoci già in viaggio verso la spiaggia delle Saline. E’ piuttosto ampia, c’è vento e qualcuno fa kitesurf. Fa freddino ma non rinunciamo ad un bagno in queste splendide acque. Tornati in paese ci fermiamo per un po’ di spesa per i prossimi giorni (€21) e dopo cena decidiamo di fare due passi in centro…C’è un po’ di movimento ma nulla di paragonabile alle località di villeggiatura della Costa Smeralda o dell’Adriatico! 20-21 giugno In questi due giorni abbiamo girato in lungo ed in largo l’isola…Ormai ne siamo padroni! La prima mattina siamo partiti sotto un cielo coperto e minaccioso in direzione sud. La prima tappa è stata Cala Lunga, una profonda insenatura con una spiaggia poco estesa, purtroppo coperta in gran parte da alghe; il cielo grigio di questa mattina non ci ha permesso di vedere acque scintillanti…Ce ne andiamo perché, sebbene non siano ancora le 10 è già molto affollata e con Trilli preferiamo luoghi più tranquilli. Oltrepassiamo anche la famosa Cala Sapone poiché anch’essa gremita di bagnanti e seguiamo per Capo Sperone, sito sull’estremità meridionale dell’isola.

Scegliamo la spiaggia Coa Quaddus, ma in realtà ci fermiamo in una spiaggietta poco più avanti: di difficile accesso perché in basso rispetto alla strada, è piccola e lambita da splendide acque…

…Ci sembra di essere in una piscina naturale, l’acqua è tiepida e ci arriva alle ginocchia per metri e metri…Contiamo gli ombrelloni…Solo 7…Un vero paradiso!Trilli ormai è abituata alla vita in spiaggia…Resta tranquilla nei paraggi dell’ombrellone e proprio non ne vuole sapere di fare il bagno…I cani non sarebbero ammessi in spiaggia, ma troviamo solo persone che ci fanno i complimenti per quanto sia educata la nostra piccolina…

Siamo tornati qui anche il secondo giorno, passando però dalla costa orientale dell’isola…Abbiamo visto così la spiaggia di Su Portixeddu e tutte le incantevoli calette lì vicino…Non riusciamo a fermarci perché con il cane è impossibile trovare un po’ d’ombra…Visitiamo anche Maladroxia dove la spiaggia è molto ampia ed affollata visto che nei paraggi ci sono diversi alberghi.

Tornati verso Calasetta il primo giorno visitiamo il faro, davvero splendido, che si staglia in mezzo al mare…Lo si raggiunge seguendo le indicazioni per l’hotel Luci del Faro, poco distante dalla Spiaggia Grande.

La seconda sera, di ritorno dalla spiaggia visitiamo il porto di Calasetta e ci spingiamo fino alla torre aragonese da cui si gode un panorama suggestivo.

Per i pranzi, le due cene a casa e le colazioni spendiamo €35.

22 giugno Oggi giornata di lungo trasferimento verso Muravera (ca. 210km), passando per la Costa del Sud. Verso le 10.30 lasciamo la Villa Acquamarina dopo che il padrone, davanti ad un buon caffè, ci ha dato qualche dritta su cosa vedere. Lasciamo così l’isola, facciamo benzina (€28) e seguiamo per Porto Pino. Il tempo non promette nulla di buono, c’è molta foschia così, arrivati alla spiaggia di Porto Pino, non possiamo goderci lo spettacolo delle dune di sabbia bianca che si tuffano nelle acque limpide…

Sulla guida leggo della spiaggia detta Sabbie Bianche, ma scopro che non è raggiungibile perché si trova all’interno della base NATO che si estende da lì a Teulada…Infatti la strada mostra una lunghissima recinzione invalicabile oltre la quale si svolgono esercitazioni militari. Non possiamo dunque raggiungere il promontorio di Capo Teulada e visitare le splendide spiagge sottostanti: Porto Zafferano, Cala Piombo e Porto Pirastu.

Proseguiamo quindi lungo la Costa del Sud che si estende a est di porto Teulada.

