Penisola del Sinis: la Sardegna lontano da vip

Il nostro viaggio inizia da Bologna il 21 luglio con meta S.Caterina di Pittinuri, nella parte centro-occidentale della Sardegna. Diversamente da quanto ci aspettavamo siamo riusciti a spendere una cifra ragionevole per 2 settimane in questa meravigliosa isola: 900 euro a testa (tra traghetto,appartamento,cibo e benzina). L’anticipo con cui...
Scritto da: GiorgiaPori
penisola del sinis: la sardegna lontano da vip
Partenza il: 21/07/2007
Ritorno il: 05/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Il nostro viaggio inizia da Bologna il 21 luglio con meta S.Caterina di Pittinuri, nella parte centro-occidentale della Sardegna. Diversamente da quanto ci aspettavamo siamo riusciti a spendere una cifra ragionevole per 2 settimane in questa meravigliosa isola: 900 euro a testa (tra traghetto,appartamento,cibo e benzina). L’anticipo con cui abbiamo prenotato sia l’appartamento sia il traghetto ha contribuito a farci risparmiare!! Abbiamo prenotato a febbraio sia il traghetto con la Moby (riuscendo a trovare il posto macchina a 1€ e la potrona a 14€ e spendendo circa 90€a testa, a/r) sia l’appartamento. Per quest’ultimo ci siamo affidati al sito www.Homelidays.Com, gia collaudato per viaggi precedenti…Sito davvero valido!!! E’ stata la descrizione che il proprietario fa della sua regione che ci ha convinti a scegliere una zona non molto conosciuta della Sardegna, la penisola del Sinis.

Arrivati a Olbia, il tempo che ci vuole per arrivare a S.Caterina è di circa 2 ore, percorrendo la superstrada che collega Olbia a Cagliari.

Il paese di S.Caterina è molto piccolo, dotato però di tutto il necessario, rosticceria, alimentari, benzinaio,edicola,farmacia… Essendo un piccolo centro i prezzi sono più cari e per questo noi andavamo spesso a Oristano o a Cabras a far la spesa, che distano una mezz’oretta circa da S.Caterina.

Accolti molto calorosamente dai proprietari, Giancarlo e Angela, ci è voluto molto poco per capire che sono davvero persone eccezionali,sempre gentili e disponibili… Grazie ai loro consigli e alle loro dritte siamo riusciti a sfruttare al massimo questi 15 giorni; è come se avessimo avuto una guida turistica a nostra disposizione: non male direi!!! Il nostro viaggio inizia: 1°giorno: Putzu Idu. Lunga spiaggia di sabbia chiara molto fine, acqua azzurra e trasparente, fondale molto basso. Purtroppo, essendo domenica era molto affollata. Presenti abbondanti posidonie spiggiate, soprattutto a riva. Il parcheggio lungo la spiaggia è a pagamento, ma si può trovare anche gratuito alle estremità della strada. Presenti bar e servizi; è da qui inoltre che partono i gommoni per le escursioni all’ Isola di Mal di ventre (imperdibile).

2°giorno: S’archittu. La spiaggia principale è abbastanza piccola, nonostante questo non è molto affollata; la sabbia è dorata-chiara, con scarsa presenza di posidonie; presenti bar e servizi di ogni genere (Consiglio il ristornate-pizzeria che da sul mare…La pizza è ottima accompagnata da una vista davvero suggestiva!!) L’acqua è trasparente, tendente al verde, con presenza di rocce che arricchiscono il fondale e rendono piacevoli le immersioni. Il parcheggio è molto comodo e gratuito.

La vera caratteristica di questo piccolo centro è l’enorme arco naturale scavato nella roccia (che da il nome al paesino) raggiungibile solo a piedi (5 min) tramite una suggestiva mulattiera, dalla quale i possono ammirare panorami e tramonti mozzafiato! La piccola caletta di fronte all’arco si affolla in fretta viste le ristrette dimensioni, consiglio quindi di andarci la mattina presto, se si vuole trovare un buco per l’ombrellone!! Per i più coraggiosi l’arco è l’ideale per tuffarsi a circa 10-15 metri d’altezza; ma è altrettanto bello per tutti quelli che desiderano passare sotto l’arco.

3°giorno: Mari Ermi. Splendida è lunghissima spiaggia fatta di minuscoli granellini di quarzo chiarissimo,simili a chicchi di riso; scarsamente affollata; parcheggio a pagamento (4€ l’intera giornata). Presenti 2 bar.

