Splendido viaggio in Romania

Un viaggio splendido per l'ospitalità e la gentilezza della popolazione, le città della Transilvania e i monasteri della Bucovina straordinari, la bellezza dei paesaggi con una natura ancora libera. E si spende pochissimo!
Scritto da: Derek
splendido viaggio in romania
Partenza il: 27/05/2011
Ritorno il: 05/06/2011
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
ROMANIA

(maggio – giugno 2011)

Di Derek

Biglietti aerei (comprese le tasse aeroportuali e senza supplemento bagaglio da stiva perché avevo solo quello a mano): entrambi Wizz Air, Roma Ciampino – Bucarest Baneasa a 42,49€ e Targu Mures – Roma Fiumicino a 46,27€. I voli sono stati acquistati online attorno al 20 aprile con immediato pagamento via bonifico bancario online, meno commissione rispetto alla carta di credito.

Documenti: la Romania è nell’Ue ma non ancora nell’area Schengen, dunque permane il controllo documenti ma va bene anche la carta d’identità; per la Moldova invece ci vuole il passaporto in corso di validità ma niente visto.

Valuta: ho portato solo Euro e carta di credito prepagata Mastercard; si cambia molto facilmente e senza preoccupazioni (diversamente da quanto si legge sulla Lonely Planet) ovunque in Romania, soprattutto nelle città, in Leu (plurale Lei, sigla internazionale RON, di seguito L) 1€ = 4,09/4,11L negli uffici dei cambiavalute privati. Per calcolare al volo i costi dal Leu all’€ calcolare diviso 4 e arrotondare per difetto, quindi se una cosa costa 25Lei sono meno di 6,25€. I cambi nelle banche hanno tassi lievemente inferiori. Cambiare all’inverso è anch’esso molto semplice con 4,12/4,16L = 1€. Pure in Moldova il Leu (plurale Lei, sigla internazionale MDL, di seguito LM), anche qui negli innumerevoli uffici dei cambiavalute i tassi migliori, ho cambiato 1L (romeno) = 4LM e al contrario 4,15LM = 1L romeno.

Itinerario (posti dove ho pernottato o sono stati la base principale, per le escursioni vedi testo):

27 maggio Roma, dal 27 al 29 Bucarest, il 30 Chisinau, dal 30 maggio al 2 giugno Suceava, dal 2 al 3 Brasov, dal 3 al 4 Sibiu, dal 4 al 5 Sighisoara, il 5 Targu Mures, 5 Roma.

27.05.2011

Raggiungo l’aeroporto di Roma Ciampino con la metropolitana linea A fino al capolinea di Anagnina e poi il comodo bus del Cotral (biglietto 1,20€, vedere qui per gli orari www.cotralspa.it/PDF_Areoporti/anagnina_ciampino.pdf) che in una mezzoretta (è venerdì e sono le 18:00) mi conduce proprio davanti al terminal. Avevo già stampato via check-in online la carta d’imbarco e, con il bagaglio a mano entro i limiti stabiliti dalla compagnia, vado direttamente al controllo bagagli e passaporti (la Romania non è ancora nell’area Schengen) e quindi al gate per l’aereo che arriverà con circa 30 minuti di ritardo che si ripercuoteranno sulla partenza delle 20:55. Atterro (effettivo 00:25, previsto 23:55, 2 ore di volo e +1h di fuso) al secondo aeroporto di BUCAREST, il Baneasa, dove è ad attendermi il transfer che ho prenotato -visto che a quell’ora non avrei trovato mezzi pubblici- per 20€ (ma di solito costa 25) con l’ostello che ho riservato nella capitale per le prime 2 notti (Happy Hostel, www.youthhappyhostel.com,7€/notte in dorm da 8 letti e no colazione, lenzuola incluse e internet free, tramite il sito dell’ostello prenotazione online con carta di credito: pagamento anticipato del 5% = 0,35€*2notti = 0,70€ non restituibile; buon ostello e buona gestione, vicino metro Tineretului ma solo una fermata quindi ok a piedi per Piata Unirii). Il tassista è gentile e cordiale, durante il trasferimento passiamo per il centro della città e mi indica alcuni siti. Arrivato in circa 20 minuti, mi registro e pago le 2 notti più il transfer 13,30 (7*2-0,70) + 20€ con 40€ e mi danno il resto di 6,70€ in Lei (27,50), all’1 a letto.

