(Pre)capodanno romano

Cinque giorni nella città eterna!
Scritto da: Nami
(pre)capodanno romano
Partenza il: 27/12/2011
Ritorno il: 31/12/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Riepilogo della nostra vacanza: gg1 – 27 dicembre Navona, Pantheon, S. Maria Sopra Minerva, Vittoriano, Ara Coeli, Fori Imperiali, Colosseo; – gg2 – 28 dicembre San Pietro (cupola), Castel S.Angelo, S.Pietro in Vincoli (Mosè), Basilica Santa Maria Maggiore Santa Prassede, Trastevere; – gg3 – 29 dicembre Musei Vaticani, Centro: Palazzo Madama, Palazzo Chigi, Parlamento, Colonna Traiana, Piazza di Spagna. Piazza del popolo, via del Corso, Quirinale di Sera, fori; – gg4 – 30 dicembre Galleria borghese, San Pietro e Castel S.Angelo di sera; – gg5 – 31 dicembre Giro per il centro.

Note logistiche: Io e il mio ragazzo decidiamo di partire per una vacanza a Roma dal 27 al 31 dicembre. Come trasporto scegliamo il treno, che ha diversi vantaggi rispetto all’aereo: arriva in centro a Roma (Termini è lo snodo di ogni mezzo di trasporto romano), non c’è la perdita di tempo del check-in e delle varie attese, si spende alla peggio uguale. Noi usufruiamo di una promozione per il ritorno (Sabato Italiano: si paga la metà ) e spendiamo 130 euro circa a testa. Partenza h9.00 da Milano Centrale, prima delle 12.00 siamo a Termini. Il periodo è alta stagione, prezzi rialzati e non troppa scelta. Riusciamo a prenotare un posto che si rileverà molto positiva: Casa Bacciarini (www.casabacciarini.com). Spendiamo 84 euro a notte, con 2 euro a persona in più come tassa di soggiorno. Il posto è in una zona residenziale (a 600mt ca dalla fermata “Cipro”, a nord del Vaticano oppure vicino alle fermate del bus 70 e 23), per quanto abbiamo visto “sicura” per il ritorno di notte e tranquilla. E’ una casa di un ordine religioso, e come ci aspettiamo lo staff è cordiale, il posto pulito e la colazione ben fornita. Unica limitazione il rientro per la mezzanotte e la colazione entro le 9.00, ma se vuoi visitare la città non è un problema (e per rientri “posticipati” ti concedevano la chiave d’ingresso ).

Trasporti: a Roma bisogna camminare, e tanto. Il mio ragazzo ha calcolato che in media avremo camminato 8/10 km al giorno! Portatevi scarpe buone e tanta voglia di camminare! In ogni caso per i mezzi pubblici l’ideale è fare il settimanale: costa 11 euro a testa e permette di viaggiare su tram, bus e metro. I bus sono una bella alternativa al camminare, quando non sono stracolmi sono molto comodi ed offrono un punto di vista della città particolare. Ultima nota logistica: prenotare i musei. Ci sono un paio di euro di aggiunta, ma vi farà risparmiare ore e ore di attesa, e nel caso di Galleria Borghese è indispensabile. Detto questo cominciamo il racconto.

Primo giorno

Partenza h.9.00 Milano Centrale (FrecciaRossa) -> h.12.00 Roma Termini. Lasciati i bagagli in camera, siamo pronti per iniziare la visita per le 13.00. Il primo impatto di Roma è sconcertante: la metro è sporca, le indicazioni sono approssimative, il caos è predominante. Purtroppo sarà una costante per tutta la vacanza. Prendiamo poco lontano dalla casa-vacanza un bus e scendiamo a Piazza Navona: la giornata è serenissima, calda per essere fine dicembre e ben soleggiata. La piazza è gremita di turisti e di bancarelle. Ci godiamo i primi istanti da “turisti” girando per le bancarelle, e poi puntiamo per il Pantheon. Anche se spogliato di tutte le statue e le decorazioni bronzee (usate tra l’altro per il baldacchino del Bernini in San Pietro) ci impressioniamo per il cupolone. Peccato che, pur essendo una Chiesa, all’interno ci sia caos e molto poco rispetto da parte della moltitudine di turisti. Mangiamo i panini preparati la mattina nella piazza antistante, e poi ripartiamo. Ad ogni passo possiamo vedere reperti antichi, case d’epoca, chiese con opere meravigliose all’interno. Entriamo in Santa Maria Sopra Minerva: splendidi i soffitti blu, e da ricordare le spoglie di Santa Caterina da Siena e del Beato Angelico. Prossima tappa piazza Venezia, a cui si affaccia il Vittoriano. Sembra un tempio “laico”, tutto dedicato alla Patria. L’imponenza e la grandiosità si impromono nella memoria, e grazie alla bella giornata la vista è davvero spettacolare: sopratutto verso i fori imperiali e il colosseo. Non prendiamo l’ascensore che porterebbe al livello delle quadrighe (7 euro), anche perchè la vista è già bellissima. A lato del Vittoriano c’è la Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli con la famosa scalinata (chiesa famosa in tempi recenti anche il matrimonio di Totti e Ilary Blasi). Dentro spiccano i lampadari di cristallo, i particolari dorati. Rientriamo al Vittoriano e dopo un giro al museo sul risorgimento ci dirigiamo ai fori imperiali. I resti di colonnati ed edifici fanno intuire quale grandiosità doveva apparire la città al tempo dei Romani. Intanto si sta avvicinando il tramonto, il cielo si fa sempre più blu e le luminarie natalize si accendono. Il colosseo è davvero imponente, e ben illuminato: crea un’atmosfera romantica, emozionante. I colori del tramonto e del cielo stellato, con una luna crescente enorme sembrano da favola, davvero un bell’inizio di vacanze! Ritorniamo verso il centro città,passeggiando tra le vie del centro. Il Vittoriano si staglia maestoso. Vediamo la Fontana di Trevi, con foto di rito. Arriviamo a Piazza di Spagna, da cui prendiamo la metro. Per la cena prendiamo tramezzini e insalata in un supermarket in zona camera.

