Rodi: una vacanza all’insegna dell’ospitalità.

Sole, mare e persone meravigliose hanno reso magica questa vacanza.
Scritto da: Ilaria e Maurizio
rodi: una vacanza all'insegna dell'ospitalità.
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Pronti ad un nuovo viaggio (stavolta tutto mare e relax) io e mio marito (Ilaria e Maurizio) siamo partiti alla volta dell’isola di Rodi. Partenza a fine agosto con volo Ryanair per una permanenza di 13 giorni. Per un errore di battitura ho sbagliato a scrivere il nome sul biglietto aereo (ovviamente non il mio) e ci sono voluti 100 € per apportare un’aggiunta di vocale, quindi attenzione! Siamo arrivati alle 21.30 circa e, anche se sapevamo che esisteva un bus per il centro, abbiamo deciso di concederci un taxi (tariffa fissa aeroporto – rodi città: 22 €). Avevamo prenotato le prime 2 notti all’hotel Florida tramite booking.com. I proprietari sono stati gentilissimi. Anche se l’ambiente è un po’ vecchiotto è comunque pulito e va benissimo per dormire. Noi avevamo portato da casa caffè e caffettiera. Ci è bastato chiedere un fornello per avere la colazione pronta. Appena arrivati abbiamo subito deciso di andare a cena e, seguendo il consiglio di altri turisti per caso, ci siamo spostati in centro, al ristorante Mistagogia. Vero è che gli altri viaggiatori si riferivano a mezes, ma è stato il più caro ristorante in assoluto! Per 2 grigliate miste (porzioni assolutamente normali, niente di eccezionale), mezzo litro di vino della casa, uno yougurt al miele e 2 caffè ben 72,50 € !! Neanche a casa si spende tanto! Ancora scioccati dal conto abbiamo girato l’angolo e trovato un bar che suonava salsa a tutto volume, così abbiamo deciso di consolarci con il ballo. Abbiamo preso 2 cocktails a 16 €, ma almeno erano buoni. Da lì abbiamo capito che Rodi città è cara! Il giorno dopo siamo subito andati sulla spiaggia ma il mare, in quella zona (come in tutta la parte a Nord), è molto mosso quindi non assomiglia al mare delle Cicladi che tanto ci aveva colpito in una precedente vacanza. Il pomeriggio lo abbiamo passato a girare per la città vecchia, una fortezza costruita dai templari, che sarebbe bellissima se non fosse invasa da negozi e banchetti, che vendono cianfrusaglie alla miriade di turisti che la affolla. Una volta usciti abbiamo fatto un bel respiro di sollievo e ci siamo sentiamo liberati. A cena abbiamo nuovamente scelto un ristorante consigliato, decidendo stavolta di stare molto attenti ai prezzi. Proprio dietro l’Hotel Florida, in una zona non vicina al centro, abbiamo trovato il ristorante Nihori dove con 29.00 € in due ci siamo abbuffati di carne mangiando davvero bene. Il giorno seguente siamo partiti per Gennadi, paesino a sud da dove avevamo deciso di cominciare a visitare l’isola. Abbiamo anzitutto scelto di girare in motorino e fare gli spostamenti più lunghi in autobus. Inoltre ci ricordavamo che, nelle Cicladi, alla discesa dai mezzi pubblici orde di affittacamere ci investivano per proporci un alloggio e credevamo che sarebbe stato lo stesso anche a Rodi. La realtà è stata molto diversa!! L’isola è grande quindi sarebbe stato meglio optare per una macchina, anche se alla fine l’abbiamo girata tutta ugualmente, per quanto riguarda l’alloggio nessuno ci ha offerto niente: ci siamo dovuti mettere da soli alla ricerca di un posto dove dormire. Scesi dal bus abbiamo cominciato a girare con le valigie al seguito. Mentre passavamo davanti a due signore del posto, che si riposavano sulla porta di casa, una di queste ci chiede, in italiano, che cosa cercavamo (le persone anziane conoscono la lingua perché Rodi è stata per lungo tempo occupata dagli Italiani). Abbiamo risposto e lei subito ci ha detto che poteva portarci da una sua amica che ha un albergo. Abbiamo accettato e l’abbiamo seguita fra le viuzze che ci portano all’hotel Evangelios. Un posto tranquillissimo dove per 30 € a notte