Praga indimenticabile

Capitali europee da portare nel cuore
Scritto da: MARISOL
praga indimenticabile
Partenza il: 30/10/2010
Ritorno il: 03/11/2010
Viaggiatori: 8
Spesa: 1000 €
Un bellissimo viaggio sta per cominciare, un viaggio che non dimenticherò facilmente, sicuramente perchè Praga è una città stupenda, ma anche perchè ahimè, ho rischiato di finire in ospedale. Ma andiamo in ordine. Siamo un bel gruppetto di otto persone pronti per la partenza. L’appuntamento è all’aeroporto di Fiumicino in una fredda giornata del 30 ottobre 2010. Tutto perfetto alla partenza: volo in perfetto orario, nessun problema non c’e stato l’assalto ai posti, dato che per la prima volta abbiamo viaggiato con un volo supereconomico, senza il posto assegnato. Ci siamo trovati tutti vicini, tranquillamente. Bene: si parte. Bene anche l’arrivo, bene la navetta che ci porta in hotel. L’Orea Pyramida Hotel, è un po’ decentrato, ma ben collegato con il centro città. È molto grande, e grandi ed accoglienti sono le nostre camere, tre per la precisione, sullo stesso piano e vicine. Siamo soddisfatti, un’ottima sistemazione. Una breve rifocillata e decidiamo di avventurarci subito in città, avendo davanti a noi buona parte del pomeriggio e tutta la serata. Proprio davanti l’albergo passa il tram, quello che diventerà per noi il “mitico 22”, che spesso rincorreremo durante la settimana. In pochi minuti raggiungiamo il centro. Tutto fin troppo facile fin qui. Una breve ricognizione e decidiamo per la cena: questa sera da Kfc, una catena di fasfood che abbiamo trovato anche in altre città. Domani poi ci guarderemo un po’ più intorno. Usciamo dal locale e ci avviamo verso la fermata del tram per il rientro, siamo anche un po’ stanchi. Camminando sul marciapiedi, all’improvviso ho sentito una botta violentissima sulla testa ed una bottiglia che si infrangeva ai miei piedi. Frastornata, ho portato la mano alla testa e l’ho ritirata piena di sangue: sgomento, paura, mentre cercavamo di renderci conto dell’accaduto. Subito altra gente tutta intorno a me, qualcuno ha portato una sedia, dei fazzoletti, ed ecco i colpevoli: dei ragazzi che stavano festeggiando in un appartamento, con dei bicchieri e bottiglie posati sul davanzale, quando una di queste è volata dal terzo piano finendo sulla mia testa. Qualcuno ha chiamato l’ambulanza e la polizia e subito mi hanno soccorsa. Per fortuna il tutto si è risolto solo con un graffio e un bernoccolo. Io non sono voluta andare in ospedale e non ho sporto denuncia, del resto stavo piuttosto bene e quindi spiegandoci con un po’ di inglese siamo riusciti a risolvere la faccenda. I ragazzi colpevoli si sono profusi in mille ringraziamenti, chissà cosa stavano combinando lassù ed una visita della polizia probabilmente non sarebbe stata gradita. Siamo rientrati velocemente in albergo, anche perchè mi sentivo ancora un po’ agitata. Dunque, come benvenuto non è stato male, se cominciamo così, ho pensato, cosa ci aspetterà? La prospettiva di una visita ad un ospedale ceco non era stata proprio presa in considerazione, e per fortuna il resto dei giorni si è svolto come avevamo progettato.

