Bayahibe, a tutta vitamina R

Lunedì 25 febbraio 2008 Partenza di buon’ora, alle 5.45 siamo già in viaggio verso l’aeroporto di Bologna da dove partirà il nostro charter Blue Panorama, destinazione La Romana. Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio Park to Fly (10 minuti dall’aeroporto, in località Calderara di Reno) ed aver sbrigato le veloci pratiche di...
Scritto da: madeinflorence
bayahibe, a tutta vitamina r
Partenza il: 25/02/2008
Ritorno il: 04/03/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Lunedì 25 febbraio 2008 Partenza di buon’ora, alle 5.45 siamo già in viaggio verso l’aeroporto di Bologna da dove partirà il nostro charter Blue Panorama, destinazione La Romana. Dopo aver lasciato la macchina al parcheggio Park to Fly (10 minuti dall’aeroporto, in località Calderara di Reno) ed aver sbrigato le veloci pratiche di accettazione (consiglio vivamente questo parcheggio: ottimo servizio, velocità nei trasferimenti, onestà dei prezzi…Ci hanno fatto pagare anche un giorno in meno del previsto!) raggiungiamo con il bus navetta l’aeroporto. Dopo le consuete pratiche del check-in siamo decollati puntuali in direzione Roma Fiumicino, per poi raggiungere l’agognata meta caraibica. Dopo dieci ore di volo tutto sommato positive, con ottima assistenza del personale di bordo, 2 film proiettati e 4 momenti di ristorazione (tra spuntini e pranzi) atterriamo a La Romana dove prendiamo posto sul pullman che ci porterà al nostro villaggio. Appena usciti dall’aeroporto vi sono numerosi dominicani che si propongono come facchini, con notevole disinvoltura e compiacenza, per trasportare e caricare le vostre valigie sul pullman di pertinenza…Dopo aver portato le valigie e scambiato due chiacchiere chiedono la mancia…Quindi se non desiderate iniziare subito a sganciare soldi vi consiglio vivamente di portarveli da soli i bagagli!!! Dopo un breve tragitto (10 minuti circa) arriviamo al villaggio che ci avrebbe ospitato per 7 giorni, il Viva Dominicus Beach che insieme al Palace forma un unico grande complesso adagiato sulla spiaggia di Bayahibe. Accolti da un cocktail di benvenuto nel grande atrio della reception, dopo aver sbrigato le velocissime pratiche di accettazione e dopo aver indossato il fatidico braccialetto arancione che ci accompagnerà per tutta la vacanza, siamo accompagnati alla nostra camera (tipo standard). Dopo un’abbondante cena al ristorante a buffet e un breve giro perlustrativo del villaggio (con tanto di cartina per non perdersi!) decidiamo che è giunta l’ora di andare a letto, ormai cotti come cetrioli e desiderosi di essere in forma il giorno seguente. Martedì 26 Febbraio 2008 La giornata inizia con il ritiro degli asciugamani da mare (il servizio è gratuito…Ogni giorno con una tessera si ritira l’asciugamano per poi riconsegnarlo entro le 18.00) e il primo contatto con la spiaggia …Sabbia fine, palme ovunque, un mare turchese e un cielo terso ci circondano…Attoniti ci guardiamo intorno inebetiti dalla gioia e scegliamo due sdraio dove stendere gli asciugamani…Finalmente siamo su una spiaggia caraibica al caldo, mentre in Italia fa freddo e piove…Come godo! L’accesso alla spiaggia è libero ed incondizionato…Ognuno va dove vuole (ad eccezione di una zona appartata riservata ai clienti del Palace) e chi prima arriva meglio alloggia! La scelta di occupare le sdraio e poi andare a fare colazione infatti si rileva vincente…Questa sarà la tattica usata per tutta la vacanza…Con l’entusiasmo alle stelle decidiamo che è il momento di mettere qualcosa sullo stomaco e diamo vita ad una colazione abbondante a base di…Tutto!! Nel ristorante a buffet dove viene servita la colazione l’abbondanza e la varietà di cibo non mancano…Il sottoscritto, tanto per iniziare bene la giornata, non si fa mancare un po’ di banana fritta da accompagnare con ottimi succhi di frutta…Il braccialetto che viene fatto indossare all’ingresso consente di avere un trattamento all inclusive per tutta la durata del soggiorno senza limitazioni né di quantità né di varietà…Questo per i partecipanti del viaggio si rivelerà a tratti devastante sia per il fisico che per la lucidità mentale…Considerate che l’accesso agli snack pomeridiani (nemmeno si mangiasse poco a pranzo!) a base di pizza e hot dog e il via vai continuo dai bar dove servono ottimi cocktail analcolici ma anche alcolici è stato continuo…A questi si aggiungono i pasti canonici durante i quali certamente non ci siamo riguardati, schekerate il tutto…E voilà ecco presi un paio di chili in 7 giorni come se fossero acqua! Era il minimo… La giornata trascorre a tutto relax, un misto di bagni di sole e in mare, a scattare foto e ripetere “non mi sembra vero”. Per quanto riguarda l’alloggio, la nostra camera era in prossimità del mare ma, devo ammettere, che non era proprio il massimo sia per dimensioni che per qualità…Ma per quanto si sta in camera in questo tipo di vacanze va più che bene, la pulizia non manca, a disposizione c’è anche la tv (con rai international per chi vuole stabilire un legame con l’Italia) e una cassaforte…Se le camere sono modeste (anche l’interno dei bungalow vista mare per cui si paga un sovrapprezzo ci hanno riferito essere tanto belli fuori quanto modesti all’interno) altrettanto non si può dire per il resto del resort…Una vera meraviglia, curato nel dettaglio e piacevole da vivere…Piscine, bar, ristoranti (messicano, italiano, asiatico, internazionale, ecc..), cento diving, spazio giochi per i più piccoli, campi da tennis e da calcio rendono l’atmosfera veramente affascinante. Una animazione gestita da giovani ragazzi/e dominicani allieta le giornate del villaggio, senza essere però eccessivamente invadente od oppressiva…Chi vuole partecipare alle lezioni gratuite di merengue, alle gare di bocce, ai tornei di calcio, alla tombola ecc.. Lo fa, altrimenti potete fare come noi…A baco sdraiati tranquillamente sulla spiaggia senza fare né pensare a nulla!!! Appuntamento fisso (ad eccezione delle prime due sere quando i colpi di sonno hanno fatto da padroni) nel dopo cena sono state le serate organizzate dai ragazzi dell’animazione che prevedevano inizialmente la messa in scena di un musical nel teatro del villaggio, per poi spostare la movida notturna nella placita (vero punto di riferimento e centro nevralgico del resort), la piazzetta principale dotata di bar dove con musica caraibica e non si dava il via alle danze che, intorno alle1.30, si spostavano nella discoteca al chiuso del villaggio.