28.05.2011

Inizio la mattina con una passeggiata a piedi verso Piata Unirii, a metà del viale accanto ad un importante incrocio vedo un cambiavalute privato accanto ad un fast food di kebab e simili, cambio 300€ in 1.233Lei (1€ = 4,11L). Ho con me altri € ma invece questi appena cambiati mi basteranno fino alla fine del viaggio e anzi qualcosa ricambierò indietro (l’equivalente di oltre 90€). Sempre a piedi percorro il viale dalla grande piazza fino al gigantesco Palazzo del Parlamento e poi giro verso il centro, faccio colazione con una specie di panzerotto ripieno di formaggio fresco (5L) dirigendomi all’ufficio centrale delle prenotazioni ferroviarie, indicato sulla Lonely Planet, dove acquisto biglietto+cuccetta (106,90L) per il treno dalla stazione principale di Bucarest Nord a Chisinau in Moldova per l’indomani pomeriggio e il cui orario avevo stampato prima di partire dal sempre ottimo sito delle ferrovie tedesche. Questo mi permetterà di fare il tragitto più lungo di questo viaggio di notte e dormendo. Proseguo i miei giri tra edifici, chiese e palazzi del vecchio regime seguendo più o meno l’itinerario indicato sulla Lonely. Fuori l’Ateneo Romeno leggo il manifesto per un concerto decisamente interessante. Lunghi percorsi e soste nei vari siti, mi fermo a pranzo per un Iskender (il più favoloso dei kebab!, 28,50L insieme ad una bevanda) che non è all’altezza del magnifico piatto mangiato tanti anni fa in Turchia ma almeno per la prima volta lo ritrovo sul menù e me ne ricorda abbastanza il sapore (e la pesantezza!). Passo per dei parchi, pieni di persone, non solo bambini, gente e molto ben tenuti, chi pattina e chi va in bici, alcuni mangiano, altri giocano e altri ancora fanno bei riposini sotto l’ombra degli imponenti alberi … una cosa che mi ha colpito in Romania, nelle città che ho visto io, è che i parchi danno l’impressione, a pochi metri dall’ingresso, di proiettarti nel pieno di una foresta, non vedi e non senti più nessuno, alberi altissimi e fitto sottobosco, non mi stupirei se uscisse improvvisamente un cervo o un alce!! Questo a Bucarest, Brasov e Suceava. Alla fine del mio girovagare è pomeriggio avanzato e prendo la metropolitana (2 biglietti insieme 3L) fino all’Ateneo, entro cercando la biglietteria e non la trovo, gironzolo un poco dentro su e giù senza che nessuno mi chieda niente, forse perché confuso con il viavai degli strumentisti dell’Orchestra di Mosca in tournée e così ammirando in tutta solitudine alcuni begli scorci dell’interno dell’edificio neoclassico. Infine esco e acquisto il biglietto di terza categoria, il meno caro, a 36L. Un po’ di attesa e riposo nel parco antistante, infine si spalancano le porte, il mio posto è decisamente centrale e l’acustica della grande sala, perfettamente circolare come tutto l’edificio, si rivelerà ottima, permettendomi così di gustare ad un prezzo molto popolare il concerto con la “Dal nuovo mondo”, il “Preludio e Morte di Isotta” ed infine “L’uccello di fuoco”. L’inizio vede i discorsi di non so chi e poi dell’ambasciatore russo in Romania: scopro così che il rumeno se letto in giro è abbastanza comprensibile per noi italiani, mentre parlato diventa … come il russo!! All’uscita è già buio, riprendo la metro con lo stesso biglietto valido per due viaggi e torno all’ostello.

