La Provenza in primavera

Avete già pensato dove andare per Pasqua?
Scritto da: milemarco
la provenza in primavera
Partenza il: 02/04/2010
Ritorno il: 06/04/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Itinerario

Ve 2 aprile: Milano – Saint Tropez – Aix en Provence Sa 3 aprile: St. Remy de Provence – Gordes – Abbaye de Senanque – Avignone Do 4 aprile: Pont du Gard – Tarascon – Arles – Camargue – Les Baux de Provence Lu 5 aprile: Les Baux de Provence – Moustiers Sainte Marie – Verdon – Saint Paul de Vence Ma 6 aprile: Saint Paul de Vence – Vence – Milano Venerdì 2 aprile

Partiamo da casa poco prima delle 7.00 e ci dirigiamo verso Aix en Provence. Durante il viaggio decidiamo di fermarci per una sosta a Saint Tropez.

Arriviamo intorno alle 12.00, facciamo una passeggiata per le vie del centro e visitiamo la zona del porto. Il porto è ricco di bellissimi yacht e la località è molto elegante. Dopo aver mangiato un kebab, visitiamo Place des Lices e successivamente riprendiamo il nostro viaggio.

Arriviamo ad Aix en Provence intorno alle 15.

Visitiamo Corse Mirabeau, Place des 4 Dauphins, la Eglise du Sant Esprit, Rue Espariat, Place Richelme, Place de l’Hotel de Ville, la Cathedrale St-Sauveur, Forum de Cordeurs, Place de Verdun e la Eglise Saint Jean de Malte. Intorno alle 18,00 andiamo all’Hotel Ibis, che abbiamo prenotato tramite il loro sito internet spendendo 48 euro per una notte. L’hotel è a pochi km dal centro, ottimo come rapporto qualità prezzo, di recente costruzione, ed ha le stanze un po’ piccole ma molto pulite.

Dopo esserci sistemati usciamo per cena. Tra i vari ristoranti che offre questa cittadina scegliamo la Maison des Fondues. Un piccolo locale dove abbiamo gustato dell’ottima fonduta.

Dopo cena, facciamo un giro per le vie del centro e poi rientriamo in hotel.

Sabato 3 aprile

Ci svegliamo verso le 8, oggi il tempo è un po’ nuvoloso. Partiamo per St. Remy de Provence dove arriviamo intorno alle 10.00. Saint-Remy deve la notorietà al suo più grande concittadino, Nostradamus, che vi nacque nel 1503, e al grande pittore olandese Vincent Van Gogh, che nel 1889-1890 fu ricoverato nel locale manicomio di Saint Paul de Mausole e che dipinse qui alcuni capolavori assoluti quali la Notte stellata ed un celebre autoritratto. Passeggiamo per le vie del centro e visitiamo, Rue la Favette, Hotel de Ville, la Fontaine de la Mairie, la Fontaine de Nostradamus e Place Favier, Lasciamo questo piccolo paese e andiamo a Gordes, dove arriviamo poco prima di mezzogiorno. Si tratta di un paesino arroccato molto carino. Giriamo le piccole vie che lo caratterizzano in poco tempo. Prima di lasciare Gordes, pranziamo nella piazzetta principale con baguette e focacce. Successivamente andiamo all’Abbaye de Senanque.

Visitiamo l’abbazia solo dall’esterno, perché all’interno si può accedere solo con visite guidate ma la successiva inizia dopo un’ora e mezza (alle 14:30). L’abbazia è molto bella anche dall’esterno ed è circondata da campi di lavanda: peccato che non siamo a giugno nel periodo della fioritura!

Ripartiamo per Avignone e arriviamo all’hotel Citea Avignon poco prima delle 15. Lo abbiamo prenotato tramite www.bookings.com, spendendo 40 euro per una notte. L’hotel si trova a qualche km dal centro, è ottimo come rapporto qualità prezzo, di recente costruzione, con stanze ampie e pulite.

Appena lasciati i bagagli in camera, usciamo per visitare il centro di Avignone. Compriamo il biglietto cumulativo per la visita al Palais des Papes e per il Pont Saint Benezet a 13 euro a testa.

