Mamma, vado a Venezia

Dopo essere stata in Finlandia perseguitata da mamma (vedi racconto), sono stata nella Rep. Ceca, ma le ho detto che andavo a Venezia con colleghi ad un congresso. Lo so, mentire è sbagliatissimo, ed infatti al ritorno le ho detto la verità: non lo faccio più! Eravamo un gruppo di evangelici + un non credente(perciò ancora + indegna la...
Scritto da: Cinzia Bucci 1
mamma, vado a venezia
Partenza il: 25/06/2004
Ritorno il: 02/07/2004
Viaggiatori: in gruppo
Dopo essere stata in Finlandia perseguitata da mamma (vedi racconto), sono stata nella Rep. Ceca, ma le ho detto che andavo a Venezia con colleghi ad un congresso. Lo so, mentire è sbagliatissimo, ed infatti al ritorno le ho detto la verità: non lo faccio più! Eravamo un gruppo di evangelici + un non credente(perciò ancora + indegna la bugia!!!), ma io ero con il mio ragazzo e mia madre non vuole che stia con lui, di qui tutti i problemi. Io(Cinzia) sono partita da casa mia alle 5 di mattina, servendomi dell’autobus perchè il mio ragazzo(Enzo) doveva andare a prendere altri. Alcuni sono venuti con mezzi di fortuna e per le 06:30 eravamo tutti all’aeroporto di Napoli(dove abitiamo) per prendere l’aereo: 6 in tutto. La settima persona(Anna) ci avrebbe raggiunto a Venezia dove facevamo scalo per dirigerci a Praga. Avendo a disposizione una giornata a Venezia abbiamo girato un po’, anche se io, essendo in un periodo di crisi con il mio boy, non riuscivo a godermi niente. E sì, perchè lui voleva venirmi a prendere con la macchina la mattina, ma non poteva, si sentiva in colpa x avermi fatto prendere l’autobus, ed io odio i sentimenti inutili, dato che il pullman avevo dovuto prenderlo comunque. Insomma, si delineano 2 gruppetti tra noi: uno costituito da 3 persone sulla quarantina(anna, Piero e Giovanna), desiderosi di vedere e fotografare il + possibile, ed uno costituito dai ventenni(Cinzia, Enzo, Daniela e Salvatore), ognuno con la sua testa ed i suoi obiettivi, non ultimo quello di una ragazza(Daniela) che tentava di fregarmi il mio boyfriend a mia insaputa!!! Ritoriamo all’aeroporto di Venezia la sera e troviamo che l’aereo avrebbe avuto un ritardo di 2 ore: avevamo già l’aspetto dei profughi! Preso l’aereo incontriamo un gruppo di friulani molto desiderosi di fare conoscenze femminili, e dato che il mio ragazzo si era seduto lontano perchè non trovava posto, immaginate le scene di gelosia dopo, perchè io e Daniela ci eravamo sedute vicino a questi.

Tutto andava storto, ma il peggio doveva ancora venire…Arrivati a Praga era notte e fortunatamente il proprietario della pensione ci è venuto a prendere e ci ha portati al tanto agognato letto. Riposo, penserete voi! E no! Perchè Enzo e Salvatore(l’amico non di chiesa, anche se dopo questi avvenimenti non so + la differenza) decidono di andare in giro per Praga, io x stanchezza declino l’invito, ma sto lì nel letto a rosicarmi lo stomaco…

La mattina dopo mostro la + completa indifferenza, lui mi chiede che cosa ho, io gli dico che mi fa soffrire troppo e che non voglio vederlo mai +. Ho saputo poi, che dopo pochi istanti c’era già Daniela che tenteva di”consolarlo”. Passiamo la giornata in giro x Praga, i 2 gruppetti separati, ed io che sto sempre peggio. Infine, in serata Enzo tenta di fare pace con me, allontanando la”piovra”Daniela, ed io ristabilisco un equilibrio psichico normale, non senza pregare Dio di non farmi impazzire. Devo dire che se non avessi avuto Lui al mio fianco avrei potuto fare tante cose stupide, ed avrei pianto molte + lacrime amare.

Il giorno seguente ci muoviamo x Ostrava, la vera meta del nostro viaggio, e lo facciamo in treno. Lui mi abbraccia, cercando di far capire a qualcun’altro la sua posizione di “innamorato”, ma l’atmosfera è tesa, perchè io non capivo ancora niente di quello che mi succedeva attorno. Sembra un romanzo giallo + che un racconto di viaggio! Ostrava era davvero bruttina come città, mentre Praga era incredibile, un posto da sogno, architettonicamente incantevole, e poi piena di turisti. Ad Ostrava vedevi grigio a volontà, tristezza, un po’ di verde nelle campagne, e cipolle e aglio a tutta forza nel cibo. Alloggiavamo in un paesino vicino la città, ed il posto in questione era grazioso, molto caratteristico, sul cucuzzolo di una montagna, quindi l’idea di uscire la sera sembrava + lontana di un miraggio. Di giorno abbiamo visitato la città, e devo dire che non c’era nulla degno di nota, abbiamo visto un museo di case antiche, ristoranti intarsiati nel legno, mi sembrava di stare nel paese di Heidi. Nonostante tutto ciò, e le pesanti incomprensioni tra me ed Enzo, le cose che non andavano, ed i tentativi di convertire Salvatore(che correva dietro a tutte le belle ragazze, e ce n’erano proprio tante…), ci siamo divertiti. Sicuramente hanno avuto anche un ruolo il gruppo di spagnoli che stavano con noi nell’albergo e con il quale dovevamo incontrarci x una conferenza. Finita la conferenza, siamo tornati a Praga per stare un giorno lì e poi fare ritorno in Italia. In tutto questo ho omesso di dire che dovevo spedire per e-mail la copia della mia tesi terminata al mio prof, altrimenti non mi laureavo +, e purtroppo dovevo ancora finire di leggere un libro in inglese che lui mi aveva dato e quindi finire di scriverla. Inoltre, non dimenticate il particolare che mia madre sapeva che io ero a Venezia e che quindi ogni volta che telefonavo mi sentivo morire x l’ennesima bugia. Ricapitolando, potevo anche finire al manicomio! Ma il peggio non era ancora venuto…

Infatti, nel treno di ritorno a Praga, vengo a sapere di tutte le magagne avvenute dietro alle mie spalle, e di come Daniela ed Enzo si erano baciati quando io gli avevo detto che non volevo più vederlo…

Immaginate un po’: mamma, tesi, prof. Arrabbiato nero perchè me ne ero andata in vacanza, corna…

Per fortuna che c’erano i + grandi che mi hanno consolata, hanno pregato con me, hanno messo le cose a posto, ed hanno detto ad Enzo di non avvicinarsi mai + a me. Io però ero a pezzi, come è facilmente intuibile: l’uomo che credevo che sarebbe stato con me x sempre mi aveva tradito, e ciò che è peggio continuava a dire che era successo perchè ci eravamo lasciati, che a me non doveva riguardare e non si sentiva minimamente pentito. Inoltre, Daniela piangeva perchè diceva di essere stata illusa e voleva essere consolata da me: pensate un po’! Ed io, che credevo ancora nella sua ingeniutà, la consolavo, incurante della mia stessa sofferenza. Verso sera di quella terribile giornata, lui è tornato sui suoi passi, io gli ho gridato + volte che mi faceva schifo, lui ha detto + volte a Daniela davanti a me che quel bacio non era significato niente, ma io temevo di scoprire altre verità. Era triste anche il fatto che di una città bella come Praga io non riuscissi a vedere niente.

Riuscivo solo a ringraziare Dio x avermi dato la possibilità di vedere la verità, proprio a me che non me la meritavo perchè a mia madre non l’avevo detta. Inoltre, il Signore mi ha fatto incontrare anche dei fratelli del posto che evangelizzavano in piazza. Insieme a loro ho pregato e cantato: come si fa a non amare Gesù, mi chedevo. Nelle avversità della vita è sempre presente, non ci lascia mai soli, perchè tutte le cose cooperano al bene di chi ama l’Eterno. Ed infatti, quel tradimento ha fatto capire a me l’importanza assoluta della verità davanti a Dio e della fedeltà in una storia(anche io dovrò essere sempre fedele ad Enzo). Enzo ha capito che la nostra storia era troppo importante proprio quando ormai mi aveva persa. Gli altri hanno capito chi fosse Daniela. Daniela ha capito(almeno spero x lei) che con l’imbroglio e l’inganno non si ottiene niente.

Conclusione, siamo tornati a Napoli, sempre via Venezia, dopo aver passato una straziante notte all’aeroporto veneto, in quanto l’aria condizionata ci stava per far morire assiderati. Una volta a Napoli, io dovevo correre dal mio prof, altri a lavoro, ci siamo salutati, tutti cambiati da questa vicenda tra me e Enzo, che ha sconvolto ognuno.

La mia storia con lui è diventata + bella di prima, ed entrambi abbiamo capito che ci amiamo davvero.

Visitate Praga: è proprio stupenda!



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