Una sosta a Salisburgo

Non una visita da "turista professionista", ma una semplice passeggiata di un paio d'ore, per scoprire una città viva e ordinata
Scritto da: J&B
una sosta a salisburgo
Partenza il: 05/08/2016
Ritorno il: 06/08/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Per apprezzare una città a volte è sufficiente viverla anche solo per poche ore, magari in una mattina d’estate approfittando di una sosta sulla strada del ritorno a casa. È stato così per Salisburgo, scelta per ritemprare corpo e mente dopo tanti chilometri di viaggio. Talmente tanti che appena possibile abbiamo lasciato l’auto e proseguito a piedi. Ed è stata la scelta giusta perché Salisburgo merita di essere avvicinata passeggiando.

Siamo entrati nel centro storico attraversando uno dei ponti sul Salzach, il fiume che dà il nome alla città e scorre ai piedi delle due colline sui cui versanti si estende Salisburgo. Sole a intermittenza e pioggia a tratti non ci hanno scoraggiato e cartina alla mano abbiamo battezzato il nostro personale itinerario, una passeggiata circolare sulla riva sinistra del fiume conciliando al meglio i luoghi da vedere (tanti) con il tempo a disposizione (poco). Digiuni della geografia cittadina siamo partiti dalla torre del Rathaus, il municipio che si affaccia sulla Getreidegasse. La via centrale del commercio, oggi riconvertita allo shopping, conserva ancora il suo fascino, soprattutto grazie alle facciate dei palazzi barocchi e alle caratteristiche insegne in ferro battuto. Al numero 9 della via il Mozart Geburtshaus, la casa natale di Mozart diventata museo. Man mano che proseguiamo la Getreidegasse si fa stretta e affollata e sempre con il naso all’insù preferiamo accelerare il passo. Alla fine della via svoltiamo a sinistra e dopo poco raggiungiamo la Sigmunsd Platz. La piazza è chiusa da una parete di roccia nella quale è stato scavato il Neutor, una galleria piuttosto trafficata. Addossata alla parete anche la Pferdeschwemme, la grande vasca che ai tempi dell’impero asburgico serviva per il bagno dei cavalli. Di fianco, lungo la Hofstallgasse, sorge il Teatro del Festival: lo riconosciamo grazie ai cartelloni e al via vai del festival ma ci saremmo aspettati qualcosa di meno moderno e anonimo nella città natale di Mozart! Proseguiamo lungo la Hofstall passando davanti al monastero benedettino di Sankt Peter e alla Franziskanerkirche. Rinunciamo a salire sulla collina del Mönchsberg (la nostra tabella di marcia non lo permette) e ci dirigiamo verso la Residenzplatz e il suo palazzo arcivescovile. Al centro della Residenzplat la fontana Hofbrunnen. La piazza è dominata dalla sagoma dell’imponente Dom, la cattedrale barocca che si affaccia anche sulla Kapitelplatz e sulla Domplatz, occupata dalle gradinate e dagli spalti allestiti per le rappresentazioni all’aperto del festival estivo. Contigua alla Residenz, la Mozartplatz con al centro la statua di Wolfang Amadeus. Da qui raggiungiamo l’Alter Markt la piazza (obliqua) del vecchio mercato dove attorno alla fontana Florianibrunnen si trovano alcuni dei più antichi e lussuosi caffè di Salisburgo. È l’ultima tappa della passeggiata, l’Alter Markt è a pochi passi dal Rathaus e a cinque minuti dallo Staats brücke, il ponte che abbiamo attraversato all’inizio del nostro itinerario. Non possiamo però lasciare Salisburgo senza un assaggio delle specialità della cucina austriaca. Per il commiato scegliamo un’accogliente Bierhaus e ci regaliamo un commiato a base di gulaschsuppe, berner würstl e boccali di weiss.

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