In moto sulla Route 66

The Mother Road... da Chicago a Los Angeles
Scritto da: strugny
in moto sulla route 66
Partenza il: 29/07/2012
Ritorno il: 23/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
USA Route 66: the Mother Road!

Di Beatrice Cianchi con Vittorio Lazzeri (29 Luglio – 23 Agosto 2012).

Durata del solo tour sulla Route 66 da Chicago a Los Angeles: 15 giorni. Costo totale del solo tour con Eagle Rider c.a. 3.000 euro a testa (escluso biglietto aereo da e per l’Italia).

Aggiunti anche ulteriori 11 giorni (3 a Chicago e 11 a Los Angeles); costo totale della vacanza di 26 giorni c.a. 6.000 euro a testa (tutto compreso).

29 luglio

Finalmente sono arrivate le vacanze! Anche se quest’anno ci sarà una nuova esperienza, almeno per me: 15 giorni in moto da Chicago a Los Angeles. Chiaramente la scelta è di Vittorio che è motocilclista da sempre… ma l’Harley è un’altra cosa!

Partenza di mattina da Firenze Peretola con coincidenza a Roma per Chicago. Arriviamo a Chicago stanchissimi e inoltre la coda alla dogana è enorme! Taxi con direzione hotel Travelodge, economico e centrale. Doccia e letto fino alla mattina dopo!

30 luglio

Ben riposati ci avviamo al Donuts che si trova di fronte all’hotel: due splendidi muffin e cappucini niente male con pochi dollari. Ci sediamo al tavolinetto all’aperto e cominciamo a respirare l’aria degli States! Scegliamo di salire sullo Skydeck, un bel grattacielo dal quale si gode il panorama di tutta la città! Decidiamo di fare il City Pass che ci consentirà di visitare varie attrazioni e musei per 84$ a testa. Ci dirigiamo poi sul lungo lago, che è vasto quasi quanto il mare; tira molto vento, rientrando verso il Grant Park ci arrivano gli schizzi della Buckingham Fountain! Entriamo poi a visitare il Field Museum, ricco di tesori culturali, fossili e manufatti: uno spasso anche per i più giovani! Mangiamo un panino al Mac Donalds che si trova all’interno. La sera rimaniamo a cena vicino all’albergo, in un ristorante pseduo spagnolo: il Mercat, ma non è niente di eccezionale ed è piuttosto caro!

31 luglio

Stamani decidiamo di fare la colazione da Starbucks, che è un po’ più lontano, un po’ piu caro e senza il dehors! Prendiamo un trenino per raggiungere il museo della Scienza e della Tecnica, una meta imperdibile con collezione di oggetti anni ’30, sottomarini, treni aerei e chi ne ha più ne metta. Tornando ci fermiamo all’acquario ma avendone visti tanti altri spettacolari in altre parti del mondo, non ci entusiasma più di tanto. La sera mangiamo una pizza da Gneo’s ma i tempi di attesa sono lunghissimi…

1 agosto

Stamani torniamo a far colazione da Donuts e poi visitiamo la Old Saint Patrick Church ed in centro vediamo la statua di Picasso e i murales di Chagall. Un italo americano ci ferma per strada sentendoci parlare italiano e ci dice che viene da Palermo: vuole sapere com’è realmente la situazione in Italia e ci dice che ha nostalgia ma che comunque lì non se la passa male!

Ci dirigiamo poi verso una meta meravigliosa ed imperdibile: l’Art Instuitute. Apre alle 10 ma c’è già la coda! Che dire, siamo senza parole: dipinti famosissimi passano davanti ai nostri occhi! Picasso, Monet, Renoir, Kandinsky, Wharhol… ma la mia attesa è per il Crocifisso bianco di Chagall: resto incantata ad ammirarlo!

Naturalmente il tempo passa velocemente e dopo un rapido spuntino nel bar del museo completiamo la visita con il famoso dipinto “American Gothic” di Grant Wood. Per la cena scegliamo un ottimo pub irlandese, l’Emerald, nel quale ci gustiamo due ricette tipiche bagnate dalla favolosa birra Guinness!