le chiese

L’indomani, scherzando e minimizzando l’incidente della sera prima, ci siamo ritrovati a colazione e quindi siamo usciti. Ma durante tutto il giorno sono stata al centro dell’attenzione con continue domande circa il come mi sentissi, se era tutto a posto. Le rassicurazioni da parte mia hanno tranquillizzato tutti, anche perchè effettivamente io mi sentivo veramente bene, e a ricordo dell’avventura della sera prima c’era solo il bernoccolo. Come primo giorno ci siamo diretti a piedi verso il Monastero di Strahov, proprio vicino all’hotel. Quindi abbiamo proseguito fino alla chiesa di Loreto, che si affaccia su una bellissima piazza. Decidiamo di proseguire a piedi lungo la via Loretanska, caratterizzata da lampioni in ferro molto particolari. Più avanti si trova un edificio rinascimentale con i più bei decori a graffito di tutta Praga, ma dal nome impronunciabile: Schwarzenberski. Il suo interno ospita un bellissimo museo militare molto interessante. Poco più avanti ecco il Castello, uno degli edifici più sontuosi del grande passato storico praghese. La piazza Hradcany, su cui il castello si affaccia, è sempre affollatissima di turisti e non, anche perchè siamo all’ora del cambio della guardia, cerimonia che attira sempre molta gente. Entriamo nel cortile per giungere alla famosissima cattedrale di San Vito, la chiesa più importante di Praga, costruita nell’arco di 600 anni, perchè doveva essere imponente e bellissima. Scattiamo numerose foto, facendoci largo tra i tantissimi turisti che affollano questa parte della città. Per entrare alla Torre delle Polveri, varchiamo uno splendido cancello in ferro con decorazioni dorate. Quindi procediamo verso la basilica di San Giorgio, che guarda sulla stessa piazza dove è il retro di San Vito. Due belle chiese a confronto, l’una, San Vito, imponente e l’altra più piccola ma non per questo meno bella con la sua originale facciata di colore rosso. Ancora uno sguardo a queste due chiese bellissime e tanto diverse l’una dall’altra e torniamo a Piazza Hradcany dove ci sono auto d’epoca che effettuano il giro della città per i turisti. Ma noi oggi siamo decisi a continuare a piedi per scoprire gli angoli più reconditi della città. E siamo subito accontentati perchè scendiamo lungo la scalinata del castello. Zam Schody Thunovska questa lunga scalinata che scende verso il Ponte Carlo, è costeggiata di negozietti caratteristici le cui vetrine sono piene di articoli veramente originali e di tutti i tipi, con persiane che la sera vengono chiuse. Scendiamo fino a giungere alla Via Mostecka, da cui ecco spuntare una delle torri del famoso Ponte Carlo, forse il luogo più visitato della città. Il Ponte Carlo è un ponte in pietra che attraversa la Moldava e che collega due quartieri importanti della città. È lungo ben 515 metri e noi li abbiamo percorsi più volte avanti e indietro. Una leggenda dice che Carlo IV volle che la prima pietra del ponte fosse posata il 9 luglio del 1357 alle ore 5 e 31, in modo che la data di inizio dei lavori creasse la sequenza 1-3-5-7-9-7-5-3-1. lungo il poste si trovano varie statue di varie raffigurazioni, veramente belle; al centro spicca un crocifisso che per circa 200 anni fu l’unica decorazione del ponte. Ci avventuriamo verso la città vecchia, dove c’è l’albergo U Zlate Studn, che è uno dei più bei monumenti storici del XVI secolo.

le piazze

Poiché oggi è il 31 ottobre, per il pranzo ci fermiamo all’Halloween Bar, perfettamente in tema con la giornata. Ci viene a servire un cameriere con un coltello piantato nel petto e la camicia sporca di sangue… brrr l’effetto è singolare! Pranziamo in un’atmosfera da brivido, tra ragnatele, ragni e cameriere dark. E adesso finalmente eccoci nel cuore della città vecchia, Starè Mèsto, la splendida piazza dove si girarono alcune scene di Mission Impossible con Tom Cruise. Ecco la fantastica e quasi surreale chiesa di Santa Maria di Tyn in stile gotico. Le sue due torri alte ben 80 metri, dominano la piazza e svettano con le loro guglie affilate. La facciata è di colore scuro e fa da contrasto all’icona in oro della Madonna. La piazza è grandissima e piena di gente. Ci sono anche tante carrozze a disposizione per giri turistici e tanti negozi molto belli, tra cui spicca Cartier, alle cui vetrine non osiamo nemmeno avvicinarci. Ma tutta la piazza è un tripudio di colori, di suoni e di edifici incredibilmente belli, tra cui spicca il Comune con il suo rinomato orologio. E’ sicuramente tra i monimenti più fotografati della città. La Torre dell’Orologio, alta quasi 70 metri fa parte degli edifici che compongono il Municipio di Starè Mèsto. L’attenzione di tutti i turisti è rivolta verso l’orologio astronomico, composto di immagini che hanno varie simbologie. Allo scoccare di ogni ora, dalle 8 alle 21 di ogni giorno, le figure si animano e danno vita ad una rappresentazione per la gioia dei turisti, quindi chinano il capo verso il pubblico e rientrano. Prima della cena, ci aspetta una capatina all’Hard Rock per gli acquisti tipici e quindi ci dirigiamo alla Taverna Toscana. La cena è ottima, anche se di italiano c’è solo il nome. Ora andiamo a fare un bel giro nella Praga di notte e non c’è niente di meglio che recarsi al Ponte Carlo, dove si incontrano turisti e praghesi. Lo spettacolo è bellissimo: tutto si riflette sulla Moldava.

