Preparazione al carnevale… in Brasile

Sole, spiagge e divertimento a Rio, Paraty (RJ state), San Paolo e Foz de Iguacu tra backpacking, couchsurfing e ostelli
Scritto da: fdifranco
preparazione al carnevale... in brasile
Partenza il: 17/01/2012
Ritorno il: 04/03/2012
Viaggiatori: 1
Spesa: 2000 €
Viaggio in solitaria come sempre. Alla scoperta del Brasile e delle sue bellezze.

18 Gennaio 2011

Arrivo alle 8 di sera all’aeroporto GIG che sta lontano dal centro. Chiamo la mia amica da una cabina pubblica antecedendo al numero 9090 cosi come mi aveva detto lei; in questa maniera la chiamata sara’ addebitata al destinatario. Prendo un bus che porta anche a Copacabana e che costa 12Rs. Il taxi ne costerebbe 60Rs. I prezzi sono oramai quelli europei. Il cambio e’ 1 euro =2.26Rs. Telefono alla mia amica che mi aspetta e facilmente col la mappa di google maps arrivo a placa do machado dove lei vive.

Quindi usciamo e andiamo in centro dove ogni mercoledì sera c’e’ jazz in una piazza del centro. Questa e’ un’occasione per incontrarsi e bere una cosa insieme nel mezzo di una piazza piuttosto che ascoltare musica. C’e’ troppa gente. Li incontro Andrew che dice di avere aperto un hostel a Lapa (e’ infatti con gli avventori dell’hostel). E’ simpatico. Una cosa che noto e’ che come in tutti i posti dove fa caldo la vita e’ all’aria aperta: si mangia e si beve fuori e dappertutto si sono chioschetti che per 3Rs ti vendono una birra in lattina (Skol e’ un marchio locale) o ti vendono un hotdog condito con piselli, un uovo piccolo e mais (tutto dentro il panino) sempre per 3R$.Come prima sera non c’e’ male.

Una cosa particolare e’ che non avevo visto mai da nessuna parte e che ci sono persone che raccolgono le lattine per poi rivendere l’alluminio. Camminano nei posti affollati dai giovani e guardano per terra e poi mettono le lattine in grossi sacchi di plastica. Da un lato il fatto che ci sia riciclaggio mi fa piacere, dall’altro immagino la vita di queste persone che passano tutte le sere a raccogliere lattine per poi rivendere l’alluminio per pochi Rs. Quanti Rs gli daranno per 100 o 1000 lattine?

19 Gennaio 2011

E’ un giorno di sole stupendo. Sono tutto contento. La mia amica mi porta alla spiaggia di Flamengo che sta vicino a casa sua . Poi lei torna a casa per lavorare: io prendo il bus per Ipanema. Arrivo al posto n.9, che poi scopriro’ che e’ famoso per le Ipanema girls, le piu’ avvenenti ragazze carioche (carioca indica che sei di Rio e non dei paesi vicini). Siccome non lo so io vado al posto n.10 piu’ tranquillo; anche li comunque si vedono belle ragazze anche se devo dire che non sono in media piu’ belle delle italiane (ringranziatemi donne). Si possono notare solo 2 differenze: 1. hanno il costume di sotto tipo tanga (per loro e’ normale) che lascia vedere mezzo sedere. 2. siedono non su asciugamani ma su parei (conosciuti come Kanga in brasile). Gli asciugami qui non si usano. Prima di sedermi cammino in spiaggia vorrei arrivare alla spiaggia di Leblon, ma fa caldo vedo una tipa che sembra straniera apparentemente sola anche se sulla 40ina abbondante e le chiedo (come ho letto nella Frommer travel guide) se mi da un occhiata alle mie cose mentre io mi faccio un bagno. Lei accetta.

Il mare qui a Rio e’ sempre agitato. Farsi il bagno per i carochi significa saltare fra i cavalloni o al max fare surf anche se in realtà ad Ipanema non vedo alcun surfista.