29.05.2011

Sveglia un poco più tardi, doccia, una 15ina di minuti su internet al pc dell’ostello, saluto il gestore e prendo la metro (altro biglietto doppio a 3L) per la zona del Museo del Contadino Romeno, una parte della città con molto verde e ampi parchi e anche qui grazie al fatto che oggi è domenica è pieno di persone e tanta allegria e serenità. Entro al Museo (6L) con tanti elementi della tradizione rurale, la vera essenza di questa nazione. C’è molto attaccamento per questo museo, in quanto tiene in vita quelle testimonianze e quella cultura che il vecchio regime nella sua ultima delirante fase aveva tentato di estirpare, deportando masse di contadini nei condomini popolari delle città, sradicandoli dalla loro vita per creare l’uomo nuovo dell’industria collettiva. Sul retro del museo ci sono bancarelle di piatti tipici e alcuni souvenir, ne approfitto per uno spuntino (8L) e poi, dopo una passeggiata per i parchi mi dirigo con la metro alla stazione ferroviaria di Bucarest Nord, la più importante della capitale. Fuori prendo una bottiglia d’acqua (grande 2,4L) per la notte quindi una mezzora prima della partenza arriva il treno moldavo per Chisinau che partirà in perfetto orario alle 19:10. Siamo in pochi nel vagone con le cuccette, quindi l’addetta al controllo biglietti ci permetterà di sistemarci ognuno per scompartimento e dunque viaggerò in singola! Ci sono cuscino, lenzuola, coperta e asciugamano e il bagno è in condizioni migliori di molti treni italiani. L’addetta controlla i passaporti e ritira i biglietti … quando vede il mio passaporto dice … “ah Italia” … poi sospira … e mi guarda … ripetutamente e con gli occhi che brillano … cavoli che occhiate, ma che vuole questa, sono gay … All’alba alla frontiera ferroviaria di Ungheni verrò svegliato (ho i tappi alle orecchie, la mascherina agli occhi e ho chiuso lo scompartimento) non dal rumore del cambio delle larghezza delle ruote sotto i vagoni (per le diverse rotaie nell’ex Urss) ma dalle guardie romene prima e moldave poi per controllo documenti e, molto rapidamente, zaino.

