Russia da San Pietroburgo a Mosca

Viaggio nelle due città iconiche della Russia
Scritto da: dpellizzon
russia da san pietroburgo a mosca
Partenza il: 23/08/2019
Ritorno il: 30/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
La Russia per noi ha sempre avuto un un’immagine vagamente minacciosa e oscura per la sua storia, le rivoluzioni, la guerra fredda, l’annessione della Crimea ma anche affascinante e misteriosa e così decidiamo che è arrivato il momento di approfondirne la conoscenza.

Arriviamo a San Pietroburgo, dove la guida che ci accompagna all’hotel, ci da le prime informazioni utili:

È opportuno cambiare in banca qualche rublo, si può pagare in euro solamente nei negozi di souvenir oppure con carta, è necessario fare una convenzione con il proprio provider telefonico e la corrente elettrica è la stessa dell’Italia.

2° giorno

Iniziamo con un tour in bus durante il quale ammiriamo la città che tutto sommato ci aspettavamo, una città imponente con larghi viali, palazzi dalle facciate armoniose con molti ponti sui larghi canali e un fiume larghissimo la Neva. Facciamo alcune soste per fotografare la chiesa del Salvatore sul sangue versato, costruita nel punto in cui lo zar Alessandro II era stato assassinato, che assomiglia molto alla cattedrale di San Basilio di Mosca con cinque grandi cupole a cipolla, e la cattedrale di San Isacco capolavoro dell’architettura barocca russa. Sulla cattedrale sono ancora visibili i lievi danni causati dal bombardamento tedesco durante l’assedio della seconda guerra mondiale; la zona però è stata risparmiata dai bombardamenti perché Hitler voleva festeggiare in questa bella piazza la conquista della città. Il pomeriggio ci rechiamo a 30 chilometri dalla città a Peterhof, a visitare la residenza estiva di Pietro il grande.

Durante la strada vediamo diverse dacie, molte delle quali si stanno trasformando da umili casette in legno in lussuose dimore vacanziere per i ricchi russi. La reggia, che nelle intenzioni dello zar doveva rivaleggiare con Versailles, si affaccia sul mare di Finlandia (che non ispira la voglia di fare il bagno) ed è un complesso di parchi scenografici fontane ed eleganti padiglioni. Nel pomeriggio facciamo un giro in barca sulla Neva, che ci godiamo più che altro grazie alla bellissima giornata di sole, anche se probabilmente la gita in sé non meriterebbe. Di sera ci rechiamo in metropolitana nel centro città, nella Nevsky Prospekt, una via larga ed elegante dove si esibiscono molti bravi artisti di strada con indole rocchettara e aspiranti piloti di formula uno che sgasano a tutta velocità per farsi notare, a bordo delle loro costosissime auto. La città non ha un centro vero e proprio , come siamo abituati in Italia con piazza e centro pedonale, ma è invece molto dispersiva.

3° giorno

Mattina dedicata alla residenze estiva di Puskin che si trova a 25 chilometri a sud di San Pietroburgo, detta anche palazzo di Caterina. Il palazzo è circondato da un gran parco con laghetto artificiale dove si trova una gondola originale veneziana. All’interno ammiriamo magnifiche sale nello stile, decisamente opulento, barocco russo. Le più belle sono la sala degli specchi e la sala d’ambra.

Apprezziamo molto le pause proposte nei negozi di souvenir, più che per i prodotti venduti per la disponibilità del bagno e per il caffè o la vodka offerti. Tutti i negozi propongono più o meno gli stessi prodotti: Matrioske che possono essere molto economiche se realizzate in serie, o più costose se decorate a mano e contenenti molti pezzi, magliette, spesso raffiguranti Putin, con scritte del tipo “Absolute power”, icone, scatoline laccate, gioielli in ambra, uova stile Fabergé, dolciumi e ovviamente vodka e caviale.

Nel pomeriggio visitiamo la fortezza di Pietro e Paolo opera dell’architetto Trezzini che è circondata da imponenti bastioni ed è stata utilizzata come prigione dove venivano torturati e imprigionati gli oppositori politici. Ad un certo punto udiamo un forte scoppio che ci fa temere un attentato di terroristi ceceni; si tratta in realtà di un colpo di cannone che segnala che è mezzogiorno in punto. Di sera ci rechiamo a cena fuori città in un ristorante tipico russo in legno con pelli d’orso alle pareti, dove non sanno cosa sia l’acqua e pasteggiamo con vino e vodka. Torniamo tutti su di giri in hotel.