Torno dal farmi il bagno intrattengo due parole con la donna che scopro essere francese (un po’ sulle sue, manco se ci stassi a provare e poi vedo che ha in acqua 2 figli di 6 e 4 anni). La donna francese mi chiede di restituirmi il favore e di guardare le sue cose e accetto volentieri. Intanto dietro di noi arriva un’altra ragazza. Anche lei sembra straniera; le chiedo di dove e’ e scopro che Argentina. Parliamo un po’: mi faccio altri bagni. Il sole picchia come ad agosto in Italia e sono le 13. Decido di andare a comprare un cocco: fa troppo caldo. Verso le 16 dopo aver dormito una mezz’oretta al sole, decido di andare via dal mare e farmi una passeggiata per il quartiere di Ipanema. Trovo un negozio Tim brasil e compro come faccio quando vado in un altro paese la scheda SIM locale. Costa 10 reais con 2 di credito. Se chiamo tim su tim si pagano 0.25reais a chiamata non a minuto mentre chiamare altri operatori e’ costosissimo. Ma la cosa che mi interessa di piu e’ Internet sul cellulare. Per appena 0. 50 Reais al giorno hai 10MB di internet sul cellulare. Piu’ che sufficiente per le mie esigenze.. Passeggio per Ipanema arrivo camminando a Copacabana; il sole sta tramontando e passeggiando a Copacabana vedo dei ragazzi che giocano a un misto di volleyball e football. Nel campo di pallavolo usano piedi e testa ma non le mani. Sono bravissimi; e c’e’ un gruppo di persone che li guarda e un paio di turisti che li riprende. Accanto li delle ragazze giocano in un altro campo di volleyball sulla spiaggia (ce ne sono tanti) a pallavolo: sono pure loro brave ma non come i ragazzi. Mi intrattengo a vederle. Intanto si e’ fatto tardi. Mando un messaggio con la nuova scheda a Diana dicendo che sto rincasando. Vado a cercare un bus (anche se c’e’ la metro) e dopo tanto trovo il bus che mi serve. I bus a Rio sono numerosi e molto frequenti. Cmq c’e molto traffico e ci metto un’ ora per arrivare a Flamengo dove la mia amica vive. E saranno 4-5km appena. La sera andiamo a cenare in un ristorante per kilo (cioè puoi prendere tutto quello che vuoi a buffet ) e alla fine paghi in base al peso del tuo piatto. Ci sono diverse qualità di ristoranti e quello dove mi ha portato la mia amica era di buona qualita’. Mi sono buttato sul pesce: c’era un ottimo sushi e un riso con i gamberetti e altri pezzi di pesce fritti. Insomma quando vado alla bilancia pesa poco piu’ di 500g. A 56Rs a kilo fanno 30rs. Ci sediamo: prendiamo da bere: io provo il mate fresco brasiliano: una specie di te ma piu amaro.Finito di cenare andiamo al incontrare altri brasiliani a Copacabana; prendiamo la metro. Non mi diverto molto quella sera forse dopo una giornata al sole e di camminare sono troppo stanco

20 Gennaio 2012

Giornata dedicata al mare e poi passeggiata in bici con la mia amica Diana. Serata party a casa della sorella di Diana dove ho potuto assaggiare la delizie di tanti succhi fatti frutti tropicali frullati al momento. Ottimi i drink con passion fruit e mango.

21 Gennaio

Passeggiata al forte che divide Copacabana da Ipanema dove si vede uan bella vista di Copacabana (entrata 4Rs). E’ ancora una parte militare ed e’ conservato un cannone gigante venuto dalla Germania che doveva proteggere la baia da attacchi via mare. Poi passeggiata sulla spiaggia e infine bagno. Pomeriggio passato in bici con destinazione Urca dove si puo’ salire su Pan di Zucchero. Al Pan di Zucchero si arriva in funivia da Urca. Una prima tappa intermedia e’ in una collinetta e poi da li c’’e un secondo tratto in funivia. Cmq alla prima tappa si puo arrivare pure a piedi con una passeggiata di 30 minuti. Vi consiglio di andare al tramonto xche si vede il sole tramontare dietro al corcovado.

22 Gennaio

Mattinata dedicata al Corcovado con passeggiata lunga (forse un po’ troppo lunga- 700m di dislivello sono un po’troppi). La passeggiata e’ piacevole poiche e’ all’interno di una foresta sub tropicale ma dopo 3 ore di intenso cammino alla fine complice il caldo sono esausto. L’entrata al corcovado e’ cara. Se non ricordo male e’ 43Rs (caro ma puoi fare le foto col simbolo di Rio). Si vede tutta la citta’. Nel pomeriggio scendo di nuovo a piedi decisione anche essa infelice e poi prendo un bus. Arrivo a casa esausto ma stasera ci sono le prove delle scuole di samba al sambodromo. Scuole di samba mostrano la bonta’ dei loro membri ballando e suonando samba. Praticamente sono le prove del carnevale poiche nei 6 gg di carnevale questi gruppi sfileranno e saranno giudicati da una giuria. Si possono vedere stupende ballerine di samba, i portabandiera (una coppia in vestiti con piume multicolore e i vari gruppetti). Li ho scattato tantissime foto. Mi sentivo di essere al Carnevale di Rio ma era solo una prova.

23 Gennaio

Parto da casa di Diana alle 10.45. Prima che prendo l’autobus per la rodoviaria sono le 11. Arrivo in rodoviaria e mi dicono che il prox bus libero per Angra dos Reis e’ alle 12.30 e arriva alle 15.30. Mi rendo conto che il traghetto per Ilha Grande da Angra dos Reis e’ alle 15.30 e quindi non so se saro’ in tempo. Decido quindi di prendere il bus per Paraty dove arrivero alle 17 (59 Rs: abbastanza caro per 250km anche se l’autobus ci mette 5 ore di viaggio). Cmq l’autobus e’ veramente comodo. Ampi sedili e grande distanza col sedile davanti e c’e’ pure un posto dove poggiare le gambe. Arrivo a Paraty e cerco l’ostello. Vedo il Chelagarto e l’HI ma sono affollati e le stanze non mi fanno impazzire. Controllo su internet sul cellulare se c’e’ qualche ostello li vicino e trovo Hostel Recanto Azul. Entro e Carmen, la proprietaria mi accoglie. E’ pulito e non c’e’ nessuno in giro. Forse gli altri sono usciti. C’e’ un ampia area comune con Internet Wifi. Decido di accettare (35Rs a notte inclusa prima colazione che poi si rivelera’ ottima: latte, caffe, 2 sandwich con formaggio e prosciutto e spremuta di arancia fresca). La sera esco e vedo che c’e’ musica dal vivo in un palco allestito dal comune. C’e’ un gruppo che suona e canta samba e le persone ballano. Provo a farmi spiegare come ballare samba ma loro sanno ballare ma non insegnare; ci provano un pochino ma poi rinunziano. Paraty e’ una citta’ coloniale con case basse e porte di colori diversi a sud di Rio. Molto carina. Sembra un villaggio pescatori che si trovano nel mediterraneo. Ci sono boutique per tutti i gusti. E’ un posto di villeggiatura e si offre come base per andare a visitare posti vicini molto carini (Trindade, cachoeira di Penha, giro della baia in barca, Paraty Miriam).