Avignone è nota come antica città papale , a seguito della scelta di papa Clemente V nel 1309 di farne la propria sede. In totale nove papi governarono sul seggio cittadino, dei quali due scismatici, risiedendo nel cosiddetto “Palazzo dei Papi”.

Il ponte di Saint-Bénezet sul fiume Rodano, secondo la leggenda, fu edificato da un giovane pastore di nome Bénezet per ordine divino.

Dapprima il progetto non venne nemmeno considerato dal re cui il pastore aveva chiesto di poterlo costruire, ma infine il re propose di accettare la richiesta di Bénezet a patto che egli riuscisse a spostare un gigantesco masso. L’impresa ebbe buon frutto e il ponte fu edificato. Completato nel 1185 e più volte ricostruito, ne restano oggi solo quattro arcate e una cappella per via di varie inondazioni.

Visitiamo prima il ponte e successivamente il palazzo dei Papi accompagnati dall’audioguida.

Successivamente facciamo una breve passeggiata e ceniamo in un ristorante con dell’ottima paella. Dopo cena passeggiamo per le vie del centro e rientriamo in hotel.

Domenica 4 aprile

Ci svegliamo verso le 8: anche oggi il tempo è un po’ nuvoloso. Partiamo per Pont du Gard, dove arriviamo poco prima delle 10. Il ponte attraversa il fiume Gardon, e fa parte dell’acquedotto romano che porta lo stesso nome. Costituito da tre serie di arcate, il ponte domina il fiume Gardon con i suoi 49 metri di altezza e 275 di lunghezza. Dopo averlo attraversato e aver fatto qualche foto, ripartiamo in direzione Tarascon. Secondo la leggenda, Marta di Betania, assieme a sua sorella Maria di Betania, raggiunse le coste provenzali nel 48 d.c. In seguito alle persecuzioni in patria. Approdarono nella zona della Camargue, una palude alle bocche del Rodano. Oggi in quel punto vi è il paese di Saintes-Maries-de-la-Mer. Qui la zona era infestata dalla tarrasque, un mostro che, uscendo dalla sua tana situata nel letto del fiume Rodano, devastava le campagne. Venne ammansito da Santa Marta a colpi di preghiere: ad ogni preghiera il mostro diventava sempre più piccolo. Quando arrivò a dimensioni tali da risultare innocuo, Marta lo condusse nella città di Tarascon. Qui però i cittadini terrorizzati uccisero la creatura. Ancora oggi l’uccisione della tarasque è celebrata a Tarascon l’ultima domenica di giugno.

Arriviamo al castello intorno alle 11 e siccome è Pasqua all’interno c’è una manifestazione medioevale. Decidiamo di entrare e visitarlo. Il castello è molto bello e dall’alto si gode di una bella vista panoramica, peccato che la giornata non sia delle migliori. Durante la visita assistiamo a simulazioni della vita di corte con persone vestite in abiti medievali.

Usciti dal castello, ci dirigiamo verso Arles: è una città ricca di costruzioni di epoca romana dove in tempi più recenti ha vissuto anche il pittore Vincent Van Gogh.

Ad Arles troviamo finalmente un po’ di sole e c’è anche una manifestazione, la “Feria di Pasqua”, caratterizzata da corride, corse di tori per strada e vari stand gastronomici. Nell’attesa di vedere la corsa dei tori, mangiamo paella e kebab ai bordi delle transenne.

Quando arrivano i tori la vista non è molto agevole perché oltre alle transenne, c’è un po’ di gente in mezzo alla strada e poi i tori sono circondati da persone a cavallo che ne controllano la direzione. Dopo aver visto la corsa dei tori, cominciamo il giro della città. Visitiamo i Jardins de Ete’, il Teatro Romano, l’Arena, i piccoli e animati vicoli nei dintorni dell’Arena, Place de la Republique, la Cathedral St-Tromphine e Boulevard des Lices. Intorno alle 16.00 lasciamo Arles per la Camague. Durante il tragitto, facciamo un paio di soste fotografiche e riusciamo a vedere qualche fenicottero rosa. Arriviamo a Saintes Maries de la Mer poco dopo le 17.00. Il nome di questo paese risale al 1838. Le “Marie” che danno il nome al paese sono Maria Salomé e Maria Jacobé, che secondo la leggenda sarebbero arrivate in questi luoghi assieme alla serva Sara.