Il quarzo rende questa spiaggia davvero particolare,veramente bellissima!! L’acqua è trasparente, e il fondale è di un azzurro lucente, a causa del quarzo traslucido che, col sole, fa dei giochi di colore stupendi.

4°giorno: Stintino, spiaggia “La Pelosa”. Nonostante fosse un po’ lontano (circa 2 ore di macchina), la celebrità della bellezza di Stintino ci ha spinti vero questo posto. Ne è valsa davvero la pena!!!! Nonostante il mare agitato il mare è incredibile: assume varie tonalità di colore, dal trasparente al turchese, dall’azzurro al blu! Uno spettacolo!! L’unica pecca è che è stra-affollata; il parcheggio inoltre è un po’ caro (1,25€ l’ora!!) e non grandissimo, quindi si rischia di non trovar posto se si arriva tardi. La sabbia è chiara e finissima, l’acqua è trasparente, sembra di stare in una piscina…Ed era pure mosso!! All’estremità della spiaggia, su un piccolo isolotto si trova un tipico nuraghe sardo che rende pittoresco il paesaggio.

5°giorno: S.Giovanni in Sinis. Luogo particolarissimo, adatto sia agli amanti del mare mosso, sia a quelli che preferiscono il mar piatto. Infatti, grazie alla sua forma a penisola, ha una spiaggia rivolta verso il mare aperto (spesso battuta dal vento maestrale, ragion per cui è mosso) e l’altra protetta dal golfo di Oristano (non è segnalata, si raggiunge seguendo le indicazione per le rovine di tharros e proseguendo sul sentiero che porta a capu mannu). La bellezza di quest’ultima è dovuta anche dalla presenza delle rovine punico-fenice di Tharros che si affacciano direttamente sul mare (alcune si possono ritrovare anche sott’acqua). Sabbia chiara e fine e scarsa presenza di posidonie; mare trasparente e non molto profondo. Parcheggio comodo, a pagamento (4€ l’intera giornata).

6°giorno: su Riu. E’ impossibile chiamarla spiaggia, visto che è completamente di roccia. E’ la foce di un fiume che, scavando nella pietra ha formato una conca (profonda circa 4-5 metri) riempita dall’acqua di mare, formando una specie di piscina naturale. L’acqua è trasparente e diventa subito profonda (anche se l’acqua è così cristallina che non si direbbe) ma ci sono dei comodi “gradini”per l’accesso al mare; è un luogo ideale per glia amanti dei tuffi, ma anche per gli amanti della flora marina: il fondale infatti è ricco di rocce e di pesci. Molto suggestivo è entrare nella grotta, soprattutto al mattino, quando è illuminata quasi interamente dalla luce del sole e si riesce raggiungere il fondo.

Non è segnalata nelle guide,se non fosse stato per le indicazioni dei nostri proprietari, che ce l’hanno consigliata, non l’avremmo mai trovata! Essendo così poco conosciuta è poco frequentata. Veramente selvaggia,ideale per un pieno contatto con la natura; non c’è nessun tipo di servizio.

Raggiungibile esclusivamente a piedi, attraverso un sentiero e passando sopra la roccia; il percorso, anche se la roccia non è scivolosa, richiede una certa attenzione (consigliate le scarpe da ginnastica).Per arrivarci, venendo da Cuglieri, in direzione S. Caterina di Pittinuri, si gira a destra nella stradina subito dopo il benzinaio Tamoil (via Paris de sa turre).

7°giorno: Alghero (spiaggia le Bombarde). Spiaggia di sabbia fine, attrezzata e affollatissima, nonostante sia abbastanza ampia. Acqua trasparente, soprattutto all’estremità, nei pressi dell’hotel, dove c’è meno gente.. L’affollamento nella parte centrale della spiaggia rende infatti l’acqua a riva leggermente torbida. Parcheggio a pagamento (80 cent l’ora).

Una nota a parte merita Alghero, splendida città catalana, dove consiglio vivamente di fermarsi.

8°giorno: Dune di Piscinas. Spiaggia vastissima e semi deserta; la particolarità di questa spiaggia sono le dune formatesi a causa del maestrale che, nel tempo ha spinto la sabbia fino alla costa formando un deserto di circa 3km di estensione. Dalle guide sembrerebbe un piccolo sahara…A noi noi non è sembrato nulla di particolare…O almeno, non così caratteristico da giustificare 2 ore di macchina. Per arrivarci si può percorrere la strada costiera (percorso più breve) o fare la strada interna verso Ingurtosu. Quest’ultimo percorso è decisamente più lungo,visto che si passa per una strada sterrata (circa3-5 km ai 30 all’ora!!) ma permette di scoprire le antiche miniere abbandonate di Montevecchio…Suggestive,anche se un po’ inquietanti.