La musica è la prima costante di una vacanza nella Repubblica Domenicana…Ovunque la musica risuona e ti accompagna durante il giorno con mio enorme gradimento…È bene precisare che per chi durante il giorno vuole godersi il silenzio è sufficiente evitare di sdraiarsi al mare nella parte centrale della spiaggia, preferendo le estremità destra o sinistra dell’arenile caratterizzate da una tranquillità sicuramente maggiore.

Mercoledì 27 Febbraio 2008 Giornata dedicata alla prima escursione (costo 64 USD): meta scelta l’isola di Saona, vero e proprio paradiso nel mare dei caraibi. Partenza con la lancia in compagnia della guida Jordy e del capitano alle ore 9.00, a tutta velocità si costeggia la costa navigando davanti alla spiaggia di Las Palmidas, parco naturale di splendida bellezza, che fa da sfondo a numerosi calendari che vedono protagoniste, in abiti succinti, molte delle bellezze nostrane. Tappa obbligata sono le “piscine naturali”, una zona con acqua relativamente bassa (si tocca) e trasparente dove vivono delle stelle marine stupende, di dimensioni notevoli, con le quali è possibile scattare delle foto sorreggendole delicatamente in mano. Sull’isola di Saona si trascorrono circa 3 ore cullandosi tra le onde di un mare favoloso o distesi sulle amache, all’ombra di palme flessuose come nei classici desktop per pc. E’ qui a Saona che è comparsa prepotentemente la seconda costante del viaggio: la famosa “vitamina R”, il RUM. Nella Repubblica Dominicana, anche nell’isolina più sperduta o nel villaggino minuscolo sulla cima della montagna, non manca mai il bar che serve rum schietto o miscelato con coca cola (cuba libre)…Durante le escursioni vige lo stesso trattamento all inclusive del villaggio, per cui la consumazione di cibo e bevande non ha limitazioni. E mentre siete rilassati, sdraiati all’ombra di una palma, cosa c’è di meglio che sorseggiare un cuba? E mentre distesi sulla battigia vi lasciate bagnare da un mare cristallino perché non gustare un altro cuba? E durante le chiacchiere con gli amici dominicani del bar perché non bagnare l’ugola con dell’ottimo rum e cola? Capirete come mai quando verso le ore 12.00 sono salito nuovamente sulla lancia per raggiungere un’altra zona dell’isola ero parecchio, ma parecchio allegro…Dopo un salutare pasto consumato nell’unico villaggio dell’isola di Saona, ripartiamo con la lancia in direzione dell’albergo senza prima aver partecipato al cosiddetto “battesimo domenicano”. Questo speciale rituale al quale il turista si deve sottoporre consiste in scendere in mare, in una zona con acqua bassa, e tutti col bicchiere in mano pieno di rum si ripete, in spagnolo, una filastrocca dettata dalla guida per finire con due parole, diverse solo per la vocale finale, che vanno ripetute una alzando il bicchiere l’altra abbassandolo. Chi sbaglia paga penitenza…Ovvero si avvicina alla barca da dove la guida ti versa dalla bottiglia nella bocca aperta un quantitativo industriale di rum. Capirete il perché (e mi perdonerete) le due parole proprio non me le ricordo. Al rientro festa con l’animazione sulla spiaggia, “stile Ibiza”, aspettando al ritmo di musica il tramonto.