24 Gennaio 2012

Vado a Trindade come consigliato da una mia amica italiana. Prendo il bus (3Rs) che ogni ora porta a Trindade in 50 minuti circa. Incontro una argentina nel bus e mi racconta che e’ li in vacanza a Paraty dal suo fidanzato brasiliano. Mi spiega che ci sono 4 spiagge una di seguito all’altro e che la prima Praia dos Ranchos e’ quella del villaggio mentre l’ultima e’ una piscina naturale. Mi invita a vederne almeno 2. Cosi sceso dal bus vado con lei alla Praia dos Ranchos dove lei deve incontrare un’amica. Lì ci salutiamo ma dopo un po’ la ribecco in acqua e mi dice che il telefono non le funziona e non sa come contattare l’amica. Chiacchieriamo un altro po’; poi le torna a riva a guardare le sue cose. Io invece ho solo i pantalonici, maglietta e crema solare e 20Rs nella tasca dei pantaloncini e quindi me ne frego di pensare alle mie cose. Vedo un pescatore che pulisce i pesci. Dice che li ha pescati lui e mi invita a comprarli. Ma io non so dove cucinarli e poi voglio vedere le altre spiagge. Magari li prenderò un altro giorno. Decido di andare in un’altra spiaggia. Saluto la ragazza argentina e mi reco a 500 metri nell’altra spiaggia. Mi faccio un altro bagno. Col caldo che fa dopo 500metri si e’ completamente asciutti. Li accanto c’e’ un morro (una collinetta) che si puo’ scalare e porta in un’altra spiaggia. Seguo gli altri e arrivo in un ampia spiaggia dove alcuni fanno surf. Mi dicono che alla fine di questa lunga spiaggia c’e’ la piscinetta naturale. La percorro ma arrivo a meta’ e sono completamente disidratato e vedo un bar/camping che vende coco gelado. Ne prendo 1 per 5Rs (un po’ troppo considerando che ad ipanema era 4Rs ma considerando che siamo in una spiaggia che non so se sia facilmente raggiungibile in auto ci puo stare).

Bevo il succo e poi chiedo di aprirmi il cocco. Mi danno un cucchiaio e ormai da esperto mangiatore di cocco in 5 minuti lo mangio. Ne mangio in media 2 o3 al giorno da quando sono in Brasil. Troppo buoni! Arrivo alla piscinetta naturale. Sono deluso. Non e’ altro che un posto riparato da altri scogli. E per fortuna che non sono venuto in barca come hanno fatto alcuni traghettati da pescatori locali. Mi faccio il bagno, un paio di tuffi e decido di tornare indietro. Mi sento stanco; saranno le 17 e decido di fermarmi nella spiaggia dove fanno surf e c’era il campeggio. Mi distendo mi appisolo un pochino e quando mi sveglio vedo una tipa che fa surf con una tavola molto piccola. Mi avvicino e le chiedo come fa e lei mi inviata a provare. Provo ripetute volte ma il mio timing o la tecnica e’ sbagliata. Solo una volta riesco a prendere l’onda. Mi sono stancato e lei sente pure freddo e quindi le restituisco la board e torno indietro. Il sole oramai non e’ piu’ forte. Torno a casa con l’autobus delle 7.40 stanco ma contento.

25 Gennaio 2012

Mi sveglio tardi. Vado alla stazione dei bus per andare a Penha dove c’e’ una cascata ma scopro che il bus e’ partito alle 11.15. Sono le 11.25. Il prox e’ alle 13.40. Decido di farmi una passeggiata in paese. Camminando vedo l’ente di promozione turistica e chiedo cosa consigliano a paraty e nei dintorni. Mi dicono che alle 12 al porto c’e’ sicuramente una barca che parte per le isole. Posso andare li e vedere quanto costa (normalmente dai 25 ai 50Rs dipende dal servizio/barca). Vado al porto (10 min a piedi- Paraty e’ un piccolo paese) e vedo che molte persone sono a bordo di un barcone bello grande e pure carino che si appresta a partire. Il comandante vede che sono interessato e dice che il giro costa 30Rs. Accetto e salgo a bordo. C’e’ una parte a prua con i cuscini e una sopra dove ti puoi abbronzare. Preferisco a prua xche il sole picchia e sono mezzo ustionato. Il giro prevede di attraccare in 4 posti diversi e farsi il bagno. Il pranzo e’ escluso e non e’ economico. Nel complesso le isole sono belle ma la mia maschera subacquea e’ stata inutile. Infatti anche se i posti erano riparati dalle onde, il mare e’ cosi poco trasparente che non si vede a 1 metro sotto acqua. Altro che mare della Thailandia o del Mar Rosso. Complessivamente il giro non mi ha fatto impazzire. Mi piace l’acqua limpida.

