Porto Rico a gennaio

Consigli pratici per una vacanza ai Caraibi
Scritto da: shuttle
porto rico a gennaio
Partenza il: 01/01/2013
Ritorno il: 13/01/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Il viaggio come sempre inizia qualche mese prima dell’effettiva partenza… con la scelta della meta! Tra sogni, desideri e realtà, la decisione è fortemente influenzata da quell’insignificante dettaglio che sono i costi! Questa volta però la componente “sogno” ha avuto un potere decisivo e così optiamo per Puerto Rico!

Il volo: forse un po’ lungo, non è troppo comodo poiché la partenza è da Linate e il ritorno a Malpensa. Vettore Iberia in code-share con American Airlines, via Madrid andata e via JFK al ritorno. Aerei molto vecchi (anni ’80) con televisori 14″ sul corridoio e sedili mezzi rotti… pensavo meglio per voli di linea con 2 compagnie storiche, non low cost!

Alloggio: noi abbiamo optato per l’affitto di una casa, scelta azzeccata e confermata anche da alcuni portoricani con cui abbiamo parlato. E’ di norma più economica (1000$ x 10 notti) e offre una possibilità di scelta più ampia; nel nostro caso è una casetta molto carina nella cittadina di Luquillo (circa 40 min da San Juan). Si trova all’interno di un residence affacciato direttamente sul mare con tutte villette e guardia 24h/24h.

Ora senza dilungarmi troppo ripercorro velocemente il nostro soggiorno in modo da mettere in risalto quelle informazioni che noi abbiamo trovato a fatica. Se le avessimo sapute prima, ci avrebbero aiutato a pianificare meglio la vacanza.

San Juan: la capitale merita sicuramente una visita nella sua parte “antica” con il suo Forte che domina la città. E’ di norma aperto e visitabile a pagamento fino alle 18. Se decidete di affittare la macchina tenete in considerazione che non ci sono limitazioni alla circolazione e praticamente si arriva quasi all’ingresso dello stesso (sembra di entrare in una ZTL ma non c’è nessun divieto!) parcheggiate lì vicino. Vale la pena di girovagare a piedi per le strade ciottolate della Old San Juan, sembra di essere a Cuba, ma con negozi e boutique da città europea, forse un po’ troppo turistica, ma molto affascinante. Non ci siamo fermati a mangiare perché abbiamo preferito qualcosa di un po’ meno turistico. Se una sera non sapete cosa fare, una visita la merita anche il quartiere di Condado… ma se proprio non sapete cosa fare! A me ha ricordato a tratti alcuni scorci di Miami…

El Yunque: la foresta pluviale! Si trova alle spalle di Luquillo, nel Nord Est dell’isola. Di norma la visita parte dal centro visitatori (4 dollari a testa per entrare), qua si può assistere in una comoda e fresca saletta cinema ad un bellissimo filmato in HD commentato nella sua versione Inglese da Benicio Del Toro. Il documentario racconta la storia e gli aspetti naturalistici del parco. C’è il classico BookStore, una zona allestita a museo e un angolo dove ordinare e consumare hamburger un po’ plasticosi… struttura molto bella ma non indispensabile al fine della visita vera e propria nella foresta perché in realtà il percorso (che viene spiegato da un addetto del parco) è costituito dalla strada 191… Seguitela e troverete tutti i punti (compresi di area di sosta per l’auto) di interesse. Anche l’eventuale visita guidata si può fare più avanti, con le guide presenti dal punto superiore alle cascate che sono raggiungibili sia da valle che da monte. Noi abbiamo visitato la torre panoramica e fatto una passeggiata fino alle cascate… arrivato sul posto penso: ”cascata carina ma deludente!” piena di gente che fa il bagno… acqua piuttosto fresca! Comunque consigliata per passare una giornata diversa e farsi una bella passeggiata in un ambiente comunque molto diverso dai nostri boschi. Se vi volete perdere in auto, potete anche girare alla prima strada a sinistra dopo il centro informazioni (che è sulla destra); lasciatevi portare dalla strada e alla fine scendete verso il mare, arriverete a Luquillo dopo circa 30 min di auto in stradine dove non incrocerete nessuno!

Culebra e Vieques: anche se non ci siamo andati, posso consigliare di prenotare il biglietto… così ci hanno suggerito e così abbiamo fatto, salvo poi rinunciare causa maltempo. Il problema è che la prenotazione non si fa online, ma si può effettuare solamente recandosi al porto dal quale partono le imbarcazioni (la biglietteria è dietro quella principale, sembra chiusa, ma andateci e prenotate! Il costo mi sembra sia 3 $). Sarete così sicuri di salire sul traghetto… in stagione è sempre esaurito e sono previste lunghe attese dalla mattina presto. Il porto di partenza è quello di Fajardo.