Giovedì 28 Febbraio 2008 Giornata di relax in spiaggia con curioso incontro con l’iguana che vive nel villaggio, naturalmente innocua e ben disposta a farsi fotografare. Dato che il villaggio era frequentato per il 70% da italiani non abbiamo faticato a fare conoscenza e a scambiare due chiacchiere in ogni momento della giornata. Due piccoli suggerimenti: per la corrente è necessario dotarsi della presa di tipo americano a lamelle. E’ in vendita, a prezzo irrisorio, anche nei negozi all’interno del resort. Noi non abbiamo avuto problemi a ricaricare cellulari e macchine fotografiche ma ho saputo di alcuni cellulari Nokia che hanno fatto storie. Per quanto riguarda i ristoranti interni al Viva Dominicus alcuni aprono solo la sera e necessitano di prenotazione. Se desiderate provarli sappiate che è necessario mettersi in coda presso il guest service intorno alle 8.00 perché i posti sono limitati e la richiesta è tanta. Io sono riuscito a prenotare solo per una sera, ma se avete pazienza e fortuna…

Venerdì 29 Febbraio 2008 Eccoci alla seconda escursione della vacanza, denominata “Catalina Vip”. Premetto che non ve la consiglio, il costo è alto (98 USD) e non è completamente soddisfacente. In breve il programma prevede: navigazione sul fiume Rio Chavon, dove sono stati girati film come “Apocalipse now”, “Anaconda”, “Rambo 2”. La particolarità è che la navigazione si fa con un mezzo anfibio dotato di ruote che prima si sposta sulla terra ferma e poi, con un grande fracasso, entra in acqua azionando l’elica. Seconda tappa, veramente notevole, è l’isola di Catalina raggiunta dopo mezz’ora di navigazione con partenza dal porto de La Romana. L’isola è disabitata e, come Saona, è un vero paradiso. Gratuitamente sono stati forniti sull’isola pinne, maschere e del mangime da dare ai pesci che nuotano vicino a riva…Un vero spettacolo nuotare tra pesci di mille colori e forme che ti seguono come cagnolini docili…La barriera corallina è invece, sia a Catalina che a Sona che di fronte al nostro villaggio, praticamente inesistente. Da standing ovation sono state le aragoste, cucinate sulla griglia, che hanno allietato il nostro pasto sull’isola prima della partenza per quello che è chiamato il paesino medievale di Alto Chavon. In realtà di medievale non ha niente, poiché la sua costruzione (ad opera degli americani) risale a tempi recenti ed è consacrato a luogo di villeggiatura e shopping delle più grandi star internazionali che fanno tappa nella Repubblica Dominicana. Sabato 1 Marzo – Lunedì 3 Marzo Giornate di puro relax, se si escludono alcune “faticosissime” nuotate e partite di bocce sulla spiaggia, mescolate ad un po’ di shopping nei negozietti appena fuori del villaggio. Prodotti tipici del luogo sono i sigari, il rum (il migliore è il Brudigal) e i tipici quadri dai colori sgargianti. E’ consigliabile pagare in dollari americani anche se l’euro è accettato ovunque, anche dai venditori ambulanti, ma il cambio mi è sembrato spesso più sfavorevole. I venditori dominicani sono piuttosto invadenti ed ossessivi, cercano ad ogni costo, parlando un italiano più che fluente, di convincerti ad entrare nei loro negozietti o nei loro bazar. Ci vuole un po’ di fermezza, unita ad un sorriso gentile, per far capire loro di non essere intenzionati a comprare niente. Il volo di ritorno ha subito un ritardo, rispetto all’orario previsto, di circa 1 ora e 20 minuti, prontamente comunicato la mattina stessa della partenza. Martedì 4 Marzo 2008 Dopo una notte in volo, trascorsa assai tranquillamente, siamo atterrati a Bologna dove con nostro grande dispiacere si è conclusa questa favolosa vacanza che difficilmente scorderemo. Beh che dire…Vi consigliamo vivamente di andare nella Repubblica Dominicana (e al Viva Dominicus Beach) per la bellezza dei panorami, per la tranquillità e allo stesso tempo dinamismo che si respira, per il sole caliente, per i tramonti sulla spiaggia e per il fantastico mare caraibico…Se non vi basta allora…Buona “vitamina R” a tutti!



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