2 agosto

Dopo la solita buona colazione al nostro Donuts di fiducia, prendiamo un taxi per trasferirci all’hotel Drake, che si trova nel Magnificent Mile, dove è fissato il ritrovo con gli altri partecipanti per la mitica Route 66. Fortunatamente ci danno subito la stanza…e che stanza: una vera suite, davvero un ambiente completamente diverso dal nostro Travelodge! Appena un salto sul lettone e poi di nuovo fuori ad ammirare gli edifici sul Magnificent Mile. Curiosiamo un po’ per i numerosi negozi – tra i quali ci colpisce una meravigliosa cioccolateria, Hershey’s – ma dato che il clima è torrido e siamo appena all’inizio del viaggio, purtroppo non possiamo fare nessun acquisto!

Decidiamo di farci un giro per la città con la sopraelevata, che è un “must” di Chicago e poi facciamo le ultime foto nel Millennium Park dove spicca una specie di arco a specchio e dove scattiamo selfie a più non posso! Pranziamo al 2° piano della Waterfront Tower alla Food Court, dove si può scegliere di gustare la cucina di qualsiasi parte del mondo!

Nel pomeriggio scendiamo nella sala dell’hotel ed incontriamo per la prima volta i partecipanti al viaggio in moto sulla Route 66 ed i nostri accompagnatori. Abbiamo scelto il viaggio direttamente da internet sul sito di Eagle Rider, che offre il noleggio dell’Harley, la benzina, gli hotel con la colazione per due settimane e – naturalmente – anche gli accompagnatori per il viaggio. Scegliamo la taglia del nostro giacchetto da moto (anch’esso compreso nel prezzo) e facciamo amicizia con i nostri “colleghi” viaggiatori. Scopriamo che siamo divisi in due gruppi di c.a. 15 moto ciascuno: un gruppo “anglofono” formato da inglesi ed australiani ed un gruppo misto (il nostro) formato da otto tedeschi, due sudafricani, otto venezuelani, due spagnoli ed anche una coppia di Firenze in viaggio di nozze!

Socializziamo con tutti: il clima è davvero speciale, il nostro Road Captain è Dj che guiderà il gruppo e sua moglie April chiuderà il gruppo col furgone contenente i bagagli e con dietro un carrello con una moto di riserva! Ceniamo in un ristorante vicino all’hotel ma nell’aria si respira già l’attesa per il rombo dei motori!

3 agosto

Partenza all’alba con un piccolo bus che ci porta dall’albergo alla concessionaria Harley per il ritiro delle moto: sono elettrizzata, non so quello che mi aspetta ma c’è l’elettricità e il brio di una gita scolastica.

Ci fermiamo sul percorso a fare colazione in un grande locale, tipicamente americano, ma tutti non stanno più nella pelle e finalmente arriviamo alla concessionaria e, dietro l’angolo… eccolo: un salone immenso con tantissime Harley di svariate dimensioni e multicolori!

Sbrigate le procedure burocratiche ci viene assegnata la nostra Harley (che avevamo scelto dall’Italia): è blu, è una Softail Heritage alla quale attacchiamo subito la bandiera tricolore che ci accompagnerà fino in California!

Ogni partecipante comincia a girellare per il piazzale per prendere confidenza con le moto; ognuno ha stampato in faccia un sorriso enorme, felice che un grande sogno si stia per realizzare!

E così è il momento: il nostro viaggio inizia! Attraversiamo autostrade a velocità sostenuta per andare incontro a ciò che resta della mitica Route 66! I paesaggi americani varieranno ed attraverseremo 8 stati, con climi e panorami completamente diversi tra loro!

La prima tappa è Dwight, dove visitiamo un piccolo museo di macchine da Dick’s, che a ciascuno di nio regala anche un cappellino. Siamo molto elettrizzati dall’aria tipicamente americana e scattiamo foto in tutte le pose possibili.