26 Gennaio

Mi sveglio alle 10am per fare colazione e prendere l’onibus per Penha (8km da Paraty) (3Rs) per la cachoeira (Toboga Waterfall). Vedi i video su youtube per avere un idea. Si arriva in una mezz’oretta. Si segue un breve percorso e si arriva su un ponte pedonale sospeso su un ruscello. Nel ruscello un tipo nuota controcorrente. Di fatto rimane fermo perche’ la corrente e’ abbastanza forte. Lo trovo abbastanza figo: un buon esercizio per nuotare dato che a mare qui non si puo’ nuotare dato che il mare e’ mosso in quasi tutti i posti. Faccio lo stesso per un 20 minuti. Poi un po’ stanco, un po’ seccato vado a vedere la cachoeira. La cascata non e’ spettacolare ma quello che e’ spettacolare e’ vedere cosa i locali fanno. Le rocce sono lisce e si lanciano giu’ per le rocce trascinati dalla corrente. E’ una specie di tobogan naturale. Troppo figo!! Vedo che anche dei viaggiatori si lanciano e un po’ impaurito mi faccio aiutare da un locale che mi da una forte spinta e giù fino a una piscinetta naturale 20 m piu in basso. Troppo divertente. Ci prendo gusto e lo rifaccio un paio di volte chiedendo anche a delle persone che guardavano di riprendere la mia discesa 🙂 La cosa difficoltosa di queste rocce e’ risalire. Sono scivolose e si rischia di cadere. I locali sanno cmq dove e’ possibile camminare senza scivolare e me lo faccio spiegare. Tornato su, un altro locale dice che dietro la cascata c’e’ uno spazio dove si può entrare. Lo fa vedere a un paio di ragazze e poi anche io incuriosito lo seguo. Praticamente si va dietro la cascata. Mi sono proprio divertito questa mattina e mi dicono che a un 3km di distanza c’e’ la cosiddetta passeggiata degli inglesi dove c’e’ una piscina naturale e una liana dove si puo’ fare tarzan. Decido di andare lì. Intanto vedo che c’e’ una distilleria di cachaca e decido di fermarmi. Me ne fanno assaggiare diverse qualita’ e non avendo pranzato divento un po’ brillo. Decido di comprarne una e portarla come souvenir. Poi mi incammino verso questo posto piu in basso . Mi spiegano che bisogna seguire la strada. Poi si trova l’indicazione Morricanos (o qualcosa di simile) e bisogna prendere quella via. Sono un paio di Km da quella indicazione. Quindi una bella camminata: forse 5km in tutto. Cmq la giornata non e’ caldissima: il sole si nasconde dietro le nuvole; perfetto xche con il sole nn sarebbe stato possibile camminare per piu di1 ora. Camminando incontro delle signore/signorine che avevo visto alla cachoeira. Mi metto a chiacchierare col loro camminando. Sono brasiliane in vacanza a Paraty. Parliamo un po’ dell’Italia e del Brasile. Poi loro arrivano a casa e io continuo a camminare, trovo l’indicazione per Morricanos e dopo un 20 minuti a piedi vedo l’entrata del Morricanos. E’ una specie di fattoria coloniale con ristorante e piccolo museo con attrezzi usati ai tempi dei colonizzatori. Cmq l’entrata al Morricanos costa 5Rs ma io sono interessato a fare tarzan. Mi spiegano che e’ ancora 10 minuti piu in avanti. Continuo a camminare e vedo che un cane si e’ unito a me. Mi cammina davanti e ogni tanto si gira a guardarmi. Sembra che mi aspetti. Almeno mi fa compagnia. Non c’e’ nessuno che cammina. A un tratto il cane devia e lo guardo perplesso. Poi mi accorgo che c’e’ un indicazione per la camminata degli inglesi. Il cane ha ragione. Forse l’ha fatto con altri: lo seguo con maggior fiducia. Dopo altri 5 minuti arriviamo. Non c’e’ nessuno ma di li a poco arrivano altre persone. Mi faccio un bagno nella piscina naturale ma non capisco come fare tarzan. Vedo la liana (una corda attaccata a un ramo molto alto al centro della piscina naturale). Poi arrivano dei bambini e trovano un bastone con il quale e’ possibile prendere la corda/liana. Vorrebbero fare tartan ma hanno paura. Allora mi faccio avanti e gli mostro come fare. E’ veramente divertente. Loro mi guardano, prendono fiducia e lo fanno pure loro. Lo rifaccio pure io. Intanto sono le 5.30pm e gli onibus per Paraty sono ogni 2 ore e non so a che ora e’ l’ultimo. Non vorrei rimanere a Penha. Vedo che il cane mi sta aspettando: e’ la mia guida. Torno indietro con lui sempre che mi precede. Penso che vada per l’entrata dei Morricanos, ma lui continua con me. Arriviamo fino alla strada principale, con il cane che mi precede quasi sempre di un paio di metri. Io intanto devo prendere l’autobus. Mi informo con una signora che mi dice che un van sta per passare in 2 min (alle 6pm). Non sapevo che ci fossero pure i van per Paraty. Voglio comprare qualcosa da mangiare al mio nuovo amico che mi ha fatto compagnia per ringraziarlo. Mentre che guardo per un qualcuno che venda carne/kebab, arriva il van e devo andare. Non ho il coraggio di guardare la faccia del cane quando salgo sul van. Sa che ha pensato! Ma non lo posso portare con me. La sera a Paraty esco e c’e’ musica dal vivo in centro: c’e’ un gruppo di batteristi che suonano samba. Mentre che lo ascolto prendo un drink di frutta fresca (ottimo per 5Rs) e poi una birra (3Rs) e a mezzanotte dopo che e’ finito mi reco in un locale che avevano visto e suinavano forro. Me ne aveva parlato Diana di questo ballo. Sono curioso di vedere come si balla dato che lei mi ha mostrato alcuni passi e sembra simile alla salsa. Arrivo al locale, guardo un po’ dentro e ancora ci sono poche persone. A un tratto vedo che qualcuno mi fa dei cenni da dentro: dentro non e’ molto ben illuminato e non capisco chi possa essere. Quindi si avvicina ed e’ una ragazza con cui avevo chiacchierato oggi alla cachoeira. E’ lei con le sue amiche ed entro. Stasera avro’ qualcuno con cui ballare (biglietto di ingresso 10 Rs senza consumazione: cmq prezzi modici per gli alcolici dentro). Infatti dopo un po’ qualcuno inizia a ballare. E’ un ballo di coppia assomiglia come figure alla salsa ma il tempo e’ diverso. Il gruppo che suona e’ fatto da un 5 persone e uno ha un violino piccolo con 3 corde. Chiedo a una ragazza di quelle che avevo incontrato la mattina di ballare ma si vergogna. Quindi invito un’altra che non vede l’ora di ballare ma che non e’ cosi carina. Sa pure ballare bene e mi spiega come ballare. E’ un ballo molto sensuale perche’ i 2 corpi sono sempre in contatto. Insomma si passa una piacevole serata. Torno a casa alle 4.

