In giro per Matera, Alberobello, Locorotondo, Cisternino e Otranto

Viaggio nella terra degli ulivi, delle orecchiette e dei taralli
Scritto da: fabi73
in giro per matera, alberobello, locorotondo, cisternino e otranto
Partenza il: 30/05/2013
Ritorno il: 13/06/2013
Viaggiatori: 5
Spesa: 1000 €
Seconda vacanza con la pupa che quest’anno ha 18 mesi. Acquistiamo il vasino da viaggio e via, il 30 maggio si parte! Dopo la Sicilia scelta lo scorso anno, optiamo per un’altra meta italiana raggiungibile con poco più di un’ora di volo: la Puglia.

Arriviamo in serata a Bari, ritirata l’auto al noleggio By Sicily ci dirigiamo al b&b Verdeoliva di Modugno (50 euro a stanza), prenotato su internet (una nuova struttura molto carina). Per la cena ci lasciamo consigliare il ristorante De Amicis, in centro. Il locale è pieno di gente, in giardino ha anche uno spazio ricreativo per i bimbi (a pagamento), gli antipasti sono moto buoni, i primi un po’ meno ed attendiamo parecchio tempo per riceverli, il prezzo 20 euro a persona.

La mattina successiva ci dirigiamo a Matera, abbiamo prenotato una visita guidata ai famosi Sassi tramite l’agenzia Guide Matera su internet (12,50 euro a persona). Parcheggiamo nei pressi della stazione (costo più che onesto: 50 centesimi l’ora) e incontriamo la ns. guida Tina che assieme ad altre persone ci accompagna alla scoperta dei Sassi. Scendiamo nel Sasso caveoso e visitiamo una casa grotta storica, delle chiese rupestri, e degustiamo dei prodotti tipici. Restiamo molto sorpresi da queste incredibili costruzioni nella roccia. Il percorso non è fattibile con il passeggino per il terreno sconnesso e la presenza di scale quindi è consigliabile l’uso della fascia/marsupio per portare i bimbi piccoli. Al termine della visita (quasi 3 ore) ci fermiamo a pranzo presso il Ristorante-Pizzeria il Falco Grillino e ci troviamo molto bene, buoni i primi e le pizze (circa 10 euro a persona).

Lasciando Matera ci fermiamo in un punto panoramico da dove si gode di una stupenda vista dei Sassi e penso che vederli alla sera con le luci accese deve essere veramente incantevole, magico come un presepe. Proseguiamo poi per S. Eramo in Colle, paese natale di mio nonno, è tutto allestito per la festa del Patrono, facciamo un giretto in centro e ripartiamo per Alberobello dove giungiamo nel tardo pomeriggio.

Abbiamo prenotato un trullo vicino al Paese (Colarossa, il posto è bellissimo, ci sono tre trulli (noi abbiamo prenotato la struttura più grande, il trullo Rosa, che può ospitare fino a 6 persone, 130 euro a notte), posizionati in un giardino caratteristico dove c’è anche qualche giostra per i bimbi e una piscina in costruzione. Una volta sistemati andiamo subito in centro, anche qua i parcheggi sono economici (0,50 centesimi all’ora), vediamo il trullo sovrano e percorrendo la strada principale giungiamo nel quartiere dei trulli dove gironzoliamo tra le viuzze piene di negozietti e locali. L’uso del passeggino è difficoltoso per la presenza di salite e gradoni. Decidiamo di fermarci a cena al ristorante La Perla dei Trulli che offre degli ottimi vini e dei menù turistici di carne a 10 euro, buone anche le pizze, ci troviamo molto bene.

L’indomani ci svegliamo e consumiamo un’ottima colazione a base di latte, frutta e crostata freschi nello spazio esterno davanti alla nostro trullo.

Alberobello ci è talmente piaciuto che vogliamo fare ancora una giro nella parte non turistica dove sorge il museo dell’olio e dove ci sono prevalentemente abitazioni private. Notiamo un’azienda agricola e decidiamo di acquistare qualche litro di vino locale Primitivo e Negroamaro.