4° giorno

Finalmente è arrivato il momento della visita al museo Hermitage; l’imponente costruzione è stata progettata in stile barocco dall’architetto Amedeo Rastrelli come residenza estiva per la zarina Elisabetta di Russia. Il museo però è nato grazie a Caterina II, che aveva una passione per la pittura e probabilmente un grande desiderio di manifestare la grandezza dell’impero. La nostra guida russa è veramente brava e commenta con grande passione e competenza le opere esposte (e tra l’altro ci fa entrare evitando le grandi code); il museo è grande ma la guida riesce a concentrarsi sulle opere più importanti dei maggiori artisti, come Leonardo, Raffaello, Caravaggio (anche nelle opere esposte l’Italia gioca un ruolo fondamentale) Rembrandt, Rubens, gli impressionisti francesi e Picasso.

5° giorno

Visitiamo l’antico monastero di Alexander Nievsky. Anche questo monastero è stato progettato da Domenico Trezzini su commissione di Pietro il Grande; al suo interno ci sono sette chiese e tre cimiteri, dove sono sepolti illustri personaggi come Cajkovskij e Dostoevskij. Nel pomeriggio affrontiamo il viaggio per Mosca in treno, la durata del viaggio è di meno di quattro ore e il paesaggio è sempre caratterizzato da boschi, laghi e acquitrini.

6° giorno

Iniziamo il soggiorno con una visita panoramica della città; Mosca è una città emozionante, in profonda evoluzione, nella quale si può vedere chiaramente l’impronta dello stato sovietico con piazze, palazzi (austeri e in cemento), monumenti che ricordano i vecchi capi di stato come Lenin (mentre sono scomparse le tracce di Stalin) e costruzioni ultramoderne nelle quali vecchi edifici storici vengono convertiti in punti di riferimento della vita notturna. Ovviamente la prima fermata è la Piazza Rossa la cui imponenza è un po’ rovinata da una serie di stand, installati per una manifestazione internazionale di bande musicali (?). Nella piazza si trova il mausoleo di Lenin, la galleria commerciale Gum, in stile Neoclassico, nel cui interno ammiriamo il tetto trasparente e le arcate su tre livelli, e la cattedrale di San Basilio monumento simbolo del paese, con lo stile architettonico e i colori tipici dell’architettura russa.

Proseguiamo poi per il Cremlino, l’antica fortezza dalla quale è nata Mosca, che ha sempre rappresentato il potere politico del paese. Al suo interno troviamo cattedrali, il campanile di Ivan il Grande, la zarina delle campane (la campana più grande del mondo), lo Zar dei cannoni (un cannone di 40 tonnellate) e il palazzo dei congressi, che veniva utilizzato per congressi politici, cerimonie e grandi feste ai tempi dell’Unione Sovietica e ora ospita artisti come Pupo e Toto Cotugno. Ci fermiamo per pranzo in un elegante ristorante della capitale. Il pranzo si apre sempre con un antipasto che solitamente è un’insalata con barbabietole, patate e cetrioli. La varietà è piuttosto limitata, probabilmente a causa dell’embargo e del fatto che in Russia non crescono troppe varietà di verdure, a causa del clima rigido. Come dice la nostra guida “in Russia fa fredo undici mesi l’ano e uno no è caldo”.

Si prosegue poi con una zuppa (generalmente buona) che può contenere verdure, pesce o carne, ma non mancano mai panna acida e cavolo; la più famosa è il borscht, a base di barbabietola. Infine viene servito il secondo, che può essere a base di involtini di carne, manzo alla Stroganoff o pesce. Nel pomeriggio visitiamo il museo di arte russa Tretyakov gallery, interessante soprattutto per la rappresentazione pittorica di spaccati della storia russa. Alla sera decidiamo di andare a teatro per vedere lo spettacolo “Kostroma”, Russian National Dance Show, con uno spirito del tipo “va beh visto che siamo qui, facciamo anche questo”. La bravura dei ballerini però alla fine ci conquista.

7° giorno

Escursione a Serghjev Posad (una delle città dell’anello d’oro) a 70 chilometri da Mosca, su una autostrada trafficatissima che attraversa colline coperte da boschi. Il monastero della trinità di San Sergio fondato nel 1340 accoglie la maggior comunità monastica del paese. Nel monastero esiste una fontana con acqua che si dice ringiovanisca (noi non l’abbiamo bevuta per timore di non essere riconosciuti dagli amici al nostro rientro).

Nel pomeriggio visitiamo la efficientissima e sfarzosa metropolitana di Mosca, nella quale si trovano bassorilievi e mosaici che rappresentano momenti della storia russa.

Il viaggio in Russia è stato veramente emozionante e il paese ci ha impressionato ma abbiamo visto solo la parte più conosciuta e turistica. Chissà come sarà il resto del paese, sarà tutto oro ciò che luccica?

До свидания

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