27 Gennaio

Mi sveglio e’ il tempo e’ orribile. Piove. Vado a comprare il biglietto per Sao Paulo. Ho visto che il weekend e’ previsto brutto nell’area di Rio e quindi Ilha Grande salta (non voglio fare campeggio con la pioggia). Invece l’autobus da Sao Paulo per Foz di Iguacu ho visto su internet che e’ in promozione per 88RS. Passo la giornata su internet aspettando che spiova. Alle 2pm esco vado a mangiare e poi mi faccio una passeggiata al forte di Paraty anche se piove leggermente. Torno a casa perché piove e sto su internet e a chiacchierare con le nuove persone arrivate in ostello. Ci sono degli argentini che erano in campeggio vicino Trindade e siccome piove hanno deciso di venire in ostello. Degli Italiani di Torino. Aspetto con loro sera, vado a mangiare mentre diluvia (quando in Brasile piove in estate non sfinisce piu) e poi alle 23.30 prendo un bus veramente comodo da Paraty per Sao paulo (46Rs: 6 ore -).

28 Gennaio

Arrivo a Sao Paulo alle 6. Aspetto le 8 alla stazione collegandomi ad Internet alla stazione dei bus Tiete, la stazione dei bus piu grande del sud america. E’ veramente gigante. Alle 7.50am prendo la metro per se’ dove alle 9 inizia il giro turistico in quella area organizzato dalla metro di Sao Paulo. Il giro non e’ un gran che: troppo lento e niente di eccezionale da vedere: vedo la borsa brasiliana, un centro culturale che prima era banco do brasil, una chiesa. Cmq i palazzi, chiese che vedi in europa sono molto piu’ belli. Ho pure sonno e il ritmo lento del giro mi fa venire ancora più sonno. Chiamo Ingra e le dico che alle 12am saro’ a casa sua. Lascio antitempo il gruppo (forse hanno capito che mi ero seccato-speriamo di no, mi avevano pure dato una traduttrice personale dal brasiliano all’inglese). Ingra abita vicino alla zona paulista in una zona residenziale. Prendo l’autobus che mi lascia 50metri da casa sua. Davanti l’entrata c’e’ un vigilantes: gli chiedo di Ingra ma lui mi chiede l’appartamento. La chiamo e mi faccio dire l’appartamento. In Brasile ogni edificio ha almeno un portiere. In questo edificio oltre al portiere che sta in guardiola guardando le telecamere e la porta d’ingresso c’e’ un vigilantes all’entrata. Poi scopriro’ che il servizio e’ per tutte le 24ore. All’entrata del palazzo c’e’ una piccola hall con divano e dipinti (sembra la hall di un hotel). Ingra vive al 12 piano in una casa di 70mq con piccola cucina, saloncino , camera da letto e 2 bagni. Mi fa accomodare sul divano che poi sara’ il mio letto; ha un cagnolino. Mi chiede se voglio andare a vedere una mostra di foto e accetto volentieri. Il sonno intanto e’ un po’ diminuito. Andiamo in un’altra zona residenziale col bus alla mostra poi passeggiamo fino a Villa Madalena e li mangiamo una fejolada. Io mi aspettavo solo fagioli invece i fagioli sono cucinati in mezzo alla carne. Alla fine la fejolada era il cibo degli schiavi che cucinavano i rimasugli della carne dei padroni nei fagioli. E’ buona ma ci vuole un po’ per digerirla. Tutto accompagnato da una buona cerveza. Pago 30 Rs per entrambi. Torniamo a casa dopo un’altra passeggiata e facciamo la spesa: le ho promesso che le faccio le lasagne: ma lei non le piace molto la carne e quindi sperimento una lasagna con spinaci e ricotta; mai fatta in vita mia; aggiungo pure gorgonzola per darle piu’ sapore. Invece di usare le lasagne; faccio le crepes; cosi le riusiamo con un po’ di nutella come dessert. Conosco il marito che e’ tecnico di suono: simpatico e alla mano. La sera, anche se sabato sera, sono troppo stanco per uscire. Ho dormito poche ore i giorni precedenti.