Proseguiamo il tragitto inserendo un paio di tappe non previste: Locorotondo e Cisternino, considerati tra i borghi più belli d’Italia, in effetti sono molto carini. A Cisternino siamo sorpresi da un temporale ed in attesa che finisca pranziamo al ristorante Il Giardino (circa 20 euro a testa per un primo o un secondo di pesce e contorno, ma buono). Siamo gli unici clienti, credo perché è un po’ fuori dal centro ed i prezzi sono più cari rispetto a quelli degli altri ristoranti del borgo che ci hanno incuriosito perché alcuni hanno annessa la macelleria… Riprendiamo il viaggio fino ad Ostuni, che sinceramente non ci ha colpito più di tanto ed il centro storico nonostante sia pedonale è molto trafficato. Lasciando il paese invece si gode di una bella veduta panoramica del colle e si percepisce la bellezza della famosa “città bianca”. La nostra destinazione finale è Torre Vado e ci arriviamo dopo un paio di ore di macchina, lungo una strada costellata di ulivi dalle svariate forme e dimensioni: sembrano delle sculture.

In questa località situata tra Gallipoli e S. Maria di Leuca abbiamo affittato un bell’appartamento con delle terrazze fantastiche sul mare, che può ospitare fino a 7 persone (costo 570 euro a settimana), trovato sul sito http://www.torrevado.info. Troviamo anche un bel lettino da campeggio colorato che entusiasma la nostra piccola, infatti dormirà tutta la settimana come un angioletto.

Purtroppo il tempo non è dei migliori, soffia un po’ di vento e l’aria è fresca, per essere i primi di giugno ci aspettavamo più caldo, ma quest’anno l’estate si è fatta attendere ovunque. La “stagione” qui non è ancora iniziata, molte attività sono ancora chiuse e le case sfitte.

Per fare la spesa consigliamo il supermercato Dok nel paese di Salve a pochi km da Torre Vado, grande, con molta scelta e buone offerte.

Durante il nostro soggiorno a Torre Vado andiamo al mare nella spiaggia che si trova a pochi metri del nostro appartamento, subito dopo le sorgenti, all’inizio c’è una piccola parte attrezzata (due lettini e un ombrellone 10 euro al giorno) più avanti è libera. Sinceramente non ha nulla da togliere alla famosa spiaggia “Le Maldive del Salento” che si trova a pochi km di distanza, dove si paga un ingresso di 2 euro a macchina (fino al 15 giugno), la spiaggia è più stretta, con diversi spazi attrezzati (cari) e più affollata.

Una sera andiamo a cena al ristorante da Mimì a S. Gregorio-Patù che ha una suggestiva terrazza sul mare imperdibile al tramonto, peccato che metà delle pietanze non ci sono, il menù quindi è molto limitato, ma è tutto buono, spendiamo circa 15 euro a testa per un antipasto, un primo o un secondo di pesce.

Un giorno andiamo a visitare Santa Maria di Leuca e facciamo un’escursione in barca alle grotte. Ci sono diverse società che offrono più o meno le stesse escursioni, noi ci affidiamo al “Consorzio Mari d’Oriente” che ha due info-point, uno sul lungomare l’altro al porto. Visitiamo le grotte del Mar Adriatico caratterizzate dal fondale roccioso e blu, ci dicono siano più carine rispetto a quelle della parte ionica dal fondale sabbioso e verde, la gita dura circa 2 ore per 15 euro a persona (i bimbi non pagano).

Santa Maria di Leuca è carina, c’è una bella passeggiata sul lungomare dal porticciolo alla vecchia torre, una chiesa e la cattedrale dietro al faro con una vista imperdibile della cittadina e della punta più estrema del tacco d’Italia. Per pranzo acquistiamo presso una pescheria-friggitoria del buon pesce fritto preparato al momento.

Il penultimo giorno, andiamo a visitare Gallipoli. Il centro storico è veramente carino, parcheggiamo al porto e ci incamminiamo per le vie piene di negozi e ristoranti. Ci godiamo un bel tramonto, acquistiamo qualche souvenir e le ciabatte salentine in cuoio (10 euro da donna e 20 euro da uomo), e ceniamo al ristorante l’Aragosta il cui menù turistico a base di pesce (15 euro) è veramente squisito.