Gli scorci sono incantevoli, si alternano promontori con torri di avvistamento aragonesi a calette dalle acque limpide, ma la strada è impegnativa e tutta curve … Per chi soffre l’auto immagino sia una vera tortura…Comunque vale la pena percorrerla per raggiungere Tuerredda, subito dopo Capo Malfano: qui le acque che si affacciano su queste spiagge bianchissime non hanno proprio nulla da invidiare a quelle caraibiche. Non possiamo fermarci perché abbiamo l’auto stracarica di bagagli e così proseguiamo verso Chia; qui la strada si allontana dalla costa e arriviamo a Pula senza vedere altre spiagge descritte sulla guida come incantevoli. Raggiungiamo Nora ma non ne visitiamo il sito archeologico perché con Trilli non possiamo entrare, ci accontentiamo di dare un’occhiata da fuori e sostiamo per un gelato sulla spiaggia proprio davanti alla chiesetta di S.Efisio, eretta nel punto in cui il condottiero romano fu giustiziato perché colpevole di essersi convertito al cristianesimo.

Continuiamo il nostro viaggio attraversando Cagliari, cercando di imboccare la statale 125 per Muravera…Impresa piuttosto ardua visto che le indicazioni erano confuse ed anche i passanti non sapevano aiutarci. Finalmente troviamo la via ed iniziamo a salire verso il Monte dei sette fratelli (dove vivono gli ultimi esemplari del cervo sardo): il panorama è incredibile, ma la strada è un continuo alternarsi di curve secche su strapiombi,tornanti e brevi rettilinei dove veniamo sorpassati da cagliaritani che probabilmente conoscono la strada a memoria e viaggiano a velocità sostenuta. Quando il mio stomaco era diventato delle dimensioni di una prugna secca a suon di crepacci e curve, abbiamo fiancheggiato il Nuaghe Asoru, ancora ben conservato…Ma stavo così male che non ho avuto la forza di fotografarlo! Arrivati a Muravera , centro abitato a circa 30 km a nord di Villasimius, sulla costa sud-orientale, famoso per la coltivazione degli agrumi, veniamo accolti con grande calore dalla sig.Ra Marina del B&B Luna e Limoni (www.Lunaelimoni.It ) che ci accompagna nella nostra stanza. E’ una mansardina con terrazzo, arredata con cura nei minimi dettagli…È tutto sui toni del giallo e l’arancio…Un amore! Ci riposiamo un attimo e corriamo alla spiaggia di Torre Salinas…Il sole se n’è andato ma restiamo comunque lì per una pennichella, rientriamo al B&B e per cena scegliamo il B&B-Ristorante Il Falconiere (www.Ilfanconiere.Info ), che avevamo già trovato sul sito dei B&B ma subito scartato perché le camere sembravano poco accoglienti. Si cena invece benissimo e sono stati molto carini con Trilli, che anche al ristorante si è dimostrata molto educata; abbiamo scelto il menu di terra con antipasto di salumi e formaggi e una portata di porceddu con contorno, dolce, Ichnusa e acqua…Il tutto per €41 in due…

23 giugno Questa mattina appena svegli siamo scesi nell’accogliente cucina della signora Marina…La tavola era imbandita di ogni ben di Dio…Cappuccino con tantissima schiuma, meglio di quello del bar, spremuta fresca con le ultime arance del loro agrumeto, un’ottima torta di mele, panini freschi…È un’eccellente padrona di casa!Durante la colazione ci ha anche dato preziose indicazioni su cosa vedere oggi dato che la zona è molto vasta e noi abbiamo poco tempo. Scegliamo Feraxi, la spiaggia dietro gli stagni di Colostrai e rimaniamo stupiti del fatto che sia semideserta sebbene sia sabato…Forse perché raggiungibile attraverso uno sterrato tipo Camel Trophy…

Per stare defilati con Trilli scegliamo gli scogli alla destra del chiosco dei gelati, dove tra le rocce si formano delle piccole piscine naturali…Un paradiso! Ci siamo fermati fino a tardi, tra bagni di sole ma anche in acque calde e limpide, passeggiate sugli scogli con Trilli, ormai tranquilla sotto l’ombrellone e sempre pronta a farci dispetti se ci azzardiamo a bagnarla.