Il tragitto prosegue alternando visite a piccoli musei dedicati alla Route 66 dove si trovano targhe, cimeli e foto, visite a pompe di benzina ormai dismesse e visione di paesaggi con distese immense di campi coltivati a grano. I famosi treni della Amtrak che ci incrociano per la strada ci fischiano per salutarci…e noi rispondiamo!

A Wilmington il Gemini Giant ci dà il benvenuto, sorridente e tranquillo; mi ricorda i regali dentro alle confezioni di formaggini di quando eravamo bambini! Ci fermiamo a mangiare un hamburgher nel locale che si trova proprio di fronte all’attrazione. Abbiamo poi un altro stop alla Standard Oil Gas Station di Odell prima di arrivare all’hotel. Scattiamo delle foto anche con il gruppo anglofono, che si è attardato sul posto.

Giungiamo all’hotel di Springfield, dopo le sei di sera e stabiliamo un rito che si ripeterà per ogni sera del viaggio: un brindisi con un birrino bello ghiacciato!

Che soddisfazione: il primo giorno è andato, il divertimento è massimo e diventiamo ogni momento sempre più un gruppo unito. Il nostro mix latino colpisce al cuore anche i “rigidi” tedeschi che a mano a mano si scioglieranno sempre di più fino ad arivare a cantare l’inno di Mameli sul molo di Santa Monica!

4 agosto

Partenza di buon mattino dopo il gruppo degli inglesi in direzione St. Louis! Anche oggi alterniamo visite di negozietti a piccoli musei e a pompe di benzina. Ognuno ha qualcosa di particolare da offrire. Oggi c’erano enormi conigli che si facevano accarezzare come docili cagnolini!

Nel primo pomeriggio arriviamo nel Missouri e attraversiamo il Mississippi! St. Louis è una cittadina abbastanza tranquilla, molto calda, in cui svetta sul fiume il Gateway Arch. Camminiamo nel giardino che contiene la famosa attrazione e beviamo qualcosa di fresco in riva al fiume. Cena in un pub irlandese vicino all’hotel.

5 agosto

Anche oggi facciamo varie fermate per veder le attrazioni che le varie cittadine offrono; poi il pranzo in un locale dove assaggiamo la famosa e decantata salsa barbecue, che in verità non ci piace moltissimo…

Nel pomeriggio ci fermiamo a Gay Parita Sinclair in una bella casetta con annessa pompa di benzina dismessa, i cui abitanti ci offrono fette di cocomero ghiacciato che ci rinfresca dopo il caldo eccessivo. Acquistiamo (per soli 10 $) delle magliette bianche a maniche lunghe che ci serviranno per attraversare il deserto; i soldi li mettiamo in una cassettina perchè i proprietari – essendo domenica – non possono toccare il denaro!

Arriviamo a Joplin in serata in una zona moderna e ricostruita ex novo perchè purtroppo la città è stata distrutta qualche anno fa da un terribile uragano! Cena in un locale pseudo italiano “Olive Green”.

6 agosto

Oggi visita al museo delle moto a Miami in Oklahoma, dove si possono acquistare gadget e magliette! Ci fermiamo a pranzare a Tulsa in un locale accanto ad un bellissimo negozio Harley. Il locale è tipicamente americano e sembra di essere sul set di Happy Days e gli hamburgher e patate fritte con Coca Cola sono veramente un must!

Arriviamo in serata ad Oklahoma City e ceniamo in un locale carino lungo il canale, dove molta gente passeggia e una band suona all’aperto.

7 agosto

Stamani partenza di buon mattino con destinazione Texas! Entriamo subito nel territorio dei nativi d’America e cominciano i primi shop ai quali naturalmente non so resistere!

Ci fermiamo a Clinton per visitare un museo della Route 66 e a Mc Lean per vedere un museo sull’agricoltura.

La sera arriviamo ad Amarillo e – dopo il solito brindisino – andiamo tutti insieme al Big Texan Steak Ranch, dove ci attendono delle succulente bistecche. Dall’hotel ci muoviamo in taxi: delle enormi limousine bianche con tanto di maestose corna sul davanti! Il locale è stile country, con tavolate di gente affamata, ovviamente rigorosamente non vegetariana!

