Lisbona, Evora, Fatima, Tomar, Batalha, Coimbra..

4 gennaio Si parte con un quarto d’ora di ritardo ma alle 16,00 (15,00 ora locale) atterriamo a Lisbona dopo tre ore circa di volo. Prendiamo il bus e arriviamo rapidamente all’Hotel George V. Niente di particolare, piccolino ma sembra pulitino. E’ abbastanza centrale e dopo un po’ di relax ci si incammina verso il centro. AVENIDA DA...
Scritto da: Luna Lecci
lisbona, evora, fatima, tomar, batalha, coimbra..
Partenza il: 04/01/2003
Ritorno il: 09/01/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
4 gennaio Si parte con un quarto d’ora di ritardo ma alle 16,00 (15,00 ora locale) atterriamo a Lisbona dopo tre ore circa di volo. Prendiamo il bus e arriviamo rapidamente all’Hotel George V. Niente di particolare, piccolino ma sembra pulitino. E’ abbastanza centrale e dopo un po’ di relax ci si incammina verso il centro.

AVENIDA DA LIBERTADE, un viale alberato fiancheggiato da palazzi stile liberty, marciapiedi con selciato e mosaico, bar e tavolini tipo Via Veneto. Attraversiamo la grande Piazza ROSSIO (ufficialmente Praça San Pedro IV), una delle più antiche piazze con al centro alcune fontane barocche, diamo un’occhiata esterna al Teatro Nazionale, alla Stazione ferroviaria e arriviamo a PRAÇA DO COMERCIO che si affaccia sul “golfo”. Vediamo in lontananza il CRISTO REI eretto nel 1938, copia di quello che si trova a Rio de Janeiro in Brasile, è alto 113 metri (la statua da sola misura 28 metri) e simboleggia il ringraziamento a Dio perché il Portogallo non partecipò alla seconda guerra mondiale; il Tago, il fiume più lungo della penisola iberica; il PONTE 25 APRILE di km. 3,2 e a quattro corsie. Ci addentriamo per le viuzze tutte in salita (Lisbona si estende su 7 colline) per la commercialissima zona BAIXA piena di negozi, passiamo per l’elegante quartiere CHIADO dove si trova la statua del poeta rinascimentale Ribeiro (detto Chiado), facciamo un doveroso pit stop alla celebre caffetteria A Brasileira, salutiamo la statua in bronzo dello scrittore Pessoa e arriviamo al BAIRRO ALTO, uno dei quartieri antichi della città, con strette viuzze e case del Seicento, taverne e ristorantini, insomma un’area piena di localini dove si mangia pesce e carne fresca e si può ascoltare il FADO, la famosa musica cantata da donne e/o uomini con chitarre (sembra di sentire gli stornelli romaneschi o le sceneggiate napoletane)! Dopo un sondaggio tra prezzi (però!) decidiamo per il JA’ DISSE. Tutto sommato non male (euro 36,00 in due) ma… pensavamo meglio. Ripasseggiatina per arrivare in Hotel e spalmarsi sul letto! E’ stato carinissimo prendere gli elèctricos ossia i tram o funicolari che sono vecchissimi ma i loro oltre 120 anni li portano benissimo e l’Elevador S.Justa, un originale e affascinante ascensore urbano (sembrava, in quanto in ferro e in legno ad una piccola Tour Eiffel) che mette in comunicazione la Baixa col Chiado.

5 gennaio Mega ipocalorica colazione in vista del tour per le strade e stradine varie di Lisbona, per vedere un po’ meglio e da vicino quello che ieri avevamo solo visto in lontananza…E quindi il CASTELLO DE SAO JORGE, antica postazione di osservazione, che sorge nel sito dell’acropoli della città antica e domina l’Alfama, il quartiere più anticamente abitato della città, un po’ fatiscente e un po’ pittoresco e l’unico sopravvissuto al tremendo terremoto del 1755; LA TORRE DI BELEM che serviva come punto d’avvistamento e sorgeva su un isolotto ma che dopo il terremoto si è avvicinata molto alla sponda e da dove Vasco de Gama partì alla conquista dell’impero! E poi il MONASTERO DOS JERONIMOS uno straordinario enorme esempio di architettura manuelina che ospita le memorie dei lisboeti importanti tra cui Vasco de Gama; il nuovissimo e modernissimo quartiere dell’EXPO costruito per l’esposizione mondiale del 1998 il cui tema è stato Gli oceani: un patrimonio per il futuro e dove si trova l’OCEANARIUM uno dei più grandi acquari d’Europa, formato da 5 ambienti marini differenti e popolato da numerose specie di pesci e mammiferi marini); il PONTE VASCO DA GAMA, uno dei più lunghi d’Europa che attraversa l’estuario del Tago per una lunghezza di ben 18 km.