Tornando verso il Luna e Limoni ci fermiamo ad una pompa di benzina…Che si mangia ben 20€! E domani è domenica e non troveremo nessuno che possa restituirceli…Che nervi! Per cena torniamo al Falconiere, dove ci accolgono come se fossimo i loro migliori clienti…Scegliamo l’antipasto sardo e 2 ottime pizze, Ichnusa ed acqua per €30.

24 giugno Anche questa mattina ci aspetta una colazione pantagruelica, con pancakes preparati al momento da Marina e serviti con miele della zona; saldiamo il conto per le due notti (€100) e partiamo in direzione di Pittulongu, nei pressi di Golfo Aranci dove ci aspettano Alessandra e Pietro per la settimana insieme.

Seguiamo la statale 125 fino a Lanusei, quindi prendiamo per Nuoro: la strada si fa tortuosa ed il paesaggio montano…Siamo sul Gennargentu! A Nuoro prendiamo la superstrada per Olbia e in meno di 2 ore e ½ siamo a Pittulongu nella splendida casa che ci ospiterà per la seconda parte di questa vacanza.

Abbiamo trovato questa bella sistemazione sul sito www.Homelidays.It e la casa corrisponde al riferimento n°59840 .E’ una villa bifamiliare con ampio giardino comune in cui vivono anche i padroni di casa, una coppia sui trentacinque anni molto disponibile e carina.

E’ un ampio trilocale di recente costruzione con una bella veranda,un’ampia cucina-salotto, un bagno nuovissimo e due camere. Unico neo è il fatto che la seconda camera ha letti a castello e per una coppia non è comodissima, ma Milena, la padrona, ha detto che probabilmente ne modificheranno l’arredamento! Abbiamo speso €500 in quattro per l’intera settimana, più €50 per le pulizie finali. A nostra disposizione avevamo il giardino ed un barbecue, che abbiamo utilizzato quasi tutte le sere! Giusto il tempo di scambiare impressioni sul viaggio con Ale e Pietro e subito ci siamo diretti al mare…Destinazione Porto Istana, qualche km a sud di Olbia.Fatichiamo un po’ a raggiungerla, ma alla fine ne vale assolutamente la pena: sabbia bianchissima e acque cristalline…Peccato però che il sole si faccia desiderare da dietro le nuvole…

Notiamo subito la differenza rispetto alle altre spiagge fin ora visitate…Qui c’è davvero tanta gente, ci sono i classici “vu’ cumprà” che passano ogni 2 secondi… Così occupiamo un piccolo spazio ai margini della spiaggia per evitare che qualcuno si lamenti della presenza di Trilli.

La sera scegliamo di restare a Pittulongu e ceniamo al Mascapoti, un locale molto carino ed elegante dove assaggiamo fregole e gnocchetti sardi cucinati davvero bene. Spendiamo €66 in quattro per 4 primi, un antipasto, 2 dolci, acqua, vino, Ichnusa e caffè.

25 giugno Colazione in veranda e poi…Via verso la Costa Smeralda! Prima però facciamo sosta a Golfo Aranci in pescheria: prendiamo 2 branzini piuttosto grossi e 5 triglie spendendo €38…Che batosta! Proseguiamo per Capriccioli, subito dopo Cala Volpe ma, nonostante non sia ancora alta stagione, non c’è parcheggio e così andiamo a Romazzino.Lasciamo la macchina lungo la strada e con una breve passeggiata arriviamo all’omonima spiaggia; una parte è privata e destinata agli ospiti del Grand Hotel (che abbiamo poi scoperto essere meta dei vip più in voga del momento), ma c’è anche una parte di spiaggia libera dove ci siamo posizionati noi. Anche qui nessun problema con Trilli, ma ripeto, lei non si muove da sotto l’ombrellone, è davvero un angelo!La spiaggia è bellissima, le sue acque sono limpide e calde, in lontananza si vedono panfili e di tanto in tanto arriva qualche tender con a bordo ricchi arabi che vanno a pranzare in albergo…Lungo la costa ci sono delle ville fantastiche che si mimetizzano tra la macchia mediterranea…Un vero paradiso! Prima di rientrare a casa passiamo da Porto Rotondo, località piuttosto esclusiva con boutiques alla moda ed un porto con splendide imbarcazioni. Prendiamo un gelato piccolo che paghiamo una fortuna, rubiamo qualche mazzetto di rosmarino per la grigliata e torniamo a casa.

