Una settimana a Bayahibe

Conoscete Bayahibe? Un villaggio di pescatori diventato località turistica grazie al suo mare cristallino e al clima tropicale tipico dei Caraibi
Scritto da: cla4902
una settimana a bayahibe
Partenza il: 10/02/2018
Ritorno il: 18/02/2018
Viaggiatori: 6
Spesa: 2000 €
Atterriamo all’aeroporto di Las Americas e dopo un’ora e mezza siamo arrivati al nostro villaggio, il Viva Wyndham Dominicus Beach.

Giorno 1

Dopo tante ore di volo finalmente lasciamo i nostri bagagli in camera, ci riposiamo qualche minuto, facciamo un giro per prendere confidenza con il villaggio ed è già ora di cena, purtroppo il tempo non è dei migliori, infatti il cielo ci accoglie con la pioggia, e così sarà anche per gli altri giorni a venire (almeno 1-2 ore al giorno di pioggia alternate a sole a catinelle).

Giorni 2-3

Pioggia a parte, riusciamo a goderci qualche attimo di relax nella bellissima spiaggia antistante all’albergo, quando esce il sole picchia tantissimo. Fortunatamente al Viva Dominicus non ci si annoia mai, gli animatori offrono svariate attività, a partire dal mattino e fino a sera tardi. È un villaggio all inclusive dove si può bere e mangiare praticamente a qualsiasi ora del giorno e della notte. C’è perfino una pizzeria aperta dalle h 19 fino alle h 7 del mattino, considerato che siamo all’estero la pizza è del tutto rispettabile. Ci sono inoltre dei ristoranti (oltre quello a buffet) inclusi nel prezzo ma che comunque vanno prenotati con anticipo, noi ad esempio prenotiamo subito il ristorante messicano e quello mediterraneo (La Roca). Fuori dal villaggio è pieno di negozietti dove vendono souvenir, tele dipinte a mano davvero stupende, c’è persino un mini market. I dominicani sono molto rispettosi dei turisti, se ti incontrano per strada ti chiedono di entrare nel loro negozio ma non ti stanno addosso (come purtroppo accade in altri paesi), quindi non abbiate paura ad esplorare i dintorni. Qui fuori c’è anche Mariposa Tours che propone delle bellissime escursioni. Poiché i proprietari sono italiani e le recensioni sono più che positive, prenotiamo con loro due escursioni: Saona Canto de la Playa e Safari Adventure. Potete pagare le escursioni sia in Euro che in Pesos Dominicani. (1€ sono circa 60 pesos) Tornando in albergo, prima di cena, purtroppo Giada e Serena cominciano ad accusare i primi segnali di malessere: influenza intestinale che poi avrò anch’io per tutto il resto della settimana…

Giorno 4

Oggi abbiamo la prima escursione all’isola di Saona, nonostante il mal di pancia, butto giù due imodium e decido di godermi la giornata al mare, non sono venuta fin qui per stare chiusa tutto il tempo nel villaggio. Anche oggi pioggia e sole si rincorrono, partiamo al mattino presto con la barca veloce e arriviamo alle piscine naturali. Avendo appena finito di piovere ed essendo uscito il sole riusciamo a vedere un bellissimo arcobaleno su questo mare stupendo. Passiamo vicino alle mangrovie dove l’oceano Atlantico si immette nel mare dei Caraibi e finalmente arriviamo a Canto de la Playa, l’ultima spiaggia dell’isola di Saona dove fortunatamente non arrivano le escursioni dei villaggi turistici. Dopo qualche ora di relax ci spostiamo (sempre con la barca) verso Mano Juan, il villaggio dei pescatori dove visitiamo la casa della tartaruga, purtroppo le uova non si sono ancora schiuse, comunque ci spiegano il loro progetto di salvaguardia delle tartarughe. Passiamo infine per il mercatino e poi finalmente pranziamo. Dopo pranzo torniamo verso l’albergo e facciamo la seconda tappa alle piscine naturali, finalmente il sole ha spazzato via la pioggia e riusciamo a goderci per bene il mare. Qui ci fermiamo a ballare e bere in mare, una vera goduria.

Giorno 5

Oggi solo relax in spiaggia, domani ci attende una nuova escursione.

Giorno 6

Partiamo al mattino presto con due camioncini verso l’interno del paese. La nostra guida ci mostra l’unica rete ferroviaria del paese, costruita appositamente e unicamente per trasportare la canna da zucchero dalle piantagioni all’interno dello stabilimento, non per il trasporto di passeggeri. Assaggiamo la canna da zucchero appena tagliata. Ci fermiamo in un villaggio molto povero dove lasciamo biscotti, penne, quaderni ecc. Non riusciamo a visitare la scuola perché oggi è chiusa. La tappa successiva è una fabbrica di tabacco dove ci spiegano passo dopo passo come si creano i sigari. Al termine della spiegazione, si possono acquistare i sigari e ce ne danno uno gratis da fumare. Non siamo fumatori, ma all’assaggio si capisce subito che non si tratta di un prodotto chimico ma del tutto naturale. Ci spostiamo per visitare il mercato di Higuey, qui la carne è esposta appesa al sole o direttamente sui banchetti, l’igiene scarseggia ed è difficile per noi deboli di stomaco sopportare la vista dei pezzi di carne ma soprattutto dell’odore del sangue. Per fortuna ci risparmiano la visita al mercato del pesce. Comunque è sempre bello conoscere le culture altrui. Riprendiamo il camioncino e ci spostiamo in un ranch dove ci fanno assaggiare alcuni prodotti tipici, come il frutto del cacao, marmellata di passion fruit ecc.

Arriviamo finalmente sul Rio Chavon e saliamo su una zattera di legno molto bella.

Questo fiume era usato in passato dai pirati per nascondere i tesori e nel periodo coloniale per trasportare la legna.

Qui hanno girato alcune scene di Apocalypse Now, Rambo, Anaconda e Jurassic Park.

Ci fermiamo a mangiare la tipica comida dominicana in un Ranch dove si possono ammirare farfalle, colibrì e altri piccoli animali.

Riprendiamo la zattera e facciamo una piccola sosta dove ci si può tuffare nel fiume grazie ad una liana (proprio in stile Tarzan), tranquilli non ci sono piragna né coccodrilli.

Giorno 7-8

Gli ultimi due giorni li passiamo in totale relax in spiaggia.

Che dire della Repubblica Dominicana… è un paese medio-povero, sicuramente non ai livelli di Haiti (con il quale condividono la metà dell’isola). I suoi abitanti sono delle persone estremamente solari e positive, accoglienti nei confronti dei turisti. È un paese dove avresti voglia sicuramente di ritornare. Per vedere alcune delle mie foto puoi visitare il mio blog: https://iloveviaggi.blogspot.com/2018/04/bayahibe-repubblica-dominicana-febbraio.html o puoi seguirmi sulla la mia pagina instagram: @iloveviaggi



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