Il sabato mattina lasciamo Torre Vado per Otranto. Percorriamo la strada litoranea che è veramente panoramica e particolare, con vari punti adibiti a belvedere. Carina anche la cittadina di Castro ma non abbiamo tempo per fermarci e visitarla. A Otranto abbiamo prenotato un altro appartamento tramite internet ,ma da un privato e questa volta restiamo delusi. È grande, si trova in una bella posizione centrale ma è parecchio trasandato, odora di chiuso, non è stata fatta alcuna pulizia, la biancheria fornita è vecchia, i materassi sono sfondati e diverse cose non funzionano (luci, doccia, etc). Siamo stati allettati dal prezzo, 270 euro per una settimana e dalla presenza di una grande terrazza con vista che purtroppo è soleggiata solo al mattino presto, ora capiamo le motivazioni del costo più economico rispetto ad altre strutture presenti in loco.

In effetti Otranto è cara rispetto alle altre località viste sino ad ora, i parcheggi a pagamento, i ristoranti ed i negozi del centro storico costano di più. Una sera ceniamo in una pizzeria dentro le mura del castello aragonese e altre volte prendiamo delle ottime pietanze pronte al mercato coperto.

Il giorno del nostro arrivo c’è un gran vento di tramontana che non ci permette di andare in spiaggia. Nell’estremità opposta al centro storico, ci sono tre piccole baie attrezzate mentre in centro, troviamo due spiagge libere: una è chiusa per dei lavori di contenimento del costone e l’altra è piena zeppa di teenagers, un tratto invece è riservato a due stabilimenti con prezzi proibitivi.

La domenica andiamo ad Alimini, se non altro qua la spiaggia è bella grande e può contenere la gran folla di bagnanti, la sabbia però non è granchè. Allo stabilimento vicino ai “2 Laghi” affittiamo due lettini e un ombrellone per 10 euro. Pranziamo al self-service presente nella pineta con circa 6 euro a testa, buone le pizze e i primi piatti.

Negli altri tre giorni di permanenza ad Otranto siamo perseguitati dal forte vento, l’aria è fredda e rinunciamo ad andare alla baia dei Turchi, è raggiungibile attraversando a piedi una pineta per 10/15 minuti, con vento e mare mosso sicuramente non si può apprezzare la bellezza ed i colori del luogo. Anche Torre dell’Orso, con queste condizioni climatiche è molto diversa dalle immagini viste sulle cartoline…

Decidiamo quindi di visitare Lecce, che ci sorprende per la bellezza dei monumenti. Peccato che nonostante nel centro storico ci sia il divieto di circolazione, c’è un gran via vai di auto e biciclette. Pranziamo al ristorante “Antica Corte” ordinando un buon menù turistico da 15 euro.

Il mercoledì mattina a Otranto nella zona dietro il porticciolo, c’è il mercato, veramente conveniente, ci diamo allo shopping sfrenato, costa tutto pochissimo, scarpe, costumi da bagno e prodotti alimentari. Al pomeriggio invece visitiamo il laghetto di bauxite poco fuori dal centro, molto particolare e con le luci del tramonto i colori sono spettacolari.

L’ultimo giorno partiamo alla volta di Bari facendo tappa a Polignano a Mare. Parcheggiamo nella centrale Piazza Moro, dal ponte ammiriamo Cala Porto, un’insenatura di ciottoli bianchi racchiusa da pareti rocciose a strapiombo, poi dal Portale barocco accediamo al borgo antico che si apre in un dedalo di vicoli, piazzette e terrazze a picco sul mare. Pranziamo alla taverna di Frate Tuck, gestita da un folcloristico signore bolognese tutto fare, 18 euro il menù turistico con primo e secondo di pesce (non eccezionali), caro il vino ed il servizio è lento, tanto che siamo in ritardo. Giungiamo all’aeroporto poco più di un’ora prima della partenza dell’aereo. Il volo è stracolmo, c’è qualche posto libero qua è là ma per i bagagli a mano non c’è più lo spazio e vengono gettati in stiva, peccato che nel mio c’è la macchina fotografica e il computer…..devo ammettere che i voli low cost stanno notevolmente abbassato gli standard qualitativi e non sono neanche più tanto economici, soprattutto viaggiando con i bimbi.

La vacanza è terminata, anche se quest’anno il tempo non è stato dei migliori, non ci siamo persi d’animo e abbiamo visto tutto quello che avevamo in programma e anche di più, ora non ci resta altro che pensare alla prossima!

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veduta di S. Maria di Leuca



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