Inizia un altro giorno

Una corsa con il mitico tram 22 e giungiamo ancora una volta in centro. La prima tappa di oggi è il Rudolfinum, uno splendido palazzo rinascimentale. Nella sala Dvorak, gioiello di acustica, si tenne proprio sotto la direzione di Dvorak, il primo concerto dell’orchestra filarmonica di Praga. Di fronte al palazzo ecco la statua del grande Dvorak. Percorriamo la bella Via Kaprova, con splendidi palazzi dalla forma originale. Poco distante da qui ci attende la visita di un posto particolare, molto importante : il famoso Cimitero di Praga. Il vecchio cimitero ebraico di Praga risale al 1439 ed è un monumento importante nel quartiere ebraico della città. Durante l’occupazione nazista, il cimitero fu risparmiato da eventuali saccheggi e distruzioni perchè secondo la contorta mente delle autorità tedesche, il cimitero doveva essere la testimonianza di un popolo estinto. Per oltre 300 anni è stato l’unico luogo dove potevano essere sepolti gli ebrei e poiché le dimensioni non sono mai cambiate, si è ovviato alla mancanza di spazio sovrapponendo le tombe. In alcuni punti ci sono addirittura nove strati di sepolture diverse. Oggi si contano ben 12.000 lapidi, ma si ritiene che vi siano sepolti oltre 100.000 ebrei. Particolarmente importante è la tomba del rabbino Jehuda Liwa BenBetzalel, morto nel 1609. A lui si deve la leggenda del Golem, una sorta di pupazzi di argilla da lui plasmati e risvegliati incidendo sulla fronte di ognuno la parola”verità” (Emet in ebraico). Poiché crescevano a dismisura, il rabbino scriveva sulla loro fronte la parola “morte” (Met in ebraico). Un giorno però perse il controllo ed uno di questi giganti distrusse tutto. Ripreso il controllo, il rabbino nascose il Golem nella soffitta della sinagoga Staranova, dove si dice si trovi ancora oggi. Nelle vicinanze del cimitero si trovano le sinagoghe più importanti: la sinagoga Staranova, che è la più antica; la sinagoga Maiselova, che ospita il museo ebraico; la sinagoga Spagnola, che ospita anche concerti. Nei pressi di quest’ultima si trova l’originale monumento di Kafka. La statua rappresenta un abito da impiegato vuoto e rigido, sulle cui spalle siede la statua dello scrittore. Ora ci concediamo una bella passeggiata lungo la Moldava, perchè dobbiamo raggiungere la Casa Danzante. Questo edificio così sinuoso, è detto anche “Ginger & Fred”, e fu realizzato tra il 1992 ed il 1995. E’ ormai un simbolo della città: non lesiniamo sulle foto. Con un altro tram raggiungiamo ora la grandiosa Piazza Venceslao. La piazza è in realtà un grande viale lungo 750 metri. Questo è un luogo abituale per manifestazioni varie ed è tristemente famoso da quando il 16 gennaio 1969 qui si dette fuoco lo studente Jan Palah, che voleva protestare contro l’oppressione socioculturale ad opera dellUnione Sovietica. I praghesi la chiamano affettuosamente “piccoli Champs Elyseès”, ed è dedicata al protettore di Praga, San Venceslao, appunto. La percorriamo tutta ed è incredibilmente bella e grande: sulla sfondo ci appare il maestoso Museo Nazionale con l’imponente statua del santo che le dà il nome. Ecco il Grand’Hotel Europa, che ha ospitato set di film famosi, e qui ricordiamo ancora Tom Cruise. La piazza è straboccante di gente che percorrono il grandioso marciapiedi centrale, oppure sostano sulle numerose panchine. E qui trascorriamo il resto della serata, perchè ne vale veramente la pena.

Ultimo giro e poi il rientro

Oggi 2 novembre ci attende un’altra splendida giornata, l’ultima, perchè domani si torna a casa. La giornata sarà intensa e come prima cosa eccoci ancora una volta alla fermata del nostro amico tram 22 che ci porterà in centro città. Per prima cosa ancora uno sguardo a Staromèstskè Nàmèsti, l’incredibile piazza della città vecchia. I colori d’autunno le conferiscono un aspetto ancora più magico, mentre la chiesa di Tyn fa da sfondo e la torre del Comune e la chiesa di San Nicola chiudono la piazza dall’altro lato. Oggi, entriamo nella chiesa di Tyn. L’ingresso è un po’ nascosto, ma l’interno è bellissimo! Quando usciamo, torniamo verso la piazza del Comune, per rimirare ancora l’orologio astronomico, ma quasi subito siamo attratti da un artista di strada che sta suonando il trombone. Veniamo così a scoprire che qui è piuttosto famoso: Vladimir Pinta è un artista bohemo di Praga molto apprezzato. Proseguendo, ci imbattiamo nel museo della tortura: entrare è ovvio. Ed ecco le classiche foto con la testa nella gogna, ecco la ghigliottina e la scure minacciosa posata su un ceppo. La Torre delle Polveri attira la nostra attenzione. E’ alta ben 65 metri ed è abbellita con particolari in oro che spiccano sullo sfondo scuro. Si trova vicino la Casa Comunale che sorge dove un tempo c’era il palazzo reale che venne poi demolito. E’ uno splendido palazzo in stile noveau con stucchi e statue allegoriche che non tralasciamo di fotografare. L’adiacente piazza della Repubblica è molto bella con i suoi palazzi e lampioni da cui scendono cascate di fiori. Dopo cena andiamo a caccia di panorami notturni da fotografare e da portare a casa come ricordo. Ne troviamo di splendidi dal Ponte Carlo, ed ancora all’orologio astronomico ed alla piazza con la chiesa di Tyn. Dunque si chiude qui la nostra breve ma intensa vacanza in questa città. E’ stato tutto molto bello, ed anche l’imprevisto della prima sera che poteva trasformarsi in qualcosa di serio, è ora solo un ricordo su cui sorridere tranquillamente: tutto si è svolto secondo i nostri piani e le nostre aspettative, dunque possiamo ritornare a casa soddisfatti e felici per aver visto una città così bella!



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