30.05.2011

Il treno arriva con un piccolo ritardo di una decina di minuti alla stazione centrale di CHISINAU, l’addetta mi restituisce il biglietto e ancora sfoggia ampi sorrisi … Appena fuori la stazione mi accorgo esserci sulla via principale decine di cambiavalute!!! Rapida occhiata ai vari tassi e cambio 100L in 400Lei Moldavi (1L = 4LM). Qui il costo della vita è ancora più basso che in Romania. Nelle vicinanze della stazione, in un grande piazzale con alcuni pulmini davanti, vedo un’agenzia che vende biglietti per varie destinazioni in Romania e Ucraina, so già da notizie sul web che non dovrebbe esserci oggi un pullman diretto per Suceava (c’è solo 3 volte a settimana) ma mi informo lo stesso e in subordine sugli orari per Iasi, in quanto il treno mi obbligherebbe ad orari notturni molo scomodi e comunque è più lento, poi ho necessità di arrivare sicuramente e molto presto al massimo la mattina successiva a Suceava per fare il giro ai Monasteri della Bucovina, se arrivo a Iasi posso dormire lì e partire l’indomani prestissimo o magari chissà riuscire ad arrivare stasera stessa a Suceava. Oltretutto non so quanto girerò per Chisinau, non credo molto. L’unico pullman è alle 13:00 e arriva per le 17:00 a Iasi. Mi sembra un po’ presto ma, in realtà, dopo aver girato per un paio d’ore tra la cattedrale e il campanile, il parco di Stefan Cel Mare (simpatico sipario: chiedo ad una signora di un chioschetto indicazioni per “Gradina Publica Stefan Cel Mare”, cioè il parco, la signora mi indica la direzione e subito la fermata del bus, io le mostro che ho solo banconote da 100LM e le chiedo di spicciarmela per pagare il biglietto, lei non può ma mi regala 2LM!!) e alcune vie gradevoli, frequentate e allegre della città, sosta per uno spuntino e bere il kvas (27LM in tutto) mi accorgo che posso prendere anche prima quel pullman! Torno indietro al piazzale, in agenzia mi dicono che ci sono un paio di difficoltà: 1) se sono l’unico passeggero non viaggeranno soltanto per me e cercheranno di infilarmi in un altro pulmino, aiutandomi perché non parlo rumeno né russo, 2) la stazione di partenza dei microbus è l’altra, distante diversi km dal centro, ma poiché il pulmino è lì davanti e deve raggiungere quella stazione io mi offro di pagare qualcosa in più all’autista ed evitarmi di cercare come arrivarci, concordiamo 110LM (quindi il biglietto fino a Iasi costa meno ma non so quanto, in ogni caso 110LM = 27,50L = 6,70€ in tutto dunque non mi curo di quanto ha aggiunto come mio taxista). Arriviamo alla stazione periferica dei pullman e microbus (“autogara” in rumeno), ci sono altri passeggeri in attesa al marciapiede di partenza per Iasi, dunque viaggeremo con quel pulmino, abbastanza confortevole, pago 110LM al guidatore il quale non mi rilascia nemmeno il biglietto e così immagino si intaschi tutta lui la somma, non solo il passaggio. Ho diversi Leu moldavi avanzati chiedo all’autista per cambiare in Leu romeni e mi dice di andare dentro l’edificio della stazione, purtroppo però lì il cambio ci sarebbe ma è chiuso, lo informo ma dice non ci sono altre soluzioni lì attorno più qualche altra cosa che non capisco. Prendo un grosso panino con la carne per pranzo e l’acqua (32LM). Partiamo alle 13:00, rapidamente siamo fuori città, la campagna è splendida anche se furoreggiano i vigneti, certo si vedono molte meno auto di lusso rispetto a Chisinau. Arrivati al confine stradale di Sculeni, sul lato moldavo la guardia ritira tutti i passaporti e poco dopo ci vengono restituiti timbrati, invece sul lato rumeno dobbiamo scendere e, uno per uno, presentare il passaporto e far ispezionare il bagaglio, comunque mi è sembrato assai semplice per i moldavi entrare in Romania, almeno finché questa resta fuori da Schengen. Sul lato romeno l’autista mi indica un’altra porta dopo il controllo passaporti e mi dice “Banca”, ecco cosa diceva prima!! Volo dentro, c’è un sonnolento sportello e cambio 220LM con 53L (4,15LM = 1L). Arriviamo all’autogara di Iasi alle 17:00, scendo subito e vado in biglietteria dove compro un biglietto per Suceava (25L) in partenza alle 17:20, non vedo marciapiedi di partenza, per non sbagliarmi la ragazza addetta mi scrive la targa del pulmino sul retro del biglietto … gentile e intelligente!! Bei paesaggi viaggiando verso nord, preparazione di quelli fantastici dei prossimi giorni. All’imbrunire verso le 19:45 entriamo nel retro dell’autogara di SUCEAVA. Qui io avevo una prenotazione in ostello per la notte successiva e con Monika (che lo gestisce) un impegno circa il giro dei monasteri sempre per il giorno dopo quando contavo di arrivare all’alba da Chisinau o più probabilmente da Iasi. Mi dirigo all’ostello con le indicazioni stampate e in pochi minuti lo raggiungo (High Class Hostel, www.classhostel.ro, 12€/notte in dorm e no colazione, lenzuola incluse e wifi in tutto la casa, tramite il sito dell’ostello prenotazione online con carta di credito: pagamento anticipato del 5% = 0,60€ non restituibile; buon ostello e ottima gestione, Monika è di una gentilezza e una cura senza pari, a poche centinaia di metri dall’autogara) … lei sta curando l’orto sul retro, mi informa che l’ostello è deserto e dunque c’è tutto il posto che voglio! Mi dice che per l’indomani dovrebbero esserci altre 3 persone per il tour dei monasteri, cosa che farebbe scendere la mia quota da 300L a 100L (come indicato sul sito). Mi sistemo un po’, faccio una doccia e poi vado sulla stessa strada poco più indietro in un seminterrato per 1 ora di internet (2L). Non ho fame ma prima di mettermi a letto mi sparo 2 barrette per prendere 2 compresse di paracetamolo a stomaco non vuoto e sperare mi passi un po’ di mal di gola, sarà colpa di spifferi sui pulmini di oggi o sul treno la notte scorsa.

