Salento in agosto

Salento non è solo "lu mare e lu ventu"... soprattutto in agosto
Scritto da: barolo
salento in agosto
Partenza il: 15/08/2011
Ritorno il: 28/08/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
Febbraio 2011… un tavolo, bicchiere di vino, donna e amici. Obiettivo: meta ferie estive. Dopo varie alternative piu’ o meno esotiche l’unanimita’ sceglie “Salento”

14 agosto 2011

Sveglia alle 5 e non per la caccia in palude come direbbe fantozzi ma per buttare le ultime cose in valigia e ritrovarsi per la partenza. Dopo un tetris con i bagagli e 12 ore di viaggio stanchi ma felici arriviamo a Sannicola paesino a circa 6 km da Gallipoli che a suo tempo avevamo scelto per la posizione un po’ defilata ma comunque comoda.Si rivelera’ una buona scelta. Arriviamo al b&b “ il portolano “ dove una raggiante signora Carla insieme alla figlia ci accolgono calorosamente. Le stanze sono abbastanza grandi ma senza condizionatore, di notte con i muri infuocati non basta il solo ventilatore. La sera, dopo una doccia rinfrescante ci facciamo consigliare un ristorante. Ci ritroviamo al “vecchio camino” in una frazione di sannicola. Ottimi piatti ad ottimi prezzi. Tutti a nanna pronti a passare il ferragosto in qualche stupenda spiaggia.

Ferragosto

Sveglia alle 8.00 e ritrovo un’ora dopo davanti a dei fumanti pasticciotti, dolce tipico Salentino e poi alla ricerca della spiaggia. Abbiamo iniziato a girare tutte le spiagge sopra Gallipoli verso porto cesareo… impensabile appoggiare l’asciugamano in qualsiasi posto , rocce comprese. Attirati dai molti cartelli ”viaggio all’isola” pubblicizzato in ogni dove siamo partiti con una barchetta per l’isola dei conigli, zona protetta di Porto Cesareo. Non appena arrivati, dei volontari di legambiente, ci hanno esortato una volta andati via a portarci via i rifiuti che producevamo e non appena gli ho fatto notare che era tutto pieno di spazzatura mi hanno risposto che purtroppo il 15 agosto non erano passati a ritirare il pattume. In un’oasi protetta e’ secondo me impensabile. Comunque anche in quest’isoletta c’erano molte persone e l’acqua a causa dei “microrganismi” (non chiedetemi quali!) era salmastra. Non ci facciamo abbattere… alla fine siamo solo all’inizio! Essendo il compleanno di una compagna di viaggio alla sera ci agghindiamo di tutto punto ed andiamo a mangiare “alla corte dei simonari” a San Simone. Un po’ pretenzioso ma comunque le materie prime che offre la puglia danno una grossa mano anche a i cuochi piu’ imbranati… Da qualche mese gia’ frullava nella mia testa “le Maldive d’italia” ed ho pensato: “deve esserci una circoscritta zona che incarni pienamente questo appellativo…”. E dopo varie ricerche internettiane si materializza. Pescoluse. Sveglia presto per arrivare sul posto ed arraffare il posto migliore ma… gia’ tutto pieno! Riusciamo comunque a trovare un posticino dove stendere l’asciugamano e fare un bagnetto degno di questo nome. L’acqua e’ bella e cristallina la spiaggia lunga ma stretta ed abbastanza pulita. Più che bagni in mare sono stati bagni di folla quindi il giorno dopo decidiamo di visitare Gallipoli. Anche la mattina parcheggiare e’ un bel problema e dopo circa mezz’ora ci riusciamo. Gallipoli ha una parte vecchia ed una nuova. Dal bastione della parte vecchia si gode di un panorama mozzafiato che da sul mare e sulla spiaggia della cittadina che non e’ male. Molto godibili i negozietti del centro pieni di souvenir tutti rigorosamente “ salento friend”. Anche questa bella cittadina e’ comunque sommersa dalla spazzatura che solamente alle 15.00 circa si degnano di raccogliere. Peccato. Abbiamo tentato ad andare a baia verde, spiaggia sotto Gallipoli ma non c’e’ stato modo di trovare parcheggio quindi, rientro alla base ma ci riproveremo domani. Domani e’ gia’ oggi e, svegliandoci alla buon’ora, si parte per baia verde. L’olezzo di urina ci accoglie all’ingresso della spiaggia e non appena spostiamo lo sguardo piu’ avanti ci accoglie lo scempio… spazzatura sparsa su tutta la spiaggia! Non il mozzicone del solito incivile, ma volantini di discoteche, bicchieri di plastica, bottiglie di vetro e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. Confrontandoci con altri bagnanti abbiamo scoperto che la notte si fanno feste in spiaggia, il problema a parte l’incivilta’ sta anche nell’organizzazione della pulizia post bagordi che non c’e’. La spiaggia ad una certa ora si riempie a tal punto da non poter nemmeno passare per andare al mare talmente e’ piena di gente. Nonostante tutto questo il mare e’ molto limpido di colore smeraldo. Di sera decidiamo di andare a cena a Gallipoli. Scelta non molto azzeccata perche’ se di giorno e’ difficile parcheggiare, la sera e’ impossibile, cosi’ come e’ impossibile camminare per la troppa gente sulla via roma.