6 gennaio Dopo aver ricevuto gli auguri… di Buona Befana… si parte con una simpatica Clio grigia noleggiata alla Sixt. Prima tappa: EVORA antica capitale dell’Alentejo, è una città racchiusa entro mura manueline, ricca di chiese antiche, bianchi palazzi dal fascino moresco e vestigia romane. La città rappresentò, già in epoca romana, un importante nodo di comunicazione tra i centri sud-occidentali della penisola iberica e divenne in epoca medioevale la seconda città del Portogallo nonché residenza reale fino al 1580, centro di arte e cultura e sede di una rinomata Università dal 1559. Nel 1986 venne designata dall’Unesco “patrimonio dell’Umanità” Carina la piazza centrale del paese, la Praca do Giraldo e la Cattedrale, con all’interno una bella cupola ottagonale, è stata costruita nel 1186 sulle fondamenta di un’antica moschea (Evora è stata dominata dai Mori fino al 1165) e venne poi rifatta in forme gotico francesi. Il tempio di Diana, romano, del II-III sec., ha colonne in granito, basamento e capitelli in marmo di Estremoz. Il tutto l’abbiamo visitato tranquillamente a piedi in mezza giornata. Bella la chiesa della Misericordia con interno ricco di azulejos (rivestimenti murali di mattonelle in ceramica, dipinte con un’intensa tonalità azzurra) e da non perdere, nella grande chiesa Real de Sao Francisco la “Capela dos Ossos”, una cappella rivestita dalle ossa umane di circa 5000 persone… Preparatevi ad una scena macabra e molto impressionante! 7 gennaio COIMBRA, terza città del paese iberico, è bagnata dal fiume Mondego. E’ un antico e prestigioso centro universitario. Il centro storico si trova in cima alla collina dove sorge il complesso dell’Università e da dove nascono le stradine e i vicoli che costituiscono il cuore della città alta. L’attività cittadina si svolge soprattutto intorno a Largo da Portagem, proprio accanto al Ponte di Santa Clara, il vero centro della città bassa. La piazza è disseminata di locali, alberghi e caffè all’aperto, con una zona pedonale che conduce alla Praça do Comercio, antica sede del mercato e oggi punto di ritrovo degli studenti. Le distanze tra la città alta e quella bassa sono brevi, ma spesso le strade sono ripidissime.

La visita alla Velha Universidade è obbligatoria! E’ nel cuore della città alta, fondata nel 1290 e rinnovata a cavallo tra il 1500 e il 1600. Ha otto facoltà: lettere, psicologia, legge, medicina, scienze e tecnologia, economia, educazione fisica e farmacia. La parte più importante dell’ateneo è la Biblioteca Joanina, una delle più belle biblioteche del mondo. In stile barocco con soffitti e pareti affrescate. E’ arredata con splendidi mobili intarsiati. Sovrasta l’edificio la torre barocca dell’orologio, soprannominata dagli studenti a cabra, la capra, punto più alto della città. La presenza di tanti giovani fa di Coimbra una città dall’atmosfera particolarmente viva.

A soli dieci minuti dall’università, all’ombra dell’Aqueduto de Sao Sebastiao, si trova il Jardim Botanico dove si possono ammirare innumerevoli piante, tra cui molte provenienti dalle ex colonie, disposte in aiuole ordinate e lungo i sentieri. E’ il luogo ideale per una sosta di relax.

Per mancanza di tempo non abbiamo avuto modo di vedere da vicino, ma sicuramente interessanti: la cattedrale di Sé Velha simile ad una fortezza in quando la sua edificazione risale al XII secolo, periodo in cui gli attacchi dei Mori erano temutissimi, la Porta Especiosa, considerata una delle più belle cattedrali romaniche del Portogallo, il Convento de Santa Cruz un’opera di stile manuelino e rinascimentale, il Convento de Santa Clara-a-Velha da dove si gode di una vista particolarmente suggestiva sul fiume e sulle case del centro storico della città. Ci rimettiamo in viaggio per FATIMA per vedere il santuario, luogo di devozione mondiale e denominato l’altare del mondo. Sostiamo il tempo necessario per respirare l’emozione che trasmette. Una preghierina, attraversiamo il grande spiazzo che accoglie i numerosi fedeli ed in serata ci dirigiamo a Tomar.