31.05.2011

Al risveglio mi accorgo di non essere da solo, c’è una ragazza austriaca, è una delle partecipanti al tour dei monasteri e sotto ci sono anche due olandesi che però non dormono qui, vogliono solo fare il giro monastico con lei perché sulla Lonely Planet è ben recensita come guida. Con Monika alla guida partiamo, sarà lei a guidare e a farci da guida per tutto il giorno, siamo in 4 oltre lei così il prezzo è di 100L/pax, altrimenti se da solo sarebbe stato di 300L e se in 2 150L/pax. Tutto come precisato nel website dell’ostello. Fa firmare un contrattino e rilascerà ricevuta di tutto, molto precisa e diligente la ragazza. I 4 principali MONASTERI DELLA BUCOVINA (Sucevita, Moldovita, Voronet, Humor) sono meravigliosi. Patrimonio dell’umanità, riccamente e magnificamente affrescati dentro e fuori (famosi per quest’ultima caratteristica), circondati tutti da mura come fortezze e alle mura addossati gli alloggi per monaci e monache, praticelli all’interno e al centro le chiese, bellissime. Voronet è il più celebre e anche secondo me il più bello, ma ognuno ha la sua particolarità, indimenticabile il primo visitato, per l’effetto strabiliante che fa, nel mio caso Sucevita, all’esterno del quale ci sono bancarelle e chioschi e faccio colazione con un gelato. Le strade per raggiungere questi monasteri serpeggiano tra monti, vallate, foreste, cittadine incantevoli e molto ben tenute, innumerevoli pensioni a buon prezzo (vedo spesso 70/80L la stanza), per passare dalla zona dei primi due monasteri a quella degli altri due si sale su un passo da cui si gode un magnifico panorama … insomma oltre all’arte e alla storia, anche la natura qui è di una bellezza struggente, le tante tonalità di verde delle foreste e delle vallate e la scarsissima antropizzazione regalano scenari paesaggistici indimenticabili anche immediatamente attorno ai siti. In ogni monastero si pagano 3L d’ingresso e 6L per fare le foto, dunque questi 4 monasteri, nella lista dell’Unesco, costano neanche 9€ in tutto!! Tra le due coppie di monasteri ci fermiamo per uno spuntino e assaggio la polenta locale (mamaliga) con la panna acida. Torniamo oltre le 18:00 e qualche schizzo di pioggia bagna il parabrezza. Raggiungere i 4 monasteri con i mezzi pubblici locali non sarebbe stato possibile, al massimo si riuscirebbe a farne 1 o 2. Tornati all’ostello, Monika ci invita tutti e 4 a bere una zuppa fatta con le verdure del suo orto, questa donna è davvero ospitale e sorridente, così restiamo a chiacchierare con lei (mi consiglia per il mio giro di partire presto la mattina con il primo microbus per Brasov, perché è molto scenografico in quanto passa per le gole di Bicaz e il Lago Rosso) e tra noi, l’austriaca mi chiede dettagli sul mio giro, sui miei altri viaggi e su come mi sono organizzato, infine mi propone di proseguire con lei, ma le spiego che ho un mezzo appuntamento con un’amica di lì a qualche giorno in Transilvania … si vede che non mi ha creduto granché o comunque non è contenta della risposta, succede … Alla sera altre 2 barrette e altro paracetamolo. L’austriaca mi invita ad uscire con lei ma, avendo schiarito la voce tutto il giorno in auto, la convinco che devo riguardarmi per via del mal di gola … uff! Comunque mi sento meglio e oggi ho apprezzato appieno la giornata fantastica dedicata al mio principale obiettivo del viaggio, insieme alle città transilvane che vedrò nei prossimi giorni.

01.06.2011

Mi sveglio presto, l’austriaca mi saluta. Mi riaddormento e quando mi risveglio dopo un’oretta c’è una giapponese… eh ma che traffico di donne in quest’ostello! Oggi giornata abbastanza tranquilla, c’è molto sole e ne approfitto per qualche passeggiata e visita in città e nei dintorni e un po’ di riposo. Visito le chiese di SUCEAVA, soprattutto il monastero è davvero bello e con favolosi affreschi all’interno, mentre quelli esterni sono scomparsi del tutto. Spuntino, da bare. Vado poi nel parco e lungo la stradina centrale mi trovo ad un certo punto in piena foresta, soprattutto seguendo alcuni sentieri laterali, quindi proseguo fino in cima alla scalinata dov’è la cittadella con l’antica fortezza. Oggi il sole è davvero intenso e andando in giro si suda. Nel pomeriggio mentre mi riposo in ostello Monika mi invita a prendere una zuppa, scendo e mi serve delle frittelle con fiori di acacia (!!), dei sarmale (involtini di foglie di cavolo ripieni di riso e carne macinata e condimento di brodo al pomodoro) e infine la zuppa!! Di fronte a tanta ospitalità chiacchiero con lei, mi parla delle difficoltà nel tenere in piedi un ostello da quelle parti, l’afflusso della piena estate per soli due mesi non è sufficiente per il resto dell’anno, ora siamo in piena primavera e ci sono quasi soltanto io, mi spiega che sono 9 anni che è sull’orlo della chiusura e che ormai ha deciso, a novembre chiuderà e pensa di trasferirsi a Singapore, ha il know-how, parla inglese perfettamente avendo vissuto in Australia, comprende l’italiano e qualche altra lingua la mastica, insomma vuol provare un’altra vita. Approfitto per pagarle il tutto poiché l’indomani partirò presto alle 6:50, così 100L per il tour e 146L per le 3 notti d’ostello (12*3-0,60=35,40€, sulla Lonely e sui cartelli nell’ostello c’è scritto 55L/notte ma il suo website parla di 12€, che sono un poco meno e avendo io prenotato con quello mi applica quel prezzo), mi rilascia ricevuta anche per i pernottamenti, le dico che è l’unica a farlo. Le preannuncio che una mia amica e dei suoi conoscenti verranno tra qualche giorno a dormire da lei, mi dice che non ci sono problemi, è senza prenotazioni questa settimana. Mi chiede infine di cambiarle in Lei degli € di metallo che le banche non prendono e non posso negarle questo favore, tanto ho Lei in eccesso. La saluto caramente, domattina non voglio svegliarla. Riecco la giapponese, anche lei viene invitata a mangiare, 4 chiacchiere, vuole andare in Ucraina per qualche giorno ma poi riscendere in Bulgaria, mi pare abbia le idee geograficamente confuse, chiede a Monika come arrivare a Chernivtsi (Ucraina), poi mi chiede io dove vado, lei però forse vuole andare a Sinaia che è oltre Brasov, parla anche con Monika, accidenti che stordimento, mi è quasi tornato il mal di gola!

