Russia, consigli pratici

Non si tratta di una guida turistica, ma di dritte utili per un viaggio in autonomia
Scritto da: robysimb
russia, consigli pratici
Partenza il: 05/06/2018
Ritorno il: 17/07/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Nei diari di viaggio, questo è il secondo che scrivo, cerco di dare un’impostazione prevalentemente pratica. Intendo, cioè, prescindere da tutti quei consigli da guida turistica classica sui monumenti da vedere e sulla storia del paese. Mi concentrerò, invece, su tutte quelle dritte che penso siano di aiuto per chi vuole organizzare un viaggio in Russia senza affidarsi a viaggi organizzati. Sgombriamo il campo da un grande dubbio che serpeggia nel web: secondo me un viaggio in Russia “in solitaria” è assolutamente possibile, anzi direi non troppo difficile. Certo, bisogna avere un minimo di spirito di adattamento e non cadere nel panico più profondo alla prima difficoltà che si incontra. Ma a mio modesto avviso, tutte le preoccupazioni che avevamo io e mia moglie sul viaggiare da soli, si sono dimostrate infondate. Iniziamo col dire che le pratiche di visto, le ho fatte seguendo i consigli del noto blog Rusalia. Io vivo a Roma, e sono andato a via Nomentana al centro VHS riconosciuto per il rilascio dei visti. Ho portato con me i passaporti, ovviamente, una delega scritta e firmata su fotocopia della carta di identità di mia moglie, il modellino di richiesta visto compilato (facilmente reperibile sul web) e la lettera di invito (io l’ho comprata su Hotels pro e è stato semplice. Basta stampare quello che vi mandano via mail e portarlo al centro VHS). La polizza assicurativa l’ho stipulata presso il centro stesso, per essere sicuro che la compagnia fosse riconusciuta. Il totale della spesa per le procedure di visto è stata, a persona, sui 120 euro.

Passiamo invece alla questione sicurezza. Sia nei centri grandi, come Mosca e San Pietroburgo, sia nelle cittadine come Vladimir, Suzdal e Sergiev posad, vi posso assicurare che ho avuto sempre una sensazione di essere ben al sicuro, che la criminalità non fosse un problema, almeno non in misura maggiore che nelle nostre città. Ovviamente ho avuto un occhio in più quando entravo in metro, mettendo, per esempio, i passaporti e il portafoglio in due tasche interne del mio giubbotto. Le forze dell’ordine sono molto presenti e visibili, i controlli attraverso metal detector ad ogni ingresso di metro o di monumento. Quindi vi suggerirei le stesse cautele che potreste adottare nello spostarvi in città come Milano o Roma. Prima di partire ho prenotato i treni per spostarci da una città all’altra della Russia. Sono treni veloci, non paragonabili alla nostra alta velocità, ma comunque molto puntuali e con un personale sempre presente e attento. per comprare i biglietti dei treni sono andato direttamente sul sito delle ferrovie russe (eng.rzd.ru); il sito ti chiede di creare un account e poi è possibile comprare i biglietti con un anticipo massimo di tre mesi. stampate ovviamente i biglietti e ricordatevi che il personale delle ferrovie vi chiederà sempre il passaporto prima di entrare nelle vetture.

Altro consiglio è di muovervi per tempo anche se volete andare a vedere spettacoli al Boshoi o ad altri teatri. i biglietti sono messi in vendita sul sito con un anticipo di un paio di mesi. Vi posso assicurare che merita. Noi abbiamo visto La Carmen all’Historic stage, che è il palazzo originario, e il balletto Coppelia al New Stage (nella stessa piazza, guardando il Bolshoi storico, l’edificio a sinistra salendo delle scale). A san Pietroburgo, invece, abbiamo visto il lago dei cigni al teatro Mikhailovsky. Complice il cambio, abbiamo speso 30 euro a testa per i due spettacoli del Bolshoi (posti in galleria) e 40 euro a testa per il Mikhailovsky (eravamo in platea vicinissimi, perché lo volevamo gustare il lago dei cigni nel migliore dei modi).

Prima di partire vi consiglio, ma probabilmente lo farete ad ogni vostro viaggio all’estero, di scaricarvi un’applicazione di mappe GPS off line, da poter utilizzare senza dover essere collegati ad internet, e anche di scaricarvi Google traslate con italiano e russo come lingue offline, in modo da poter aver modo di tradurre parole o frasi da far vedere sullo schermo alle persone del luogo, che difficilmente parlano inglese. Inoltre, ho trovato molto utile l’applicazione “Microsoft traduttore”, iconcina verde, che vi permette di tradurre, con buona approssimazione, facendo una foto. In pratica voi aprite l’applicazione, fate ad esempio la foto della pagina del menu scritta in russo, e l’applicazione vi riporta la traduzione in inglese. Anche qui dovete scaricare il database delle lingue da usare offline. Per quanto riguarda la valuta locale, ho riscontrato che la mia carta prepagata visa electron del monte paschi, pur essendo abilitata ai prelevare all’estero (e ci prelevai anche in altre ocasioni), non mi ha permesso di prelevare più di 7500 rubli, circa 100 euro (forse perché paese sottoposto ad embargo? non so).