La grigliata di pesce è squisita, sicuramente niente da invidiare ai ristoranti della zona! 26 giugno Al risveglio abbiamo una brutta sorpresa…Non c’è il sole!!! Così, visto che per cena dovremo spingerci fino a Santa Teresa di Gallura per incontrare un’amica, decidiamo di andare alla spiaggia di Pittulongu, proprio dietro casa, per poi fare una gita a Porto Cervo.

Ci dirigiamo quindi alla spiaggia di Bados, passando per diverse calette di scogli e sabbia, un’ambientazione molto suggestiva proprio a un passo da casa! C’è poca gente, così facciamo fare un bagno a Trilli, che non la prende troppo bene e per vendicarsi si struscia tutta piena di sabbia sul mio telo-mare…

Arriviamo a Porto Cervo nel tardo pomeriggio, lasciamo la macchina nella zona del porto e subito ci rendiamo conto che qui si respira “aria VIP”: si vedono solo yacht enormi con a bordo gente elegante abituata e sentirsi “in vetrina”, nella celeberrima piazzetta piena di negozi raffinati è un continuo sfoggio di gente vestita alla moda e nulla lì sembra dovuto al caso… A richiamare la nostra attenzione il faccione di Briatore che occupa tutta una vetrina del suo atelier di moda…Una giacca esposta – tra l’altro abbastanza pacchiana- costa “solo” € 2750! Ripartiamo per la Gallura e il paesaggio continua a cambiare…La campagna si fa brulla ed arida…

Giungiamo a destinazione e Michela, con il piccolo Alessandro ed i nonni ci portano in un agriturismo disperso nella campagna (di cui purtroppo non ricordo il nome ma potrei forse recuperarlo) dove per €30 a testa assaggiamo tutte le specialità sarde: affettati squisiti, ricotta fresca con il miele, tris di primi ( mallodoreddus al sugo, sa suppa cuatta –fette di pane imbevute di brodo di pecora alternate a fette di formaggio e salsa di pomodoro poi passate al forno- e ravioli ripieni di ricotta e limone). A seguire ottimo porceddu con patate arrosto, tris di dolcetti sardi, caffè, mirto…Davvero una cena squisita! 27-28 giugno Abbiamo dedicato queste due giornate alla stessa spiaggia poiché ci ha davvero incantati. Dopo varie consultazioni abbiamo deciso di tornare nella zona di Porto Cervo e di fermarci alla spiaggia del Pevero. Veniamo rimbalzati dal Piccolo Pevero per via di Trilli, ma proseguiamo a piedi per la spiaggia libera che dista poco più di 5 minuti da lì. Si oltrepassa una sbarra e si percorre una via residenziale con ville che si affacciano su una baia incantevole…Devono essere ville VIP perché appena allunghi il collo per ammirare la vista da dietro il cancello sbuca un enorme uomo della security che ti fa allontanare…

Raggiungiamo la spiaggia del Grande Pevero e lo spettacolo che ci si para davanti ci lascia senza fiato: una vera piscina naturale con acqua verde e scintillante…

Troviamo un angolo tranquillo per accamparci ma dopo qualche ora dobbiamo allontanarci a causa del vento troppo fastidioso…Mi è planato un ombrellone quasi sulla testa! Proseguiamo in direzione Baia Sardinia e, prima di raggiungerla, sostiamo per un tuffo in un paio di invitanti calette lungo la strada…Ogni scorcio è incantevole ed ogni spiaggia meriterebbe una sosta! Baia Sardinia è una località turistica da famiglie, molto più tranquilla di Porto Cervo o Porto Rotondo, con una grande spiaggia, a ridosso del corso principale, attrezzata e super affollata. Tornando verso casa attraversiamo San Pantaleo, un piccolo borgo arroccato tra rocce granitiche.