8 agosto

Lasciamo l’hotel di Amarillo e ci fermiamo al Cadillac Ranch, dove alcune Cadillac, dipinte con colori accesi, sono piantate nel terreno! Le foto che ci scattiamo sono memorabili: solo qui in America a qualcuno poteva venire in mente di fare una cosa del genere!

Finalmente arriviamo a Santa Fe dove possiamo goderci una giornata di tutto relax. La sera iniziamo a gustare cibo messicano!

9 agosto

Oggi abbiamo la giornata libera e possiamo approfittarne per visitare la città di Santa Fe con tutta calma. Girare per le stradine, i negozietti ed i ristorantini è davvero piacevole. Qui si respira un’aria diversa e non sembra avvero di essere negli Stati Uniti: il suono della musica messicana e la parlata spagnola originaria del “pueblo” la fanno da padroni.

Nel pomeriggio Vittorio decide di prendere comunque la moto e si va a “sperdere” in solitaria sulle montagne intorno mentre io ne approfitto per fare un bagno nella piscina dell’albergo.

10 agosto

Oggi abbiamo avuto un inconveniente: un tedesco del nostro gruppo ha dovuto cambiare la moto e perciò abbiamo ritardato la partenza. Meno male che la moto di riserva c’era!

La prima sosta è davvero divertente ed è sul set cinematografico di un film western: non mancano il saloon, la prigione, la chiesetta. Ci divertiamo a scattare foto spiritose con gli altri componenti del gruppo.

Nel pomeriggio raggiungiamo Madrid, dove è stato girato il film Wild Hogs (Svalvolati On The road) con John Travolta. Il locale principale del film è ovviamente stato trasformato in uno shop dove acquistiamo le magliette con il logo del film! Le casine sono dei negozietti molto carini con piantine e tende colorate che rendono la strada principale un vero incanto. Passiamo poi da Acama nel punto dove c’è la spaccatura tra i due continenti. Arriviamo a Gallup in un hotel molto carino, con foto dei divi hollywoodiani che hanno soggiornato qua. Ogni stanza è dedicata ad un attore; noi siamo in quella di Susan Hayward, la diva anni 50- La camera è in stile retrò, sembra di essere davvero in un set cinematografico!

11 agosto

Oggi il nostro gruppo si divide perchè una parte prenderà l’elicottero per sorvolare Grand Canyon; noi non lo abbiamo perchè, il prezzo è esorbitante: ci andremo un’altra volta!

Entriamo nella foresta pietrificata e siamo liberi di girare con la moto per vedere paesaggi incantati. Il caldo ovviamente impera…

Passiamo Flagstaff e raggiungiamo il parco nazionale del Grand Canyon. Ceniamo in un ristornate con bistecche e patatine.

12 agosto

La mattina prendiamo la moto e facciamo delle soste intorno al parco: lo spettacolo è emozionante per la sua maestosità, anche se per me è la seconda volta!

Riprendiamo le moto e proseguiamo per Seligman, sempre in Arizona, dove lo spirito della Route 66 è ancora molto sentito.

Nel pomeriggio arriviamo nel deserto: il caldo è davvero insopportabile e ci buttiamo addosso letteralmente secchiate d’acqua. Ad Oatman, la città degli asinelli, c’è una strada centrale con locali, bar , ristoranti e negozio ed è affollata di turisti che restano incantati a guardare le nostre Harley. Raggiungiamo Laughlin, dove appaiono le prime slot machines.

L’impatto è notevole, l’immensa hall dell’hotel è piena di macchinette mangia soldi e di incalliti giocatori. Si vede che Las Vegas è vicina…

13 agosto

Partiamo alla volta del Nevada ma prima facciamo uno stop alla diga di Hoover, dove degli orientali approfittano di noi per scattarsi foto a non finire sulle nostre moto.

Raggiaungiamo finalmente Las Vegas: il caldo è terribile e ci rifugiamo subito in hotel per rinfrescarci. La città appare come una grande finzione con un otto volante gigantesco davanti alla statua della libertà, il castello della Bella Addormentata e svariati hotel dalle architetture più strane.