29 Gennaio

Mi alzo abbastanza presto poiche’ ero andato a letto alle 10. Facciamo una passeggiata con Ingra al Ibirapuera Park, il piu grande parco urbano di Sao Paulo. E’ veramente grande. Quando arriviamo verso le 10 ci sono poche persone, quando ce ne andiamo alle 12 non c’e’ neanche spazio per camminare. Ci sono ciclisti, corridori, podisti, persone che camminano, bambini, persone che fanno skateboard. Agli incroci ti devi guardare dalle bici, da quelli che fanno skate e da quelli che corrono. Troppo stress! Torniamo a casa e dopo aver chiacchierato con Ingra e suo marito vado alle 2pm a un incontro Couchsurfing dove suonano samba dal vivo. Il gruppo Cs di Sao Paulo e’ molto carino: ci sono sia viaggiatori, sia persone che vivono a Sao Paulo (Brasiliani e non). C’e’ un ragazzo che balla molto bene samba fra i CS. Gli chiedo come si balla e me lo spiega. Finalmente ho trovato chi mi mostra i passi base. Nonostante cio’ samba e’ troppo veloce per seguirla. Mi sto divertendo ma si fanno le 5.30pm e alle 8pm ho il mio bus per le cascate di Foz di Iguacu. Che triste ma devo andare. Vado a prendere il bagaglio da Ingra e corro alla stazione Tiete.

30 Gennaio

Arrivo a Foz do Iguacu. Foz ha un terminal per gli autobus fuori dal paese e bisogna prendere un altro onibus (autobus in portoghese) per il centro. Foz e’ abbastanza grande (piu di 100mila abitanti). I bus come in tutto il brasil hanno una tariffa fissa. Sia che fai 1 fermata o ne fai 100 paghi lo stesso. Si paga all’autista (in questo caso 2.65R$) oppure ad un bigliettaio se presente nell’autobus e si entra sempre dalla porta davanti. Qui non si puo’ nn pagare il biglietto anche se il fatto di pagare al momento rallenta e di molto. Non esistono biglietti giornalieri; si paga a consumo. Cerco un ostello vicino al terminal locale di Foz do Iguacu. Guardo su google maps e mi dice che c’e’ un ostello con buone referenze a 400m .Vado all’ostello Katerina House e la tipa alla reception mi mostra la stanza. La stanza non e’ male ma mi dice che costa 40 R$. Non poco per Foz. Cmq voglio andare a vedere le cascate lato brasiliano e accetto. Non ho voglia di cercarne un altro anche se mi ricordavo di averlo visto su hostelworld a 35R$. Lascio i bagagli e parto alla volta del parco di Foz lato brasile. Una mezz’oretta abbondante di autobus (sempre dal terminal locale anche se poi scopriro’ che in realta’ passa pure di fronte l’ostello Katerina House) e sono alle cascate. Il biglietto e’ 40R$ per cittadini adulti e si può pagare pure con carta di credito. Sconti sono previsti per i brasiliani e per i cittadini del Mercosur (Paraguay, Argentina e Venezuela). All’interno del parco un pullman a 2 piani ti porta alle cascate. Fa un caldo boia (35 gradi). Come consigliato dalla lonely planet scendo, come tutti alla passeggiata per visitare le cascate. La prima vista della cascata e’ deludente: poca acqua. Cammino 200 metri e mi rendo conto che quella era una cascata secondaria e che le cascate da fotografare sono alcune centinaia di metri piu’avanti. Non mi dilungo su questa parte (le foto parlano da sole) ma dico solamente che la parte brasiliana ha il suo fascino (da una visione d’insieme) ma forse manca di passeggiate individuali presenti invece in quella argentina. Il percorso a piedi e’ solo 1200 metri di cui gli ultimi 600metri molto suggestivi ma si ci mette solo un paio di ore prendendosela comoda. Mi informo se ci sono passeggiate a piedi per vedere la foresta tropicale che avvolge il parco ma sono tutte a pagamento. Non ci sono percorsi da poter fare in autonomia. Che peccato! Torno in ostello. Cena a base di carne in una churrascheira li vicino (solo 20R$ piu drink cerveza 8R$ e puoi mangiare carne arrostita di fronte a te).

