Roma, dove il cielo non cade mai

Itinerario culturale in una delle principali mete del turismo mondiale per la presenza straordinaria di vestigia antiche, importanti opere d'arte del rinascimento e del barocco e un imponente numero di basiliche paleocristiane. Centro di attrazione culturale per la cristianità, la ...
Scritto da: JENNY NOLAN
roma, dove il cielo non cade mai
Partenza il: 28/10/2011
Ritorno il: 30/10/2011
Viaggiatori: GRUPPO
Spesa: 500 €
ROMA. Eterna, gloriosa, trionfale. Roma Caput Mundi. Lucida e splendente fin dalle prime luci dell’alba. Roma. Un caos totale per terra, cielo e mare. C’è un aereo che taglia il cielo della capitale ogni cinque minuti in tutte le direzioni. Autobus, tram, metro traboccanti di gente di ogni razza, lingua, colore e cultura. Strade tumultuose e in continuo fermento. Levigate dallo sfrecciare incessante del poderoso traffico romano sempre così compatto, sincronizzato e scattante anche davanti agli innumerevoli passanti. Ovunque ti giri non trovi una buca o una cartaccia a terra. Ogni sensazione percepita viene amplificata all’ennesima potenza.

E ancora Roma. Maestosa, teatrale, affascinante in ogni suo angolo.

Comincia così il nostro viaggio di gruppo a Roma: una vera e propria “full immersion” intensa e speciale nella magnificenza e nella grandiosità della storia e della cultura della nostra capitale. Da sempre conosciuta ma mai esplorata fino in fondo con occhio così attento ed analitico.

Il nostro giro turistico si svolge in poco tempo a tappe programmate tra i luoghi ed i monumenti più belli e famosi della città.

L’hotel che ci ospita è un elegante quattro stelle, raffinato e supertecnologico, situato nei pressi di via Gregorio VII, accanto all’Aurelia, dove si gustano tipici piatti della cucina mediterranea con porzioni abbondanti ma senza frutta e ricchi breakfast di tipo sia italiano che intercontinentale. Poco dopo il nostro arrivo, l’autobus a noi riservato ci porta nel centro della città.

Le distanze che percorriamo sembrano lontanissime. In realtà Roma è velocemente raggiungibile da un capo all’altro delle sue infinite diramazioni. Questo grazie alla strategia urbana dei suoi ponti che attraversano il Tevere, fiume di vasta portata, come quello del Mausoleo di Castel S. Angelo, monumentale e adorno di bellissimi gruppi scultorei , che ci catapulta in un attimo all’Altare della Patria.

Quest’ultimo, spettacolare soprattutto quando è illuminato dai riflettori delle luci notturne, sormontato da gigantesche quadrighe alate e colossali sculture che svettano trionfanti sopra le nostre teste, su architravi e colonnati, con la famosa fiaccola sempre accesa nel grande braciere e sorvegliata “speciale” da guardie in alta uniforme, ci introduce alla zona del Campidoglio e dei Musei Capitolini. Altra storica location dove saliamo per ammirare dall’alto, stupefatti, gli imponenti ruderi di Roma antica: templi, anfiteatri, terme, archi, colonne cadute, basamenti, capitelli rovesciati, statue di imperatori sparse a terra, il Foro di Traiano con la celebre colonna e i Mercati Traianei si lasciano immortalare dai continui ed incessanti scatti fotografici di migliaia di turisti stranieri giunti, come noi, da ogni parte del mondo a contemplare le bellezze storiche di Roma Capitale.

Dall’area archeologica del Foro Romano, molto estesa e sconfinata, puntiamo dritti al Colosseo, simbolo di Roma che domina le rovine di tutta Via dei Fori Imperiali con le sue lunghe, interminabili file di visitatori che – come un esercito di formiche impazzite – lo prendono d’assalto nel suo fitto, intricato, labirintico interno fatto di innumerevoli celle ed accessi.

Infine, proseguiamo lungo le più affollate e caotiche piazze di Roma: Fontana di Trevi, la monumentale scalinata di Trinità Dei Monti e piazza Navona. Anche qui ad attenderci un panorama di una bellezza davvero mozzafiato, una profusione di fontane scenografiche dove le acque zampillano, scorrendo su finte rocce e ricadendo infine nella vasca, un caleidoscopico movimento di turisti inglesi, francesi, americani, spagnoli, tedeschi, giapponesi (chi più ne ha più ne metta!) che si accalcano freneticamente in un via vai chiassoso e senza sosta tra negozi, angoli, crocicchi, piazze e monumenti.