Come ormai d’abitudine ci fermiamo al supermercato Pellicano dove compriamo pesce, che abbiamo scoperto essere ottimo ed economico rispetto alle pescherie, per l’ennesima grigliata accompagnata da un buon bicchiere di Vermentino…Ci trattiamo proprio bene! 29 giugno Penultimo giorno di vacanza per noi, mentre Ale e Pietro avranno ancora la prossima settimana per scoprire altri angoli della Sardegna.

Oggi decidiamo di tornare a Romazzino, poiché ne eravamo rimasti positivamente impressionati. E’ venerdì e la spiaggia è affollata, rimaniamo ai limiti della battigia sempre per la presenza di Trilli, ma non ci facciamo mancare lunghi bagni… Oggi l’acqua ha una splendida temperatura! Anche questa sera cena a base di pesce, questa volta linguine alle vongole veraci!!! 30 giugno Ultima giornata di mare…Decidiamo di non tornare in Costa Smeralda visto che è iniziato il weekend e temiamo di avere problemi con il cane, così ci dirigiamo a sud verso San Teodoro. Scegliamo la spiaggia chiamata La Cinta, è incredibile quanto sia lungo e spazioso questo arenile: nei pressi del parcheggio è affollatissimo e quasi non si riesce a vedere il mare, ma camminando un po’ (con Trilli nascosta tra le spugne perché sarebbe vietato l’accesso ai cani), troviamo una zona libera e ci appostiamo.

Anche qui la sabbia è bianca ed il mare di un azzurro intenso, l’acqua è bassa per metri e metri…Proprio un bel posto per trascorrere le ultime ore al sole! Decidiamo di uscire a cena e seguiamo le indicazioni di Milena che ci consiglia il ristorante Lo Squalo proprio a Pittulongu…Lo raggiungiamo in macchina perché è piuttosto lontano da casa; purtroppo dobbiamo mangiare in sala visto che fuori (carino perché proprio sulla spiaggia!) è già tutto prenotato e sinceramente non mangiamo troppo bene. Spendiamo €70 per 4 pizze, 2 antipasti, bevande.

Visto che è l’ultimissima sera insieme decidiamo di trascorrere il dopocena a Porto Rotondo anziché a casa a sfidarci a carte o dadi come le altre sere…Facciamo un giro al porto, che la notte rende ancor più suggestivo, passiamo davanti ai negozi più esclusivi tra cui uno con accessori di ogni genere per gli animali…Maglioni, tutine, cappelli,gioielli…Tutto un po’ esagerato…Non me la vedo proprio Trilli conciata come il cane di Paris Hilton!!! 1° luglio E’ arrivato il momento di chiudere le valige e partire…Noi per tornare a casa e domani essere al lavoro, Ale e Pietro per raggiungere Chia.

Abbracciamo, entusiasti di questa esperienza insieme, i nostri compagni di viaggio e li lasciamo partire con una punta d’invidia, è stato un viaggio talmente bello che trascorreremmo volentieri un’altra settimana con loro! Il traghetto della Sardinia Ferries salpa da Golfo Aranci verso le 15, così , con pranzo al sacco, passiamo le ultime ore nei pressi del porto. Partiamo con un’ora di ritardo ed io sono già in fibrillazione…Domattina alle 8 devo essere in farmacia!!Il viaggio di ritorno scorre liscio, Trilli è tranquilla, noi restiamo tutto il pomeriggio sul ponte a prendere il sole e verso le 22.30 attracchiamo a Livorno.

La vacanza è davvero finita, fra meno di 4 ore saremo a casa! Ringrazio tutti per la pazienza , so di essere prolissa ma cerco di aggiungere più indicazioni possibili nella speranza che possano essere utili a qualcun altro! Carolina, Como carollif@alice.It



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