Santander e la disorganizzazione Cantabrica…

Week end lungo a Santander e dintorni! Qui tutte le piacevoli sorprese e le disavventure di questo viaggio, di due studenti universitari in una breve fuga dalla quotidianità!
Scritto da: cristina_esse
santander e la disorganizzazione cantabrica...
Partenza il: 13/05/2011
Ritorno il: 16/05/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Siamo partiti da Bergamo nel tardo pomeriggio con un volo super economico della Ryanair, e verso le 21 siamo atterrati nel piccolissimo aeroporto di Santander che sorge proprio sul mare, tanto che ci è sembrato di atterrare direttamente sull’oceano! Dopo aver raggiunto il comodissimo, ma non troppo pulito, ostello che avevamo prenotato attraverso il sito booking.com, ci siamo diretti subito verso il centro per cercare un ristorantino dove poter cenare.

I piatti forti sono quelli a base di pesce e molluschi, che troverete in tutte le salse! Dopo la tappa al ristorante ci siamo diretti verso il cuore della città, plaza Canadio, una piccola piazza circondata da locali con tavolini anche all’aperto. La vita in questa piazza è davvero incredibile, gente di ogni età e ogni nazionalità (ci sono tanti studenti Erasmus), tutti con una canade cervezao una copa de vino tinto in mano, tanta movida, tanta allegria, tanto baccano! Decidiamo di entrare in un locale molto carino che prende il nome proprio dalla piazza, perché ha anche dei posti a sedere interni e superata la mezzanotte inizia davvero a fare freddino per stare all’aperto! Soddisfatti della serata e della movida incontrata, ci dirigiamo verso l’hotel, che è nella zona della stazione, ma appena usciti da plaza Canadio, comincia il deserto! Non incontriamo un’anima viva per strada, nonostante sia venerdì sera e nonostante stessimo costeggiando l’oceano… Proviamo allora nelle viette più interne ma, sempre più buio e silenzio…Ormai gli schiamazzi e l’allegria di Plaza Canadio sono lontani, e davanti a noi si prospetta solo l’immagine di una città fantasma.

