Sicilia bellissima e buonissima 2011: San Vito Lo Capo

Dopo l'esperienza di Giardini Naxos e dintorni del 2010, avevamo la certezza assoluta che saremmo tornati in Sicilia ed infatti così è stato, però abbiamo scelto la costa opposta e siamo andati a San Vito Lo Capo. Diversi amici ci avevano consigliato questa località e certamente non sbagliavano: che meraviglia!!!
Scritto da: Emily77
sicilia bellissima e buonissima 2011: san vito lo capo
Partenza il: 27/06/2011
Ritorno il: 03/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €

IL VIAGGIO

Abbiamo volato Ryanair da Bergamo a Trapani, spendendo in due circa 280 euro, incluso un bagaglio in stiva da 15 kg. Come noto, con Ryanair ormai si paga anche l’aria che si respira ma il prezzo è stato il migliore che avevo trovato e sul volo nulla da dire: aerei belli e nuovi e massima puntualità. Certo a bordo mancava solo che proponessero una batteria di pentole: cercano di vendere di tutto, dai gratta e vinci alle sigarette senza fumo, passando per orologino di plastica del benessere e le schede telefoniche! Avendo deciso di non noleggiare una macchina per tutta la durata della vacanza, abbiamo prenotato i trasferimenti dall’aeroporto con un’agenzia trovata su internet (Marsala shuttle) e ci siamo trovati molto bene: Gaspare è stato straordinariamente preciso, davvero impeccabile. La tratta Birgi-San Vito costa 70 euro. Avendo il volo di ritorno la domenica mattina alle 6.30, ci siamo organizzati per pernottare il sabato notte a Marsala, a pochi km dall’aeroporto, all’hotel Isola di Mozia (consigliatomi dallo stesso Gaspare): il terrazzo vista saline e Laguna di Mozia è stato una chicca! Hotel molto carino, pulito, personale gentilissimo e davvero a pochi minuti dall’aeroporto: soluzione più che consigliata in caso di voli ad orari scomodi. Da sottolineare la possibilità di fare colazione praticamente a qualunque ora: alle 4 il portiere di notte già stava preparando tutto, una vera manna dal cielo prima di partire ad un orario così infelice.

SAN VITO LO CAPO

Bello, bello, bello! Spiaggia e mare sono uno spettacolo (nelle giornate migliori davvero nulla da invidiare ai Caraibi, con delle gradazioni di turchese e una limpidezza fantastiche!) e il paese è carinissimo: un posto ideale per una vacanza di mare e relax da coniugare con la visita di altre bellissime località e beni artistici e culturali, di cui la stupenda Sicilia è piena. Non abbiamo potuto fare a meno di notare la pulizia del paese e della spiaggia e la lungimiranza degli abitanti: tanti pannelli solari sui tetti, collegati ai boiler per scaldare l’acqua! A fine giugno abbiamo trovato l’acqua già sorprendentemente calda e più gente di quanto pensassimo ma niente confusione e siamo stati alla grande. Non oso però pensare come possa essere in altissima stagione. Per il soggiorno a San Vito avevo prenotato il bed&breakfast Rizz’ e la scelta si è rivelata azzeccatissima: vicinissimo al mare e al centro, bello, nuovo, pulitissimo, prorietario simpatico e gentilissimo, ottima colazione (la brioche enorme, freschissima e traboccante di nutella è un inizio di giornata notevole!) servita nel bel cortiletto interno. La nostra stanza al primo piano aveva un bellissimo terrazzo spazioso e ombreggiato con tavolo e sedie e anche vista mare, che ci siamo goduti ben bene. Per 5 notti + colazione abbiamo speso 425 euro. Lo consigliamo alla grande! Avendo inclusa solo la colazione, per pranzi e cene abbiamo sperimentato un po’ di ristoranti e una rosticceria (U’ Sfizziusu), ottima risorsa per risparmiare qualcosina e portarsi le delizie sicule in stanza per dei rilassantissimi pranzi sul terrazzo di cui sopra! Abbiamo mangiato benissimo ovunque e i prezzi sono praticamente uguali in tutti i ristoranti. Segnaliamo il Crik & Crok: ci siamo andati per caso il primo giorno perchè è vicinissimo al b&b e ci siamo tornati un bel po’ di volte. Come ben sa chi è stato in Sicilia, la cucina di queste parti non delude mai e ci sono sapori da vera estasi! Dagli arancini ai cannoli, dalla pasta con le sarde a quella alla norma,dal pesto trapanese alla busiata pistacchi e gamberetti, passando per involtini di pesce spada, tonno alla griglia e caponata, per chi ama mangiare una vacanza qui è un’esperienza sensoriale indimenticabile! Non cercate però la granita al pistacchio: memori dell’esperienza di Giardini Naxos noi l’abbiamo fatto ma San Vito non è zona. In compenso è zona di gelsi e la granita al gelso è uno spettacolo! La spiaggia è di sabbia finissima, lunga e ampia ed è libera per grandi tratti. Non esistono veri stabilimenti balneari: si possono affittare (per 12-15 euro al giorno) ombrellone e lettini ma niente cabine, bagni o bar in spiaggia. Che, infatti, la sera si trasforma: ogni giorno viene tolto tutto e la spiaggia rimane vuota e stupenda!