Rotta su Gallipoli…

Per disintossicarci da tutto il casino gallipolino (rima non voluta ma d’obbligo) l’indomani ci avviamo verso Santa Maria di Leuca. Non appena arriviamo al faro rimaniamo a bocca aperta per il panorama. Effettivamente vedere dove si incontrano 2 mari non e’ da tutti i giorni. Su tutto questo campeggia la basilica fatta di pietra chiara come pure la piazza antistante. Ritrovato il buonumore saltiamo a cavallo di un’ape e sulle note della tarantella facciamo un bel giro del paese dove vediamo vari scorci spettacolari e le ville antiche dei patrizi. Perche’ non imbarcarsi allora alla ricerca delle grotte? Ionio o Adriatico? Decidiamo all’unanimita’ (o quasi ) per lo Ionio. Circa 3 ore di gita con bagno finale nella grotta degli innamorati al calare della sera .Il sole si e’ immerso nel mare insieme a noi. Il sole sicuramente va a riposarsi un po’ , facendo spazio alla fresca luna. Noi invece non ci facciamo abbattere dalla stanchezza e tornando verso Gallipoli leggiamo di una sagra a Diso “della m’pilla e pezzettini di cavallo”. Ci rimpinziamo di ottimo negramaro, e dei protagonisti della sagra. Con circa 6 euro a testa abbiamo mangiato e bevuto alla grande. Non appena arrivati al b&b il richiamo delle sirene di ulisse e’ nulla in confronto al richiamo del letto…

… e verso Otranto

L’ho sempre sentito da piccolino per lo sbarco dei clandestini con le carrette del mare e mi ero fatto un’idea di citta’ di porto un po’ desolata e maltenuta. Oggi andremo a vedere se e’ davvero cosi’… Devo dire che il panorama che ti accoglie e’ tutt’altro che desolato, anzi ti abbraccia tra i suoi bellissimi colori del mare e delle case molto variopinte. Un bellissimo parco ornato di palme e’ proprio sopra la spiaggia ed ancora piu’ su si staglia maestoso il castello aragonese in cui era ospitata una mostra di Dali’… devo dire ben organizzata. Suggestivo il panorama che si gode dal castello che permette di vedere distintamente i colori turchesi del mare. La cattedrale di Otranto poi offre un mosaico pavimentale con scene del vecchio testamento. Ed e’ uno dei piu’ grandi e completi al mondo (ti fa rendere conto di quanto siamo ignoranti e prevenuti su alcuni luoghi!). Le spiagge ad Otranto sono di pietra e solo una piccola caletta e’ di sabbia (al quale si accede credo alle 5 di mattina) perche’ dopo e’ molto affollata. C’e’ anche un comodo mercato comunale coperto in cui ci si puo’ rifocillare di ogni ben di dei a prezzi ragionevolissimi. Dopo esserci riposati un po’ attendiamo le 15.00 l’apertura della chiesa. Da profano non sapevo assolutamente che qui campeggia uno dei piu’ grandi mosaici al mondo ancora leggibile. E’ grande quanto tutto il pavimento del tempio. Ammetto che davanti a cotanta bellezza si rimane a bocca aperta! Sera rientro alla base e cena come sempre fantastica al “vecchio camino”. Ora e’ arrivato il giorno della decompressione, mattinata a zonzo per il mercato di Sannicola e pranzetto in un chiosco di fritture. Pennichella pomeridiana per riflettere sui peccati di gola e verso le 18.00 partenza per Lecce. Troviamo le via adiacenti al centro vuote e parcheggiamo con scioltezza. Le lame di sole iniziano a picchiettare il loro arancione sulle chiare pietre del centro della citta’ … il panorama che ci accoglie e’ di prima scelta. Ci divertiamo girovagando per il centro e ci troviamo nella piazza centrale dove in quel preciso istante il santo patrono della citta’ sta’ uscendo dalla chiesa accompagnato dai fedeli. Il centro di Lecce e’ pieno di fantastiche viuzze ornate da mille bancarelle che vendono di tutto, dall’artigianato locale ai cd di musica techno-tarantella! Cenetta degna delle aspettative come sempre e rientro alla base… La mattina dopo sveglia presto e ritorno a Milano…

Sicuramente il Salento gode di posti stupendi anzi eccezionali e unici nel loro genere ma e’ come un’incantevole donna vestita male. Infrastrutture e parcheggi quasi inesistenti e spazzatura in angoli di paradiso. Di sicuro il Salento merita piu’ di questo. Agosto e’ quasi impossibile viverlo a causa della ressa di persone. Consiglio sicuramente altri periodi dell’anno soprattutto se ci sono famiglie con bimbi.



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