Il programma per il giorno seguente prevedeva la visita di Bilbao, così ci siamo recati presso la stazione degli autobus per acquistare i biglietti del pullman ma…sorpresa! Tutte le corse erano esaurite, fino a metà pomeriggio! Spiazzati da questo inconveniente, ci rechiamo verso la stazione dei treni per chiedere l’orario delle corse per Bilbao ma…altra sorpresa! Non esistono treni diretti per Bilbao! Bisogna fare dei cambi di treno per arrivarci (con conseguente perdita di tempo in stazioni varie)! Sempre più spiazzati, decidiamo a quel punto di anticipare il programma del giorno seguente, ovvero visitare Comillas e Santillana del Mar. L’idea era affittare una macchina per un giorno, cosi da poterle visitare con calma entrambe, ma dopo aver girato ben 6 postazioni di autonoleggio (tra cui Europcar), ci informano che le auto economiche sono esaurite, e che restano solo quelle di classi superiori, i cui prezzi partono da 60 euro al giorno senza assicurazione (con franchigia per precisare!)! A questo punto lo sbigottimento ha lasciato spazio alla disperazione… Incerti sul programma della giornata, siamo tornati alla stazione degli autobus per prenotare il viaggio per Bilbao il giorno seguente, così da assicurarci almeno un programma certo per la domenica! Parlando con l’addetta all’ufficio informazioni (che rispondeva in tono scocciatissimo ad ogni domanda che ponevamo), scopriamo per caso che esiste un autobus che fa tappa sia a Comillas che a Santillana, con una modica cifra e in un tempo ragionevole! Gli orari delle partenze sembrano anche agevoli ma, leggendo con più attenzione scopriamo che nel week end le corse sono ridotte, quindi per riuscire a vedere entrambe le città abbiamo solo una combinazione di orari: persa anche solo una delle coincidenze, saremmo dovuti restare lì per tutta la notte! Ancora incerti sul da farsi, incontriamo una coppia di simpatici pensionati, che ci convincono ad andare con loro per l’intera giornata a Santillana, escludendo dal piano Comillas, che in effetti ci interessava solo per il capriccio di Gaudì! Dopo aver fatto direttamente sul pullman il biglietto (2,35 ), in 40 minuti arriviamo a Santillana, che ci accoglie sotto un cielo terso e una lieve pioggerella. Notiamo un’indicazione per le grotte di Altamira, che avvisa che le si può raggiungere passeggiando per 2 km (a parer nostro sembravano un po’ di più di 2 km…). Decidiamo di percorrere questa strada a piedi (anche perché non c’è l’ombra né di navette, né di taxi che ci possano portare li), ma arrivati a metà strada, la pioggerella che ci aveva accolti si trasforma in una specie di bufera, che ci lava completamente da testa a piedi! Arrivati alle grotte bagnati fradici, acquistiamo il biglietto ( che per gli studenti universitari è fortunatamente gratuito) e iniziamo il tour. Purtroppo la visita è parecchio deludente, perché non è consentito l’accesso alla grotta originale, ma solo alla sua ricostruzione! Per quanto fosse fatta in modo accurato, non dà di sicuro la stessa emozione dell’originale! Un po’ delusi e ancora coi vestiti umidi, chiediamo al banco informazioni se è possibile chiamare un taxi per tornare verso il centro. Scopriamo cosi che la tassista del posto ha la macchina dal meccanico, quindi dobbiamo chiamare un taxista di fuori area, e in più scopriamo anche che esiste una navetta che collega il centro con le grotte, ma che è attiva solo nel periodo estivo!!! Assurdo, visto che anche a metà maggio c’è tanto turismo da riempire tutti i pullman!! Finalmente il taxi ci lascia davanti ad un ristorantino tipico, dove per scaldarci ordiniamo un piatto tipico, il cocido, davvero ottimo! Il resto del pomeriggio lo passiamo per le vie di Santillana, un borgo medioevale ricco di negozietti tipici. Qui assaggiamo il bizcocho, che non è altro che il famoso pan di Spagna, ma decisamente più buono di quello italiano, e la torta di queso, che è una sorta di cheesecake, tipica della zone e assolutamente da assaggiare!La cittadina è davvero piccola, e in un paio di ore di può visitare tutta; purtroppo a noi tocca aspettare fino alle 19:30, orario dell’unica corsa di ritorno! Tornati in hotel, finalmente doccia bollente per scaldarci dopo tutto il freddo e l’acqua presi durante la giornata, e poi ancora palza Canadio,dove abbiamo cenato a base di pinxos! I pinxos sono l’analogo delle tapas, costano circa 2 euro l’uno, e sono di ogni genere, anche se le più comuni sono una sorta di bruschette con sopra il pesce, cucinato in ogni modo! Nel pub “Canadio” ci siamo saziati con gusto mangiando pinxos con calamari fritti, polpo, verdure, davvero tutto buonissimo! Nel ritorno verso casa ci siamo fermati anche al mercato del est, l’analogo del mercato di San Miguel di Madrid, davvero carino, indispensabile andare a sbirciare! Oltrepassato la piazza del Principe, di nuovo il deserto, come la sera precedente! Prima di partire per questo viaggio, avevo letto su vari forum che la Cantabria è più simile all’Irlanda che al resto della Spagna;pensavo ci si riferisse solo ai paesaggi ricchi di vegetazione e alle coste rocciose a strapiombo sull’oceano ma, a quanto pare, anche gli orari e lo stile di vita sono irlandesi!!! Per il giorno seguente ci attendeva la visita a Bilbao, finalmente! La città in sé non è nulla di eccezionale, giusto qualche costruzione interessante qua e là, inutile dire che la principale attrazione è il Guggheneim! Non consiglierei a nessuno di visitare Bilbao, se non fosse per la presenza di questo museo unico e spettacolare, imperdibile! Verso tardo pomeriggio inizio a sentirmi la febbre (colpa dell’acquazzone preso il giorno prima), cosi ci rechiamo alla stazione degli autobus per chiedere se è possibile anticipare l’orario di rientro, ma la risposta è negativa, poiché tutti i posti sugli autobus sono prenotati! A quel punto mi rendo conto che Bilbao è il centro del mondo, visto che tutto il mondo si è ritrovato lì in quei giorni! Finalmente dopo mezz’ora prendiamo l’autobus che ci riporterà poi a Santander, e mi accorgo che è mezzo vuoto; a quel punto sorge spontanea una domanda: la ragazza della biglietteria non aveva voglia di lavorare o magicamente gli autobus si sono svuotati da una mezz’ora con l’altra?! Una volta tornati in stanza, aspirina, maglione extra, e via verso il centro! Ceniamo in un ristorante tipico in via Hernan Cortes, ma il rapporto qualità prezzo non regge con le mitiche pinxos di plaza Canadio!!! Dopo cena decidiamo di fare un giro lungo oceano, davvero romantico con tutte le luci del porto! Il lungo mare è davvero caratteristico, tanto che spesso ci si imbatte in statue o pezzi d’architettura davvero interessanti!Inutile aggiungere che eravamo gli unici due esemplari di genere umano lungo tutto il molo! Per l’ultimo giorno è in programma il tour di Santander! Noleggiamo un motorino la mattina presto e…viaaaa! Faro Cabo Mayor, palacio della Maddalena con annesso mini-zoo acquatico, casinò, palazzo dell’ Ayuntamiento, museo delle belle arti, playa del Camello, playa Sardinero… Posti spettacolari, scenari da cartolina (complice anche il tempo, che ci ha regalato una splendida giornata di sole)! Decidiamo di fermarci un pò sulla spiaggia, passeggiando in riva al mare e sorseggiando un tè freddo in uno dei tanti bar che si possono trovare. Grazie a questa favolosa giornata, l’intera vacanza si è riscattata, grazie però alla natura e ai paesaggi, e non certo grazie agli abitanti e alle strutture del luogo! Purtroppo la miglior giornata passata nella Cantabria è finita, e il nostro week end lungo anche.

Concludendo: tanta delusione per la disorganizzazione cantabrica, e la scarsissima attenzione al turista, ma anche tanta meraviglia di fronte allo spettacolo che l’oceano e le sue coste ci hanno riservato. Conserveremo un ottimo ricordo dell’ultima giornata passata a Santander (un po’ meno per gli altri giorni) tra sole, mare e spiaggia, e un ricordo speciale anche alle gustosissime pinxos, che non ci hanno mai deluso!



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