Strade: specialmente nei dintorni di San Juan non sono ben indicate, quindi, se non avete voglia di perdervi (ma niente di preoccupante) il consiglio è di noleggiare il navigatore! L’autostrada si paga praticamente solo con il Telepass, l’autonoleggio vi proporrà di affittarlo a 10$, forse vale la pena averlo. Ad ogni casello autostradale solamente uno di questi accetta contanti (no monete) e non dà resto, ma vi consegna una specie di Viacard con caricato il resto non utilizzato; le ricariche sono minimo di 5$. Le code sono lunghe, consiglio, quindi di noleggiarlo!

Uscire a cena: l’isola è piena di kioski dove poter gustare la comida criolla. I prezzi a mio avviso non sono proprio economici (12/15$ a porzione), ma le porzioni in genere sono abbondanti. Il piatto tipico è il mofongo, una sorta di polpettone a base di platano servito con pesce a scelta (polpo, calamaro, aragosta, ecc). Da quanto ho capito si può ordinare relleno (ripieno del pesce scelto) o con pesce come contorno; la differenza principale è che il primo è più succoso. Altra leccornia sono le empanadillas, involtini fritti ripieni di aragosta, pesce, pollo etc (2/3 $). Se proprio non vi trovate a vostro agio con la cucina locale non avrete problemi a trovare sapori più tipicamente americani nella distesa di fast food che costeggiano la statale 3… ci sono tutte le catene, ma proprio tutte e sono di norma aperte 24/24!

Spiagge: se devo essere sincero sono rimasto un po’ deluso al primo approccio, forse perché la mia aspettativa era di trovare qualcosa di simile a Bahamas o Zanzibar, ma si parla comunque di spiagge stile caraibico. La sabbia è quasi ovunque molto fine e scura, per questo motivo, unitamente all’energia delle onde, l’acqua è un po’ torbida. Si tratta di mare piuttosto mosso, la barriera corallina è distante dalla spiaggia. Non starò ad elencare le spiagge che abbiamo visitato perché a conti fatti la più bella è quella di Luquillo, denominata Montserrate. E’ una spiaggia pubblica con parcheggio a pagamento. Non è attrezzata come si intende in Italia, quindi, non ci sono sdraio e ombrelloni, ma ci sono servizi igienici e una distesa di kioski dove mangiare.

Periodo: il nostro periodo di visita è stato gennaio 2013, non abbiamo trovato confusione e le spiagge apparivano piuttosto deserte; la maggior parte dei turisti si trovano concentrati nei dintorni di San Juan, crocieristi principalmente. Abbiamo affittato a Luquillo, spiaggia bella, ma forse a causa del picco del Yunque con la sua foresta pluviale (dove lo diec la parola… piove), le perturbazioni in questa zona sono maggiori in quanto la montagna le “attira”, forse consiglierei di allontanarsi un po’ da questa zona, anche se splendida per avere più possibilità di giornate soleggiate (almeno in questo periodo)!

Lingua: sono di fatto cittadini statunitensi, ma fatta eccezione per San Juan, altrove preferiscono parlare lo spagnolo (l’inglese viene insegnato come seconda lingua per sole 2 h la settimana come in Italia… quindi non lo parlano!).

Altre escursioni: visita alla baia Bioluminescente nei pressi di Fajardo, si accede con il kayak in modo da limitare il contatto del corpo umano con le alghe che producono il fenomeno e quindi preservarlo. Non l’abbiamo fatta perché ci sembrava troppo turistica e comunque non proprio economica: 45 $/cad. In realtà esiste un’altra baia nella quale si manifesta il fenomeno; si trova a Vieques, ma non ho maggiori informazioni.

Viaggio consigliato a tutti quelli che cercano una vacanza in libertà, un po’ al di fuori dei circuiti turistici classici, ma facilmente organizzabile. Paese strano, con i lati positivi e negativi degli Stati Uniti e di un Paese quasi da terzo mondo mixati insieme! Grossi Suv e macchine anni ‘70 tutte arrugginite, stradine di campagna e autostrade 5 corsie, mega centri commerciale e kioski tipici da terzo mondo molto sporchi (ma con cibo ottimo), centri residenziali a 5* e catapecchie abbandonate. Insomma, un mix esplosivo ma consigliato… il tutto condito dai suoni della musica portoricana!

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