02.06.2011

Mi sveglio, la giapponese dorme, torno dal bagno … è già in piedi pronta, parte con me, prende anche lei il primo bus per Brasov e poi forse prosegue per Sinaia … ci incamminiamo verso l’autogara, non ha tutti i Lei per il biglietto (microbus Suceava Brasov 55L) e così le cambio qualche €. Effettivamente il bus, in circa 7 ore, passa per le belle gole di Bicaz e fa una sosta di una 40ina di minuti al Lago, circondato da belle montagne e foreste, ad un punto pieno di chioschi per mangiare e per souvenir. Giunti a BRASOV (nome tedesco Kronstadt, ungherese Brassò), ad un certo punto vedo la stazione dei treni, davanti la quale so di poter prendere il bus per il centro dov’è il mio ostello, scendono un paio di persone e al volo scendo anch’io, la giapponese non fa in tempo e dal finestrino mi chiede se deve scendere anche lei ma le spiego che quella è la fermata per me, invece lei deve scendere all’autogara, lì vicino ma al capolinea del nostro microbus, da dove proseguire fino a Sinaia … o voleva andare in Ucraina?! Prendo il bus 4 (1,50L) fino alla fermata di Livada Postei dove fa capolinea, accanto al centro, 5 minuti ed entro nell’ostello che ho prenotato per una notte (JugendStube Hostel, www.jugendstube.ro, 10€/notte in dorm da 6 letti con colazione, lenzuola incluse e internet free, tramite il sito hostelbookers prenotazione online con carta di credito: pagamento anticipato del 10% = 1,00€ non restituibile; buon ostello e buona gestione, buona colazione, in pieno centro a due passi dalla piazza centrale). Mi registro in pochi istanti, lascio lo zaino e subito in giro. Qui l’atmosfera è diversa, la Transilvania è stata per molto tempo nell’impero austro-ungarico, guardando gli edifici sembra di stare in Germania, Austria o a Praga, molte scritte sono in romeno e ungherese (la zona è bilingue con molti magiari ma anche un pochino di tedeschi) e tedesco, più raro l’inglese, è pieno di comitive di turisti da viaggio organizzato, qualunque attrattiva minimamente interessante è diventata un museo e si paga qualche Lei, la grande piazza centrale è parzialmente deturpata da grossi stand pubblicitari e c’è un palco dove si esibiscono gruppi di musica folkloristica e non. Detto ciò, Brasov è davvero bella: le sue strade, la cattedrale, gli edifici, il quartiere romeno in fondo, le foreste attorno, il parco con una fitta foresta per salire alle Torri Bianca e Nera da dove si ammira il panorama sul centro città, le viuzze strettissime, l’atmosfera austro-germanica, non immagino davvero che Sibiu sarà ancora più bella. La cattedrale chiude presto, per vederne l’interno dovrò ritardare la mia partenza domattina, vabbé, in ostello c’è la colazione! Gironzolo in lungo e in largo, il centro comunque non è vasto e con qualche ora si vede tutto, un fitto scroscio di pioggia mi obbliga a terminare anzitempo, mi rifugio in un localino per fare uno spuntino, torno in ostello dove c’è un pc disponibile con internet free. Terminata la pioggia riesco per una passeggiata, assisto ad alcuni canti e balli in piazza e costeggio la zona limitrofa del centro.