28 dicembre (giorno 2)

Oggi è la giornata di San Pietro: l’alloggio è vicino, il clima ottimo, ci andiamo a piedi dopo una buona colazione. Avvicinandosi a piazza S. Pietro si moltiplicano i loschi individui che tentano di rifilarti qualunque cosa, ma noi li dribbliamo sempre (nota: la prenotazione per i musei vaticani è nominale). La piazza è splendida, i colonnati rappresentano bene la chiesa che abbraccia i suoi fedeli. Peccato per la lunga coda per entrare. L’interno è maestoso, con il baldacchino del Bernini che finalmente vediamo anche dal vivo, e non solo sui libri di scuola. Facciamo il giro delle tombe dei Papi (i beati, e quindi anche Giovanni Paolo II sono all’interno della Chiesa, a fianco della bellissima Pietà di Michelangelo) e poi decidiamo di salire sulla cupola. Ci sono circa 500 gradini, di cui i primi 200 li si possono saltare grazie ad un ascensore (dal costo di 7 euro). Un consiglio: non partite forti, le scale sono veramente lunghe e non c’è molto spazio per fermarsi a riposare. Arriviamo in cima stanchi e sudati, ma il panorama ripaga di tutta la fatica: complice anche il bel tempo riusciamo a vedere tutta Roma dall’alto: il bianco complesso del Vittoriano, il Tevere incuneato in mezzo alla città, le miriadi di cupole. Dall’alto la città rivela un aspetto di cui avevamo sentore: l’ammassarsi di edifici, antichi, antichissimi o nuovi senza spazio di continuità. Anche per questo Roma è una città unica. Dopo un po’ di spintoni per ridiscendere, ci fermiamo a livello dell’inizio della cupola, dove si può camminare sull’ampia terrazza che dà verso piazza S.Pietro. Il tempo è così caldo che possiamo toglierci giacca e maglione: dopo la faticosa salita un po’ di riposo non guasta! Riprendiamo dopo aver mangiato qualcosa preventivamente preparato nello zaino (Roma è cara, appena trovate un supermercato prendete cibi e bevande per non esser costretti a farvi spennare dai bar!). Usciti da San Pietro andiamo a Castel S. Angelo: non ci entriamo, preferendo passeggiare nel giardino e poi lungo il tevere. Attraversiamo il fiume sopra il ponte affiancato da affascinanti statue di angeli e ci ributtiamo nel cuore della città eterna. Prendiamo un bus che ci avvicina ai Fori Imperiali. Camminiamo ancora meravigliandoci del Colosseo e arriviamo alla bella Basilica di Santa Maria Maggiore passando prima per S. Pietro in Vincoli che custodisce lo splendido Mosè. l’interno di Santa Maria Maggiore è un po’ adombrato ne dà un’aria molto affascinante. Proseguendo non riusciamo ad andare in Santa Prassede (che contiene la colonna su cui fu flagellato Gesù) perchè chiusa (avrebbe aperto mezz’oretta dopo). Prendiamo un (carissimo) spuntino in un bar a ridosso del colosseo: costo un po’ ripagato dalla vista del Colosseo al tramonto, ma una pausa ci voleva. Prossima tappa: Trastevere. Tra lunghi cammini, bus e tram (un po’ a casaccio) arriviamo a destinazione. Il quartiere è di quelli popolari, con i mercati rionali e i cittadini “meno abbienti”. E’ sera, e non ci sentiamo troppo sicuri a camminare solitari, andiamo a mangiare in una trattoria (“Gli spaghettari”) dove gustiamo della buona pasta e i famosi saltimbocca alla romana). Spendiamo circa 20 euro a testa, con vino e liquore finale. La giornata è stata pesante così ritorniamo in stanza senza altre fermate: utilizziamo sempre tram, bus e metro.