RISERVA DELLO ZINGARO

Eravamo partiti con l’idea di farcela a piedi ma poi abbiamo optato per un’escursione in barca e la scelta si è rivelata azzeccatissima: da capo a capo della riserva (da San Vito a Scopello) sono circa 7 km, meravigliosamente panoramici ma tutti sotto il sole! Piuttosto che tentarla a piedi ma non riuscire a farla tutta, abbiamo optato per l’escursione dell’agenzia San Vito Coast Charter: 20 euro a testa per quattro ore di gita, fino ai faraglioni di Scopello, con anche due soste per fare il bagno, una delle quali nella mozzafiato Cala dell’Uzzo, una baietta dai colori incredibili. Incluso nel prezzo anche un piccolo aperitivo, per rifocillarsi un po’ e fare due chiacchiere. Abbiamo fatto foto stupende e visto paesaggi e scorci davvero meravigliosi: escursione consigliatissima! Il centro di San Vito è pieno di agenzie di questo tipo e tutte organizzano praticamente le stesse escursioni: noi abbiamo curiosato un po’ e poi scelto praticamente a caso e ci siamo trovati bene.

SELINUNTE (e bagnetto nel Parco del Belice)

Così bene che ci siamo rivolti a loro anche per noleggiare una macchina: 24 ore per 45 euro, macchina piccola ma ottima, pochi km, bassissimo consumo di benzina. Siamo partiti al mattino e, dopo tappa obbligatoria per fare foto dal Belvedere poco fuori San Vito (meraviglia!), ci siamo diretti, in teoria, verso Segesta. In pratica invece abbiamo sbagliato strada e siamo finiti a Castellammare del Golfo: anche qui un Belvedere spettacolare! Da lì abbiamo poi tirato dritti verso sud, verso la destinazione principale della nostra giornata intensiva di turismo: il parco archeologico di Selinunte. Che dire? Uno spettacolo assoluto! L’acropoli è a picco sul mare, la suggestione di queste imponenti rovine con il mare turchese a fare da sfondo è incredibile. L’ingresso costa 6 euro e consigliamo vivamente di investirne altri 6 nel biglietto delle “navette” elettriche che vi porteranno da una zona all’altra del sito: con il sole a picco e le distanze non brevissime è davvero tosta farsela a piedi fino all’Acropoli. Da lassù avevamo visto delle spiagge meravigliose (Marinella e una di cui non so il nome) ed eravamo decisi ad andarci per rinfrescarci un po’ dopo la visita alle rovine ma una venditrice di souvenir del parco ci ha consigliato quella della Riserva del Belice: comunque vicinissima, enorme, semideserta, con un mare spettacolare! Si lascia la macchina e si prosegue a piedi da un certo punto in poi ma la spiaggia inizia dopo poche centinaia di metri.

ERICE

Di ritorno da Selinunte abbiamo rinunciato alla tappa a Segesta, sia perché eravamo proprio a filo dell’orario di chiusura della biglietteria e anche perché avevamo già fatto il pieno di rovine e di caldo. Ci siamo così diretti verso l’altra tappa prevista per la giornata: Erice, che si trova in pratica tra Trapani e San Vito, sulla sommità del monte Erice appunto. Il centro storico è molto bello e caratteristico e il panorama bellissimo!

PER CONCLUDERE

Ancora una volta la Sicilia ha superato tutte le nostre aspettative: stupendi mare e località dove abbiamo soggiornato, eccellente il b&b, massima professionalità e cortesia da parte di tutti gli “addetti al turismo” con cui abbiano avuto a che fare, praticamente mistica la cucina, stupenda la gente e meravigliosi i paesaggi e le bellezze sia naturalistiche che archeologiche e culturali che questa terra offre a chi la va a conoscere. Le letture che non devono mancare sotto l’ombrellone sono ovviamente i libri del Maestro Camilleri! E’ stata durissima lasciare San Vito e la Sicilia e non c’è il minimo dubbio che si sia trattato solo di un altro arrivederci!



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