03.06.2011

Colazione, pago l’ostello (37L), cattedrale (6L), riprendo lo zaino in ostello e bus 4 (1,50L) per l’autogara accanto alla stazione dei treni, microbus (25L, si fa attendere una ventina di minuti) per SIBIU (tedesco Hermannstadt, ungherese Nagyszeben) dove si arriva in circa 2h30. Arrivato in quest’altra città, prima di lasciare l’autogara mi informo sui bus per Sighisoara ma mi dicono che non partono da lì bensì da una fermata un po’ fuori il centro. Passeggiata in lieve pendenza verso la città alta, il centro storico, all’ostello che ho prenotato per una notte (Flying Time Hostel, www.sibiuhostel.ro/en, 9€/notte in dorm da 10 letti no colazione, lenzuola incluse e internet free, tramite il sito hostelbookers prenotazione online con carta di credito: pagamento anticipato del 10% = 0,90€ non restituibile; buon ostello in un antico edificio parzialmente rimodernato e gestione discreta ma non delle migliori –pulizia non eccelsa e, essendo anche un rinomato locale, i gestori sembrano più interessati al bar e alle chiacchiere con amici e avventori che all’ostello-, in pieno centro a due passi dalla piazza centrale). Pago subito l’ostello (32L) e trattengono il mio passaporto, avviso che la mattina dopo partirò presto ma dicono non esserci problema. Subito in giro per il centro. Sibiu è meravigliosa. Basterebbe girare guardando i tetti per rimanere a bocca aperta: già, la caratteristica della città sono le finestre “a palpebra” sui tetti, sembra che le basse case del centro storico ci guardino! Stupenda la cattedrale, splendide le vie e le 3 grandi piazze collegate tra loro, le torri, meravigliose le piazzette subito sotto le scalinate come quella “degli orefici”, tanti gli edifici con dettagli decorativi storici, bella la grande chiesa ortodossa a imitazione di Santa Sofia di Istanbul, dove trovo un coro maschile che prova brani della messa con un effetto acustico di grande suggestione. Il tardo pomeriggio vado nei paraggi della stazione, cambio molti dei Lei avanzati al miglior tasso che ho visto finora per riavere € (4,122L = 1€) e poi mi regalo, abbastanza presto ma la sala è piena, la prima vera cena del viaggio al ristorante “Grand Plaza”, davvero ottimo ed economico, forse perché fuori dal centro, dove mangio una zuppa di fagioli e una carne alla stroganoff con mamaliga per 20L. Altra passeggiata per le 3 piazze, poi all’ufficio sempre in centro delle prenotazioni ferroviarie, indicato sulla Lonely Planet, dove acquisto il biglietto (10,50L) per il treno da Sibiu a Sighisoara per l’indomani mattina presto.