31 Gennaio

Mi sveglio presto7.20am. Devo andare dal lato argentino. Faccio una buona colazione all’ostello prendo l’autobus per Puerto do Iguacu lato argentino intorno alle 8.30am (parte ogni 15 minuti anche se non ci sono orari prestabiliti-fa avanti ed indietro dal lato argentino). Costa 4R$ o 8ARS. In realta’ poi scopriro che il cambio ufficiale e’ 1R$=2,5ARS. Alla dogana col brasile l’autista dice che non c’e’ bisogno di scendere se si torna in Brasile in giornata. Se si ci ferma, l’autobus non vi aspetta e bisogna aspettare il successivo. Alla fermata al confine argentino invece tutti devono scendere incluso l’autista che deve mostare la carta d’identita’ agli impiegati della dogana argentina. Il tutto molto veloce. Un timbro in piu’ nel passaporto in pochi secondi. Arrivato a Puerto Iguazu bisogna prendere un altro bus per arrivare alle cascate (costo 10 Argentinian pesos per 20 minuti di tragitto). Sono le 11am brasiliane (10am argentine-c’e’ un ora di fuso orario credo solo in estate) quando sono alla biglietteria delle cascate del Parque di Iguazu argentino. Il biglietto costa 100Ars ma non accettano carte di credito. Non ci sono uffici di cambi ufficiali nelle vicinanze e un negozietto che vende bibite mi scambia 50Rs per 100Ars. Un guadagno di ben 25Ars per lui ma non ho voglia di sbattermi a cercare un Atm, ma voglio iniziare a visitare il parco perche’ inizia a far caldo. Inizio da percorso superiore, poi vado a quello inferiore. Ritornando farei l’opposto in modo tale da prendere la barca che porta all’Isla di San Martin quando ancora non e’ arrivata la folla. Entrambi i percorsi permettono di ammirare differenti cascate. Infatti le cascate di Foz non sono un blocco unico di cascate ma sono formate da 190 cascate (piu o meno grandi e spettacolari). All’ Isla di San Martin si puo fare il bagno anche nel fiume a qualche centinaio di metri di distanza. Con 120Rs si puo anche fare il battesimo di fuoco con le cascate -un motoscafo iperpotente ti porta sotto le cascate e praticamente ti bagni tutto. Ti danno una busta dove poter mettere tutto quello che vuoi che non si bagni. Io non lo faccio perche’ c’e’ una fila lunga e poi non mi va di spendere 30 o 40 euro per 15 minuti: sara’ iperadrenalinico, ma tu onn fai altro che stare seduto dentro un motoscafo. Il bagno a Isla di San Martin e’ rilassante col caldo che fa. Peccato che si puo nuotare solo per 10mq (la zone e’ delimitata da boe e corde). Appena superi le boe il bagnino ti richiama. Per visitare il percorso inferiore ci vogliono 2 ore abbondanti, per quello superiore un oretta max. Entrambi fortemente consigliati come il percorso col trenino che porta al catarrata del Diablo dove si puo vedere una gigantesca cascata da sopra. Cmq si e’ cosi vicini alla cascata che schizzi d’acqua arrivano in continuazione e si ci bagna tutti lo stesso. Rinfrescante col caldo che fa. Sono le 3pm ora argentine (4pm in brasile) e decido di farmi la passeggiata di 7km nella foresta tropicale che si conclude con la vista di una piccola cascata e di un lago naturale. Speravo nella passeggiata di vedere animali ma vedono solo un iguana (ne avevo gia viste tante all’isla di San Martin) e delle formiche particolarmente grandi. No Tucani o altri animali tropicali. Magari si nascondono all’uomo. Finisco la passeggiata che sono le 6pm; torno a Puerto Iguacu dove compro 3 bottiglie di vino da regalare alla mia amica (il vino in Brasile e’ costossimo: la bottiglia piu’ scarsa di vino costa 13Rs al supermercato in Brasile). Torno a Foz do Iguagu dove avevo prenotato una notte sola e chiedo all’ostello Katerina House se mi praticava il prezzo di Hostelworld (35Rs) per la seconda notte. Il proprietario dice che quel prezzo e’ valido solo via internet. Io penso che sia stupido: il 10% deve pure darlo ad hostelworld per la gestione della prenotazione. Mi connetto ad internet col cellulare con l’intenzione di prenotare e vedo che a 300metri viene indicato un altro ostello con buone review per 28Rs. Ci vado e vedo la camera che ha pure l’aria condizionata. In camera c’e’ un australiano che sta iniziando il giro del mondo. Ha lasciato il lavoro e pianifica di viaggiare per i prox 3 anni e lavorare in Ong per finanziarsi il viaggio. Decido di dormire li quella notte.

1 Febbraio

Buona colazione in ostello e poi prendo il bus da Foz de Iguacu alle 12. Ci vogliono 23 ore ma e’ in promozione e costa solo 120R$. Lavoro un po’ col pc fino a quando la batteria non si scarica. Il prossimo viaggio che faccio mi compro un laptop da 10’’ leggero e con lunga batteria (cosi posso scrivere il diario di viaggio al volo).

2 Febbraio

Arrivo alle 12 dopo 24 ore con un paio di lunghe fermate: alla fine non e’ stata cosi dura. Di pomeriggio mi metto d’accordo per andare a mare ad Ipanema (blocco 10). Stiamo un po’ di ore: c’e’ una ragazza inglese che viaggia da 9 mesi per centro e sud america, una ragazza brasiliana (l’host della inglese) e un ragazzo portoghese (che nonostante abbia 25 anni ha viaggiato tantissimo e parla benissimo inglese e pure francese, spagnolo e un po’ di italiano). Mi prendo il solito cocco (4R$ ) sulla spiaggia. Peccato che qui ti fanno un buco nel cocco e tu bevi solo il liquido interno ma non puoi mangiare la parte bianca. Che peccato! Aspettiamo il tramonto, bellissimo e ci diamo appuntamento per il CS meeting del giovedì a Rio piu’ tardi. Lì incontrero’ un po’ di persone che avevo visto la prima settimana e un gruppo di 3 italiani che lavora in Tim brazil in trasferta. Bello stare a Rio in trasferta.