Le statue delle tre donne si trovano nella chiesa del paese: le due Marie raffigurate sulla barca, scultura che viene portata in processione nella ricorrenza dello sbarco, mentre a Sara, diventata la patrona dei gitani, è dedicata la statua nella cripta.

Diverse leggende, spesso contraddittorie, narrano che una barca sulla quale si trovavano molti seguaci di Gesù di Nazaret in fuga dalla Palestina (Maria Maddalena, Maria Salomé, Maria Jacobé, Marta, Lazzaro, Massimino, la serva Sara) approdasse su questi lidi dopo le prime persecuzioni in patria e che qui questi personaggi portassero il credo cristiano.

Accadde, questo, nel 48.

Dopo aver parcheggiato, visitiamo le piccole vie del centro e saliamo sul tetto della chiesa di Notre Dame de la Mer, da dove si vede un bel panorama. Successivamente ci dirigiamo verso il nostro Best Western Aurelia a Mussane Les Alpilles, a qualche km da Les Baux de Provence. Abbiamo prenotato tramite www.bookings.com spendendo 75 euro per una notte. L’hotel è di recente costruzione, molto curato e pulito.

Dopo esserci sistemati usciamo per cenare. Sono passate le 21 e decidiamo di andare a Les Baux, dove ceniamo in uno dei primi ristoranti che incontriamo. Visto l’orario rischiavamo di rimanere senza cena.

Dopo cena passeggiamo per il piccolo paesino e successivamente rientriamo in hotel.

Lunedì 5 aprile

Ci svegliamo verso le 8: c’è il sole, anche se tira un vento freddo. Visitiamo in prima mattinata Le Baux de Provence. Si tratta di un piccolo paese arroccato su una collina, sicuramente uno dei più belli visitati.

Poco dopo le 10.00 partiamo in direzione del canyon del Verdon che è secondo per grandezza solo al Grand Canyon degli Stati Uniti. Arriviamo a Moustiers Sainte Marie intorno alle 12.30. Facciamo una passeggiata nei piccoli vicoli del paese e pranziamo con delle baguette e degli ottimi dolci.

Successivamente ci dirigiamo verso la Route de Cretes. Durante il tragitto vediamo panorami mozzafiato che danno sul lago di Ste-Croix e sulle ripide gole del canyon. Ad un certo punto seguiamo le indicazioni per la Route de Cretes e durante il percorso ci fermiamo in diversi punti panoramici per goderci lo spettacolo. Durante le soste, sulle pareti del Verdon, notiamo alcuni arrampicatori e riusciamo ad avvistare anche diversi avvoltoi. Terminato il percorso, continuiamo la nostra visita con Point Sublime, Point de Soleil, Balcons de La Mescia e Pont de l’Artuby.

Poco prima delle 19 lasciamo il Verdon e ci dirigiamo verso il nostro albergo l’Hotel du Parc a Villeneuve Loubet dove arriviamo poco dopo le 20. La camera l’abbiamo prenotata tramite www.bookings.com spendendo 52 euro per una notte. L’hotel è molto curato, pulito e il gestore è veramente simpatico.

Dopo esserci sistemati, usciamo per cenare. Sono passate le 22 e decidiamo di andare a Saint Paul de Vence, dove ceniamo in un ristorante Libanese: scegliamo un menù di specialità di grecia e libano. Dopo cena, passeggiamo per il centro e successivamente rientriamo in hotel.

Martedì 6 aprile

Ci svegliamo verso le 8: anche oggi è una bella giornata. Visitiamo in prima mattinata Saint Paul de Vence. Questo piccolo borgo è arroccato su una collina, ed è formato da tanti vicoli caratteristici. In tarda mattinata andiamo a Vence: visitiamo le vie del centro e visto che c’è il mercato, ne approfittiamo per girare tra le bancarelle. Dopo aver pranzato, ripartiamo per rientrare in Italia.



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