ci hanno dato una camera con terrazzino, frigo e aria condizionata. I proprietari sono delle persone meravigliose che ci hanno accolto con un’ospitalità immensa. La signora mi faceva usare il suo fornello per fare il caffè e tutte le mattine ci dava fette di torta per colazione. Una sera, tornati da una mangiata pantagruelica, il marito della signora ci ha offerto dei suvlaki (spiedini) . Noi cortesemente abbiamo rifiutato (il maiale dopo il dolce non ci sta!), ma non c’è stato nulla da fare! Alla fine li abbiamo mangiati ed erano davvero buoni. Abbiamo trascorso 3 giorni a Gennadi dove abbiamo noleggiato un motorino 80 cc (57 € in totale) e con quello abbiamo visitato il castello di Monolitos (bellissimo), la spiaggia di Prassonissi dove si incontrano i due mari (Egeo e Mediterraneo) affollata di appassionati di windsurf e kite surf, oltre a tantissime spiagge con acque limpidissime. Abbiamo sempre cenato nei ristoranti che si affacciano sulla spiaggia di Gennadi scegliendo pesce e con prezzi che non superavano mai i 42 € in due. Dopo la prima tappa siamo passati a Lindos. Il proprietario del primo albergo ci ha trovato un alloggio presso una sua amica accompagnandoci con la sua auto addirittura in loco. La stanza era minuscola ma proprio nel centro del paese, con l’aria condizionata, frigo e una vista fantastica sull’acropoli. Il tutto per i soliti 30 € a notte. Anche qui siamo rimasti tre giorni. Trovare un motorino è stato più difficile, infatti i prezzi a Lindos sono proibitivi. Così lo abbiamo preso a Pefki. Arrivando lì con il bus (5 minuti da Lindos) abbiamo noleggiato uno scooter 100 cc (3 gg a 55 €). Abbiamo visitato l’acropoli salendo con il ciuchino che in realtà non era realmente necessario considerato che la salita non è nulla di proibitivo e, anche da lì, abbiamo girato varie spiagge (compresa la Baia di Antony Queen che è completamente stipata di persone e di ombrelloni). Ultima tappa è stata Arhangelos per poter agevolmente visitare la parte Nord. In realtà ci sarebbe piaciuto trovare una stanza a Stegna che è proprio sul mare, ma gli autobus non arrivano fin laggiù (anche per questo la macchina sarebbe stata la soluzione migliore). Abbiamo fatto un giro perlustrativo con il nostro motorino chiedendo al giornalaio del luogo se conosceva un affittacamere. Per fortuna sua mamma aveva degli appartamenti vuoti. Così abbiamo abitato dalla gentilissima Elena non parla italiano ma al telofono vi passerà qualche parente con cui potete capirvi in Inglese!) che, sempre per 30 € a notte, ci ha consegnato le chiavi di un appartamento di 2 stanze con un grande balcone, aria condizionata e cucinotto compreso. Al nostro arrivo ci ha preparato la colazione con caffè greco (con un sacco di cannella dentro), biscotti e frutta ed è stata con noi a conversare per mezz’ora, lei in greco e noi in italiano, ma ci siamo capiti lo stesso! Le abbiamo detto che ci serviva un motorino e lei ha telefonato ad una sua amica che li noleggia e che parla italiano. Dopo averle spiegato che cosa ci serviva Elena ha ripreso il telefono ed è riuscita a tirare ancora sul prezzo che alla fine è stato di 55 € (4 giorni per un 125 cc). Dalla nostra base abbiamo fatto un giro veloce alla spiaggia di Faliraki ma è una località ultra turistica e non ci ha per niente entusiasmato. Quindi i giorni successivi abbiamo preferito rimanere nella zona di Afandou. Abbiamo fatto anche un salto a vedere le rovine di Kamiros, kastelos e al monastero Monis Tsambika dove vanno a chiedere un miracolo le donne che non possono avere figli. Per arrivare fino alla cima si devono salire 300 scalini, ma la vista che se ne gode vi ripagherà completamente della fatica fatta. In definitiva la vacanza è stata veramente rilassante, la consigliamo vivamente anche per godere di un’ospitalità che da noi sembra proprio dimenticata.


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