3 Febbraio

Mi sento con un brasiliano di Couchsurfing. Va al giardino botanico alle 10. Troppo presto per me. Gli dico che lo raggiungero’ verso le 12. Ma col traffico brasiliano arrivo alle 13. Il biglietto per il giardino botanico di Rio costa solo 6R$ che per i prezzi della citta’ carioca e’ niente. Entro e scopro che c’e’ una guida gratuita con la macchina elettrica attraverso il parco. E’ una grande idea. Essendo da solo non trovo difficoltà a trovare un posto. Mando un sms al Cs brasiliano e gli do appuntamento dopo 45 min al termine della visita. Vediamo piante tropicali, una piccola scimmiotta, orchidee, un giardino giapponese e differenti piante tra cui quelle carnivore. Io sto ancora a dormire all’in piedi. Il caldo e la stanchezza si fanno sentire. Rimpiango quando ero a Paraty a trastullarmi. Finisce il tour e mi incontro con il CS brasiliano e altri 2 CS: una australiana 30enne carina e un francese che lavora a Dublino e che e’ in viaggio lavoro/vacanza (un periodo di lavoro seguito da alcuni giorni di ferie- voglio trovarmi questo tipo di lavoro-). Pranziamo insieme alla caffetteria all’aperto. Io prendo solo da bere (aqua di coco e tea – in brasiliano si dice cha-) perche’ la mattina mi sono gia’ mangiato 2 pezzi di rosticceria (salteros).

Il brasiliano mi dice che ha un appuntamento con una altra CSer in centro per farci visitare un po’ il centro. Io volevo andare a giocare a volleyball con altri CSer ma visto che la compagnia e’ piacevole cambio piano. Prendiamo il bus e poi la metro e scendiamo alla stazione metro Uruguaiana. Ci incontriamo con la CSer che ci porta al museo del banco do Brazil che ora e’ un centro culturale ed ha un paio di esibizioni- una sulle monete, un’altra piu piccola su strumenti usati in una banca 50 anni fa – c’era uno strumento come la macchina da scrivere che faceva le somme – non so come funzioni ma andava collegato all’energia elettrica. Poi andiamo in giro in altri edifici costruiti un paio di centinaia di anni fa dai portoghesi. Niente di eccezionale: noi europei abbiamo palazzi molto piu’ belli. L’unica cosa che mi fa impazzire e’ vedere degli ascensori antichi con una persona addetta a aprire-chiudere la cancellata in ferro e fare partire l’ascensore. Infine andiamo alla confetteria Colombo che dicono sia anche recensita dalla lonely planet. Ci sono differenti tipi di dolce e l’ambiente e’ elegante ma un po’decadente. Ci sediamo sopra (salendo con questi ascensori antichi). L’ambiente e’ piu’ bello sopra: ci sediamo ad un tavolo rotondo per 6 persone con una bella tovaglia. Ci portano le posate ed ordiniamo differenti tipi di dolce che condivideremo e poi un succo di frutta fresca. Ce ne usciamo con 13RS a testa che non e’ male ma neanche pochissimo.

Torno a casa e mi preparo per la mia ultima sera a Rio. Leggo che nel gruppo Rio di CSing c’e’ un bloco dall’altra parte della citta’(zona Nord- quella piu degradata e dove si trovano piu’ favelas). Il bloco non e’ altro che una parata carnevalesca dove suonano samba e si balla. I carioca amano divertirsi e a forza di cerveza e caipirinha si divertono parecchio.

Sfortunatamente l’autista dell’autobus mi porta a un’altra piazza e andare all’appuntamento significa prendere un altro bus ma non so il numero e cosi decido di andare a Lapa dove il venerdi sera c’e’ sempre casino – si balla samba nella strada, si beve, si fa amicizia. Arrivo a Lapa e vado nell’ostello del ragazzo che avevo conosciuto all’inizio del viaggio. Incontro una ragazza danese che e’ in viaggio col ragazzo francese che fanno un giro di 6 mesi in sud america. Loro lavorano a Dahab in Egitto. Lui fa il diving instructor e lei aiuta a gestire un piccolo hotel (conosce i proprietari che sono danesi).

Dopo un po’ di chiacchiera, scendo e come sempre il venerdi hanno cominciato a suonare samba dal vivo e tutti ballano. Alcune ragazze ballano samba benissimo. Fantastico vederle ballare. Incontro altri CS successivamente alla selaron stairs (normalmente 2 minuti a piedi dagli archi, ma col casino che c’e’ bisogna camminare incolonnati e spingersi a vicenda… ce ne metto una quindicina). Sulle scale c’e’ anche un gruppo che suona samba. Si balla e si chiacchiera e si beve tanto (3R$ per una lattina 33cl di birra e 5R$ per una caipirinha preparata di fronte a te). Mi intrattengo lì a chiacchierare fino alle 5 (e’ l’ultima notte) e poi prendo un taxi che con 10 R$ mi porta a Flamenco, dove vivo.

4 Febbraio

Mi sveglio tardi e vado a farmi l’ultimo bagno a Copacabana. L’acqua e’ fredda: piu fredda del solito e ci sono i cavalloni come al solito. Compro un Kanga come regalo/ forse me lo tengo io perche lo trovo piu utile delle asciugamano per sedersi ed e’ pure piu leggero da trasportare. Tanto col caldo che fa in 2 minuti sei asciutto. Torno a casa, preparo la valigia e addio Brasil. In Italia sta a nevicare e io qui ho la minima di 25 gradi.

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