A sera, stanchi ed esausti di questa prima giornata trascorsa tra il caos, la confusione e la monumentalità della capitale, ritorniamo in albergo per ritemprarci nella mente, nel corpo e soprattutto, con lo stomaco!

Il giorno seguente comincia con ritmi più calmi e rilassati. L’atmosfera assume contorni più tranquilli e smorzati. I caldi raggi del sole romano ci inondano il viso: è sorprendente trovare un clima così mite e piacevole anche in autunno. Finalmente siamo tutti pronti per una salutare esplorazione nel polmone di verde di Villa Borghese appena fuori Porta Pinciana.

Lo stupendo Parco circonda anche il Museo e la Galleria Borghese che però non riusciamo a visitare senza prenotazione. Il piano architettonico del Giardino e del Parco molto grande e ben curato sono opera di Giovanni Vasanzio ma ha subito importanti modifiche soprattutto alla fine del Settecento.

Villa Borghese ci stupisce per un sacco di attrazioni: gli immensi viali alberati percorsi da numerosi recinti decorati da peculiari statue e frammenti di marmi antichi, scoiattoli e altri animali che scorgiamo a fatica arrampicarsi o nascondersi sugli alberi, le guardie e le forze dell’ordine tutte rigorosamente a cavallo come fossero in un’altra epoca, ringhiere e cespugli carichi di splendidi fiori dai vari colori, profumando l’aria del loro effluvio inebriante, il Bio-Parco che ospita e custodisce un’infinità di specie faunistiche, floreali e vegetali da ogni angolo del pianeta terra che vanno dai cormorani ai mammiferi, dalle palme alle conifere, dai rettili ai corvidi, dagli uccelli rapaci a specie più diffuse e comuni come i colombi.

Inoltre il Giardino del Lago con Tempio di Esculapio e l’Idrorologio.

Il Tempio di Esculapio, opera in stile neoclassico realizzata nel 1786, è immerso in un luogo arcadico e caratteristico in cui si specchia il laghetto naturale che regala all’anima pace e tranquillità lontano dal caos e dal rumore metropolitano.

Questo giardino di stile inglese che ricorda tanto i parchi londinesi o il famoso Central Park di Manhattan, accoglie tra alberi e fiori esemplari di una fauna molto ricca come la testuggine palustre americana, le trote, le carpe, gli anfibi, le anatre e le gallinelle d’acqua.

Originale ed ingegnoso si presenta invece il particolare congegno meccanico dell’Idrocronometro. La sua singolarità ha sempre suscitato l’interesse e la curiosità di turisti e visitatori.

Costruito nel 1867 da Giovan Battista Embriaco, padre domenicano e creatore di numerosi meccanismi di orologeria, l’opera si presenta come un bellissimo esempio di “architettura meccanica” di fine Ottocento e si inserisce con armonia nel contesto naturale di Villa Borghese. Infatti, l’Idrocronometro, con i suoi quadranti che richiamano la sezione trasversale di un albero e le lancette sagomate in forme vegetali è dotato di un impianto idrico particolare con allestimento complesso, una sorta di “scrigno ligneo”, simile ad una torretta, contenente il meccanismo alimentato ad acqua attraverso una serie di pompe idrauliche che la sospingono verso l’alto ed innalzato su un piccolo scoglio al centro di un laghetto rustico.

Accanto all’Orologio ad acqua, nel mezzo di questo giardino botanico recintato da una rigogliosa vegetazione in stile Jurassic Park, giace una grande urna cineraria senza epigrafe che, probabilmente, custodisce all’interno le spoglie dell’inventore.

All’uscita di Villa Borghese, si scende verso Piazza del Popolo ormai nota per le sue tradizionali manifestazioni sociali che rivendicano lotte di classe, diritti civili ed umani del Paese coinvolgendo ogni volta politici e cantanti di turno. In mezzo alla piazza, tra le mastodontiche strutture allestite per il palcoscenico, scorgiamo una singolare e curiosa figura dorata, immobile come fosse fuori dal tempo: un artista di strada, o meglio la Sfinge Egizia che esegue lenti movimenti non appena si getta una monetina davanti i suoi piedi!

Altra tappa fondamentale della visita a Roma sono le più importanti e sontuose basiliche cristiane: Santa Maria Maggiore, San Pietro in Vincoli e San Giovanni in Laterano. Tutte grandi, ricche di dipinti, sculture, statue enormi, lastricate d’oro e di marmo decorato con miriadi di mosaici, svettanti al cielo in luminosa testimonianza dell’esistenza di una vera Città di Dio sulla terra.