Decidiamo di prendere un bus scoperto per avere una panoramica della città. Raggiungiamo una strada con una volta completamente ricoperta di schermi a led giganti: sembra di stare in un mega tunnel , dove la musica è assordante, la folla è immensa, ci sono frotte di turisti, venditori ambulanti, saltimbanchi, sosia di attori famosi ed un caos indescrivibile, ma davvero affascinante.

Le luci che illuminano la notte sono strabilianti e mostrano un altro volto a questa bizzarra città. La fontana davanti al Bellagio, la Torre Eiffel, il Flamingo Hotel sono scoppiettanti ed insieme alla folla dei turisti rendono magica la notte! E come cantava Elvis: viva Las Vegas!

14 agosto

Lasciamo la caotica Las Vegas e ci fermiamo dopo un centinaio di km in una vecchia scuola, con macchine scassate di inizio ‘900.

Ogni tanto infatti lungo il percorso si trovano dei privati cittadini che hanno raccolto un po’ di cimeli del passato ed hanno aperto dei piccoli musei “home made”.

Dopo pranzo ci fermiamo in una specie di giardino dove l’artista di turno ha riciclato bottiglie di vetro colorate costruire strane creazioni.

Arriviamo a Victorville, posto piuttosto bruttino, e la malinconia aumenta, dato che domani ci separeremo da tutto questo.

15 agosto

Ultimo giorno con direzione Los Angeles. Lasciamo l’anonima Victorville per raggiungere il molo di Santa Monica attraversando una bella strada sulle montagne tutta curve, che raggiunge i 2000 m di altitudine.

Stop in una baita sulle montagne che sembra quasi di essere sull’appennino, dove Vittorio si scatta una foto con un ragazzo americano che, con tanto di tuta, affronta le curve sulla sua Kawasaki.

Gli ultimi km ed entriamo trionfanti al molo di Santa Monica: il nostro lungo viaggio di oltre 4500 km termina qui. Ci sono numerosi turisti che ci accolgono con degli applausi: In effetti è un trionfo, specialmente per me che non ero mai salita su una moto prima di questa esperienza.

Ci scattiamo le foto di rito; ho con me la bandiera italiana, ormai tutta sfilacciata, ma il momento è emozionante: infatti quando noi italiani siamo in posa, i nostri amici tedeschi ci intonano l’inno italiano che noi cantiamo a squarciagola mentre i gabbiani ci accompagnano con i loro versi portati dalle onde del pacifico!

L’impresa è terminata e pranziamo da Bubba Gump, il locale di pesce ispirato al film Forrest Gump e poi facciamo gli ultimi acquisti sul molo.

E’ davvero triste lasciare la nostra moto al concessionario; non pensavo che mi sarebbe dispiaciuto così tanto, ma per fortuna qualche mese dopo Vittorio provvederà ad acquistare la sua prima Harley e dopo nemmeno un anno dal viaggi la nuova e super bellisima Road King che ci accompagna ancora adesso.

Chi l’avrebbe mai detto: adesso siamo dei veri bikers grazie alla Mother Road!

La festa serale al negozio della Eagle Rider è gioiosa ma anche piena di malinconia e quando ascolto la canzone della Route 66 non posso fare a meno di pensare che per tutta la vita mi resterà impressa nella memoria.

16 agosto

Ci salutiamo dall’hotel Marriott: c’è chi torna a casa e prende la navetta verso l’aeroporto e chi si trattiene ancora per qualche giorno come noi. Scambiamo indirizzi e numeri telefonici e siamo certi che non perderemo i contatti grazie a Facebook.

Vittorio ed io prendiamo un taxi che ci porterà all’hotel che ci ospiterà per qualche giorno in piena Hollywood!

Per raggiunger l’hotel ci vuole circa un’ora perchè il traffico e gli ingorghi di Los Angeles sono innumerevoli.