04.06.2011

Sveglia presto, scendo ma è tutto chiuso e non c’è nessuno, staranno smaltendo le bevute della sera prima, ad un certo punto trovo una porta per uscire ma loro hanno il mio passaporto, comincio a sbattere ripetutamente alle porte del bar e finalmente un ragazzo assonnato apre e gli chiedo il passaporto, lui mi consegna una scatola con vari documenti dentro dove c’è anche il mio, lo rimando a dormire e raggiungo in pochi minuti la stazione, prendo un treno malmesso e che va a 2 all’ora e riesce ad arrivare con 30 minuti di ritardo su un percorso veramente breve e che già durava oltre 2 ore. Sono comunque a metà mattina a SIGHISOARA (tedesco Schassburg, ungherese Segesvar), dalla stazione ferroviaria in pochi minuti a piedi raggiungo l’ostello che ho prenotato per una notte (Nathan’s Villa Hostel, www.sibiuhostel.ro/en, 43L/notte in dorm da 10 letti con colazione, lenzuola incluse e 30minuti di internet free, tramite il sito hostelbookers prenotazione online con carta di credito: pagamento anticipato del 10% = 4,30L non restituibile; ottimo ostello in un edificio pulitissimo, luminoso, fresco e rimodernato, gestione ottima, vicino le stazioni ferroviaria e dei pullman, passeggiata oltre il fiume per salire alla città alta). Pago l’ostello (38,70L) e poi via verso il centro. Qui alle frotte di turisti tutto organizzato si sommano le scolaresche, c’è davvero un sacco di gente e il centro storico è il più piccolo delle tre città transilvane. Mi piace meno delle altre due perché tutti gli edifici qui sono riutilizzati a fini turistici: o sono alberghi o negozi di souvenir o ristoranti, tutto è lindo, ripulito e quasi finto. Il fatto di essere la città natale di Dracula purtroppo le nuove gravemente, ma la vista da sotto dell’insieme della città alta e, una volta sopra, dei singoli edifici è veramente bella. La cattedrale non vale i 2L dell’ingresso, meglio gironzolare per le vie e le piazzette, poi salire per la scalinata coperta fino all’altra chiesa e all’attiguo cimitero. Faccio un giretto anche per la zona centrale della città bassa, dove mi colpisce un piccolo monumento con la lupa e sotto i due bimbi e la scritta “Alla città di Sighisoara Roma Madre MCMXCII”. Torno in ostello e la ragazza che era alla reception la mattina non c’è così cerco di parlare con la madre, però non parla inglese né francese, ci intendiamo con un misto di tedesco-romeno-italiano-inglese e mi fa capire che c’è posto per una mia amica che sta arrivando (non avevo mentito all’austriaca a Suceava!!) da Brasov. Con costei rivisito daccapo il centro, finiamo che è buio, andiamo a cena e, prendendo una sola zuppa di legumi nella forma di pane più per ciascuno un piatto di carne di cui ci scambiamo le metà per mangiare entrambi due sapori, spendiamo 16L a testa. Torniamo al buio, prendiamo una scorciatoia e finiamo in mezzo a dei condomini con pochi lampioni sulla strada, giriamo ispirati da un minimo senso di orientamento e usciamo sulla strada proprio accanto al nostro ostello, sensazione di insicurezza ma in realtà le persone incrociate non ci hanno minimamente impensierito.

05.06.2011

Colazione con pane e uova, ci cuciniamo da soli nella bella cucina e con gli ingredienti a disposizione. Andiamo nella vicina autogara, la ragazza dell’ostello il giorno prima aveva telefonato per me per chiedere l’orario dei bus per Targu Mures, essendocene di meno la domenica e io poi avevo avuto conferma all’ufficio turistico alla base della città alta. Prendiamo il bus (11L, stavolta bus vero e non microbus) per TARGU MURES che raggiungiamo in 1h45. Arrivati all’autogara, lasciamo i bagagli in uno sgabuzzino chiuso a chiave da un’addetta alle pulizie della stazione, che ci dice anche come raggiungere il centro di Targu (bus 1L) e l’orario del pullman diretto a Cluj e che passa proprio davanti l’aeroporto, insomma i 5L chiesti per il deposito se li merita, anche per la simpatia. Gironzoliamo per la città, che offre una grande piazza con begli edifici di fine ‘800 e inizio ‘900, assistiamo ad alcune funzioni nelle chiese ortodossa (con diversi matrimoni), ungherese luterana e greco-ortodossa, un’occhiata alla cittadella, passiamo per la sala comunale dei matrimoni dove ci offrono dei dolci e dello spumante, vediamo un cambiavalute aperto e cambiamo gli ultimi Lei tenendoci quel che ci servirà per le ultime spese fino in aeroporto. Spuntino e ci incamminiamo verso l’autogara, non vediamo bus ma la giornata è davvero soleggiata e l’orario il più caldo, arriva un pulmino privato che altri in attesa alla fermata prendono allora chiedo se passa davanti l’autogara e saliamo pure noi, due fermate e siamo arrivati, chiedo all’autista quanto dobbiamo pagare ma non vuole niente e lui e i passeggeri ci salutano pure!! Autogara, zaini, toilette, ecco il grande pullman per Cluj, l’autista conferma che passa davanti l’aeroporto e costa 5L (tariffa secondo me inventata sul momento ma per noi significa risparmiare un taxi!), s’arriva in 20 minuti e ci ferma sulla strada proprio all’ingresso del piccolo aeroporto che in questo periodo funziona per Wizz Air per tutta la Transilvania. Abbiamo il volo alle 18:55 e partirà puntuale, l’arrivo (stavolta a Fiumicino) è alle 19:55, togliendo 1 ora di fuso. Controlli bagaglio più seri che a Ciampino e sedo alcuni passeggeri perdere liquidi superiori ai 100ml, compresi barattoli di marmellata acquistati lungo le strade di questo ospitalissimo, gentile e bellissimo paese. Veniteci presto, prima che l’accoglienza e le abitudini rurali si perdano. Ah … con i voli, dal 27.05 al 05.06 ho speso 340€!!



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