Parcheggio a pagamento (1€ l’ora).

Essendo una giornata molto ventosa, il mare era mosso, con cavalloni enormi. Dalle guide risulta essere una zona spesso battuta dal vento, e, per questo, meta dei surfisti.

9° giorno: S’archittu e S.Giovanni. La mattina abbiamo deciso di visitare di nuovo la sorprendente spiaggia di S’archittu, decisi a passare stavolta sotto l’arco…Il mare però era agitato e neanche stavolta ce l’abbiamo fatta! Il pomeriggio ci siamo recati di nuovo nella parte calma di S.Giovanni, purtroppo affollatissima (viste le piccole dimensioni) ma sempre suggestiva. E’ strano pensare che dall’altra parte di questo fazzoletto di terra tira un vento fortissimo,mentre qui non si muove una foglia! 10° giorno: Cala Luna (Cala Gonone). Essendo la nostra costa in questi giorni battuta da un forte vento di maestrale( che rende il mare agitatissimo) abbiamo deciso di spostarci sull’altro versante dell’isola. Sotto consiglio del proprietario del nostro appartamento, siamo andati a Cala Luna, raggiungibile solo in barca (partenze circa ogni ora dal porto di Cala Gonone., costo 15€).

La spiaggia è di sabbia fine mista a ciottoli, caratterizzata da enormi grotte scavate nella roccia nelle quali ci si può riparare dal sole ( qui praticamente l’ombrellone si può evitare di portarlo!!).

Il mare no ha le mille sfumature di stintino, ma è di un azzurro carico, particolarmente intenso sott’acqua: bellissimo! E’ presente un bar e noleggio canoe e pedalò.

Purtroppo nel pomeriggio, la forte affluenza di turisti (che sporcano il mare rendendo l’acqua un po’ torbida) e il sole che si nasconde dietro la montagna e che ombreggia buona parte della spiaggia, rendono meno piacevole il bagno.

11° giorno Is aruttas. Come Mari Ermi è caratterizzata dalla presenza di minuscoli sassolini di quarzo bianco e rosa. Sebbene molto simili tra loro, abbiamo preferito Is Aruttas a Mari Ermi, in quanto in quest’ultima il quarzo è intervallato a sabbia, mentre nell’altra è esclusivamente di quarzo. Il mare è sempre trasparente ma un po’ più torbido rispetto alle spiagge che avevamo visto nei giorni scorsi, forse a causa del fatto che nei giorni precedenti era stato molto mosso. L’effetto del quarzo sott’acqua è però sempre sorprendente, il fondale sembra luccicare! Il parcheggio è a pagamento (4 € intera giornata) e molto comodo. Presenti bar e servizi.

12° giorno: Isola di Mal di Ventre. Impedibile isoletta raggiungibile con dei gommoni da Putzu Idu (Con l’azienda Mare Mania costo 23€). E’ un isola totalmente disabitata, facente parte dell’area marina protetta; ha un perimetro di circa 11 km chi si percorre a piedi in circa 3 ore. Le varie spiagge dell’isola sono disposte tutte nella costa orientale, mentre la costa occidentale e completamente rocciosa. Il punto d’arrivo del gommone è Cala Saline, nella parte orientale; da qui all’ultima spiaggia ci vogliono 45 min circa. Arrivati sull’isola veniamo invasi da un odore sgradevole: ci dicono che è colpa dell’acqua sulfurea. Ci incamminiamo quindi alla scoperta di altre spiagge meno puzzolenti; dopo una breve escursione decidiamo di fermarci a Cala Pastori: che spettacolo, l’acqua è di una trasparenza unica e piena di pesci colorati. Il pomeriggio ci spostiamo a Cala Saline e di nuovo un’altra sorpresa: con il sole alle spalle infatti il mare aveva acquistato un colore spettacolare, molto meglio rispetto alla mattina! E anche sott’acqua è una meraviglia: dalla sabbia escono piccole bollicine (aria solforosa) e tra pesci e rocce, sembra di stare in un acquario: non volevamo più uscire dall’acqua!

13°-14° giorno: Su riu e Is Aruttas. Gli ultimi giorni abbiamo deciso di salutare le spiagge che più ci erano piaciute. Non so, sarà stata l’aria della partenza… Ma ci sono sembrate entrambe più belle della prima volta in cui ci eravamo andati.



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