8 gennaio TOMAR che freddo stanotte! Più che altro… stando sulle rive del fiume NABAO… che umidità! Ma come faranno i veneziani a non morire di reumatismi?! Cominciamo a girare dopo una scarsa colazione (al rientro troviamo pure la porta della stanza aperta!) e che dire della signorina che non mi ha lasciato copia del pagamento per un problema di inchiostro… insomma, a Pensao Residencial Cavaballeros De Cristo non c’è da andarci! Prima tappa IL CONVENTO DEGLI ORDINI DI CRISTO (1160 – i templari e l’ordine di Cristo) un capolavoro di arte manuelina (una finestra simbolo dello stile!), gotica, romana, considerato dall’Unesco nel 1983 Patrimonio mondiale. E via, ci aspetta un’oretta e mezza di strada ed arriviamo a BATALHA. E’ lunga l’attesa ma… la vista del MONASTERO DE SANTA MARIA DA VITORIA, il più grande monumento gotico del Portogallo (1388-1580) ci entusiasma veramente. Il Portale d’ingresso, la chiesa di S. Maria alta mt. 32 e lunga mt. 83, i chiostri (quello reale e quello di Alfonso V), la stanza del milite ignoto, la cappella incompiuta, la cappella del fondator dove ci sono le tombe dei re e delle loro mogli, la Porta Monumentale… Soddisfatti riprendiamo il viaggio per SINTRA. Un’avvertenza. Le strade hanno delle indicazioni abbastanza scarse e finché non arrivi a km. 5 da una città non le segnalano minimamente! Il tempo ci assiste e decidiamo, prima di tufarci tra i monumenti, di andare a vedere la costa atlantica. Wow! Ma che onde galattiche! Ma che vento! Sembra di vedere schiuma da barba che rotola e si disintegra sulla lunga spiaggia! Speriamo vengano bene le foto! Ok, ora però bisogna concludere l’opera e da PRAIA GRANDE ci si dirige verso CABO DA ROCA il punto più occidentale d’Europa! Prima però facciamo un particolarissimo incontro: seguiamo le indicazioni per un atelier di ceramica con l’intento di acquistare a poco prezzo piastrelle e… ci ritroviamo a casa di un anziano artista che lavora tutti i materiali (bronzo, gesso, piastrelle, cocci, pittura…) divinamente. Ci parla dei suoi lavori passati e di quelli futuri, della sua esperienza da artista, della sua visita in Italia, nelle città d’arte.. Del suo “nemico più grande: Michelangelo”. Compriamo una Madonnina che lui ci firma.. Si mostra pure disponibile a farci da guida ma… ringraziamo e scappiamo per il poco tempo a disposizione. Insomma finalmente un po’ a contatto con chi vive qui! Una bella persona, se vi capita di sbagliar strada… andateci! A CAPO DE ROCA è proprio emozionante, ma il maltempo si avvicina e… ridendo sotto l’arrivo di una vera e propria bufera ci dirigiamo a SINTRA. Parcheggiamo al centro storico e giretto per i graziosi vicoli con azulejos, scalinate… raggiungiamo il PALACIO NACIONAL DA PENA, edificato nel XIX secolo nel luogo in cui sorgeva un antico convento di frati dell’Ordine di San Geronimo e la QUINTA DA REGALEIRA (una casa ideata da un architetto italiano, con un parco molto grande con 2 torri che vanno sottoterra per visitare i cunicoli) e poi via per SERRA SINTRA, una zona che sfocia sul mare ricca di vegetazione, giardini, pozzi, laghi, grotte misteriose.. La fame si fa sentire e decidiamo di gustare qualcosa da DON PEDRO dove però ci avvelenano con un puzzolente brodo di pollo con scottissimi semoni di cicoria, baccalà salatissimo e maiale frittissimo. Paghiamo e scappiamo per Lisbona per l’ultima noche. 9 gennaio The last breakfast e via per il rientro… prima però un po’ di shopping. La sciarpetta dello Sporting Lisboa da comprare allo stadio per mio fratello, il vino quello bono per i miei, le famose sardine… In conclusione… possiamo dire che non è andata male, ci sarebbe piaciuto raggiungere anche Porto ma… le strade non sono così scorrevoli, le indicazioni non sempre precise ed il tempo a nostra disposizione scarseggiava. La spesa media è stata di euro 700,00 a persona… siamo stati a volte un po’ sfortunati con il mangiare ma… forse siamo troppo abituati bene alla cucina italiana! Buon viaggio, LUNA LECCI



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