terzo giorno

Abbiamo prenotato da casa il biglietto per i musei vaticani (19 euro con prevendita di 4 euro), cosa che si rivela molto lungimirante: quando arriviamo troviamo una coda che lungo le mura vaticane arriva fino a piazzale risorgimento (dove si ha la principale destinazione dei bus diretti a città del vaticano). C’è una grande folla anche all’interno dei musei, la maggioranza dei quali stranieri in grandi e ingombranti gruppi: dobbiamo sgomitare per farci largo. Seguiamo l’itinerario verso la Cappella Sistina, saltando unicamente il museo egizio. Per gli amanti dell’arte consigliamo di munirsi di ampi libri perchè c’è un sacco di opere da vedere e senza spiegazioni non sempre sono comprensibili (sopratutto quelle dell’arte contemporanea). In ogni caso il prezzo del biglietto lo vale la Cappella Sistina: un’opera davvero straordinaria, inutile aggiungervi delle descrizioni: è solo da vedere (portatevi da casa qualche materiale, basta davvero stamparsi qualcosa da wikipedia come abbiamo fatto noi per gustarla ancora di più). Ci dirigiamo di nuovo verso il centro, passando attraverso i palazzi della politica romana (a palazzo Chigi vediamo anche il premier Monti uscire attorniato da giornalisti e curiosi). Roma è bella anche così, nel caos dei turisti, delle macchine che non badano a nessun segnale (sopratutto alle strisce pedonali), alla miriadi di negozi e trattorie. Saliamo a trinità dei Monti, visitiamo la Chiesa e poi passiamo davanti alle vetrine di via Condotti, di via del Babuino: insomma del lusso più elevato. Nuovo giro in via del Corso e piazza del Popolo, e poi via, verso il quartiere dove abbiamo l’alloggio. In zona ci sono delle trattorie che sembrano meno turistiche. Ne troviamo una molto interessante: all’entrata ha un tavolo con ceste di pasta fresca da cui viene presa la pasta che verrà cucinata: non possiamo esimerci, e ordiniamo delle orecchiette con sugo di broccoli romani (più simili a spinaci che a normali broccoli) e salsiccia e pasta alla carbonara. Piatti abbondanti e buoni. Peccato che il vino non sia a buon mercato, ma siamo contenti così. Pochi passi e siamo a casa, stanchissimi!

quarto giorno

Abbiamo prenotato anche per vedere Galleria Borghese: ed anche in questo caso prenotare è stato intelligente: quando siamo arrivati era tutto pieno fino a qualche giorno a seguire, molti turisti sono stati rimbalzati all’entrata. La Galleria di Villa Borghese si trova nel parco del Pincio, ci si può arrivare salendo da Piazza del Popolo oppure da Trinità dei Monti (scelta che abbiamo fatto noi). Il parco è una bolla di quiete e natura in mezzo alla caotica e rumorosa città di Roma. Le stanze della villa sono bellissime, e ricchissime di tesori: sopratutte la statua del Canova Paolina Bonaparte (il mio ragazzo non voleva credere che fosse marmo il divano su cui è poggiata tale è il realismo). Ma ancor più d’effetto le statue Apollo e Dafne e poi del Bernini “il Ratto di Proserpina”. In generale siamo stati soddisfatti. Dopo un veloce spuntino nel parco, torniamo girovagando per Roma verso l’alloggio. E’ l’ultima sera, andiamo a vedere San Pietro illuminata (bellissima), così come Castel S.Angelo: peccato il Tevere sia malandato, sarebbe romantico in una delle navette tipo Senna. D’improvviso si scatena un temporale nemmeno fossimo in estate, fortunatamente ci ripariamo nella fermata della metro. Usciamo da Cipro che spiove. Mangiamo in una trattoria vicino al nostro alloggio “Il giardino del gatto e la volpe”: una trattoria-ristorante da paese in cui tutto sembra buono. Mangiamo il doppio della sera precedente, spendendo uguale (20 euro a testa), con una simpatica cameriera che incarna lo stereotipo del romano: caciarone, simpatico, confusionario. L’ultima serata a Roma finisce con una cena allegra.

quinto giorno

Giornata della partenza: il treno frecciarossa partirà alle 17.00 da Termini (90 euro in due, promozione “sabato italiano” viaggi in due, paga uno). Lasciamo i bagagli nell’alloggio, e facciamo l’ultima passeggiata per il centro, senza fretta, lasciandoci portare dalle vie e dalla gente. Abbandoniamo la città eterna al tramonto, degno spettacolo finale di un’ottima vacanza, consigliata a tutti!

Considerazioni finali: città caotica e a tratti sporca, immensamente piena di opere artistiche e architettoniche, utilizzo intelligente dei mezzi, scarpe comode per lunghe camminate.

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