Vi consiglio, visto che ogni prelievo ha comunque una commissione fissa, di prelevare giusto un paio di volte per avere contanti con voi; per il resto, ogni negozio ha accettato pagamento con la mia visa electron senza storie, anche per importi di pochi spiccioli.

Arrivati a Mosca vi consiglio di prendere l’Aeroexpress, treno molto efficiente, che vi porterà alle fermate della metro in città. Noi siamo scesi a Belorussky. Se restate a Mosca uno o due giorni, potete anche comprare semplicemente dei biglietti singoli della metro, che costano 50 centesimi. se restate tre giorni e mezzo, come noi, magari conviene fare la carta Troika (si pronuncia così anche in russo, alla cassa). Cinquanta rubli li perdete per al cauzione, ma su ogni viaggio si risparmia. Basta farla alla cassa delle metro dicendo Troika e facendo segno quanti viaggi volete caricarci sopra. Anche a San Pietroburgo abbiamo fatto la carta per girare due giorni, è conveniente. Ma comunque anche girare pagando i singoli biglietti risulta più economico che in Italia.

Tornando indietro cosa farei o cosa non farei: non andrei a Gorky park a Mosca, non ci è piaciuto per niente. Mentre vi consiglio di andare a mosca al museo dei cosmonauti, molto bello. Attaccato al museo, poi, c’e’ anche un parco bellissimo con vari stand delle vecchie repubbliche socialiste sovietiche. Il convento di Novodevicij si è rivelato anche tempo perso. Non c’era granché da vedere e molte parti erano chiuse; personale fra l’altro scortesissimo. Per gli amanti dei panorami, noi abbiamo visto il panorama di Mosca da Sparrow hill. Un casino per arrivarci, abbiamo impiegato un sacco di tempo e fatta tanto strada. E’ carino, ma niente di che… quindi se avete poco tempo, consiglierei di saltarlo. Certo, vedreste da vicino l’edificio dell’università, molto bello. Ma ripeto, ci vuole un sacco di tempo per arrivarci.

Non tralasciate il giro delle fermate della metro di Mosca, un capolavoro celebrativo dell’architettura e dell’ideologia sovietica. Veniamo alle indicazioni sulla metropolitana. La metro di San Pietroburgo è semplicissima da prendere, ci sono i caratteri latini e cirillici. Quella di Mosca no, ha solo caratteri cirillici. Basta una minima accortezza: fate in modo di avere entrambe le mappe con i caratteri latini e cirillici, in modo da confrontarle quando siete alla fermata, per capire in che direzione andare. Io lo facevo cambiando lingua sull’applicazione Yandex, che riporta le mappe interattive offline di mosca e di altre città. Ma lo si può fare comunque prendendole dal web o cartacee. Altro elemento che vi aiuterà: se il tragitto della metro sta andando verso il centro, le indicazioni sul vagone sono date da una voce maschile. Se il vagone si allontana dal centro, invece, la voce che da indicazioni sulle fermate è femminile.

All’Hermitage c’era molta fila per comprare i biglietti alle casse con l’impiegato. Questo perché tutti i russi effettuano la fila, dato che hanno diritto allo sconto. Ma siccome i non residenti non hanno alcuno sconto, risparmierete un sacco di tempo facendo una decina di minuti di fila alle macchinette automatiche all’ingresso dell’Hermitage sulla sinistra. Per i souvenir, ne abbiamo trovati tanti e a buoni prezzi al mercato Izmailovo, fermata omonima della metro.

Ci è piaciuto molto anche il giro in battello della NEva, con la compagnia angloturismo (unica col commento in inglese). La sera si vedono i ponti illuminati e l’apertura dei ponti esterni. I biglietti li fate dalla banchina sotto il ponte Anichkov.

Per mangiare abbiamo speso veramente poco, il costo della vita in Russia è generalmente basso. Se siete alla piazza rossa e non sapete dove mangiare perché sono quasi tutti ristoranti acchiappa turisti, noi abbiamo mangiato un’insalata e un secondo alla stolovaya (specie di tavola calda self service in cui vedi e prendi quello che vuoi) al secondo piano dei magazzini GUM.

Altro consiglio culinario: a San Pietroburgo provate, se riuscite, a prenotare il ristorante Birch. Noi abbiamo prenotato un giorno che eravamo lì vicino e ci siamo andati l’ultima sera a mangiare. Ristorante molto carino nello stile e, soprattutto, con una cucina raffinatissima. Per farvi capire, un ristorante così in Italia costerebbe almeno 70 euro a testa, mentre io e mia moglie abbiamo pagato, assaggiando parecchie cosette, 30 euro a testa. Merita, se vi capita. Inoltre, sempre a San Pietroburgo, abbiamo mangiato un paio di volte alla catena Market place. Quando sei stanco di piatti di carne molto grassi e ti presentano la possibilità di farti una insalata condita come vuoi tu… Comunque, ripeto che, con un minimo di spirito di adattamento il viaggio in Russia è alla portata.

Roberto



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche