India in treno tutto fai da te

Info pratiche e consigli per un viaggio nell'India classica: in treno, si può fare!
Scritto da: sarac80
india in treno tutto fai da te
Partenza il: 05/08/2011
Ritorno il: 27/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Partenza 5/08/2011 – Ritorno 27/08/2011 Spesa esatta: 1900 € a testa, comprensivo di tutto (anche visti e vaccinazioni)

Volo: 650 €, con Jet Airways, diretto Milano-Delhi, prenotato a febbraio

Mezzi di traporto: treno e voli interni low cost

Classe treni: sempre AC2, quindi alta

Categoria alberghi: guest house e alberghi di media categoria, sempre le camere di categoria più alta, sempre con bagno e aria condizionata, spesso pagando un extra per il giorno della partenza per tenerci la camera fino all’ora di cena, visto che poi si partiva con il treno notturno. Facendo una media dei costi, siamo sui 35 € a camera a notte.

Organizzazione: tutto programmato e prenotato da casa. Visto il famoso affollamento dei treni indiani, non volevo rischiare e ho comprato tutti i biglietti 3 mesi prima (quando aprono le prenotazioni) dal sito Cleartrip.com (spesa totale per treni circa 200 € a testa). Idem per i 3 voli interni, comprati prima sui relativi siti (kingfisher e spicejet, costi circa 40€ ogni volo). Alberghi anche quelli prenotati da casa direttamente via mail, quindi senza acconti o pagamenti, ma solo sulla parola, ma non ho avuto problemi di alcun tipo. Solo la prima e l’ultima notte, entrambe a Delhi, comprati prima su expedia.

TAPPE: vi copio pari pari il programma stilato prima del viaggio 5-ago-11 Milano – partenza h 22,20 6-ago-11 Delhi – arrivo h 9,25 7-ago-11 Delhi – treno partenza h 22.25 8-ago-11 Bikaner – arrivo h 10.20 9-ago-11 Bikaner – Jaisalmer – treno non prenotabile da casa e con classi di categoria bassa, quindi viaggio fatto in taxi circa 5 ore, taxi procurato dalla guest house di bikaner 10-ago-11 Jaisalmer (cammellata con notte nel deserto) 11-ago-11 Jaisalmer 12-ago-11 Jaisalmer – Jodhpur – treno partenza h 17.15 – arrivo h 22.40 13-ago-11 Jodhpur 14-ago-11 Jodhpur – Jaipur – treno partenza h 5.55 – arrivo h 10.45 15-ago-11 Jaipur 16-ago-11 Jaipur – treno partenza h 22.30 17-ago-11 Udaipur – arrivo h 6.10 18-ago-11 Udaipur – treno partenza h 22.20 19-ago-11 Agra – arrivo h 11.00 20-ago-11 Agra – treno partenza h 21.20 21-ago-11 Varanasi – arrivo h 10.30 22-ago-11 Varanasi 23-ago-11 Varanasi – Delhi – volo spicejet 16,15 – 17,50 24-ago-11 Delhi – Amritsar – volo kingfisher 6,20 – 8,15 25-ago-11 Amritsar 26-ago-11 Amritsar – Delhi – volo kingfisher 8,40 – 10,05 27-ago-11 Delhi – Milano – partenza h 12,30 – arrivo h 18.00

HOTEL: PREMESSO CHE: – Nessun hotel faceva proprio schifo schifo, nessun incontro con animaletti schifosi, però non siamo mai andati nelle bettole. – Anche gli alberghi un po’ più belli hanno le lenzuola macchiate, lavate ma macchiate. – La pulizia nel concetto italiano del termine latita abbastanza ovunque. – Con i risciò o i tuk tuk arrivi ovunque, quindi non preoccupatevi se un albergo non è proprio in centro. DELHI: HOTEL BROADWAY. Medio, non scarso, ma nemmeno niente di che. Con annesso un buon ristorante segnalato dalle guide. Non male la posizione, a metà strada tra old e new delhi, e poco distante dalla fermata del metro airport express, che in 20 minuti ti porta in aeroporto. BIKANER: HOTEL PADMINI NIWAS. Lo sconsiglio. L’hotel più economico di quelli scelti, e si vedeva. Carino solo il giardino, la piscina era sporca, il ristorante un buco caldissimo, e la camera veramente deprimente. Anche il personale molto giù di tono. Insomma, un po’ squallidino. JAISALMER: HOTEL SHAHI PALACE. Lo consiglio. Molto carino l’ambiente, anche la camera. Noi avevamo quella più cara, con vista sul forte. Occhio alle altre perché ne ho adocchiate alcune senza finestre, quindi informatevi. Io avevo più volte specificato nelle mail di prenotazione che volevo assolutamente una camera nello shahi palace, e non in una delle altre loro haveli, che da quanto ho capito non hanno né il ristorante né internet. Perché capita che all’arrivo ti appioppino l’altra sistemazione. Per quanto riguarda la cammellata organizzata da loro, rimando ad apposito capitolo. JODHPUR: DEVI BHAWAN. Assolutamente consigliabile. Camere e bagni molto grandi, un bel giardino rigoglioso e una bella piscina pulita. Solo il ristorante lascia un po’ a desiderare per la cena, menu’ molto scarso e un po’ caretto. JAIPUR: UMAID MAHAL. Si può trovare di meglio. L’albergo in sé non è male, nemmeno le camere, però ho sentito aria di presa in giro quando, avendo io prenotato la categoria di camera più alta, ci hanno dato la prima camera a piano terra vicino alla reception, e non era granchè. Chiedendo di cambiarla, me ne hanno data una al secondo piano con un bagno molto più decente e un balconcino. Ma il dubbio che mi abbiano affibbiato una categoria minore rimane. Nemmeno la piscina è sufficiente. UDAIPUR: MAHENDRA PRAKASH. Da consigliare. Belle camere, bel giardino, piscina fantastica. AGRA: SHEELA HOTEL. Anche qui pagato molto poco (sulle 1000 rupie) e si vedeva. Camera assolutamente priva di arredamento, mancavano piani di appoggio e appendini, e anche un po’ sporca con formiche annesse. Buona la posizione. Per una notte e per risparmiare può andare. VARANASI: ALKA HOTEL. Avevamo camera con balcone sul Gange, ti fanno di certo pagare la posizione, perché la camera in sé è abbastanza scarsa e sporca. Quindi rapporto qualità-prezzo basso. Però sei sopra al ghat. DELHI AEROPORTO: HOTEL DELHI 37. Era solo per la notte di passaggio tra Varanasi e Amritsar. Hotel triste e lugubre. E’ su una specie di superstrada vicino all’aeroporto piena zeppa di hotel, quindi sceglietevene un altro, anche direttamente sul posto, tanto sono tutti uno in fila all’altro. AMRITSAR: COUNTRY INN & SUITES. Il più caro del nostro viaggio, ma dopo tanto sudare è ben meritato. Camere belle, spaziose e pulite! Anche il bagno all’altezza. Ristorante caruccio ma molto buono. Piscina discreta.

TRENI: sempre puntuali, solo in un paio di occasioni sono stati in ritardo di mezz’ora/un’ora, ma hanno recuperato in viaggio e l’arrivo era ancora puntuale. La classe da noi usata (AC2) è pulita, solo magari portatevi il sacco lenzuolo se non vi fidate, e qualcosa per i cuscino, perché non sono sicura che cambino le federe. Non ci sono scompartimenti chiusi, quindi munitevi di tappi per le orecchie. Se siete in 2 è meglio scegliere i posti sui lati (chiamati SIDE LOWER/SIDE UPPER, uno sopra uno sotto), se invece siete in 4 meglio quelli chiamati solo LOWER/UPPER, che sono in gruppi di 4 come in uno scompartimento (anche se chiuso solo da una tenda), 2 sopra e 2 sotto.

CONSIGLI SULLE TAPPE: – EVITABILE BIKANER. Noi volevamo vedere il famoso tempio dei topi, ma c’è poco altro. E’ vero che ti spezza un po’ il lungo viaggio Delhi-Jaisalmer, ma a posteriori magari toglierei Bikaner e aggiungerei un’altra tappa tipo Khajuraho. – CAMMELLATA A JAISALMER: io consiglierei quella di mezza giornata e non quella con una notte nel deserto, almeno per quanto riguarda il periodo monsonico. Vi spiego perché. La nostra era organizzata dall’albergo, non avendo voglia di sbatterci e promettendoci di portarci in un posto non affollato. Effettivamente a quelle dune c’eravamo solo noi e la coppia di inglesi in escursione con noi, però ho saputo che anche in quella di mezza giornata arrivi alle stesse dune, facendo meno tempo sul cammello. In quella di 2 giorni passi troppo tempo sul cammello, e il giorno dopo al ritorno (sempre sul cammello) era un dolore unico alle gambe, non vedevo l’ora che finisse. All’andata il primo giorno ti fermi a pranzo nel deserto sotto un albero con i cammellieri che ti preparano chapati e cibo liofilizzato, e stai lì per 3 ore a fare un bel niente, per poi ripartire col cammello. E la notte prega che non piova, come è successo a noi. Innanzi tutto ti piazzano a dormire per terra su coperte umidissime e sporche di vent’anni, su cui arrivano in massa scarafaggi e stercorari con la loro pallina. Non hanno tende in caso di pioggia, ma solo cerate di quelle che si mettono sotto la tenda. Peccato che ti ricoprano completamente con queste cerate, dalla testa ai piedi e anche di più, sotto si formano 60 gradi e se vuoi un minimo respirare devi tenerle sollevate tu con le braccia. Fortunatamente la pioggia è durata poco e dopo 2 orette abbiamo potuto uscire da quel riparo infernale, ma non oso pensare l’agonia da sopportare in casi peggiori. Fatto sta che avremo dormito due ore a dir tanto. Mai più. – VARANASI: mha, mi ha lasciato perplessa, ma sicuramente a causa del periodo sbagliato, molto limitante. A Varanasi non c’è molto da vedere, ci sono i ghat, e c’è il Gange. Nel periodo giusto i ghat sono percorribili tutti a piedi lungo la sponda, mentre durante il monsone sono per la maggior parte semicoperti dal fiume, e quindi ridotti a piccole scalinate, raggiungibili ognuna dalle stradine interne alla città vecchia. Inoltre nei giorni in cui noi eravamo lì il Gange tirava troppo, ed erano vietate sia le escursioni in barca a remi, sia alcuni tratti anche con barca a motore, quindi abbiamo solo potuto fare un giretto di mezz’ora. – AMRITSAR: imperdibile. Un po’ fuori dalle classiche rotte, ma ne vale la pena. Il tempio d’oro è strordinario. Pochi turisti occidentali, avremo posato per una ventina di foto di famiglia, ci mettevano in braccio i bambini per immortalarli con noi. E poi c’è la cerimonia di chiusura del confine con il Pakistan, anche quello uno spettacolo, cori da stadio da entrambe le parti, balli scatenati delle ragazze indiane, con tanto di vocalist che incita la folla, sulle tribune pachistane invece solo uomini, insomma 2 paesi vicini ma agli antipodi.

TUK TUK: state sicuri che il prezzo che vi sparano è 5/6 volte superiore a quello che dovreste pagare se usassero il tassametro. Noi siamo riusciti a farglielo usare un paio di volte, e vi do un’idea sulle tariffe ufficiali di delhi: per i primi 2 km di corsa il tassametro rimane fermo a 20 rupie, poi inizia a salire. Fatto sta che per un paio di km sono capaci di chiederti dalle 80 alle 150 rupie, quindi fatevi vedere sicuri del fatto vostro, dite che di solito per quella tratta pagate ad es. 50 rupie, e non mollate, piuttosto andatevene incontro ad un altro tuk tuk, e vedrete che poi cedono anche loro, perché anche 50 rupie sono più del prezzo ufficiale. Capita anche che vi lascino andare senza accettare il vostro prezzo, ma vedrete che un altro tuk tuk accetterà di meno.

CONSIGLI GENERALI: – Se potete andare in un altro periodo, fatelo, perché il caldo all’inizio vi stende, poi ci si abitua. Il problema però è un altro: ad agosto tutti i parchi naturali sono chiusi, e noi abbiamo escluso la tappa al mare perché rischi di trovare tempo brutto dopo un lungo viaggio. Risultato, c’è poca varietà di luoghi e paesaggi. Per intenderci: alla quinta città del Rajastan dove c’è da visitare il forte e il city palace, un po’ di noia ti viene. Ecco perché forse noi ci siamo goduti così tanto Amritsar, perché era una bella novità. Quindi o andate ad ottobre/novembre, che potete farvi anche un po’ di bel mare e vedere qualche tigre nei parchi, oppure, se proprio andate ad agosto, non sarebbe male fare una tappa alternativa, in un ashram o in qualche città di collina, magari dove coltivano il the, giusto per variare un po’. – Più volte durante il viaggio ci siamo ripetuti: meno male che avevamo organizzato tutto prima! Una volta là, sarà per il caldo, sarà per il tempo che è sempre poco per vedere tutto, sarà anche solo per il fatto che se avevamo un po’ di tempo libero non era male passarlo in una camera con l’aria condizionata senza sudare, ma l’ultima cosa che avrei avuto voglia di fare sarebbe stata correre in stazione a sperare di trovare posto nei treni dopo code interminabili, o spulciarmi la lonely e telefonare di qua e di là alla ricerca di una camera per la destinazione successiva. – Consiglio il treno e non l’auto perché: non dovete dipendere da una guida, decidete tutto voi, si viaggia di notte recuperando tempo, non devi stare sempre sul chi va là causa guida spericolata dell’autista (provato sul taxi bikaner – jaisalmer), ed è molto più comoda una cuccetta che un sedile scassato! BUON VIAGGIO!

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Ghat a Varanasi



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