Il nostro viaggio si conclude nella città del Vaticano dove si trovano i Palazzi Vaticani, uno dei complessi d’arte più importanti al mondo, per il magnifico contesto e la grandiosità degli edifici che li ospitano, ma soprattutto per la varietà e la ricchezza delle collezioni che conservano. Essi costituiscono sul piano culturale una delle più significative porte della Santa Sede aperte sul mondo.

Difficile spiegare cosa sono i Musei Vaticani dentro e fuori le mura antiche per chi non li ha mai visti: una situazione indescrivibile di folle oceaniche e code chilometriche di turisti e visitatori da tutto il mondo che si svolge ogni giorno già allo spuntar dell’alba, uno scenario che si ripete all’interno delle Gallerie Pontificie e prosegue all’infinito, un flusso imponente di gente che procede inarrestabile tra le numerose e grandissime sale dedicate alle Antichità classiche, greche e romane, all’Antico Egitto, alla civiltà etrusca dove sono ospitate una serie di statue, busti, sarcofagi e rilievi con oltre 5000 iscrizioni pagane e cristiane, ed alcune delle opere più note dell’antichità come la colossale statua del Nilo, il Doriforo, il gruppo scultoreo del Laocoonte.

Oltre alle opere d’arte, per così dire, fisse i palazzi Vaticani custodiscono un patrimonio artistico e bibliografico di straordinario valore come la Pinacoteca, la Biblioteca Apostolica Vaticana col Museo cristiano e la Collezione d’arte religiosa moderna che comprendono tesori artistici di ogni epoca e presentano opere dei grandi maestri del passato come Giotto, Leonardo e Tiziano ma anche del presente come Guttuso, Morandi, De Chirico. Altre sale ospitano invece arazzi, carte e mappamondi geografici d’epoca, candelabri, epigrafi, persino le carrozze usate da papi e cardinali.

Ma i due autentici e preziosi gioielli dei Musei sono La Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello nelle logge vaticane dell’appartamento di Giulio II.

La Cappella Sistina, una grande aula rettangolare coperta a volta, è uno dei massimi capolavori dell’arte italiana del XV secolo nonché della pittura mondiale completamente affrescata da maestri umbri, toscani e da Michelangelo

Dove ha creato una straordinaria galleria di personaggi che danno vita all’intera storia dell’umanità, a partire dalla creazione fino alla venuta di Cristo.

Qui gli affreschi contemplati da una ressa di persone, tutte rivolte con lo sguardo in alto rappresentano – attraverso un tripudio di colore dalle sfumature sgargianti – immagini, dipinti e scene tratte dalle Sacre Scritture. Qui le verità della nostra fede ci parlano chiaro da ogni parte.

Si esce davvero storditi ed estasiati dai musei vaticani, da questo tempio dell’arte e della cultura che sembra quasi volerti imprigionare nel suo complesso e labirintico apparato di infiniti corridoi, sale, logge e gallerie.

Ma Roma non è solo questo. E’ molto di più: San Pietro con la sua immensa e spaziosa piazza simbolo della cristianità che accoglie quotidianamente maree di pellegrini, il Cupolone che si erge nel cielo come una torre di Babele dei nostri giorni, le gigantesche statue bibliche e religiose troneggianti sul celebre colonnato ellittico della basilica. E ancora le fontane zampillanti, la commistione tra antico e moderno, la polvere dei secoli e i resti di un glorioso passato che sfidano la memoria dei tempi.

Cammini con la testa all’insù per le grandi vie romane e puoi scorgere interi quartieri urbani dallo stile e aspetto architettonico internazionale simile ai contesti di Londra, La Valletta, New York o di altre famose capitali del mondo. In questi anditi brulicanti convergono tutti i remoti angoli del mondo. C’è un pezzo del globo in ogni più recondito recesso di Roma.

Città delle meraviglie e dai mille volti dove le genti convivono in un eccitante miscuglio di lingue e costumi. Passato e presente, italiani e stranieri si intrecciano in un arazzo ricco e spassoso.

Roma multietnica e cosmopolita. Roma Capitale è una città intensa e passionale che toglie il respiro e conquista il cuore. Una città antica e senza tempo che mi ha rapito l’anima. Una meta irrinunciabile per tutti i viaggiatori di ogni tempo e ogni luogo alla ricerca di un mondo di opportunità e avventura tutto ancora da scoprire.

Qui, tra le sacre tombe degli apostoli, le chiese custodi di indicibili tesori, le biblioteche la saggezza accumulatasi nei secoli, qui dove l’alba di un nuovo giorno diventa un miracolo divino e dove il cielo non cade mai scoprirete il vostro destino.



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