Ci sistemiamo in camera ancora pieni di malinconia e ceniamo ad un ristorantino salvadoregno di fronte all’albergo con cucina simile alla messicana: ottima ed economica!

17 agosto

Per dimenticare la malinconia cosa c’è di meglio che visitare gli Studios della Universal? Raggiungiamo facilmente in metropolitana il centro perchè ieri, con 21 $ a testa, abbiamo acquistato una tesserina valida per una settimana su tutti i mezzi publici della città.

Trascorriamo una piacevolissima giornata nel divertimento più grande; non ci sono molte code per visitare le attrazioni e riusciamo a farle tutte: i Trasformer in 3d, i dinosauri, il trenino nel set cinematografico, Shrek in 4d e chi più ne ha più ne metta!

Torniamo esausti ma felici in hotel ormai a sera inoltrata e ritorniamo a cena al solito ristorantino davanti all’hotel, molto compiaciuti per la bella gioranta trascorsa.

18 agosto

Stamani dopo una ricca colazione andiamo nel centro di Hollywood e visitiamo il Dolby Theatre dove vengono consegnati i premi Oscar ed il Teatro Cinese con le impronte dei divi più celebri stampate sul cemento. L’atmosfera è molto movimentata: negozi di gadget, personaggi travestiti da divi hollywodiani, da supereroi o da Micheal Jackson che imperversano ovunque.

Prendiamo di nuovo la metropolitana per raggiungere, nel centro di Los Angeles, il quartiere del Pueblo messicano dove mangiamo ad un ottimo ristorante accompagnati dalla musica dei Mariachi!

Camminiamo a piedi per un po’ attraversando anche il quartiere giapponese, pieno di locali e negozi orientali.

Riprendiamo la metro per arrivare a Long Beach e facciamo una passeggiata rilassante sul mare, lontani dal caos; incontriamo anhe numerose coppie appena sposate, con tanto di invitati ed ancelle in abiti veramente troppo attillati e troppo colorati!

Torniamo in hotel e consigliati dal personale optiamo per il ristorante italiano Palermo dove ceniamo ovviamente con un piatto di pasta e dove il proprietario, molto gentile, ci offre un cannolo ed il caffè!

19 agosto

Raggiungiamo con un autobus Beverly Hills e Rodeo Drive dove ci sono i negozi dei grandi stilisti, soprattutto italiani e francesi. Purtroppo, visti i prezzi, non possiamo fare shopping!

Prendiamo un bus per arrivare a Venice Beach, dove la gente più disparata cammina sul lungomare. Musicisti di strada, saltimbanchi, skateristi, pattinatori e ciclisti si alternano alla nostra vista.

Stasera optiamo per il sushi: prendiamo il bus di fronte all’hotel e dopo poche fermate raggiungiamo una strada con tanti locali.

20 agosto

Oggi partenza all’alba, perchè con i mezzi pubblici ci vogliono più di 2 ore per raggiungere… Disneyland! Riusciamo a vedere tante attrazioni e ci divertiamo tantissimo. Le code non sono eccessive ed io rivivo con emozione un’esperienza unica.

Ceniamo lì e poi ci prepariamo ad affrontare il lungo viaggio di ritorno in hotel.

21 agosto

In mattinata torniamo ad Hollywood per fare un tour guidato alle case dei vip ma, in verità, non è un granchè: vediamo le case da fuori e molte di esse sono circondate da una folta vegetazione! Pranziamo con la cucina creola, davvero buona e nel pomeriggio visitiamo il museo di Madame Tussaud, con le cere dei divi americani!

La sera ceniamo in un ristorante francese.

22 agosto

Oggi visitiamo Pasadena che, a parte una strada centrale, non ha molto da offrire. Procediamo allora per visitare il museo Simon Norton che è una collezione di dipinti interessanti e di antichità orientali.

Torniamo nel centro di Pasadena per un pasto greco al ristorante Santorini, con bella terrazza sulla cima di un palazzo.

La cena finale è al Capriccio, ma ormai le valigie sono pronte perchè un lungo volo domani 23 agosto ci riporterà in Italia.

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